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Vorrei aggiungere una riflessione personale.
Nel mio secondo impianto come ho già detto guardo e ascolto di tutto.
Ma vorrei fare una distinzione:
Quando ascolto musica,per quanto possa sembrare strano,dopo 20/30 minuti di ascolto inizio ad abituarmi alla situazione e riesco a gustarmi la musica come si deve(sempre entro certi limiti si intende).
Mentre con i film questo non succede assolutamente.
Ovvio che se guardo "la casa degli spiriti" non cambia nulla,ma se guardo come ieri sera "The lone ranger",tutti i limiti dell'impianto emergono e non scompaiono fino alla fine.
Se poi il film mi piace come in questo caso,riesco a godermelo comunque,ma mai assolutamente come nel bunker.
Concludendo,secondo con la musica il nostro cervello compie un "miracolo" e ci fa assimilare di tutto.
Con i film non ci riesce.............
Il motivo è questo secondo me:
Se vedi (come nel film dell'esempio) un treno che viene verso di te e' più difficile "entrare nella scena" se alla visione non si accompagna un frastuono consono all'evento.
Ciao.
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È sempre tutto molto soggettivo.
Personalmente odio il frastuono, ad esempio.
Abbasso regolarmente (e di molto) il volume quando, in un film, ci sono sparatorie, esplosioni, inseguimenti in auto (per me noiosissimi: spesso ricorro all'"avanti veloce" per arrivare al dunque); mi interessano per lo più l'intreccio della storia e gli aspetti psicologici dei personaggi.
Non so se hai visto la serie "True detective" e/o "Breaking bad" (favolose!).
...
"quando ci vado divento un recluso (è un bunker)."
Lo capisco: vivevo un'esperienza analoga quando mi isolavo nella mia cantina parzialmente insonorizzata per dedicarmi allo studio della batteria. Nel mio caso è durato qualche anno, finché una forte passione mi sosteneva; poi ho smesso. Situazione un tantino claustrofobica.
(Non perché non ci fosse campo, eh: mai avuto un cellulare).
Ma ci stiamo sempre più allontanando dal tema della discussione...
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Ad esempio, leggo frasi di questo tenore:
"E' un DAC che per suonare bene ha bisogno di almeno 100 ore di ascolto, cambia radicalmente dalle prime ore. Subito non mi piaceva..."
Non posso negare che qualche dubbio me lo fanno venire.
Personalmente rimango dell'idea che in quelle ore la cosa che cambia di più è l'orecchio di chi ascolta (il "rodaggio" lo fa lui):
si innescano meccanismi di assuefazione a un suono di tipo nuovo, cui non si è inizialmente abituati.
Potrebbe anche non essere così, però.
Mi piacerebbe sapere cosa cambia in un'elettronica, durante le prime decine di ore di ascolto (meglio, "di funzionamento"; o è davvero necessario stare ad ascoltare perché il misterioso fenomeno del rodaggio si verifichi? :D ), al punto di modificare in tal modo il suono, e sempre, invariabilmente, inspiegabilmente in meglio.
Mai in peggio (che c..o!).
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di solito se fossero degli altoparlanti il rodaggio consisterebbe in ammorbidimento delle sospensioni, cottura dei componenti del xover ecc.ecc. stesso discorso per il DAC, le correnti che attraversano i circuiti tendo a cuocerli (i circuiti) e per questo motivo si presume che il suono possa cambiare.
poi non so cosa dirti
ciao
igor
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Citazione:
Originariamente scritto da
igor
le correnti che attraversano i circuiti tendo a cuocerli (i circuiti)
Mi sembra un pochino esagerato.
La cosa potrebbe essere valida per un circuito di potenza, interessato da alte correnti e tensioni, ma in circuiti come quelli indicati non c'è quasi svlupppo di calore, in ogni caso si presume che il tutto sia stato calcolato per cui se c'è dissipazione di calore il componente sarà stato dimensionato o raffeddato in modo opportuno, l'importante è rimanere all'interno dei parametri.
Detto tutto questo sorge sempre spontanea la domanda: perchè il suono dovrebbe cambiare? (Tenuto conto di quanto scritto prima) ovvero: in base a quale principio?
Per quanro riguarda gli altoparlanti, essendo un componente elettromeccanico soggetto a movimento è ipotizzabile che sia necessario un minimo di funzionamento per portarlo nelle condizioni di progetto, ma non è che il suono venga stravolto e non ci sono certo precauzioni strane dia prendere.
Per un cavo, imvece, credo che si entri nel solito limbo dell'esoterico, è bello fare l'affermazione, ma sarebbe anche opportuno supportarla con una motivazione valida e dimostrata.
Ciao
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Da tempo ci stiamo a ripetere questi concetti, che mi appaiono terribilmente sensati (fino a PROVA contraria, come sempre).
Eppure, pare esista una numerosa platea di appassionati, spesso di primo pelo, assolutamente convinti di dover (e)seguire inspiegabili procedure di rodaggio.
Mi chiedo: come nascono quelle che mi paiono essere nient'altro che leggende metropolitane?*
Chi le alimenta? ("Chi li spingeva? Spingitori di..." :D ).
Poi mi capita di leggere frasi come questa:
"Il RIVENDITORE mi ha detto che ci vogliono circa 300-350 ore prima che il cavo dia il meglio di se (l'USB), aspetterò e quando avrò raggiunto le 350 ore, rifarò il confronto e vi farò sapere (di nuovo)."
Wow!
Me li vedo: torme di appassionati intenti a tenere il conto delle ore di funzionamento di ogni singolo elemento (nuovo) del proprio impianto...
*Il pensiero corre a quella... "è impossibile sentire i bassi in un ambiente piccolo"...
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Quando poi non si arriva all'estremo, con richieste di "come" effettuare il rodaggio: con quale segnale, a quale livello, se in modo continuo o tot ore acceso e tot ore spento e tante altre variazioni sul tema.
C'è chi teorizza il funzionamento continuo a basso livello con il tal segnale (rumore marrone leggermente sfumato verso il grigio perla) e chi il contrario: ad alto volume per tot ore seguite da altre a basso volume.
Domande spesso fatte con il timore di rovinare tutto eseguendo la procedura sbagliata, magari il costosissimo cavo di alimentazione dotato della ancor più costosa presa di alimentazione tornita dal pieno (componente notoriamente fondamentale per la resa sonora), che potrebbe diventare inutilizzabile per il benchè minimo ascolto di qualità se non si è tenuto il livello giusto nella fase di rodaggio.
Sedersi tranquillamente ascoltando la musica che più ci piace (o guardando il film che più ci appaga) senza pensare ad altro e, tranquillamente, far così trascorrere le ore sino a raggiungere automaticamente la soglia magica di fine dell'ipotetico rodaggio (quale che sia) senza patemi e preoccupazioni, no?
Non ho ancora letto dopo quanto cambiare l'olio, ma mi sarà sfuggito.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Si tratta di una forma di inquietudine che ho dovuto imparare a dominare; pena, la costante insicurezza e relativa insoddisfazione.
Anzi, direi piuttosto a controllare e gestire, visto che non esiste certezza di esserne immuni.
Molto bella questa riflessione che per quanto mi riguarda ha dei valori assoluti che vanno oltre lo specifico argomento trattato
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Cavi e rodaggio non li ho mai considerati molto (anzi il rodaggio per niente) e prove di differenze di cavi non ne ho mai fatte, così come non ho mai preso cavi di alimentazione "dedicati"
Cavi di segnale e potenza sono niente di particolare, salvo essere di adeguata sezione e terminati bene
L'unico "sfizio" che mi sono voluto togliere da qualche giorno, conscio di avere tra le mani un impianto diventato particolarmente rivelatore, è provare diversi player software su piattaforma PC e MAC...e lì ho sentito le differenze decretando la mia personale preferenza per Amarra su MAC
Inoltre, avendo la possibilità di provarlo, ho testato un cavo USB Starlight 7, e anche in questo caso ho trovato una differenza con il cavo fornito in dotazione al DAC....potrei riconoscerli in cieco abbastanza tranquillamente
Inaspettatamente là dove non mi aspettatvo proprio di sentire differenze, ovvero il dominio digitale, le ho riscontrate....
Nel fare queste piccole prove ho ascoltato tanta musica come non mi capitava da molto tempo, preso da lavoro e bimbe piccole...:D
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Citazione:
Originariamente scritto da
Guido310
conscio di avere tra le mani un impianto diventato particolarmente rivelatore
Aggiungerei anche (con tutta probabilità) un orecchio (iper?)sensibile e "allenato".
Ecco un punto che sembra molto spesso sfuggire a tanti che si affacciano a questo mondo.
Il senso delle proporzioni.
Tendono a confondere/mettere sullo stesso piano quanto è realmente importante (e ha un notevole peso - universalmente riconosciuto - sul risultato finale) con mille preoccupazioni su accorgimenti ed elementi del tutto secondari, la cui influenza (ammesso e non concesso esista) andrebbe valutata eventualmente in un secondo momento, in sede di ottimizzazione "fine", una volta raggiunti (col tempo, l'impegno e un congruo investimento economico) determinati risultati.
Ecco, "diceteglielo", quando vi chiedono consigli :D .
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Citazione:
Originariamente scritto da
gioo
ha dei valori assoluti che vanno oltre lo specifico argomento trattato
...Ma che rimanga tra noi. Acqua in bocca! :D
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Che dire, io ho iniziato con questa passione nei primi anni del nuovo millennio, prima avevo solo un grande amore per la musica, studiato chitarra e basso dall'inizo anni '90 al Siena jazz durante i miei studi universitari....si suonava con un gruppetto per divertimento e qualche serata remunerata...
Tornato all'ovile non sono riuscito a proseguire e ho pensato "facciamo suonare chi lo sa fare veramente e io cerco di ascoltare nel migliore dei modi"...
Ho avuto la "sfortuna" di avere vicino casa l'unico negozio di hifi della città (ora chiuso) e di ereditare dal titolare (in senso letterale) il suo impianto personale
Giradischi Rega, pre phono e pre valvolare Synthesis, finale classè Dr15 e due vandersteen
Cavi...filo spellato e RCA decenti
Poi si è unita la passione per la videoproiezione e non si è capito più nulla...configurazioni varie di pre e finali Mch...Rotel, Onkyo, NHT
HTPC, lettori DVD e poi BR Denon, Oppo, DAC mch Pro....
Processori d'ambiente (PAC, l'antenato del Digifast con DRC)
Ultimamente, dopo aver sentito a casa di un amico un Krell HTS 7.1 ho deciso di provarlo anche io, nella "famigerata" versione K, e finalmente dopo la "scoperta" del MAC con Amarra, abbinato ad un bel dac stereo con interfaccia I2S, mi sto accorgendo di tanti particolari nella mia collezione di CD e musica liquida finora rimasti sepolti
Il suono finalmente ha perso buonissima parte delle asperità digitali che in effetti erano quelle che più o meno sempre presenti, non mi facevano mai apprezzare fino in fondo quello che avevo
Ho "ravanato" per qualche anno nel mercato dell'usato, i soli componenti nuovi dell'impianto sono il MAC, l'interfaccia e il DAC stereo....
E' stato un lungo percorso, sicuramente non terminato, visto che in questa passione tutto si evolve velocemente
Se dovessi dare un consiglio a chi inizia adesso, gli consiglierei di prendere un impianto per HT più meno qualsiasi di fascia media, ma se ama la musica, curare di più la parte stereo, in tutti i suoi componenti, a partire dalla sorgente, interfaccia, dac, PREAMPLIFICATORE, finale, diffusori
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Ho evidenziato PREAMPLIFICATORE perchè è l'anello centrale della catena, in buona sostanza la resa di quello che sta a monte e a valle dipende da lui, e si trova in un punto davvero critico, ovvero nel punto in cui il segnale da digitale diventa analogico e deve essere distribuito...se prima si ricerca l'accortezza di scongiurare l'introduzione di jitter ad ogni passaggio (e qui rivestono un ruolo fonfdamentale i clock degli apparecchi e il tragitto del segnale), nel momento in cui il segnale diventa elettrico deve essere trasmesso con minor degrado possibile....in elettrotecnica non sono molto ferrato ma ognuno ha poi le sue ricette nel mondo hifi, io posso solo ascoltare il risultato
A casa non lo uso proprio, per comodità e semplicità d'uso familiare, dal Digifast direttamente al finale con le uscite RCA della scheda audio
Per lungo periodo non l'ho utilizzato neanche in taverna, dal PAC ai DAC e un semplice controllo volume analogico
Ora, avendo avuto l'HTS liscio prima, poi con un primo step di modifica e quindi con un secondo, ho sentito di volta in volta il miglioramento dell'impianto (che è rimasto uguale) con sempre una maggiore quantità di informazioni e dettaglio fuoriuscire dai diffusori
E' stato come togliere dei tappi in step successivi, ora qualsiasi variazione nella catena è ben avvertibile.....ma non inizierò a cambiare i cavi, almeno per un pò!!!:D
Ho detto cose forse ovvie per chi mastica suono da tempo, ma come da titolo della discussione, se c'è qualcuno che legge e che si sta avvicinando a questo meraviglioso mondo, gli ho dato i miei "two cents" per quello che valgono:D
Ah, ovviamente non scordiamoci dell'ambiente, perchè poi il suono deve propagarsi in una stanza per arrivare alle nostre orecchie
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Citazione:
Originariamente scritto da
Guido310
...ho pensato "facciamo suonare chi lo sa fare veramente e io cerco di ascoltare nel migliore dei modi"...
Eh, eh... A chi lo dici (come ti capisco)!
Citazione:
Originariamente scritto da
Guido310
Poi si è unita la passione per la videoproiezione
Fortuna che quella non mi ha mai intaccato!
Ho visto per decenni i film col 20" (!!!).
Solo ultimamente (da un paio d'anni), per godere di più agevole LETTURA sul monitor del computer, mi sono accattato un 42" Lcd con cui vedo di tutto: va già oltre le mie esigenze* in fatto di video.
Di fatto, quasi ignoro il 50" Pana al plasma che ho acquistato in un momento di delirio. Pensa te!
Va detto che i miei film preferiti sono - tipo - commedie e thriller psicologici.
Per dire, quelli di Woody Allen: visti (spesso RIvisti) tutti.
*Ecco, le esigenze e le aspettative: noto che c'è molta confusione anche in questo.
Spesso la "paura di sbagliare" di taluni si accompagna col fatto di non avere piena consapevolezza delle proprie reali necessità.
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Li ho quasi tutti i film di Woody;-) quasi sempre faccio vedere agli amici che vengono la prima volta la scena del comando cervello in Tutto quello che avreste sempre......!!!