Finalmente 802 DIAMOND!!! Ora via libera a prove e consigli!

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Ti posso raccontare un altro episodio.
I miei Proel hanno i controlli di tono, sul retro.
Per un lungo periodo ho ascoltato "flat".
Un giorno ho deciso che volevo mettere un po' più in risalto gli acuti; trovavo che nella maggior parte dei dischi i piatti della batteria fossero troppo attenuati rispetto al resto (Sarà l'incisione o saranno i miei timpani invecchiati? Forse entrambe le cose).
Ho alzato - non so di quanti db. Inizialmente mi sembrava che tale esaltazione fosse innaturale, specialmente con generi classici, ma anche col rock. Però quell'accompagnamento frizzante mi piaceva. Ho deciso di continuare con quell'impostazione, che ho tutt'ora.
In questo momento sto ascoltando musiche di Vivaldi dirette da Pinnock: il suono mi sembra giusto, molto bello.
Voglio dire: la stessa impostazione che un paio di settimane fa mi sembrava spinta sugli acuti oggi mi sembra corretta, equilibrata.
Va bene l'età che avanza, d'accordo il calo di sensibilità dei miei timpani... ma non è che in due settimane la situazione possa essere peggiorata in modo così evidente.
I diffusori funzionano ormai da mesi, parecchie ore al giorno; hai voglia averli rodati.
Che resta? L'abitudine, l'assuefazione (le modifiche che si sono verificate nella corteccia cerebrale a livello di sinapsi... avvengono in continuazione). Occam: la spiegazione più semplice è spesso quella giusta.
 
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Provate a dare un'occhiata qui:

http://www.cardas.com/insights_break_in.php

Nella parte in cui parla di sollecitazione meccanica mi ha fatto ricordare quanto accaduto al rientro dalla citata prova effettuata a Torino: quando alla sera ho ricollegato i cavi di potenza il suono si è fatto nuovamente un po' asciutto, anche se non ai livelli del primo collegamento successivo all'acquisto. Ci sono volute diverse ore prima di un ritorno alla normalità. Fare un esperimento affiancando ai miei Cardas una coppia di cavi identici nuovi di zecca non è impresa facile, però provare a scollegarli, metterli tutti arrotolati in un sacchetto (come ho fatto per portarli a Torino) e ricollegarli è un gioco da ragazzi. Chi non crede (a torto o a ragione) alla questione del rodaggio, mai e poi mai crederà a quanto ho appena scritto. Per sicurezza inizialmente procederò in autonomia alla prova e qualora il fenomeno si dovesse ripetere inviterò qualcuno per sentirne il parere, ovviamente ripetendo la prova con le stesse modalità. In caso contrario riconoscerò di essermi sbagliato, magari anche ringraziando coloro che mi hanno permesso di aprire gli occhi. 'Di norma' non mi arrocco sulle mie posizioni, ma non mi sembra nemmeno giusto parlare di 'posizioni'. Io mi limito alla condivisione del mio percorso e delle mie esperienze. Il problema comunque è che io posto i messaggi solo quando sono proprio certo di ciò che ho scritto...
 
Interessante dissertazione, tipica di questo settore, citazioni di effetti ben noti e poi si parte in quarta applicandolo ai cavi, senza alcuna dimostrazione, sopratutto, come in questo caso, senza la benchè minima misura o dimostrazione.

Si parla di dielettrico, un argomento ben noto, si parla di capacità, conduttività, distribuzione delle cariche, effetto piezoelettrico. microfonicità, bene, tutte cose misurabili e quantificabili.

Dopo aver scritto quell po' po' di dissertazione non era più semplice inserire un po' di valori/grafici di misure fatte su un cavo ad intervalli regolari man mano che veniva "rodato": valore della capacità, distribuzione delle cariche, ecc, ecc. con dei bei grafici che dimostrassero cosa avviene?

No, solo belle chiacchiere, come al solito, ma tutto finisce lì, ovvero: "credetemi, lo dico io (che li vendo)".

Ciao
 
Ma scusate se siete tanto interessati a misure, test, algoritmi ecc.ecc ma perchè non scrivete alle varie case costruttrici e li chiedete, perchè dopo anni di studi dovrebbero publicare i risultati dei loro cavi, già li copiano cosi figuriamoci dopo......

Ps naturalmente per i cavoscettici
 
perchè dopo anni di studi dovrebbero publicare i risultati dei loro cavi, già li copiano cosi figuriamoci dopo
Quindi secondo te pubblicando dei risultati che confermino quanto viene asserito si aiuterebbe lo spionaggio industriale?

Carina come scusa, anche abbastanza originale.

A parte che esiste da tempo una cosa chiamata "brevetto" (per il significato del termine vedasi wikipedia), non è certo conoscendo alcune misure, che comunque potrebbero essere benissimo fatte da chiunque fosse interessato, che si impedisce l'eventuale copia di un prodotto.

Non è che conoscendo velocità max. e accelerazione di un'auto si può replicarne il motore.

Come avrai potuto notare le ditte serie, quelle che realizzano effettivamente loro i cavi (ovvero non si servono da un OEM che mette la guaina del colore a richiesta del cliente e che serve magari molte ditte) indicano tranquillamente i valori ritenuti più importanti e caratterizzanti, ovvero resistenza e capacità, nel caso si tratti di cavi per alte tensioni vengono messi anche altri parametri, ma qui non interessano.

E' bello invece parlare di fenomeni strani, arcani per i più, senza darne però la minima dimostrazione.

Il rodaggio è necessario e fondamentale?

OK.

Quali sono i parametri che vengono influenzati? (Questo, questo e quest'altro)

Questi sono i valori con cavo nuovo: (X=3 Y=1 Z=1)

Questi sono i valori con cavo dopo 30 ore: (X=4 Y=1 Z=-0.5)

Questi sono i valori a rodaggio concluso: (X=5 Y=3 Z=-2)

Come vedete non ci vorrebbe molto, il tutto occuperebbe poche righe nella brochure, ma permetterebbe a tutti di vedere le differenze e di fare confronti con altre marche.

Cosa ci vuole?
 
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Ma scusate se siete tanto interessati a misure, test, algoritmi ecc.ecc ma perchè non scrivete alle varie case costruttrici e li chiedete...
Ps naturalmente per i cavoscettici

Veramente un "cavoscettico" o un "rodaggioscettico" (!?!) non si fa questo tipo di problemi - credo (di norma... hovvìa!).
Se non percepisce differenze, perché dovrebbe sentire la necessità di grafici che gli dimostrino che esistono?
Quell'esigenza è - viceversa (e giustamente) - avvertita da chi è desideroso di argomentazioni tecniche in grado di spiegare le differenze da lui sentite. Ti pare?
 
Eppure una spiegazione tecnica dovrà pur esserci...

Ed infatti c'è:
Una formulazione ed una realizzazione sapiente del dielettrico e del conduttore, magari in corrispondenza di qualche congiunzione astrale particolare

panora10.jpg



nonché il tocco magico finale


Ciao, Enzo
 
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Veramente un "cavoscettico" o un "rodaggioscettico" (!?!) non si fa questo tipo di problemi - credo (di norma... hovvìa!).
Se non percepisce differenze, perché dovrebbe sentire la necessità di grafici che gli dimostrino che esistono?
Quell'esigenza è - viceversa (e giustamente) - avvertita da chi è desideroso di argomentazioni..........[CUT]

Sinceramente su questo forum ho solo letto di cavoscettici che vogliono e chiedono i dati incontestabili misurazioni per giustificare le differenze, non il contrario.
A me che un cavo ha una resistenza x una capacità y non me ne frega niente io li collego se sento sento differnze li tengo per una settimana in prova poi rimetto i vecchi e faccio il confronto se le differenze mi piacciono o no.....stop
 
Non è che conoscendo velocità max. e accelerazione di un'auto si può replicarne il motore.
Ma basta girare un pochino in rete per vedere cavi MIT aperti per vedere cosa c'è dentro......da semplici cantinari.

C'è uno che per aprire un cavo di alimentazione ac1 della MIT oltre allo scatolotto si è aperto anche una mano......:D

Per hal999
ho lavorato per due anni alla pirelli cavi e ti posso garantire che non è che perchè ci sono le misurazioni sono così attendibili di elevata qualità e rispettosi delle misure
 
A me che un cavo ha una resistenza x una capacità y non me ne frega niente
io li collego se sento sento differnze li tengo per una settimana in prova poi rimetto i vecchi
e faccio il confronto se le differenze mi piacciono o no.....stop

Trovo invece che sia molto interessante questa commistione fra cultura, storia della musica,
tecniche degli strumenti musicali, leggi dell'elettrotecnica, dell'acustica, del piccolo far da te, ecc:
devo dire che si prova una certa soddisfazione quando, sentendo qualche differenza nel suono,
si fa un'ipotesi che poi viene confermata da qualche misura e teoria:
direi che, se non si esagera, è un approccio che arricchisce molto l'esperienza d'ascolto musicale...
 
Ultima modifica:
Personalmente non essendo un supertecnico, so tenere in mano un saldatore a stagno so fare saldature ecc.ecc ma se devo leggere un grafico non so da che parte prenderlo...di conseguenza
 
Sinceramente su questo forum ho solo letto di cavoscettici che vogliono e chiedono i dati incontestabili misurazioni per giustificare le differenze, non il contrario.[CUT]

Vero: in altri casi si sono visti atteggiamenti di sfida ("Dici di aver sentito questo? Dimostralo!").
Non in questa discussione. Qui è Transaminasi che si pone il problema, con la frase che erroneamente Enzo pare attribuire a me:
"Eppure una spiegazione tecnica dovrà pur esserci...".
Nordata è intervenuto per spiegare come potrebbe/dovrebbe essere una risposta seria al suo interrogativo implicito.
Io (dopo aver detto che non mi so spiegare come possa funzionare il rodaggio di cavi) mi sono poi limitato a invitarlo a prendere le cose come arrivano, un po' come facciamo io e te, seppur con scelte diverse:

A me che un cavo ha una resistenza x una capacità y non me ne frega niente io li collego se sento sento differnze li tengo...

Con tutta evidenza non rispondiamo alla tipologia di audiofili così da me descritta:
"...chi è desideroso di argomentazioni tecniche in grado di spiegare le differenze da lui sentite."
 
"Io tutti i giorni vedo con i miei occhi e senza tema di smentite che il Sole gira attotrno alla Terra, pertanto cosa continuate a dire? Che è esattamente il contrario, che ci sono delle misure e che posso verificarlo io stesso.

A me non interessano i grafici, le teorie, le misure o degli astrusi calcoli matematici, io credo a quello che ho sotto gli occhi e che tutti possono verificare, questo è quello che non si può contestare, se poi vi fa piacere trastullarvi con le vostre teorie fatelo pure, ma la realtà di chi sa adoperare i propri sensi è un'altra, o vorrete mica dirmi che io mi lascio fuorviare da sensazioni errate o non so intepretare quello che vedo, invece di perdere tempo con tutte le vostre astruse teorie fate la prova voi stessi con i vostri occhi, anche mia moglie, che non se ne intende di nulla, mi ha confermato
che vede muoversi il sole."

(Dialogo tra un benpensante con i piedi ben saldi per terra ed un discepolo di un certo G. Galilei - A.D. 1640 ca.)
 
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Con tutta evidenza non rispondiamo alla tipologia di audiofili così da me descritta:
"...chi è desideroso di argomentazioni tecniche in grado di spiegare le differenze da lui sentite."
Infatti, che è poi l'atteggiamento che in genere porta progresso tecnico-scientifico :sofico: ;
ma ripeto che è molto gratificante poter comprendere l'evento sonoro
sotto tutti i punti di vista possibili...
ricordiamo che la musica è matematica, come diceva Pitagora ( e fisica , come direi anch'io)
 
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Infatti, che è poi l'atteggiamento che in genere porta progresso tecnico-scientifico.

Giusto, purché se ne abbiano le capacità, il tempo, la volontà di impegnarsi in tal senso.
A maggior ragione se lo si fa di professione.
Se le proprie priorità sono altre (tipo... ascoltare musica e vedere film in santa pace, avendo raggiunto un compromesso qualitativo più che soddisfacente), non vedo nulla di male nell'accettare i propri limiti di "ricercatori" e mettersi l'animo in pace.
A ognuno il suo.
 
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