[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Penso questo.

1. In manuale, HCFR o Calman, si ottengono ottimi risultati con dE bassissimi e quindi è molto difficile "far meglio" in modo percepibile dai nostri occhi che sono alla fine quelli che "dovranno vedere"
2. In Autocal si ottengono ugualmente ottimi risultati, sicuramente in minor tempo
3. Una volta trovato il giusto setting sulla tua catena video, è difficile che ritorni ogni settimana a ricalibrare (d'altro canto perché dovresti farlo?) e quindi pur ammettendo che con un metodo manuale, HCFR o Calman che sia, ti ci vuole un po' più di tempo per trovare il giusto equilibrio, il costo suppletivo di un altro software non è giustificato se non dalla passione di provare "cose nuove" oppure dall'utilizzare pienamente un videoprocessore come il Radiance che consente un controllo maggiore sul CMS che altrimenti in manuale richiederebbe tantissimo tempo da scoraggiare anche il più appassionato.
 
Cosa intendi per "dopo ogni step"? Cioè l'autocal non ti fa la scala dei grigi da 0 a 100 tutto in una volta?

Alla fine della fiera non ho capito una cosa: l'autocal, agendo sui controlli 10P di RGB e gamma, si accorge se perde per strada per esempio il livello 17, e interviene alzando il brightness, o sei tu che comunque devi andare po..........[CUT]
Intendevo dire dopo ogni step della calibrazione, quindi per esempio il picco di Y e il pluge li ricontrolli dopo aver finito il white balance e il gamma, prima del CMS. E se modifichi in maniera rilevante uno dei due controlli, effettui una nuova lettura completa di entrambi prima di passare oltre...
Ti ha già risposto Zimbalo, ma confermo: Contrasto e Luminosità li regoli tu manualmente, l'autocal interviene solo sui controlli a 2p e 10p di wb/gamma, oltre che su tutti i controlli disponibili per il CMS.
Tieni conto però che ci sono tutta una serie di opzioni avanzate, che io non ho ancora esplorato perché lo si deve fare con cognizione di causa, che riguardano per esempio proprio il picco di Y (si dice al software di utilizzare un valore predeterminato, quindi presumibilmente il programma agirà in maniera tale da non modificarlo durante la regolazione dei livelli rgb, almeno entro certi limiti, oppure il valore rilevato, quindi se sei tu a regolarlo manualmente si baserà su quello, almeno in partenza, con la possibilità che durante le varie fasi del procedimento il picco ne risulti influenzato, e da qui la necessità di ricontrollarlo manualmente...)

@ Tacco

La funzione Autocal di Calman, senza il Radiance, non è attuabile su Pioneer....
D'altro canto, usando il Radiance, l'Autocal di Calman utilizza il videoprocessore come generatore di pattern, mentre io ho voluto testare la sola catena video Lettore - Plasma con gli stessi pattern (GCD) inviati dallo stesso lettore...........[CUT]
Ma infatti pensavo l'avessi provato su un Panasonic, cosa che rispondendo a Glad hai appunto chiarito.
La seconda parte, invece, mi pare non corretta: sei tu a decidere separatamente come si debba comportare l'autocal, quindi nella scheda relativa al display gli indichi il tuo Pana VT30, mentre nella scheda source non inserisci il Radiance, ma il classico generic pattern disk. In sostanza, il Radiance puoi lasciarlo del tutto fuori dall'autocalibrazione, se vuoi, e Calman utilizzerà per l'autocalibrazione i soli strumenti resi disponibili dal tuo VT30... ed era quello cui mi riferivo. Poi, immagino che il VT60 abbia più possibilità, almeno per il CMS, ma questo è un altro discorso...

Glad, io ho provato l'Autocal senza Radiance sul VT30.
2. Probabilmente toglie un po' di "fatica", ma insomma ... il vero plus dell'Autocal di Calman si ha quando hai un Radiance, calibri una scala di grigi su 21 punti e ti fai una 3D LUT 5x5x5. Oppure quando ti fa (sempre..........[CUT]
Qui invece non sono proprio d'accordo.
Tieni conto che c'è anche chi considera una 3D LUT su plasma assai poco utile, a causa della durata del processo e degli effetti che questa causa, per colpa della ritenzione dei pattern che si susseguono a schermo, sulle rilevazioni della sonda. Nel merito di questo aspetto non entro, appena entrerò in possesso del Radiance XS 3D ovviamente proverò anche la 3D LUT e mi potrò fare un'idea a proposito, ma non credo che il plus dell'autocalibrazione lo si abbia solo se si ha il Radiance. Sono - da sempre - un sostenitore della scuola che vede come corretta in primis la calibrazione del display tramite i propri strumenti, e solo in seconda battuta, e se non se ne può fare a meno, la calibrazione attraverso gli strumenti esterni forniti da un processore video (e in ultimissima battuta, per le note ragioni, la calibrazione attraverso gli strumenti della sorgente).
Quindi è ovvio che seguendo quella teoria, prima si deve procedere all'autocalibrazione del plasma Panasonic con i propri strumenti (quindi anche attraverso l'autocalibrazione, eventualmente, ed è qui che si inseriscono secondo me i vantaggi di cui parlo), e solo dopo, se ce n'è la necessità, effettuare una seconda calibrazione (3D LUT, o semplice calibrazione) attraverso il Radiance. Cosa che, con ogni probabilità, proverò anch'io, ma limitatamente agli IRE intermedi in basso e in alto nel wb (il VT60 non ha i controlli a 21pt, ma solo a 10pt), dato che come ho saputo l'autocalibrazione in Calman con il Radiance utilizza solo gli strumenti di wb, e non anche comandi specifici indicati come Gamma.
La 3D LUT, al momento, per le perplessità che spiegavo sopra, la vedo solo come un'ulteriore possibilità, che esplorerò con curiosità. Ovvio che se il risultato dovesse essere evidentemente percepibile, non mancherò di raccontarlo in questi lidi...
Ettore
 
..........[CUT] se mi ci mettessi di impegno non andrei oltre 1h e mezza per fare tutto. Ovvio, col VT60 in quanto ormai lo conosco a memoria.
Stando così le cose, non posso che essere d'accordo con te al 100%, e lo dico sul serio.
Se tu, in manuale, sei davvero in grado di fare una calibrazione completa con risultati perfetti in ogni aspetto, e per perfetti intendo su valori d'eccellenza senza stare a discorrere di deltaE di 0,5 piuttosto che 0,9 in una sola ora e mezza, non hai alcun bisogno di autocalibrazione. Io sono molto lontano da quel livello, per questo considero fondamentale il risparmio di tempo.
Ora capisco il perché consideri questa feature fondamentale solo per i neofiti, cosa che appunto resta vera a prescindere e dalla quale era comunque partito il mio discorso (in risposta adesso a non mi ricordo nemmeno più quale forumer...).
Ettore
 
Ettore, se hai ritenzione importante, o manuale o Autocal, tutto diventa relativo ... anche con una Klein (vi diremo in altri thread).
In ogni caso, sull'ultimo punto aspetto il tuo commento dopo che avrai provato il Radiance. Ne riparliamo dopo, penso che avrai un'ottica diversa. Ora è prematuro, è necessario che tu sperimenti bene Calman + Radiance.
 
Ribadisco, col mio VT60 perché lo conosco a memoria (diciamo il VT60 da 50" per estendere un po' di più il discorso), o meglio conosco a memoria le conseguenze del muovere un comando e ho ormai memorizzati alcuni "punti di riferimento" (vedi il gamma a 10 e 20 IRE, vedi il brightness se uso preset 2.4, come meglio utilizzare il 2P etc.). Mai potrei estendere delle tempistiche di questo tipo ad altri pannelli, anche solo magari al VT60 di un taglio differente che magari può reagire anche in modo solo lievemente diverso dal mio. :)
 
.... Comunque mi pare un controsenso: fa da solo la scala dei grigi, però non è in grado di intervenire sul brightness, che però se modificato a mano ovviamente un minimo "risballa" il lavoro da certosino che ha eseguito in precedenza sulla scala dei grigi. Senza contare poi quando entra in gioco il gamma....[CUT]
Qui, giusto per precisare, devi tenere conto che:
1 Gamma e Livelli RGB (quindi white balance) vengono regolati in contemporanea dall'autocal, nella stessa chart;
2 Anche dopo aver regolato il CMS sia Luminosità/Contrasto che, eventualmente, anche gamma/livelli RGB possono risultarne leggermente modificati (a seconda della validità e linearità degli strumenti di ogni display), quindi un controllo dei passaggi precedenti è da sempre e a prescindere dall'autocal necessario. Quindi secondo me stai cercando il pelo nell'uovo dell'autocal... ma senza una vera ragione. Il fatto che non intervenga su Contrasto/Luminosità secondo me è corretto, proprio perché uno li regola precedentemente e desidera che vengano modificati il meno possibile. Ed è ovvio che dopo un'eventuale loro modifica manuale si debba agire nuovamente sul gamma/wb (ma non è nemmeno detto, o comunque non più di un secondo passaggio, sempre in automatico, vista la situazione di partenza strepitosa dopo un primo passaggio), ma è così anche quando calibri in manuale, quindi dove sta il difetto? Quando torni indietro per regolarli nuovamente hai ancora il vantaggio di poterlo fare in automatico, moltiplicando x2 il risparmio di tempo...
A me sembra tutto lineare.

Ettore, se hai ritenzione importante, o manuale o Autocal, tutto diventa relativo ... anche con una Klein (vi diremo in altri thread).
In ogni caso, sull'ultimo punto aspetto il tuo commento dopo che avrai provato il Radiance. Ne riparliamo dopo, penso che avrai un'ottica diversa. Ora è prematuro, è necessario che tu sperimenti bene Calman + Radian..........[CUT]
Però mischi le cose: di ritenzione ho parlato a proposito della 3D LUT, vista la durata del processo, quindi manuale e autocal non c'entrano nulla. Ovvio che se si potesse inserire nel procedimento una schermata nera tra un pattern e l'altro, anche durante la 3D LUT (cosa che non credo possibile), il problema verrebbe a cadere, e sarei il primo ad esserne felice. Come detto, ho appena preso un XS 3D usato, quindi figurati se non gioirei della cosa per primo... al momento la critica che ho riportato mi sembra quanto meno plausibile (riferita ai soli plasma), quindi ne ho parlato. Hai assolutamente ragione a dire che devo sperimentare la cosa, il punto però era un altro: io ho contestato - nel senso di ho espresso un'opinione differente a proposito di - la tua affermazione secondo la quale tra manuale e autocal non c'è grande differenza in termini di vantaggi, cosa che invece c'è solo in presenza di un Radiance.
Questo era il punto: non negare che un Radiance possa aggiungere un ulteriore enorme vantaggio, ma sottolineare che anche senza il Radiance l'autocalibrazione è per me assai utile. Fra l'altro, io ho specificato sempre che la mia tesi è riferita solo ed esclusivamente alla calibrazione del VT60, che è l'unica che ho sperimentato, mentre tu l'hai comunque provato solo sul VT30. Magari non cambia nulla, ma chissà...
In conclusione, la cosa mi pare già chiusa al post precedente: concordo con Stefano sull'inutilità, o meglio sulla non convenienza costi-benefici per chi è al suo livello di esperienza con il VT60 in fatto di calibrazione, visto che il risparmio di tempo non sarebbe significativo e i risultati ottenuti sarebbero quanto meno paragonabili. Per gli altri, me compreso, ognuno valuterà personalmente in base al costo della licenza e al tempo che impiega mediamente a calibrare in manuale con HCFR.
Ettore
 
Ultima modifica:
Ecco, però una cosa continua a frullarmi in testa: come può l'autocal accorgersi di "finezze" come per esempio il dithering (colorato) sul nero se si esagera a muovere i CUT, oppure utilizzare i CUT del 2P per correggere i 5 IRE, insomma strategie mirate a risolvere comportamenti specifici del pannello. In questo ritengo che la libertà dell'approccio manuale in virtù dell'intuizione e flessibilità della mente umana sia insuperabile. Al di là della limitata capacità di calcolo rispetto ad un sw.

Poi, il VT60 non è un kuro che si calibra "da solo". Ecco, forse con il Pio davvero un algoritmo molto "lineare" è in grado di ottenere un risultato pressoché perfetto, con un VT60, che si dimostra un po' più indomabile, la vedo dura che un sw possa essere così intelligente da utilizzare certamente la strategia migliore.


EDIT: leggo ora la tua risposta sopra. ;)
 
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Ettore, penso di avere espresso molto chiaramente il mio concetto.
Senza un videoprocessore, secondo la mia opinione, l'Autocal di Calman, rispetto ad una calibrazione manuale, fa risparmiare solo del tempo (poco o molto dipende dalla propria esperienza) e non aggiunge qualità percepibile dai nostri occhi ad una calibrazione.
 
Ecco, però una cosa continua a frullarmi in testa: come può l'autocal accorgersi di "finezze" come per esempio il dithering (colorato) sul nero se si esagera a muovere i CUT, oppure utilizzare i CUT del 2P per correggere i 5 IRE, insomma strategie mirate a risolvere comportamenti specifici del pannello. In questo ritengo che la libertà de..........[CUT]
Avevo già risposto a sanosuke su un concetto simile. I display compatibili con questa funzione sono pochi, presumo quindi che nel momento in cui si seleziona il proprio display nel relativo menu, e Calman si connette ad esso, sappia su cosa stia agendo. Nel senso di... si muoverà di conseguenza, con una strategia mirata. Avevo fatto l'esempio dei controlli del GREEN 10pt che vengono lasciati a default per quasi l'intera scala. Può essere un caso, come no. Non so, bisognerebbe essere addentro alle cose di Spectracal, ma non mi pare assurdo pensare a strategie mirate per tipo di display, non credi?

Senza un videoprocessore, secondo la mia opinione, l'Autocal di Calman, rispetto ad una calibrazione manuale, fa risparmiare solo del tempo (poco o molto dipende dalla propria esperienza)
Che è appunto quello che sostengo fin dall'inizio. Quindi siamo d'accordo al 100%, anche sull'ultima necessaria precisazione. A chi calibra in un paio d'ore al massimo non serve di certo, a me invece e a quelli come me serve eccome, IMHO...

... e non aggiunge qualità percepibile dai nostri occhi ad una calibrazione.
Questo però non c'entra nulla col mio discorso. Mai sostenuto una cosa simile, e infatti se vai a rileggere il mio post in risposta al tuo primo consigliavo di fare una terza prova, senza Radiance, aggiungendo i tempi di calibrazione e i risultati ottenuti (per confermare che fossero comparabili) per tutte e tre le situazioni. Tu hai introdotto il concetto di fra Calman e HCFR in manuale si raggiungono risultati sovrapponibili. Io ho commentato che era un'informazione utile, ma che nulla c'entrava col discorso in corso... (scusa il gioco di parole), riportando il focus sul tempo impiegato.

A onor del vero, l'unico mio riferimento che può avere a che fare con il concetto l'autocalibrazione non aggiunge alcuna qualità percepibile dai nostri occhi è quello a proposito del fatto che se si effettua un'autocalibrazione con un deltaE di target molto molto ambizioso, si otterrà una curva con deltaE migliori possibile, grazie ai numerosi passaggi che il programma sarà costretto a effettuare a causa di quella nostra impostazione, laddove la situazione non è particolarmente rosea (facevo gli esempi a caso dei 10/90 IRE o qualcosa del genere), e laddove in manuale saremmo magari costretti a fermarci a un livello di deltaE magari border line (2,9?), pena ore e ore di tentativi a ripetizione. E questo è assolutamente vero, ma anche in questo caso il mio discorso era incentrato sul tempo impiegato per quel tipo di procedimento, con quel tipo di risultati, in manuale e in automatico. E secondo me al di là del deltaE medio, una curva così caratterizzata potrebbe davvero risultare in una visione più gradevole rispetto a una curva meno perfetta, ma con il massimo rispetto per Stefano... sfido chiunque a ottenerla in meno di un paio d'ore...
Ettore
 
10 minuti di calibrazione professionale 2 a mano ( nn ho nient'altro =_= senno proverei di tutto ) dopo aver ricollegato finalmente il lettore BD diretto alla tv ( per il 3D il mio sinto nn lo supporta )

24odpb6.jpg

2j1ub2e.jpg


certo che il nero che ha Zimb sul mio nn esiste proprio e dopo uno sfavillante 0.002 iniziale si ferma a 0.004 ( come ho sempre detto ) e li rimane senza piu' schiodarsi ( mi accontento eh sia chiaro ) il gamma e' piatto a tavola meno a 10 ire dove volutamente sta sotto ( potrebbe stare quasi a filo 2.2 ma preferisco di no e nn arrivare a fondo scala con il comando ) in piu' cosi mi evito di alzare a +2 la luminosita' per ritornare a vedere il 17 e probabilmente incasinarmi con il dithering colorato di ogni sorta.
I colori sono molto molto molto buoni con il delta peggiore di 1 sul blu al 50% di saturazione dove vado un po' sopra quello che dovrebbe.
Il resto OTTIMO compreso il CC
Insomma generalmente molto soddisfatto,nn ci perdo piu' tempo tanto meglio anche potessi farlo sicuro nemmeno lo vedrei a schermo con le mie elettroniche.
 
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@Stefano:
Non mi sono dimenticato della questione miglior spazio colore, eh...!
Stasera ho fatto i compiti a casa, leggendo l'articolo scaricato dal sito S&M a proposito di quel test, sottolineando le parti salienti e cercando di capire punto per punto cosa fare, dove guardare, cosa cercare...
Ora vado a nanna, ma con ogni probabilità domani, che avrò una serata analoga (tennis in seconda serata, con rientro a casa quando tutto tace...) procederò con il test. Tieni conto che:
A Non so se sarò in grado di cavarci un ragno dal buco (saranno evidenti le differenze nei vari test? Boh...);
B Avendo un lettore che clippa, oltre a un videoprocessore, le mie combinazioni sono molteplici (sul primo punto ho già deciso di riportare i comandi del lettore a default, tenendomi il clip sul bianco a 239/240);
Sono curioso di capire la situazione...
Ettore
 
certo che il nero che ha Zimb sul mio nn esiste proprio.........[CUT]

Scusa ma, o mi sono perso un pezzo, oppure il suo nero è 0,003 (anche se ricordo benissimo di aver visto suoi rilevamenti a 0,002) e il tuo a 0,004: "non esiste proprio" mi pare un tantino esagerata come espressione per descrivere l'infinitesimale differenza... :p


P.S. Poi pensa a quelli che hanno un hdtv col nero che sale e scende (floating black) a seconda della scena, altro che stare qui a "contare i millesimi"... :asd:
 
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10 minuti di calibrazione professionale 2 a mano ( nn ho nient'altro =_= senno proverei di tutto ) dopo aver ricollegato finalmente il lettore BD diretto alla tv ( per il 3D il mio sinto nn lo supporta )

http://oi59.tinypic.com/24odpb6.jpg
http://oi59.tinypic.com/2j1ub2e.jpg

certo che il nero che ha Zimb sul mio nn esiste pr..........[CUT]

Vorrei chiederti se hai la possibilità di postare anche il Diagramma Cie per confrontarlo col mio,sarei curioso di vedere il comportamento del tuo pannello sulle saturazioni del 100% e soprattutto sul CC,visto che hai molte più ore di me...

Vorrei anche spendere due parole riguardo la tempistica di calibrazione del vt60:escludendo la prima volta in assoluto dove ammetto di averci perso circa 5 ore(anche per fare delle prove e capire il comportamento dei vari controlli) non posso non esserne entusiasta..a parer mio(per quanto riguarda gamma e CMS)non è affatto ostico e i controlli,una volta capita la sensibilità permettono una calibrazione fine di tutti i target reagendo ottimamente senza influire più di tanto sui livelli adiacenti..
Per il CC invece,non ho ottenuto risultati entusiasmanti e spero tanto che questo dipenda soltanto dal fatto che il pannello è giovane,anche perché i controlli appositi non ci sono...in parole povere,tempo seconda calibrazione manuale:circa un'ora!

P.s.
Tenere una schermata nera per qualche ora di fila,secondo voi potrebbe giovare ad abbassare il nero e/o migliorare qualche altro aspetto o è totalmente inutile?
 
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E' solo Ettore insomma che ci mette le ere geologiche per calibrare "in manuale" il VT60... ce lo vedo... come minimo 2 ore vanno via solo per piazzare la sonda in perfetta simmetria con la croce del pattern di posizionamento con una tolleranza di +/- 0.01mm! Figuriamoci quando parte con la calibrazione vera e propria.... :D

@Ettore: scherzi a parte, ci credi che una delle cose che mi ha messo più in difficoltà è stata l'interpretazioni di alcuni di quei cacchio di pattern dello S&M per la scelta dello spazio colore? Comunque, su questo ho delle novità ma non voglio influenzarti.... ;)
 
... e soprattutto sul CC ..........[CUT]
Sai che non ho capito cosa intendi per CC??

E' solo Ettore insomma che ci mette le ere geologiche per calibrare "in manuale" il VT60... ce lo vedo... come minimo 2 ore vanno via solo per piazzare la sonda in perfetta simmetria con la croce del pattern di posizionamento con una tolleranza di +/- 0.01mm! Figuriamoci quando parte con la calibrazione vera e propria.... :D

@Ettore:[..........[CUT]
Stefano, lo sai che non posso che essere d'accordo con te. Diciamo che io ho bisogno dei miei tempi... ma chi va piano va sano a va lontano... :D

Per lo S&M, non ho dubbi che sia come dici tu, finirà che ai miei occhi sembrerà tutto uguale, e alla fine sarò più confuso che altro.
Se pensi che poi quando toglierò il VP50PRO e inserirò il Radiance XS, che ha anche un comando specifico in output per il dither, dovrò rifare tutto...
Ettore
 
@Tacco
CC=Color checker:D

S&M l'avevo provato anch'io molto velocemente ma solo per capire se attivare o meno il "pure direct" e la prova diceva di tenerlo su ON;-) però non avevo controllato riguardo lo spazio colore!
 
Così, tanto per lasciarlo a video per qualche ora, non vedo particolari utilità. Di certo non abbassa il nero del plasma, se con quello intendi il nero raggiungibile dal plasma in assoluto e da quel momento in avanti, mentre per quanto riguarda l'eventuale pulizia da loghi/segni di ritenzione, sarebbe ben più utile la barra a scorrimento inserita nel menu.
Diverso il discorso che facevamo sulla schermata nera tra un pattern e l'altro in fase di calibrazione, anche se persino su quell'argomento se ricordi bene non c'era unanimità qui nel 3d...
Ettore
 
Esatto intendevo proprio quello:il nero assoluto raggiungibile dal plasma..
Per il resto ricordo e concordo con chi era dubbioso..
 
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