[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Non è corretto. Adesso ChromaPure supporta anche la versione retail della suddetta sonda ;)
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Azz...questa e' una bella notizia

ControlCAL non è un software di calibrazione, è un programma che, tra l'altro, ti permette di controllare le funzioni del display evitando la comparsa a schermo del menù e delle relative voci selezionate, cosa che andrebbe ad inficiare la lettura della sond..........[CUT]

Grazie Dario65, come immaginavo non avevo capito.... Ho letto la guida di ABAP e adesso mi è chiaro.
A questo punto resta la scelta tra Chromapure e Calman, e nel caso di Calman quale versione scegliere.
Spero mi sappiate dare ulteriori consigli.
 
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Tieni conto che se ti interessa calibrare solo il tuo Panasonic VT60, Controlcal nemmeno ti serve, perché le stesse possibilità che quel programma ti offre sono già inserite nella funzione di autocalibrazione specifica per i Panasonic di Calman. Per quanto riguarda la differenza tra le due licenze, Control ed Enthusiast, se non ricordo male l'ultima ha in più della prima la possibilità di usare le 3DLUT (se non hai un Lumagen Radiance, o un htpc con determinati software aggiuntivi, non te ne fai niente...) e di calibrare il monitor dei pc...
Ettore
 
benja65, ma usare HCFR (da abbinarsi a ControlCal) che è gratuito? Se non sei interessato alla calibrazione automatica ha tutto ciò che ti serve e anche di più. ;)
 
io alla prima calibrazione con 2.4 nn lo avevo corretto comunque...
tanto come tocchi a 10 sballi a 5,ritocchi a 5 sballi a 10 non c'e' trippa per gatti.
Unico modo e' avere la possibilita' di comandare 5 e 10 separatamente e nel vt60 nn si puo'.
Anzi purtroppo avevo ben altri problemi onestamente....ma magari il pannello era troppo giovane,riprovero' molto piu' avanti e sicuro otterro' un risultato migliore ( oddio sicuro no,si spera =P )
 
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benja65, ma usare HCFR (da abbinarsi a ControlCal) che è gratuito? Se non sei interessato alla calibrazione automatica ha tutto ciò che ti serve e anche di più. ;)
Io continuo a credere che chi ha un VT60 (o altro display supportato) deve necessariamente provare l'autocalibrazione che consente Calman. Io davvero non ne farò più a meno. I ritocchi di fino li si fa a mano, non è un problema, ma è ovvio che partendo da una situazione già perfetta (per esempio, mettendo come target un deltaE di 0,5 in autocal...) è tutta un'altra cosa. E una calibrazione completa fatta automaticamente, e con i risultati che garantisce ora questo automatismo nella versione 5 di Calman, fa risparmiare tempo e fatica, cosa che consente di fare, tanto per dire, una calibrazione completa al mese, e magari anche due preset diversi in ogni seduta di calibrazione...

Il problema del preset 2.2 è che, a meno di non avere un processore esterno, non riuscirai mai ad avere un near black (0-10 IRE) corretto.
Da quello che so, però, il near black corretto non lo si raggiunge nemmeno partendo dal preset 2.4, purtroppo. Come dici, è necessario un processore con regolazione a 21 punti.
Ettore
 
Io continuo a credere che chi ha un VT60 (o altro display supportato) deve necessariamente provare l'autocalibrazione che consente Calman.

Sicuramente è un ottimo aiuto e ottimo prodotto, però il fatto che hcfr sia completamente gratuito lo pone in cima alla classifica dei software.... senza contare che man mano che ci si impratichisce con questo programma si diventa (per forza di cose) anche dei bravi calibratori. ;)
 
fermo restando che se mi dai na macchina automatica e una a marce con le stesse caratteristiche io prendo quella automatica eh,mica sono matto :)
imparare ci sta ma se si potesse fare tutto semplicemente premendo un tasto io ci metterei la firma a sangue eh
Non mi diverto a fare sessioni da 6 ore a botta per cercare il compromesso migliore per il tv e se un software mi fa il grosso del lavoro nn posso che essergliene grato.
Curioso pero' di sapere come fa ad arrivare a certi risultati da solo quando sappiamo tutti che per arrivare da A a B nella calibrazione si puo' passare per un infinita' di strade e nn tutte ( nonostante lo stesso risultato a grafici ) portano all'appagamento ANZI alle volte viene fuori un casino...
 
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grazie a tutti per i consigli.
Effettivamente HCFR è gratuito, l'ho già scaricato ma il dubbio è di non riuscire a fare una buona calibrazione non avendo alcuna dimestichezza, magari in futuro, per questo che l'autocalibrazione di calman 5 mi attira parecchio.
Certo la differenza fra i 36 euro per l'accoppiata contralcal-hcfr e i 215 euro di calman 5 control non è proprio poca roba.
Magari potrei cimentarmi un po' con hcfr e vedere se riesco a fare qualcosa ed eventualmente poi ripiegare sul Calman.
Certo che l'autocalibrazione...... :p
Ciao
 
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Sicuramente è un ottimo aiuto e ottimo prodotto, però il fatto che hcfr sia completamente gratuito lo pone in cima alla classifica dei software.... senza contare che man mano che ci si impratichisce con questo programma si diventa (per forza di cose) anche dei bravi calibratori. ;)

Assolutamente d'accordo. Inoltre dire che chi ha il VT60 "deve necessariamente provare Calman" mi pare esagerato...
 
Da quello che so, però, il near black corretto non lo si raggiunge nemmeno partendo dal preset 2.4, purtroppo.

Ma ci si avvicina decisamente di più.

@Luca: il near black in senso stretto è relativo al gamma, non al bilanciamento RGB (dato che dici "sistemo il 5 e sballo il 10" credo tu ti riferisca agli RGB). In ogni caso 5 IRE e 10 IRE anche se non perfettamente, si riescono a sistemare entrambi raggiungendo un dE comunque al di sotto della soglia del visibile.
 
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fermo restando che se mi dai na macchina automatica e una a marce con le stesse caratteristiche io prendo quella automatica eh......[CUT]

Oddio, dipende da QUALE cambio automatico. Se è lo ZF 8 marce sport che monta la BMW, tanto per fare un esempio, certo, ma ad un cambio automatico "standard" preferisco un bel manuale 6 marce... ;)
 
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comunque finche' nn si paga HCFR e' la via la verita' la vita.
A me per fare quel che mi serve sul tv basta e avanza oramai,il resto lo lascio ai malati delle sottigliezze ( che su un plasma lasciano il tempo che trovano )
 
Sicuramente è un ottimo aiuto e ottimo prodotto, però il fatto che hcfr sia completamente gratuito lo pone in cima alla classifica dei software.... senza contare che man mano che ci si impratichisce con questo programma si diventa (per forza di cose) anche dei bravi calibratori. ;)
L'ultima frase è verissima, Roberto, non ci sono dubbi. Però è anche vero che per fare le cose come si deve, in manuale, e con un programma come HCFR che ha un'interfaccia di certo meno semplice da capire per un novellino, servono basi teoriche e conoscenze specifiche di colorimetria non indifferenti. Su questo non si scappa... ed è quello il vero nodo della questione.

..........[CUT] Curioso pero' di sapere come fa ad arrivare a certi risultati da solo quando sappiamo tutti che per arrivare da A a B nella calibrazione si puo' passare per un infinita' di strade e nn tutte ( nonostante lo stesso risultato a grafici ) portano all'appagamento ANZI alle volte viene fuori un casino...
Be', ma mi pare ovvio che non si tratti di un'autocalibrazione ad minchiam, come si suol dire. Ovvio che sia stata studiata molto a fondo, e specificamente macchina per macchina (tanto è vero che i display compatibili non sono mille...), e - giusto per fare un esempio - come ho già avuto modo di dire alla fine dell'autocalibrazione dei livelli rgb/gamma il GREEN è stato lasciato a default quasi per tutta la scala, segno evidente che il programma agisce seguendo linee ben tracciate. Ti assicuro che per capire a fondo i risultati di cui è capace lo si deve vedere in funzione, e valutare a fine lavoro.

... dire che chi ha il VT60 "deve necessariamente provare Calman" mi pare esagerato...
Stefano, mi pare ovvio che il sottinteso della mia frase fosse: "se si è interessati alla calibrazione fai da te del proprio plasma...", e detto questo onestamente ribadisco la mia convinzione, e non mi pare assolutamente un'esagerazione. Fra l'altro, io non ho detto che chi ha un VT60 deve assolutamente provare Calman, ma l'autocal di Calman, che è una cosa ben diversa...
Sono d'accordo che il fatto che HCFR sia gratuito sia una grande cosa, però il fatto di essere gratuito è una considerazione di tutt'altro tipo. Se si è interessati a calibrare da soli il plasma, partendo da zero sia come strumenti che come conoscenze, per me la strada più semplice è un programma come Calman, che ha dei workflow guidati (e spiegati a video) a prova di niubbo, un'interfaccia molto accativante ma soprattutto user friendly, e appunto il plus di una perfetta autocalibrazione che svolge perfettamente il suo dovere, almeno con i VT60.
Che calibrando in manuale si possa fare una grande e fondamentale esperienza è verissimo, l'ho detto chiaramente, ed è ovvio che in quel caso anch'io sceglierei HCFR, proprio perché dovendo fare le cose da soli e in manuale non avrebbe senso spendere dei soldi per delle feature che non interessano. Ma se si ha il timore di non essere in grado di maturare la giusta esperienza nel campo (diciamolo chiaramente: tutt'altro che semplice, ancorché assai divertente e stimolante, almeno per me...), e si preferisce andare sul sicuro, ottenendo ottimi risultati magari pure in poco tempo, non si scappa, per me la scelta è solo una. E resto anche convinto che non ci si debba nascondere dietro un dito: una buona sonda come la i1D Pro costa circa 300 euro, il VT60 50" più di un migliaio abbondanti, un buon lettore BD circa 200... onestamente pensare che 250 euro per un software come Calman 5 siano esagerati a me pare assurdo. Poi, chiaro, anche con Calman si può fare tutto in manuale, mantenendo il vantaggio della stessa interfaccia... e chiarisco anche che io non ho alcun interesse personale o specifico nel sostenere la bontà di questa soluzione. Solo, essendoci passato di persona, avendo toccato con mano le difficoltà di capire e conoscere concetti e tecniche relative alla calibrazione partendo da zero, tutto come autodidatta, mi sembra giusto condividere la sincera convinzione che questo software, con questa funzione, per questi display, sia al momento una strada irrinunciabile per chi è interessato a cominciare la sua esperienza di calibrazione, unendo comodità e risultati, e tenendosi aperta la porta di maturare una maggiore esperienza grazie alla calibrazione in manuale quando si sarà entrati più in sintonia con la materia.
Faccio un esempio: se non erro, più indietro, leggevo che in una delle tue ultime calibrazioni ti sei fermato dopo la 2p perché avevi già una curva piatta e deltaE sotto il 2.
Bene, con autocal, nello stesso tempo o probabilmente meno, avresti avuto l'intera calibrazione finita, con deltaE medio inferiore all'1... e anche di molto...
A me pare un vantaggio non da poco, che 250 euro li vale tutti. Tanto più che la calibrazione la ripeteremo, con ogni probabilità, non dico una volta al mese ma di certo almeno 3 o 4 volte all'anno, quindi altro che ammortizzare il costo...
Ettore
 
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Il problema del preset 2.2 è che, a meno di non avere un processore esterno, non riuscirai mai ad avere un near black (0-10 IRE) corretto.

Eccomi in ritardo ma ci sono..leggendo gli altri post mi pare abbiamo già esposto altri quello che è anche il mio pensiero..
Avendo le due calibrazioni salvate rispettivamente su prof1 e prof2 posso switchare da una all'altra e devo ammettere che ogni volta noto un appagamento maggiore con la calibrazione eseguita partendo dal preset 2,2..adesso non so se questo possa dipende dalla 'gioventù' del pannello ma anche ai bassimi ire non vedo miglioramenti significativi tali che potrebbero farmi propendere per la scelta del preset 2,4..
Anzi,guardando ad esempio il pattern per la regolazione della luminosità,nelle barre oltre la 17 vedo in entrambi i casi delle dominanti verdi e rosse che per il momento vedo difficile correggere a meno che non compri un processore esterno..
Più in la proverò anche io la calibrazione automatica di calman con la speranza che possa eliminare questi piccoli errori e ne rifarò sicuramente un'altra manuale,sempre partendo dal preset 2,2 senza nuovamente toccare il green come consiglia Tacco(perché non voglio perdermi il divertimento di una bella calibrazione manuale):D
 
@Ettore: ho definito un'esagerazione in quanto hai detto "chi ha il VT60..." e non "chi ha il VT60 ed è profano in materia di calibrazione...". Inoltre, provare l'autocalibrazione equivale a possedere Calman, non vedo come potrebbe essere altrimenti perciò il distinguere che va provato l'autocal e non Calman non l'ho capito. :p

In un certo senso poi Luca non ha tutti i torti: credi che con un plasma un dE di 1 o meno faccia differenza rispetto a un dE di 2?
Giusto per i grafici...
 
non la fà ma ovviamente se mi sgrava da tutto il lavoro di differenza ne fa tanta per altri aspetti hehe
In effetti all'ottimizzazione per il vt60 non avevo pensato :-\ sono un pirla.
Quindi solo aspetti positivi alla fine,mi piacerebbe provare ma nn credo lo farò mai.
 
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@Ettore: ho definito un'esagerazione in quanto hai detto "chi ha il VT60..." e non "chi ha il VT60 ed è profano in materia di calibrazione...". Inoltre, provare l'autocalibrazione equivale a possedere Calman, non vedo come potrebbe essere altrimenti perciò il distinguere che va provato l'autocal e non Calman non l'ho capi..........[CUT]
Stefano, ho specificato bene la questione a proposito della prima riga del tuo intervento. Non voglio andare oltre... dico solo che personalmente ritengo quella prova non secondaria anche per uno sgamato ed esperto come te. Le ragioni sono molteplici, sono certo che guardando dal vivo il procedimento, le barre dei livelli RGB che si muovono in automatico... il deltaE che scende... il report finale che recita frasi tipo "Calibrazione White balance 10p terminata, 107 letture effettuate, tempo trascorso 18.57 minuti..." anche tu concorderesti che... l'ora e mezzo passata in manuale per raggiungere lo stesso risultato forse la volta dopo te la risparmieresti tranquillamente (e non ho ancora visto in funzione tutto il procedimento, con anche la gestione dei pattern demandata a Calman in automatico, senza entrare/uscire dal menu di GCD, selezionare il pattern di volta in volta e premere play... poi stop e via dicendo...). E sono d'accordo anche che sotto una certa soglia di deltaE non si notano differenze ad occhio, ovvio, però sai meglio di me che avere un target molto basso consente di avere - analogamente - un deltaE il più basso possibile anche laddove non è concretamente possibile raggiungere il target prefissato, cosa che in manuale comporterebbe infiniti tentativi, che oltre una certa soglia rischiano di farti allontanare dall'obiettivo. In concreto, questo si può tradurre in una calibrazione automatica che porta a un deltaE medio pari - per esempio - a 0,6 contemporaneamente a un deltaE - sempre per esempio - pari a 1,1 a 10 IRE e 2,9 a 90IRE. Avere un deltaE medio pari a 0,6 sono d'accordo che interessi poco, andava benissimo anche avere un valore di 1,9, ma raggiungere quell'1,1 a 10IRE e quel 2,9 a 90IRE in manuale (valori totalmente a caso, usati solo per indicare l'ipotesi di due zone più problematiche da sistemare) avrebbe probabilmente comportato uno sforzo notevole, in termini di tempo, unitamente alla contemporanea crescita del deltaE dei livelli adiacenti, per sistemare i quali sarebbe stato necessaria la scelta tra andare avanti con la calibrazione a tempo indefinito, oppure accettare quella situazione. In definitiva, mi pare evidente quale sia il punto, e il relativo vantaggio di un sistema che effettua calcoli rapidissimamente, effettuando passaggi su passaggi fino al raggiungimento di una situazione il migliore possibile lungo tutta la curva, non solo in uno specifico punto, cosa che la prima autocalibrazione di Calman non faceva e che nemmeno una persona può fare, in manuale, se non a scapito di notti intere passate davanti alla sonda. E una curva come quella di cui parlo, si traduce in impressioni di visione di certo differenti, questo è ovvio.
Infine, senza falsità, ammetto che tutta l'esperienza e l'abilità del mondo di un calibratore (cosa che comunque non mi riguarda... sia chiaro!) non credo possano essere ritenute pari a un programma che è stato affinato partendo proprio da quelle esperienze, quelle abilità, messe al servizio di un algoritmo con infinitamente superiori capacità di calcolo rispetto a un essere umano, quindi non vedo perché rinunciare ad avvalersene.
Preciso anche che, in linea di massima, non si può ritenere perfetto un programma a prescindere, ovvio, e in certi casi l'intuizione umana, dovuta a quell'esperienza di cui parlavo, può fare la differenza rispetto al mero calcolo. Inutile dire, però, che si tratta di vere e proprie eccezioni, con poca incidenza quantitativa, soprattutto a proposito di display relativamente facili da calibrare come i VT60, viste le potenzialità e gli strumenti a disposizione.

A proposito dell'ultima frase del tuo post, invece, quello che dici è palese. Il senso della mia precisazione però lo è altrettanto: dire, come avevi scritto - immagino senza renderti conto dell'implicazione lessicale... - che chi ha un VT60 deve necessariamente provare Calman trasmette l'idea che io volessi spingere quel programma, in quanto tale, piuttosto che tutti gli altri, semplicemente per il fatto di essere Calman invece che HCFR. Invece il punto è specificamente l'autocalibrazione di Calman, che è quello di cui parlavo, e che è il plus che, secondo me, vale davvero la pena di provare. Se non si è interessati all'autocalibrazione, ai vantaggi che consente e tutto il resto... al di là del fatto che non si saprà mai cosa ci si perde... mai mi sognerei di spingere all'utilizzo di Calman piuttosto che HCFR, o Chromapure o qualunque altro software. Non ne avrei le competenze. Ovvio che per provare l'autocalibrazione si deve avere Calman (ma in realtà si può anche solo scaricare la versione di prova, tanto per toccare con mano di cosa stiamo parlando... ;)), ma non volevo correre il rischio che passasse un messaggio in stile fanboy, di un programma in questo caso piuttosto che di un brand, come capita più spesso...
Ettore
 
Io penso che alla fine si tratti solamente di una scelta personale che dipenda fondamentalmente dai fattori tempo/denaro.
La procedura manuale rispetto a quella "automatica" costringendo ad uno "sforzo" maggiore porterebbe ad una conoscenza più approfondita dell'argomento, ma alla fine i fattori che spostano l'ago della bilancia sono da un lato il tempo che si può/vuole destinare a questa "passione" e dall'altro il costo finanziario che si può o si vuole sostenere.
Nel mio caso non avendo moltissimo tempo da dedicarci il risparmio in termini di tempo che si avrebbe con il Calman rappresenta il fattore principale, ma ciò ovviamente non vale per tutti. E' vero che Calman ti consente anche la calibrazione manuale però se uno vuole puntare a questa non ha molto senso spendere 299 dollari che non sono proprio pochi.
Intanto mi sono armato di HCFR e di tutti i dischi di pattern in circolazione in attesa che mi consegnino la sonda (spero entro venerdì) in modo e inizierò a giocarci un pò ma visto il tempo limitato mi sa che poi dovrò ripiegare sul Calman...
 
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