Nell'articolo citato si parla, per ora, di cavi di segnale, per quelli di potenza il discorso può essere leggermente diverso, stendo un velo pietoso su quelli di alimentazione relative spine.
In ogni caso non sto dicendo e non ho mai detto che un cavo non possa influire, anzi, se uno si mette di impegno riesce sicuramente a fare una schifezza che può apportare dei cambiamenti al messaggio sonoro.
Se realizzo un cavo con alta capacità oppure con alta induttanza sicuramente ci saranno degli effetti "secondari" indesiderati, o desiderati, ho infatti l'idea che qualcuno dei mirabili costrutto di cavi lo faccia apposta.
Si sa bene che se si ascolta un suono che sia stato reso "eufonico" piacerà di più, quanto meno al primo impatto o ad un orecchio non moto educato a quella che sia la realtà musicale, per ci si dà da fare per realizzare cavi che modificano il suono, non tanto, non si possono introdurre valori tali da interferire pesantemente.
Il suono allora "piace", ma questa non è alta fedeltà, è solo la ricerca del suono che piace, la realtà è un'altra.
E' lo stesso principio per cui i TV hanno la modalità "demo" con colori sparati e regolazioni tali da attrarre, ma completamente sballati ed errati, lo stesso motivo per cui il "suono caldo" delle valvole piace: le distorsioni sono di ordine pari e l'orecchio le gradisce (ma lo scopo dell'Hi-Fi sarebbe quello di ridurre le distorsioni, non di usare quelle che piacciono di più).
Perchè non evitare cavi (o prodotti, parlando in generale) che artatamente introducono variazioni e limitarsi a cercare un banale cavo che non sia nè caldo nè freddo, ma sia neutro il più possibile, lasciando da parte teorie bislacche, affermazioni strampalate ammantate da un'aura magica, senza alcuna spiegazione, descrizioni che fanno solo colpo sugli sprovveduti (e ridere chi le legge seriamente).
Leggo sul forum l'unanimità dei benpensanti nel biasimare i microdiffusori Bose Acoustimass, nel prendere a pesci in faccia gli sprovveduti ed ignari acquirenti, anche se loro affermano che le hanno acquistate "perchè gli piace quel suono" e se vi fermate in un centro commerciale che le espone sentirete che quasi tutti i passanti di lì le osannano.
Tutti a dire: "è solo un suono abbellito per piacere, non è la realtà, dovete imparare ad ascoltare".
Poi si arriva a parlare di cavi ed allora, quando si prova a dire: "Ma allestire un impianto neutro evitando di cercare di correggere una manchevolezza introducendone un'altra non sarebbe meglio?" la risposta è "A me piace così".
Se si chiede un minimo di spiegazione circa il come o il perchè si ottengano certi risultati non si ha risposta.
Perchè l'argento dovrebbe dare un suono più "argentino", perchè un cavo apre di qua, chiude di là, attenua questo (ma solo questo) e ritocca un po' di là, insomma fa cose che sarebbe non banale farle con un complesso circuito elettronico?
Un minimo di spiegazione, alla buona, spiegata come se avessi 7 anni, ci potrebbe stare, si arriva ad osannare i contatti in oro "perchè è migliore" (letto tante volte) dimenticandosi bellamente che l'oro, a voler essere pignoli, è un conduttore peggiore del rame, mentre l'argento è un pelino meglio.
Un pelino meglio, considerando poi che nessun cavo è interamente di argento, ma solo argentato in superficie la cosa diventa ininfluente, poichè stiamo parlando di frequenze audio e la profondità dell'effetto pelle a queste frequenze è superiore dello straterello di argento, specialmente se si parla di segnali.
Questo però nessuno lo dice, ci si riempie la bocca di "effetto pelle", di cosa sia effettivamente nella realtà qualcuno forse lo ha letto sui testi di elettronica ed ha ritenuto che fosse un buon argomento da inserire nella brochure (a sproposito, ma non importa, attira l'immaginazione).
Si tira persino in ballo l'impedenza di un cavo audio, ignorando completamente quale poi si la realtà, ma anche questo non importa, è stato scritto nel bel depliant pubblicitario, con tanto di disegnini fantasiosi, mancano solo gli elettroni che si danno la manina e si incamminano contenti lungo il cavo.
Non ho ancora letto del ROS (che non è quello dei Carabinieri), magari SWR, che fa più fine, ma sono sicuro che appena avrà finito di leggere le prime due pagine di un testo di elettronica qualche costruttore di cavi lo scoprirà e lo inserirà nel suo nuovo, fantastico, prodotto.
- "Ma io sento le differenze e riconoscerei tra mille, al primo colpo, un cavo da un altro, gli effetti sono talmente evidenti".
- "Perfetto, facciamo il test senza sapere cosa stai ascoltando e segniamo quante volte la risposta è esatta?"
- "Questo mese non posso, devo portare il gatto a trovare sua cugina"
- "Il mese prossimo?"
- "Si potrebbe fare, ma devi capire che lo stress psicofisico di un tale cimento non è cosa che si possa sopportare a lungo, ci vorrebbero alcune regole per ridurlo, ad esempio, potrei sapere prima cosa sto ascoltando? Ti assicuro però che indovino al 100%"
- "Be', no, lo scopo della prova sarebbe quello di riconoscerlo senza saperlo prima"
- "Che prova stupida, io non ho bisogno di dimostrarlo io so che lo riconosco, sono disposto a fare la prova quando vuoi, tanto le differenze le sente anche un sordo".
- "Senza saperlo prima?"
Qui si riparte in loop.
Non vi annoio ulteriormente e chiedo venia per averlo fatto.
Ciao