[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Ettore, al di là del fatto che non mi ritengo così "sgamato" in fatto di calibrazione, ho solo esposto ciò che avevo interpretato da quella tua affermazione, non intendevo aprire un dibattito sulla questione di cosa sia meglio fra Calman, HCFR etc, lungi da me. ;)

Ciò che comunque mi lascia perplesso è che rinomati calibratori come Chad B, D-Nice, Mackenzie, Katzmaier, che mi pare utilizzino tutti Calman, lo usano in manuale e non in automatico. Lo deduco dal fatto che per esempio Chad B sul suo sito dichiara i tempi medi per calibrare le varie tipologie di dispositivi, e parla di svariate ore, non di minuti, ergo lo fa in manuale. Katzmaier, se leggi le rece di ZT60 e VT60 segue la teoria del "è inutile intervenire troppo sui comandi quando si calibra un plasma" e infatti se analizzi i settings pubblicati ti accorgerai facilmente che non sono certo frutto di una autocalibrazione, talmente è ridotto l'intervento.

E allora mi chiedo, perché questi maghi della calibrazione, che per ovvie ragioni il costo per Calman l'hanno comunque sostenuto (quindi il fattore economico perde di significato) calibrano in manuale? Anche un calibratore esperto come loro perderebbe miseramente la battaglia contro la potenza di calcolo di un computer. E allora perché non si fidano? Sarebbe così semplice: vengono a casa per calibrarti la tv e in un'ora avrebbero belle che finito. Evidentemente una differenza fra l'approccio manuale ed automatico c'è, non mi chiedere quale sia ma c'è. Poi se qualcuno riesce a darmi una spiegazione di questo, felicissimo di cambiare idea e magari farci un pensierino per Calman in futuro. Di certo fra Calman in manuale ed HCFR in manuale, non vedo proprio il motivo di preferire il primo, non mi offrirebbe nulla più di quanto stia usando ora in termini di strumenti e risultato finale (almeno che io sappia).
Ah, un'ultima considerazione: se l'autocal è così performante, tale da ottenere il migliore risultato assoluto su (ti cito) "tutta la curva", perché si dovrebbe aver poi l'ardire di "affinare" manualmente? Il risultato non dovrebbe essere già il frutto di centinaia di migliaia di calcoli derivanti da un algoritmo che (ti ricito), "basandosi anche sull'esperienza dei migliori calibratori", portano ad un risultato indiscutibilmente migliore, in quanto risultato di innumerevoli combinazioni incalcolabili manualmente?
 
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... Ciò che comunque mi lascia perplesso è che rinomati calibratori... lo usano in manuale e non in automatico. Lo deduco dal fatto che per esempio Chad B... dichiara i tempi medi per calibrare... e parla di svariate ore, non di minuti, ergo lo fa in manuale..........[CUT]
... Di certo fra Calman in manuale ed HCFR in manuale, non vedo proprio il motivo di preferire il primo, ....
Parto dalla fine: su questo concordo anch'io, e l'ho detto. Per sole ovvie ragioni economiche (ritengo infatti il layout di Calman molto più moderno ed accattivante, ma è solo un orpello), ma concordo.

Sul resto, non ho una risposta, anche se ho in realtà molte idee a proposito.
Punto primo, non sarei così certo che lo usino in manuale partendo dalla lettura del tempo medio dichiarato. Per prima cosa, infatti, potrebbe anche essere quella solo un'indicazione a beneficio dell'utente medio, che non necessariamente utilizzerebbe Calman e il suo automatismo. Per di più, io non ho mai parlato di minuti (inteso quindi come pochi minuti o giù di lì), se con quello intendiamo l'intera calibrazione fatta a regola d'arte. Anch'io, che eseguo tutte le fasi in autocal, infatti, impiego sempre alcune ore, per il semplice motivo che faccio comunque diversi passaggi, sia in automatico che in manuale dopo questi... quindi il tempo globale impiegato è comunque tanto. Ma è una mia scelta, mi piace fare le cose in maniera maniacale, e immagino che quei calibratori di cui parli non siano da meno, no? Di certo, lo stesso numero di passaggi, con gli stessi target e le stesse pretese, escludendo l'automatismo, significherebbero moltiplicare quelle ore per n volte...
Punto secondo, preferisco sorvolare sulle mie considerazioni attuali a proposito delle varie recensioni/calibrazioni lette in rete, anche fatte da noti calibratori, e anche contro quello che ho sempre pensato a proposito fino a quest'anno. Mi limito a dire che nessuno, e dico nessuno di tutti loro ha mai parlato di colour bleeding o - peggio! - red blob a proposito di un VT60. Solo fortuna? Vista l'incidenza del fenomeno, a posteriori, almeno sui 50" non credo. Ma allora se davvero non hanno mai notato nessuno dei due fenomeni, o sono orbi (quindi non troppo bravi a calibrare) oppure... be', lo lascio dire a te. E in entrambi i casi, il giudizio che uno ne trae non è positivo, quindi ogni loro affermazione perde un po' di attendibilità, non credi?
Punto terzo, dimmi tu se - facendo il calibratore per professione, o anche solo il guru del settore - ti converrebbe magnificare le doti di un software che, in automatico, ti fa - per essere buoni - il 60% del lavoro, senza sforzo, e in metà del tempo (per essere buonissimi in questo caso). Lasciando a te solo il compito di dare il tocco finale, a cose già sostanzialmente fatte. Ma se vuoi, lasciando da parte il concetto del magnificare o meno, diciamo che io non pubblicizzerei nemmeno troppo il fatto che abbia deciso di utilizzare quella feature, mi limiterei a lasciare un alone di incertezza a proposito. Non sei d'accordo?
Davvero, avendolo visto all'opera - ribadisco: solo con un VT60, ma questo mi interessa... - per me la domanda vera non è una di quella che ti sei legittimamente posto nell'intervento che ho quotato, ma una di tipo opposto. Ossia come mai, a fronte dell'esistenza sul mercato di un prodotto come l'Autocal di Calman, non si legga in rete nessun articolo (di parti terze: ovvio che i comunicati stampa di Spectracal non interessano in questo caso...), recensione o giudizio da parte di firme autorevoli su di esso, su come funziona, e sulla sua validità o meno. Prova a pensarci... a te la cosa non sembra strana? A me sì, e tanto, e se anche qualcun altro dopo aver letto queste mie considerazioni la penserà allo stesso modo, lo invito a suggerirmi una possibile spiegazione...
Comunque sia, preciso che a me piace affrontare il tema solo per passione, e a questo punto sono ancora più ansioso di poterti mostrare dal vivo, come e quando sai già, la cosa, anche solo per avere magari da parte tua (e non solo: magari anche a Roberto fischieranno le orecchie...) qualche commento critico al quale non ho pensato, e che magari mi farà raffreddare l'entusiasmo a proposito.
Ettore
 
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Le tue, come le mie, sono tutte domande lecite. Alla prima occasione chiederò un parere a qualcuno che puoi ben immaginare, son proprio curioso di conoscerne l'opinione. ;)
 
Ovviamente, condividila qui - se possibile - o in privato...
Tra le altre cose, sarebbe bello sapere se ha avuto modo di provare l'Autocal (l'ultima versione, però, perché a detta di tutti quella del Calman 4 non era nemmeno paragonabile a questa, visto che l'intero programma è stato riscritto da capo. Tieni conto che le due versioni possono convivere, distinte, sulla stessa macchina. Il 5 non è cioè un aggiornamento/evoluzione del 4, ma un vero e proprio software differente...) di persona, oltre che avere un suo giudizio in generale. Sono infatti convinto che in questo, come in altri campi, abitudini e convinzioni maturate in anni e anni di esperienza e sacrifici siano duri a morire, e anche avere un giudizio sincero, ovvio, ma oggettivo non sia così facile. Come non facile è accettare l'idea che cambiare approccio possa essere utile, se non addirittura consigliabile...
Ettore
 
Molto interessante il confronto fra software. Non ho il VT60, ma utilizzo sia HCFR che Calman 5.
Posto la mia esperienza che potrebbe servire anche a chi ha un VT60.

Premetto che per questo test ho utilizzato solo lettore + TV, senza videoprocessore, utilizzando con entrambi i software lo Spectral Sample per il plasma, senza matrici di correzione.

Questi i risultati con HCFR verificando un setting (Puro) calibrato - pattern GCD Windows 10% senza APL:
Gray Scale: Average Gamma 2.23 - dE 0.60 - White 100.2 cd/m2 - Black 0.003 cd/m2
Color Checker: Average dE 0.79

Dopo 10 minuti, testato lo stesso setting con Calman 5 - pattern GCD Windows 10% senza APL:
Gray Scale: Average Gamma 2.24 - dE 0.54 - White 99.53 cd/m2 - Black 0.0028778 cd/m2
Color Checker: Average dE 0.86

Morale della favola ... se per la sonda ci sono queste differenze insignificanti, penso che sia molto difficile percepire differenze con gli occhi. Penso che avverrebbe la stessa cosa sul VT60.

P.S. Anche con Calman ho agito in manuale, ma si capisce che anche se in Autocal i valori di dE fossero modicamente inferiori sarebbe comunque impossibile percepire le differenze nella visione di materiale cinematografico.
 
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Posto i grafici come verifica di quanto scritto sopra.

HCFR

qzf5t2.jpg

rbjwgn.jpg



Calman 5

27yyg52.jpg

etck15.jpg
 
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molto interessante la cosa =) mi domando pure io come mai scelgano di farlo a mano anziche' in automatico onestamente...

[edit] corretto grazie Zimb errore di battitura =) pensavo na cosa e ne ho scritta un altra ( la vecchiaia )
 
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Posto i grafici come verifica di quanto scritto sopra.


Belli i grafici.
Permettimi una domanda, tu non usi nessuna matrice di correzione quindi con la iD3 a parte lo spectral sample?
Lo chiedo per migliorare la mia esperienza/conoscenza e per alcune cose che notavo.
 
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...........[CUT] Morale della favola ... se per la sonda ci sono queste differenze insignificanti, penso che sia molto difficile percepire differenze con gli occhi. Penso che avverrebbe la stessa cosa sul VT60. .....
La cosa è interessante, conferma che sostanzialmente non ci sono differenze nei risultati raggiungibili con un software o con l'altro. In pratica, il software non inserisce alcuna variabile ulteriore...
Il punto del mio discorso, però, era diverso, non riguardava minimamente un confronto HCFR/Calman in termini qualitativi o di risultati ottenibili. Questo deve essere chiaro... l'ho detto prima, lo ribadisco ora.
Tu stesso precisi di averli usati entrambi in manuale, quindi la tua è una precisazione utile, ma che non aggiunge purtroppo nulla al discorso relativo all'autocal. Diverso sarebbe stato se a questi due report di calibrazione ne avessi aggiunto un terzo, relativo all'autocal, con risultati raggiunti, tempi di calibrazione (anche per gli altri due report) ed eventuali valutazioni personali sul quadro ottenuto nei tre casi, e relative eventuali differenze percepite...
Visto che mi sembri l'unico qui a poterlo fare, non sarebbe male se tenessi conto di questa idea... :cool:
Ettore
 
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(ma in realtà si può anche solo scaricare la versione di prova, tanto per toccare con mano di cosa stiamo parlando.............[CUT]

Ma la versione di prova permette di utilizzare completamente la funzione autocal? Perché altrimenti non "tocco con mano" nulla... :p
Ora che mi hai incuriosito......
 
Sinceramente lo davo per scontato... magari però ho messo il carro davanti ai buoi.
Potrei sbagliarmi, ma nel 3d sul Calman 5 mi pare di aver letto, in passato, qualcosa proprio da parte di Zimbalo a proposito della versione di prova, quindi lui potrebbe anche saper rispondere alla domanda.
Qui, comunque, dice solo di provarlo prima di acquistarlo, ma non indica limitazioni. Puoi sempre provare a scrivere a loro via e-mail, sono gentili e rispondono senza problemi.
Ettore
 
Già scaricato la trial, la funzione di autocal è preclusa... :(

Certo che se volevano conquistare un nuovo cliente, iniziano male! La funzione autocal mi pare una delle cose più utili, e non me la fanno provare con la trial?? No comment...
 
Davvero assurdo, concordo...

Provare a scrivere al loro supporto commerciale, chiedendo magari una licenza Control/Enthusiast super limitata, tipo tre giorni, indicando che da utilizzatore di HCFR l'unico plus che ti potrebbe interessare di Calman 5 è appunto l'autocalibrazione del tuo Panasonic VT60? Mai dire mai... al massimo hai scritto un'e-mail a vuoto.
Ettore
 
Ma alla fine con l'autocal sei partito con contrast e brightness a default come da indicazioni del sw? Dopo sei dovuto intervenire manualmente per sistemare il pluge low e il picco bianco o l'autocal è intervenuto anche su quei due parametri?
 
No, l'indicazione di non toccare Contrasto e Luminosità era relativa alla vecchia versione dell'Autocal, quella di Calman 4.
Nel documento che ai tempi aveva linkato Filippo, e che comunque cercando sul loro sito trovi (Unaligned Autocal mi pare si chiami...), dice appunto che l'ultima versione valuta gli effetti che gli interventi sui livelli RGB fatti a un preciso step hanno anche sui due step limitrofi, andando quindi a chiudere il procedimento solo dopo una serie di ripetuti controlli incrociati (in parole povere è uno dei concetti che spiegavo in un mio post dei giorni precedenti). Questo ha portato all'inutilità di lasciare a default i due controlli generali sopracitati, cosa che veniva fatta proprio perché quell'intervento rompe l'allineamento dei controlli rgb in alto e in basso.
In definitiva... adesso decidi il picco di Y, sistemi il nero col pluge, poi parti con la calibrazione (quindi anche con autocal). Poi, dopo ogni step, ricontrolli prima il picco di Y poi il nero, riportandoli nel caso ai valori corretti.
Il fatto che nella trial l'autocal sia escluso lo dice chiaramente, oppure hai trovato il relativo tasto in grigio, quindi inutilizzabile? Perché per usarlo devi selezionare uno dei workflow che lo consentono, quindi l'Advanced oppure l'Enthusiast...
Ettore
 
Belli i grafici.
Permettimi una domanda, tu non usi nessuna matrice di correzione quindi con la iD3 a parte lo spectral sample?
Lo chiedo per migliorare la mia esperienza/conoscenza e per alcune cose che notavo.

Se utilizzo la matrice di Zoyd con la mia i1D3 ho la scala di grigi "verdina".
Per tale motivo, ho utilizzato per molto tempo una matrice "presa in prestito" che deriva dalla profilazione di una i1D3 (non mia) eseguita con spettrofotometro (i1Pro) su un KRP-500M.
Di fatto con tale matrice ottengo una calibrazione molto simile a quello che ottengo utilizzando solo lo Spectral Sample per il plasma.
Quindi deduco che probabilmente non mi è necessaria una matrice di correzione.
La cosa "rassicurante" è che anche con Calman, sempre con solo Spectral Sample Plasma, ottengo praticamente lo stesso bilanciamento del bianco.
 
In definitiva... adesso decidi il picco di Y, sistemi il nero col pluge, poi parti con la calibrazione (quindi anche con autocal). Poi, dopo ogni step, ricontrolli prima il picco di Y poi il nero, riportandoli nel caso ai valori corretti........[CUT]

Cosa intendi per "dopo ogni step"? Cioè l'autocal non ti fa la scala dei grigi da 0 a 100 tutto in una volta?

Alla fine della fiera non ho capito una cosa: l'autocal, agendo sui controlli 10P di RGB e gamma, si accorge se perde per strada per esempio il livello 17, e interviene alzando il brightness, o sei tu che comunque devi andare poi a sistemarlo a mano? E il picco bianco sei sempre tu a doverlo decidere e misurare manualmente prima di iniziare l'autocal?
 
@ Tacco

La funzione Autocal di Calman, senza il Radiance, non è attuabile su Pioneer.
Siccome nella prova comparativa fra HCFR e Calman volevo tenere fuori il videoprocessore per avere un confronto più "pulito" ho preferito la manuale.
D'altro canto, usando il Radiance, l'Autocal di Calman utilizza il videoprocessore come generatore di pattern, mentre io ho voluto testare la sola catena video Lettore - Plasma con gli stessi pattern (GCD) inviati dallo stesso lettore.
 
Glad, io ho provato l'Autocal senza Radiance sul VT30.
1. Brightness e Contrast devi essere sempre tu a regolarli a mano.
2. Probabilmente toglie un po' di "fatica", ma insomma ... il vero plus dell'Autocal di Calman si ha quando hai un Radiance, calibri una scala di grigi su 21 punti e ti fai una 3D LUT 5x5x5. Oppure quando ti fa (sempre con Radiance) una BT 1886 in 20 minuti.
Allora si che non torni più ad una manuale, soprattutto perché raggiungi praticamente gli stessi target in completo relax.
 
Quindi mi stai dicendo che senza il Radiance fra un Calman in "manuale" (o HCFR a sto punto) e autocal non c'è una grossa differenza...
In poche parole non vale la pena di spendere 299$, o sbaglio? Comunque mi pare un controsenso: fa da solo la scala dei grigi, però non è in grado di intervenire sul brightness, che però se modificato a mano ovviamente un minimo "risballa" il lavoro da certosino che ha eseguito in precedenza sulla scala dei grigi. Senza contare poi quando entra in gioco il gamma... immagino che servano 2-3 passate per essere certi che tutto sia a posto, giusto?

Boh, mi pare che tu possa proprio avere ragione: un conto è l'autocal in combinazione col radiance, un altro è l'autocal fine a se stesso. Per quello che mi avete detto, non mi convince, non nel senso che il risultato che si ottiene non sia valido, ma non mi pare conveniente come rapporto prezzo/tempo guadagnato. Parliamoci chiaro, quando dico che ci metto 3 ore a calibrare è perché ogni volta magari mi perdo in esperimenti, me la prendo comoda etc.. se mi ci mettessi di impegno non andrei oltre 1h e mezza per fare tutto. Ovvio, col VT60 in quanto ormai lo conosco a memoria. A questo punto non sono tentato di spendere quattrini onestamente nonostante Ettore mi avesse incuriosito.... oltretutto i capacchioni di Calman mi fanno provare una versione "monca"... che se lo tengano!! (mio parere eh)
 
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