Preoccupazioni da audiofili. Sono giustificate?

Da tempo ci stiamo a ripetere questi concetti, che mi appaiono terribilmente sensati (fino a PROVA contraria, come sempre).
Eppure, pare esista una numerosa platea di appassionati, spesso di primo pelo, assolutamente convinti di dover (e)seguire inspiegabili procedure di rodaggio.
Mi chiedo: come nascono quelle che mi paiono essere nient'altro che leggende metropolitane?*
Chi le alimenta? ("Chi li spingeva? Spingitori di..." :D ).


Poi mi capita di leggere frasi come questa:

"Il RIVENDITORE mi ha detto che ci vogliono circa 300-350 ore prima che il cavo dia il meglio di se (l'USB), aspetterò e quando avrò raggiunto le 350 ore, rifarò il confronto e vi farò sapere (di nuovo)."

Wow!
Me li vedo: torme di appassionati intenti a tenere il conto delle ore di funzionamento di ogni singolo elemento (nuovo) del proprio impianto...


*Il pensiero corre a quella... "è impossibile sentire i bassi in un ambiente piccolo"...
 
Quando poi non si arriva all'estremo, con richieste di "come" effettuare il rodaggio: con quale segnale, a quale livello, se in modo continuo o tot ore acceso e tot ore spento e tante altre variazioni sul tema.

C'è chi teorizza il funzionamento continuo a basso livello con il tal segnale (rumore marrone leggermente sfumato verso il grigio perla) e chi il contrario: ad alto volume per tot ore seguite da altre a basso volume.

Domande spesso fatte con il timore di rovinare tutto eseguendo la procedura sbagliata, magari il costosissimo cavo di alimentazione dotato della ancor più costosa presa di alimentazione tornita dal pieno (componente notoriamente fondamentale per la resa sonora), che potrebbe diventare inutilizzabile per il benchè minimo ascolto di qualità se non si è tenuto il livello giusto nella fase di rodaggio.

Sedersi tranquillamente ascoltando la musica che più ci piace (o guardando il film che più ci appaga) senza pensare ad altro e, tranquillamente, far così trascorrere le ore sino a raggiungere automaticamente la soglia magica di fine dell'ipotetico rodaggio (quale che sia) senza patemi e preoccupazioni, no?

Non ho ancora letto dopo quanto cambiare l'olio, ma mi sarà sfuggito.

Ciao
 
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Si tratta di una forma di inquietudine che ho dovuto imparare a dominare; pena, la costante insicurezza e relativa insoddisfazione.
Anzi, direi piuttosto a controllare e gestire, visto che non esiste certezza di esserne immuni.
Molto bella questa riflessione che per quanto mi riguarda ha dei valori assoluti che vanno oltre lo specifico argomento trattato
 
Cavi e rodaggio non li ho mai considerati molto (anzi il rodaggio per niente) e prove di differenze di cavi non ne ho mai fatte, così come non ho mai preso cavi di alimentazione "dedicati"

Cavi di segnale e potenza sono niente di particolare, salvo essere di adeguata sezione e terminati bene

L'unico "sfizio" che mi sono voluto togliere da qualche giorno, conscio di avere tra le mani un impianto diventato particolarmente rivelatore, è provare diversi player software su piattaforma PC e MAC...e lì ho sentito le differenze decretando la mia personale preferenza per Amarra su MAC

Inoltre, avendo la possibilità di provarlo, ho testato un cavo USB Starlight 7, e anche in questo caso ho trovato una differenza con il cavo fornito in dotazione al DAC....potrei riconoscerli in cieco abbastanza tranquillamente

Inaspettatamente là dove non mi aspettatvo proprio di sentire differenze, ovvero il dominio digitale, le ho riscontrate....

Nel fare queste piccole prove ho ascoltato tanta musica come non mi capitava da molto tempo, preso da lavoro e bimbe piccole...:D
 
conscio di avere tra le mani un impianto diventato particolarmente rivelatore

Aggiungerei anche (con tutta probabilità) un orecchio (iper?)sensibile e "allenato".

Ecco un punto che sembra molto spesso sfuggire a tanti che si affacciano a questo mondo.
Il senso delle proporzioni.
Tendono a confondere/mettere sullo stesso piano quanto è realmente importante (e ha un notevole peso - universalmente riconosciuto - sul risultato finale) con mille preoccupazioni su accorgimenti ed elementi del tutto secondari, la cui influenza (ammesso e non concesso esista) andrebbe valutata eventualmente in un secondo momento, in sede di ottimizzazione "fine", una volta raggiunti (col tempo, l'impegno e un congruo investimento economico) determinati risultati.
Ecco, "diceteglielo", quando vi chiedono consigli :D .
 
Che dire, io ho iniziato con questa passione nei primi anni del nuovo millennio, prima avevo solo un grande amore per la musica, studiato chitarra e basso dall'inizo anni '90 al Siena jazz durante i miei studi universitari....si suonava con un gruppetto per divertimento e qualche serata remunerata...
Tornato all'ovile non sono riuscito a proseguire e ho pensato "facciamo suonare chi lo sa fare veramente e io cerco di ascoltare nel migliore dei modi"...
Ho avuto la "sfortuna" di avere vicino casa l'unico negozio di hifi della città (ora chiuso) e di ereditare dal titolare (in senso letterale) il suo impianto personale
Giradischi Rega, pre phono e pre valvolare Synthesis, finale classè Dr15 e due vandersteen

Cavi...filo spellato e RCA decenti

Poi si è unita la passione per la videoproiezione e non si è capito più nulla...configurazioni varie di pre e finali Mch...Rotel, Onkyo, NHT

HTPC, lettori DVD e poi BR Denon, Oppo, DAC mch Pro....

Processori d'ambiente (PAC, l'antenato del Digifast con DRC)

Ultimamente, dopo aver sentito a casa di un amico un Krell HTS 7.1 ho deciso di provarlo anche io, nella "famigerata" versione K, e finalmente dopo la "scoperta" del MAC con Amarra, abbinato ad un bel dac stereo con interfaccia I2S, mi sto accorgendo di tanti particolari nella mia collezione di CD e musica liquida finora rimasti sepolti

Il suono finalmente ha perso buonissima parte delle asperità digitali che in effetti erano quelle che più o meno sempre presenti, non mi facevano mai apprezzare fino in fondo quello che avevo

Ho "ravanato" per qualche anno nel mercato dell'usato, i soli componenti nuovi dell'impianto sono il MAC, l'interfaccia e il DAC stereo....

E' stato un lungo percorso, sicuramente non terminato, visto che in questa passione tutto si evolve velocemente

Se dovessi dare un consiglio a chi inizia adesso, gli consiglierei di prendere un impianto per HT più meno qualsiasi di fascia media, ma se ama la musica, curare di più la parte stereo, in tutti i suoi componenti, a partire dalla sorgente, interfaccia, dac, PREAMPLIFICATORE, finale, diffusori
 
Ho evidenziato PREAMPLIFICATORE perchè è l'anello centrale della catena, in buona sostanza la resa di quello che sta a monte e a valle dipende da lui, e si trova in un punto davvero critico, ovvero nel punto in cui il segnale da digitale diventa analogico e deve essere distribuito...se prima si ricerca l'accortezza di scongiurare l'introduzione di jitter ad ogni passaggio (e qui rivestono un ruolo fonfdamentale i clock degli apparecchi e il tragitto del segnale), nel momento in cui il segnale diventa elettrico deve essere trasmesso con minor degrado possibile....in elettrotecnica non sono molto ferrato ma ognuno ha poi le sue ricette nel mondo hifi, io posso solo ascoltare il risultato

A casa non lo uso proprio, per comodità e semplicità d'uso familiare, dal Digifast direttamente al finale con le uscite RCA della scheda audio

Per lungo periodo non l'ho utilizzato neanche in taverna, dal PAC ai DAC e un semplice controllo volume analogico

Ora, avendo avuto l'HTS liscio prima, poi con un primo step di modifica e quindi con un secondo, ho sentito di volta in volta il miglioramento dell'impianto (che è rimasto uguale) con sempre una maggiore quantità di informazioni e dettaglio fuoriuscire dai diffusori

E' stato come togliere dei tappi in step successivi, ora qualsiasi variazione nella catena è ben avvertibile.....ma non inizierò a cambiare i cavi, almeno per un pò!!!:D

Ho detto cose forse ovvie per chi mastica suono da tempo, ma come da titolo della discussione, se c'è qualcuno che legge e che si sta avvicinando a questo meraviglioso mondo, gli ho dato i miei "two cents" per quello che valgono:D

Ah, ovviamente non scordiamoci dell'ambiente, perchè poi il suono deve propagarsi in una stanza per arrivare alle nostre orecchie
 
...ho pensato "facciamo suonare chi lo sa fare veramente e io cerco di ascoltare nel migliore dei modi"...

Eh, eh... A chi lo dici (come ti capisco)!

Poi si è unita la passione per la videoproiezione

Fortuna che quella non mi ha mai intaccato!
Ho visto per decenni i film col 20" (!!!).
Solo ultimamente (da un paio d'anni), per godere di più agevole LETTURA sul monitor del computer, mi sono accattato un 42" Lcd con cui vedo di tutto: va già oltre le mie esigenze* in fatto di video.
Di fatto, quasi ignoro il 50" Pana al plasma che ho acquistato in un momento di delirio. Pensa te!
Va detto che i miei film preferiti sono - tipo - commedie e thriller psicologici.
Per dire, quelli di Woody Allen: visti (spesso RIvisti) tutti.

*Ecco, le esigenze e le aspettative: noto che c'è molta confusione anche in questo.
Spesso la "paura di sbagliare" di taluni si accompagna col fatto di non avere piena consapevolezza delle proprie reali necessità.
 
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Li ho quasi tutti i film di Woody;-) quasi sempre faccio vedere agli amici che vengono la prima volta la scena del comando cervello in Tutto quello che avreste sempre......!!!
 
...lla ricerca, al mio occhio affannosa e spesso disordinata e casuale, di possibili miglioramenti a partire da ciò che "si è sentito dire"...

Se chi lo fa è felice così, cosa importa? Purtroppo noi italioti non simo stati educati fin da bambini all'idea che esiste un diritto al pursuit of happiness (dove happiness è più "appagamento" che "felicità") e che l'unico limite a tale diritto siano i diritti altrui.

Per cui ci sentiamo in diritto di giudicare cosa fa il nostro vicino di casa in casa propria senza contravvenire leggi e regolamenti e senza disturbare la quiete pubblica.

Eppure sappiamo che quello che fa non è reato e nemmeno peccato magari è perfino politicamente corretto. Questo però non ci esime dall'applicare ai suoi comportamenti le categorie del "giusto" e dello "sbagliato", naturalmente sulla base di un nostro personalissimo senso estetico più che etico.

Già perchè alla fine, se almeno abbiamo l'onesta intellettuale di ammetterlo, tutto ciò che gli rinfiacciamo è che quello che fa è "brutto".
 
Ultima modifica:
Certo, hai ragione, ma vedi, questo è un forum eminentemente tecnico (o almeno si presume che lo sia) pertanto ci sono alcune cose che sono riconosciute come giuste ed altre invece no.

Quando qualcuno adotta soluzioni errate è giusto dirglielo e fargli capire dove sta il suo errore, indipendentemente che a lui piaccia la sua soluzione.

Quanto meno spiegargliene i motivi, se poi lui alla fine perservera nell'errore saranno affari suoi, ma almeno avremo tentato.

Ciao
 
Sostanzialmente condivisibile quanto sostieni, Pace930sky.
Figuriamoci poi se non lo condivido io, che sono una bestiaccia con opinioni e comportamenti del tutto anomali e controcorrente, in svariati aspetti della vita.
Qui si fa per chiaccherare un po', senza pretendere di insegnare nulla a nessuno, tantomeno giudicare in modo inappellabile o addirittura "costringere" qualcuno a fare chissaché (e con quali armi, di grazia?!?).
Ognuno può comunicare opinioni, suggerimenti, consigli: ne consegue un confronto, che penso non faccia mai male.
E tu hai giustamente detto la tua. Lo apprezzo.

Una precisazione, però, è doverosa.

[Se chi lo fa è felice così, cosa importa?]

Chi è soddisfatto (non mi piace usare il termine "felice": troppo impegnativo) delle proprie scelte non è, almeno da parte mia, messo in discussione. Nel titolo del thread c'è, non a caso, il vocabolo "preoccupazioni".
In genere chi è soddisfatto non manifesta preoccupazioni, non esprime tormentosi dubbi, non chiede più o meno affannosamente consigli, spesso ammettendo apertamente di essere confuso.
Si sta solo cercando di valutare quali di questi dubbi siano giustificati, quali siano invece insensati o sovrastimati, perché indotti da marketing ossessivo o da pregiudizi di origine poco chiara o da consigli più o meno interessati e magari... sbagliati. Chissà.
Sì, forse proprio "sbagliati". Pare succeda.
Perché se qualcuno si affacciasse in un forum dedicato all'edilizia, chiedendo se fa bene a cominciare a costruire la propria casa partendo dal tetto, forse qualche domandina sarebbe lecito porsela (e/o porgliela), senza per questo essere accusati di farsi i c...zi degli altri.
Metafora estrema, d'accordo, ma è per dare l'idea...

Tutto questo con spirito leggero e senza farne una questione di Stato, naturalmente.
Trattasi di hobby, alfine.
 
Concordo con voi che la sostanza tecnica delle cose ci dà un parametro oggettivo di valutazione che manca nella pura arte.

Ma non dimentichiamo che la ricerca di una eccellenza impalpabile, invisibile, non audibile, è molto più che una tentazione per un vero appassionato. Ed è questa che intendo come "estetica" nel post precedente.

Anni fa - quando nella hi-fi c'era ancora un'aura di artigianalità - un amico mi faceva sentire estasiato i "click clack" degli switch meccanici del suo ampli.

Purtroppo l'estetica della tecnologia si evolve in direzioni che spesso disapproviamo: io ho ancora il mito delle produzioni artigianali, della manualità, della meccanica in una parola tutto ciò che nella mia scala di valori è duraturo.
Ragazzi più giovani preferiscono la novità, il design, il gadget esclusivo, in una parola tutto ciò che è effimero.

Certo è difficile trovare un spiegazione alla ricerca irrazionale della eccellenza di un cavo non solo oltre il sensibile ma anche oltre il misurabile.

Io credo che tutto questo potrebbe trovare spazio in una sezione apposita del forum, sulla scia delle sezioni dedicate al "modding" sui forum di computer o - per fare un esempio - della sezione "grammomania" di un forum dedicato alle biciclette. Sezione in cui ci si può vantare di avere risparmiato altri 30 grammi nel peso della propria bicicletta sostituendo le viti di acciaio con viti di titanio senza che nessuno ci rinfacci che questo non farà mai di noi dei pedalatori meno scarsi.
 
Ti piace volare alto, eh? :)
Legittimo e apprezzabile, solo che... perdonami, non vedo il nesso con la presente discussione, che tratta argomenti terra-terra e ha una finalità molto più - ahimé - prosaica.
Potrei anche risponderti che personalmente preferisco cercare la fantasia, l'arte, il sogno, la poesia dove normalmente risiedono: nel nostro caso nella musica e nei film, piuttosto che nelle apparecchiature atte alla loro riproduzione... Ma sarei a mia volta fuori argomento, a parte il fatto di esprimere un'opinione del tutto soggettiva che probabilmente non interessa a nessuno, nel presente contesto quantomeno.

[Io credo che tutto questo potrebbe trovare spazio in una sezione apposita del forum]

Mi pare ci sia un'ampia scelta di sezioni dove potresti aprire una o più discussioni sui temi a te cari.
Da "Forum generale" ad "Altri argomenti", da "Audio club" ad "Autocostruzione e DIY"...

Quando poi scrivi questo:

[senza che nessuno ci rinfacci...]

...ho l'impressione che tu abbia leggiadramente sorvolato quanto mi pare di aver spiegato in modo piuttosto chiaro nel mio commento precedente (quello lungo: #35).
Poi, perché tutta questa (che sembra) paura del giudizio altrui?
Ribadisco: apri una discussione, esprimiti, racconta...
 
Insomma non ti sei mai commosso per il "click - clack" di un interruttore montato a mano. ;)

Non temo il giudizio altrui (mi firmo con il codice di un decoder da 100 euro... ) sono idealmente convinto che i pazzi vadano incoraggiati, non censurati, perché è dal tentare sempre strade nuove spesso apparentemente sbagliate o irrazionali che nasce l'innovazione vera, non prevedibile, non pianificabile, l'imprevisto assoluto.

Una volta su un milione, ovviamente, ma se si bloccassero sul nascere tutte le pazzie non avremo nemmeno quell' "1 su un milione" che poi è quello che ci cambia la vita. E non ti sto a fare esempi ormai diventati luoghi comuni.

Ah, ti voglio accontentare con una storia personale: da ragazzo usavo la musica per ascoltare lo stereo, oggi non ascolto più lo stereo ma continuo ad "usare" la musica e per emozionarmi veramente vado all'auditorium. Magari dopo avere confrontato un paio di esecuzioni diverse su youtube. Ma tutto è cominciato da lì, dalla passione per lo stereo inteso come oggetto, come installazione, come unico piccolo lusso in una casa ordinaria, e non lo dimentico.

p.s. il modding (nei computer) non è semplice autocostruzione. Se vogliamo è una idea tamarra di design - comunque è un'altra cosa
 
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