Consiglio amplificatore per impianto HiFi streaming.

Zooropa

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Ciao a tutti
Sarei intenzionato a comprare l'Eversolo DMP-A6, per quanto riguarda i diffusori mi piacciono i sonus faber sonetto 1 che però vorrei prima sentire.
Vi chiedo a questo punto che consiglio mi dareste riguardo l'amplificatore.
Io sono un ex innamorato Rotel che avevo accoppiato con Nad e Triangle ma è un po' di tempo che non mi tengo aggiornato.
Budget per l'ampli direi massimo 800.

Grazie in anticipo a chi mi vorrà aiutare
 
Ciao, la prima osa è specificare le dimensioni dell’ambiente di ascolto e il posizionamento dei diffusori (se su libreria o stand e nel secondo caso a che distanza dalle pareti e dal punto di ascolto).
Riguardo l’abbinamento con l’ampli, c’è sicuramente qualcuno che conosce meglio di me questi diffusori.
In ascolti superficiali, ho notato che il sound di SF predilige abbinamenti con ampli dal suono grintoso.
Il problema di molti ampli con questo tipo di suono (i primi che mi vengono in mente sono naim, exposure, densen, cyrus) sono i prezzi più alti della cifra che hai indicato, a meno di andare sull’usato.
Rotel lo escluderei non per le capacità di pilotaggio ma per il profilo sonoro meno “nobile”.
 
Ciao, la prima osa è specificare le dimensioni dell’ambiente di ascolto e il posizionamento dei diffusori (se su libreria o stand e nel secondo caso a che distanza dalle pareti e dal punto di ascolto).
Riguardo l’abbinamento con l’ampli, c’è sicuramente qualcuno che conosce meglio di me questi diffusori.
In ascolti superfici..........[CUT]
Grazie per la gentile risposta.
La stanza è sui 25 metri quadri, posizionamento su mobile alto circa 60 cm, quindi non ci saranno stand dedicati per i diffusori ma verrà messo tutto sullo stesso piano.
Distanza dalle pareti, dietro 30 cm, da sinistra 2 metri, punto di ascolto 3.5 metri di distanza circa.
L'ambiente di ascolto è una stanza normale con un divano, librerie e poco altro, c'è la presenza di un tappeto abbastanza grande.
Mi chiedevo anche riguardo i marantz serie PM, do un'occhiata stamattina a quelli da te indicati.
 
Scusa se sposto il 3d su un altro tema. È possibile posizionare due diffusori da pavimento?
Oppure, mettere due diffusori come quelli che hai indicato su stand?
In seconda battuta, riusciresti ad aggiungere un sub?
 
Mi permetto di fare una osservazione. Vuoi assemblare un impianto con uno streamer da 800€, casse da 1500€ ed un amplificatore da 800€. A me sembra non equilibrato. Diciamo parlando sempre del nuovo che ci vorrebbe un integrato sui 1500-2000. Inoltre perchè non puntare direttamente su un integrato con parte streamer tipo Yamaha r-n1000A o Gold Note is10?
 
Scusa se sposto il 3d su un altro tema. È possibile posizionare due diffusori da pavimento?
Oppure, mettere due diffusori come quelli che hai indicato su stand?
In seconda battuta, riusciresti ad aggiungere un sub?
Purtroppo no, niente diffusori a pavimento per via di un mobile nuovo, sono proprio obbligato a prendere due casse e posizionarle sul mobile, per il sub non c'è spazio, dovrei stravolgere tutto compreso l'impianto che ho per la TV, diventa troppo complicato.

Mi permetto di fare una osservazione. Vuoi assemblare un impianto con uno streamer da 800€, casse da 1500€ ed un amplificatore da 800€. A me sembra non equilibrato. Diciamo parlando sempre del nuovo che ci vorrebbe un integrato sui 1500-2000. Inoltre perchè non puntare direttamente su un integrato con parte streamer tipo Yamaha r..........[CUT]
Figurati, nessun problema, ogni consiglio è ben accetto, sono qui proprio per quello.
Avevo optato per quello streamer perché mi piace molto anche esteticamente, riguardo le casse anche lì c'è la parte estetica che mi convince oltre alle misure.
Sull'amplificatore avevo deciso di non rimanere alto per questioni di budget totale, magari facendo un upgrade più avanti.
Riguardo l'all-in-one, non ci avevo nemmeno pensato sinceramente, dici che sulla resa rimango sullo stesso livello?
 
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Per quanto riguarda il livello qualitativo mi aspetto che l’integrato da 800€ condizioni in maniera determinante l’ascolto. Se pensi di acquistare successivamente un integrato migliore il discorso ha un senso. Però in quel caso spenderei di meno, magari nell’usato, per l’integrato. Inoltre se ti piacciono le soneto io considererei anche le sonettò 2, anche se non le ho mai sentite. Infine se ti capita prova ad ascoltare anche le Proac tablette 10.
 
Per quanto riguarda il livello qualitativo mi aspetto che l’integrato da 800€ condizioni in maniera determinante l’ascolto. Se pensi di acquistare successivamente un integrato migliore il discorso ha un senso. Però in quel caso spenderei di meno, magari nell’usato, per l’integrato. Inoltre se ti piacciono le soneto io ..........[CUT]
Ho proprio dimenticato di aggiornare il post o comunque di dirlo nei post successivi, ieri alla fine avevo pensato di alzare un po' il budget e di prendere appunto le Sonetto II, mi piacciono davvero un botto, vediamo. :D
Grazie dell'altra indicazione, provo a guardare qualcosa in serata.
 
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Se possono interessare alternative con estetica simile alle SF, posso guardarci. Solo dopo aver scelto le casse (e possibilmente ascoltate nel proprio ambiente con un qualsiasi ampli), andrebbe scelto il nuovo ampli, in modo da scegliere sulla base di quanto si vuole migliorare/correggere, nei limiti del possibile perché il grosso lo fa il rapporto diffusori/ambiente.
 
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Se possono interessare alternative con estetica simile alle SF, posso guardarci. Solo dopo aver scelto le casse (e possibilmente ascoltate nel proprio ambiente con un qualsiasi ampli), andrebbe scelto il nuovo ampli, in modo da scegliere sulla base di quanto si vuole migliorare/correggere, nei limiti del possibile perché il grosso lo fa il rapporto..........[CUT]
Stasera sono stato in negozio e ho visto parecchia roba ma ho ancora più dubbi.
Non so se prendere un "tutto in uno", ad esempio il Cambridge mi piace molto, devo schiarirmi parecchio le idee.
 
Il suono in gran parte è determinato dai diffusori, prima scegli quelli poi puoi trovare il migliore abbinamento con una amplificazione adatta.
 
Stasera sono stato in negozio e ho visto parecchia roba ma ho ancora più dubbi.
Non so se prendere un "tutto in uno".

Più frazioni le elettroniche, maggiore è la probabilità di trovare il tuo suono e minori sono il rischio economico e le possibili delusioni, anche in termini di affidabilità.
 
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Per quanto riguarda il livello qualitativo mi aspetto che l’integrato da 800€ condizioni in maniera determinante l’ascolto. Se pensi di acquistare successivamente un integrato migliore il discorso ha un senso. Però in quel caso spenderei di meno, magari nell’usato, per l’integrato. Inoltre se ti piacciono le soneto io ..........[CUT]
Ciao, in questi giorni ho avuto modo di studiare di più tutto, valutando diversi consigli qua e là, anche direttamente da qualche amico.
Ero giunto alla conclusione ponendo l'accento su 3 modelli in particolare: Naim Atom, Nad M10 V2 e Cambridge Evo 150.
Poi però penso all'obsolescenza e a cosa comporta spendere una cifra non proprio bassina su un unico elemento (di questo tipo ovviamente).
Mi chiedo appunto se tra qualche anno quell'oggetto diventi di fatto un peso, per questioni di app native, aggiornamenti su modelli di streaming, non saprei.
Da quel punto di vista andare su un amplificatore a parte, pensando di prendere uno streamer forse permetterebbe di buttare nel medio termine meno soldi.

Cosa dici tu?

Più frazioni le elettroniche, maggiore è la probabilità di trovare il tuo suono e minori sono il rischio economico e le possibili delusioni, anche in termini di affidabilità.
Ne deriva anche il ragionamento che ho scritto qui sopra, devo dire che mi trovo in difficoltà. :D
 
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Gli streamer sono sempre a rischio di obsolescenza prematura rispetto ad altri componenti e con un impatto molto basso sulla qualità finale, per questo non investirei molto in questo componete
Con il tuo budget io introdurrei un net pc con daphile , o stremer tipo wiim spendendo sotto i 200 euro , poi il resto lo dedichi a componenti come il DAC , l'amplificatore e i diffusori che faranno un buon parte del suono insieme all'ambiente e l'incisione a fare al differenza.
Le 2 opzioni citate non hanno schermo quindi visivamente non sono a livello della a tua prima scelta e per ascoltare musica dovrai obbligatoriamente usare il tuo telefono o un tablet.
Un'altra opzione interessante per l'ascolto della musica liquida sono i diffusori attivi come quelli , per esempio ,di Dynaudio e Kef che includono uno streamer e nell'ambiente dovrai posizionerei solo i diffusori questa soluzioni di solito includono amplificatori dedicati al singolo altoparlante e crossover elettronici e strumenti di calibrazione ambientale.


ciao
Luca
 
Il mio primo streamer è (ce l'ho ancora) il glorioso Logitech Squeezebox Touch (anno domini 2010)
13 anni dopo che è cambiato?
L'introduzione dello streaming via app (Tidal, Spotify, Deezer, Qobuz, eccetera).
Per lo streaming in locale è ancora una delle migliori scelte possibili, per l'uso dei servizi di streaming... non saprei, non li uso a parte Deezer (che funziona sul miniPC con Daphile, che non è altro che uno dei tantissimi fork di Logitech Media Server).
La parte che è più facile cambiare, che può subire maggiore obsolescenza, è la parte DAC (Digital to Analog Converter), e un buon dac ha un solo difetto: costa.
Non conosco i DAC interni agli all-in-one che hai scelto (anche dire "ha il chip tal dei tali" è inutile, è solo uno tra i tantissimi fattori, e nemmeno quello iù importante, che determinano il suono di un DAC), però sono prodotti che hanno una buona nomea sia a livello streamer che ampli (che, però, sul come si accoppiano ai tuoi diffusori che devi ancora scegliere... forse è meglio prima scegliere i diffusori del resto, che dici?). Poi: se e quando sarà il caso, quando nuove tecnologie appariranno all'orizzonte (eccetera, eccetera, eccetera), in quel caso cambierai il DAC. Altrimenti no.
(l'unica tecnologia, non facilmente reperibile al di fuori dei mercati orientali, in ambito dac, è il cd sistema R2R, unica alternativa agli altri sistemi... no, aspetta, falso, prima del R2R venne il chip DAC programmabile noto come FPGA DAC, in pratica un chip "da fare" e non già fatto come i classici burr-brown, akm, ess, eccetera... i classici "chip delta-sigma". In genere viene montato su DAC molto costosi. Qui un’interessante confronto tra la tecnologia R2R e quella Delta Sigma).
Per esempio, è appena uscita la nuova versione del mio DAC: la differenza con il mio? Esteticamente più piacevole, tasti e schermo migliori e... si, un nuovo tipo di BT.
Perché questa sarà la nuova sfida in ambito DAC: portare l'altissima qualità audio attraverso il bluetooth (pare abbiano migliorato anche la parte ampli cuffia), ha anche una app dedicata (poi la proverò sul mio).
Questa è la nuova versione del mio DAC, questo è il mio.
A meno di non trovare una nuova tecnologia (e di certo R2R non è nuova), o di cambiare gusti audio (magari passare da un dac più dettagliato a uno più "dolce", "analogico"), non vedo, allo stato attuale delle cose, nessun motivo per non prendere un all-in-one.
Poi cambiare solo il DAC tra 10 anni ci sta.
Ecco, un consiglio: guarda molto bene, molto attentamente, la compatibilità di ciò che vuoi comprare con le modalità con le quali lo vorrai utilizzare (sono poche le aziende molto attente alla questione della compatibilità con i servizi di streaming, e se non erro il meglio in questo campo è BluOS, utilizzato dal gruppo Lenbrook Industries Limited che comprende Bluesound, NAD, PSB. Mentre se vuoi ascoltare file in locale, la compatibilità di BluOS con determinati tipi di file un po' particolari come i DSD è nulla)
 
Concordo in parte con quanto detto. E' vero che la parte streamer-dac è quella più soggetta ad invecchiamento. Però un buon dac resta tale per molti anni. Quindi l'optimum sarebbe tutto separato: integrato, dac, streamer. Un all-in-one ha dalla sua parte il fattore prezzo e che le due componenti integrato-dac sono ottimizzate l'una per l'altra. Qundi decidi il budged e poi scegli fra le due possibilità. Dato come punto fermo i diffusori SF sonetto 2 potresti anche prima di tutto abbinargli un integrato che gli si accoppi bene e spendere poco per il dac-streamer (500-600€). Magari in un secondo momento gli abbini un dac del livello dei diffusori-dac, usando il precedente solo come streamer.
 
Grazie a tutti per il tempo che avete speso nel dare suggerimenti.
Io sono da sempre innamorato di Rotel per la parte amplificazione, ho proprio un debole, però dovrei sentirlo con le Sonetto, cosa che non ho ancora potuto fare.
Dovessi decidere per un All-in-one nonostante mi piaccia molto Naim Atom, probabilmente ora come ora sceglierei Nad M10 V2, per alcuni dei motivi elencati da Uncletoma e per la presenza di Dirac live room correction.
E' altrettanto vero che anche prima, ho visto un paio di rencesioni, una UK, una US, riguardanti l'eversolo e sono le ennesime che ne parlano benissimo.

Diciamo che in queste ultime ore sarei indeciso tra Nad M10 V2 con Sonetto (1 o 2) oppure Eversolo, ampli (da decidere nonostante il debole per Rotel) e le Sonetto.

P.S. Come scritto precedentemente sarei indirizzato verso le Sonetto 2, però devo valutare bene per una questione di spazio.
 
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alo stato attuale delle cose, nessun motivo per non prendere un all-in-one..[CUT]

Complimenti per la disamina precisa e dettagliata. Su questo punto, però, dopo 20 anni di passione per l’hifi, 25k investiti a mano a mano, e 9 impianti assemblati (3 per 3 case diverse + altri per amici), mi trovi in totale disaccordo.
 
Complimenti per la disamina precisa e dettagliata. Su questo punto, però, dopo 20 anni di passione per l’hifi, 25k investiti a mano a mano, e 9 impianti assemblati (3 per 3 case diverse + altri per amici), mi trovi in totale disaccordo.
Un tempo, ma nemmeno troppo lontano, la pensavo come te, soprattutto se si ascoltano file in locale (un minipc con Daphile o Volumio con un signor DAC e passa la paura) (lo stesso può valere con un uso dei servizi di streaming: Wiim Mini e un signor DAC).
Però componenti separati cosa significa? Investire tempo per ascoltare, e soldi per spostarsi per ascoltare (a meno di non sfruttare i resi Amazon).
Non tutti hanno tempo, componente quanto mai preziosa nella vita di ogni giorno, e poi:
Un all-in-one ha dalla sua parte il fattore prezzo e che le due componenti integrato-dac sono ottimizzate l'una per l'altra.
(solo 20? nabbo :p )
Però dobbiamo ammettere che, allo stato attuale delle cose, non si vedono direzioni di evoluzione delle componenti di un sistema puramente digitale serie. O, quanto meno, io non le vedo, ma non sono un mago che prediche il futuro: mi baso sull'attuale, e se vedo iFi che prende uno dei suoi DAC di punta, ne fa una versione migliore solo nel comparto BT (il resto della componentistica è tutto uguale, hanno aggiunto dolo la possibilità di scegliere quale filtro usare, invece di uno predeterminato da loro come nel mio).
Stiamo parlando di iFi Audio, non di Topping o SMSL che fanno uscire nmila dac non appena AKM o ESS fanno uscire un nuovo chip.
 
@Uncletoma:
come ho già scritto recentemente in un altro 3d, la filosofia contraria sarebbe prendere oggetti separati in ogni comporto.
Ti porto un esempio. La mia catena “digitale”, prima di arrivare ai cavi per diffusori, è formata da 4 oggetti:
- sorgente (nel mio caso meccanica di lettura)
- dac
- preamplificatore
- finale di potenza
- questi oggetti “rilevanti per il risultato” aumentano di numero considerando anche le valvole del pre e i cavi di segnale, per chi ritiene che siano rilevanti

Ponendo che il 70% del risultato finale dipenda dai diffusori e dal loro rapporto con l’ambiente, ne deriva che le elettroniche e i cavi rappresentano il restante 30%. Concentriamoci su questo 30%. Sulla base di prove e controprove da parte mia, a spanne:
- il 50% del risultato deriva dal pre
- Il 25% dal finale
- il 15% dal dac (le differenze tra uno e l’altro a livello di timbrica e non solo le percepisco eccome, es il dac Rega suona simile al giradischi, caldo e analogico, il dac del lettore suona freddo e analitico)
- il 7% dalle valvole del pre
- il restante 3% dalla meccanica cd e dai cavi di segnale (da dac a pre e da pre a finale).

Quindi, ponendo che i diffusori siano perfetti per gusti e ambiente, se canno completamente la scelta di un all-in-one arrivo massimo a un 70% del risultato ottenibile, il che’ si traduce in un disastro.
Molto difficile cannare invece la scelta di tutte le elettroniche e cavi quando sono frazionati in un numero così alto. Anche tirando a caso nella scelta, quasi sicuramente il risultato sarà superiore a quel 70%. Con scelte poco rischiose e via via oculate (es resi Amazon e usato) si può arrivare a quel 100%. Non solo teoricamente, ma anche in pratica.

Ancora, con l’all-in-one, come si fa a cambiare un comparto, ad esempio il dac, se questo non ti piace (ad esempio suona freddo e analitico come da esempio)? Ti trovi a dover cambiare tutto l’oggetto, con maggiore rischio economico e l’incognita di ripartire da zero non sapendo se quello nuovo andrà meglio. In alternativa potresti aggiungere un dac esterno (raddoppiando la spesa per il dac). Quello che succede il più delle volte, in alternativa alla sostituzione dell’all-in-one, è tenersi un oggetto “zoppo”.

Senza contare gli svantaggi, se si guasta una sezione, tutto l’oggetto va in assistenza, e potrebbe starci anche per mesi.
Se hai elettroniche separate, invece, e si guasta ad esempio il finale, è più facile avere in casa o trovare a poco un muletto per non restare a piedi con la musica.
 
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