Pirateria digitale in forte crescita in Italia

Nordata... mi ospiti una volta ogni 15 giorni? :D :D

Se vuoi abboniamo i 6-7 gran premi che saranno visibili in chiaro... non ho capito se tramite la Rai o altro. :D :D
 
Io mi chiedo comunque come possa essere ancora possibile che contro gli abusi che si verificano sotto gli occhi di tutti su youtube NESSUNO prenda alcun provvedimento.
Ieri cercavo qualche trailer teaser di "The Hungarian Rapsody" dei Queen e mi sono trovato che qualche simpatico figuro ha eseguito l' upload di : tutto il concerto, tutti i brani del CD, tutti i video divisi per canzone, pazzesco....
Incuriosito e disgustato, continuo a fare ricerche random e provo con la classica digitando nel motore di ricerca interno di yotube "karajan" e anche qui viene fuori l' inverosimile.
Vado oltre, rimando in tema e digito "Berstein rapsody in blue" per vedere se il sistema risponde anche a richeiste più specifiche .... e ne trovo più versioni.
Ora mi chiedo.... ma chi non conscio della natura dubbia di tali filmati li visualizza... comemtte illecito? E Youtube che li ospita e trae lucro dal traffico generato come risponde? E la polizia postale Italiana e le preposte autorità estere fino ad arrivare alla RIAA si girano i pollici? O ancora... come è che con contro youtube c' è la politica del non vedo, non parlo, non sento.... mentre contro altrre forme di sharing si usa il pugno di ferro?
 
Ora parlo in maniera imprecisa perchè non conosco nel dettaglio la cosa.
Youtube fornisce uno strumento a tutti i produttori/distributori per poter bloccare un video e richiedere il blocco di un utente.
Una volta bloccato un video youtube riconosce automaticamente analoghi video caricati.

Immagino che nelle major ci siano persone pagate apposta per verificare e bloccare i contenuti. Il problema di megaupload credo fosse l'assenza (o l'inefficacia) di un meccanismo simile.
 
Youtube ha un ottimo algoritmo di riconoscimento per copyright, cmq come tutto nel mondo sw aggirabile... la solita corsa cani e gatti.

Ad ogni modo i proprietari dei diritti possono facilmente far rimuovere un link che pensino leda le loro prerogative.

Inoltre, youtube ha un accordo con la società che rappresenta autori ed editori per la concessione di diritti... monetizzando le visioni di video con musica.
 
...Immagino che nelle major ci siano persone pagate apposta per verificare e bloccare i contenuti. Il problema di megaupload credo fosse l'assenza (o l'inefficacia) di un meccanismo simile...........[CUT]

Uhm.... molti video in Youtube sono li da almento tre/quattro anni ... ne deduco che i detentori dei diritti o se ne fregano o gli va bene lo zuccherino di Youtube.
Non comprendo... una singola persona dotata dello strumento di blocco potrebbe fare una strage e un repulisti totale in pochi giorni.... semplicemente digitando il nome dei un gruppi nel motore di ricerca.
Ma a questo punto, con questo status quo la distrubuzione fisica non ha più alcun senso e in prospettiva entro cinque/sei anni persino canali tematici distribuiti via satellite sicuramente chiuderanno baracca.
 
Molti degli storici negozi di musica non esistono più, ma da qui a dire che la distribuzione fisica non ha più senso ce ne passa. Non siate così categorici nelle vostre previsioni, il mondo è vario e non tutti sono scafati e informati... Se si pretende di dire che tutti hanno un comportamento razionale di fronte a scelte anche banali, tante cose sembrano non poter accadere, eppure accadono.



La prima che mi viene in mente...il telepass. Ormai molte banche lo danno gratuitamente, senza rogne o costi aggiuntivi. Eppure c'è una caterva di gente che "preferisce" la scomodità del pagamento in contanti e le code al casello nei giorni di traffico. Ok qualche povero Cristo non avrà manco il conto in banca e qualcuno ha paranoie e preferisce non essere "tracciato". Ma tutti gli altri?

Non vi preoccupate, c'è tanta gente che continuerà "incomprensibilmente" a entrare in un negozio e comprare un cd o blu-ray
 
Esatto il nome dell'algoritmo è proprio Content ID.

Per questo potrete notare una nutrita schiera di video ribaltati, specchiati, accellerati, rallentati, con intermezzi audio-video, con pause e ogni altro genere di modifiche per non essere identificati dal sistema. :D :D
 
Se il content owner non deposita presso Youtube il file col contenuto (e fin'ora hanno solo 3 milioni di pezzi) c'è poco da fare...

In ogni caso, dopo una notifica di violazione il content owner ha anche facoltà di non far rimuovere il video incriminato
Una volta identificati i contenuti “illeciti”, il detentore dei diritti può poi decidere se chiederne la rimozione, la promozione, o decidere di ricavarne un guadagno inserendo un annuncio pubblicitario in testa ai video.
 
In passato era anche successo un casino con ditte che si "appropriavano" dei filmati amatoriali per farci mettere i banner pubblicitari e incassarne i profitti:
La policy di YouTube prevede che le segnalazioni per il Content ID siano accettate solo da parte di società private e non da semplici cittadini.

Gli utenti che ricevono da YouTube l’avviso che il copyright di un video da loro caricato è stato reclamato da un’azienda possono comunque inviare un contro-reclamo entro alcuni giorni; a quanto pare, tuttavia, nonostante molti utenti protestino contro questi abusi la maggior parte preferisce non essere coinvolta in contenziosi con le aziende.

Secondo il magazine Wired, approfittando di questo sistema, molte società – tra cui spiccherebbe in particolare un’azienda russa chiamata “Netcom Partners” - hanno iniziato a segnalare come propri alcuni popolari filmati di privati cittadini, assegnandosi così i proventi derivati dagli AD pubblicitari.

I ricavi ottenuti da questi “dirottamenti” non sono stato ancora quantificati. Le migliaia di proteste degli utenti pubblicate sui forum di YouTube sembrerebbero suggerire un volume d’affari piuttosto elevato. Il fenomeno sembrerebbe comunque in continua crescita.
 
Molto interessante... quindi deduco che l' utente finale che fruisce del servizio di youtube e non esegue upload illegali sia pienamente e totalmente svincolato da problemi legali in quanto può usufruire del servizio indipendentemente dalla liceità dei video (o musiche) che sono stati caricati su Youtube; non è nelle facoltà dell' utente sapere se il reale detentore dei diritti abbia o meno esercitato il diritto di bloccare il video (o che sappia che è stato eseguito da qualcuno).
Anche la denuncia non può essere fatta in quanto l' utente comune che visualizza contenuti sospetti non avrebbe gli strumenti per segnalare la violazione.

Bene... preparo la disdetta del pacchetto "classica" tanto si trova di tutto e di più su youtube.

Non vi preoccupate, c'è tanta gente che continuerà "incomprensibilmente" a entrare in un negozio e comprare un cd o blu-ray

Era una provocazione, anche quella sopra ma comunque faccio notare che questi negozi subiscono una concorrenza spietata e la difesa semplcemente non esiste, la prospettiva è la loro scomparsa a breve (per le copie fisiche rimarranno quelle distribuite da multinazionali di vendite on line... con sede legale in paradisi fiscali come ad esempio il Lussemburgo).

@nordata
Ci vorrebbe una specifica nel regolamento per l' argomento youtube....

Ciao
 
...Incuriosito e disgustato,..
Estiquatsi addirittura vedere un concerto su Youtube ti disgusta, vabbè che i Queen possono anche non piacere :D.

...ne deduco che i detentori dei diritti o se ne fregano o gli va bene lo zuccherino di Youtube...

La seconda che hai detto, esattamente nell'ottica che dicevamo prima. Un video su youtube contribuisce alla promozione del prodotto. Se tale video rimane on line per anni, è evidente che il detentore dei diritti ha reputato che i vantaggi della promozione siano superiore ai mancati introiti.
 
Un video su youtube contribuisce alla promozione del prodotto.......[CUT]

Quoto,
youtube non influisce minimamente la pirateria,
anzi come detto da Antani contribuisce alla promozione del prodotto stesso (oltre che ad essere un utile biblioteca pubblica, multimediale e da cui attingere informazioni e materializzare vecchi ricordi),
personalmente prima di effettuare alcuni acquisti a scatola chiusa, cerco info proprio su youtube,

chi è abituato ad entrare nei negozi per acquistare materiale audiovisivo,
continuerà a farlo, perchè non si sognerebbe mai di mettere a confronto il supporto originale con la qualità presente su yuotube,

chi non vede questa differenza e si accontenta del materiale caricato in rete, sono soltanto coloro che non acquistano materiale originale per "principio", non acquistavano prima youtube e non acquisteranno mai dopo youtube
 
Inoltre prima o poi altri accordi tipo questo http://www.internet10.it/istituto-luce-youtube-un-accordo-daltri-tempi-1251.html saranno fatti tra content owners e youtube.

Oggi ben trentamila video, messi a disposizione proprio dall’Istituto Luce, sono finiti su YouTube. Google Italia ha, infatti, da poco stretto un patto di collaborazione con l’Istituto Luce di Cinecittà finalizzato alla creazione di un vero e proprio canale autonomo in cui confluisca il repertorio storico dell’istituto ricco di cinegiornali e quant’altro.

I video sono subito stati protetti dalla tecnologia Content ID, così da vietare l’abuso da parte di terzi in fase di ricollocazione o elaborazione delle immagini. Al di là dei grandi fini storici, l’Istituto Luce intende da subito monetizzare l’operazione grazie ai banner pubblicitari inseriti in apertura dei video.

PS: video interessante http://www.ted.com/talks/view/lang/it//id/885
 
Ultima modifica:
Azz Hai ragione Matteo, mi sono dimenticato il Mr. Green dopo il verbo, e cambia effettivamente il significato .
Se disgusto doveva essere ... sarebbe stato per il fatto che era in 4/3 con compressione video pesante...
Ad ogni modo ci sono video in youtube con qualita' superiore a quella della maggior parte dei canali del DVBT.
Una domanda insidiosa... se prendo l' audo di una canzone presente in yoube con con audacity e ne faccio un utilizzo personale... sono un pirata :D .....




PS
:D :D
In materia di diritto di autore mi piace far notare i bizantinismi della legge ..... ma pensate veramente che all' utente medio interessi qualcosa.
 
... il Lussemburgo non è un "paradiso fiscale"

Non so se la definizione che ho dato derivi dal fatto che il nostro paese è obbiettivamente un inferno fiscale :D la definizione la ho trovata altrove:

LINK

Ad ogni modo c' erano anche altri posti utili ove piazzare la sede legale per pagare meno tasse o eludere in tutta regolarità l' I.V.A.; qualche azienda in passato aveva sede in zone franche.

Mandi
 
Perché non fare pressioni sulle istituzioni (questo sì) per accelerare la diffusione capillare della banda larga, in modo da consentire a tutti di accedere ai servizi in streaming a prezzi giusti?

Si sono risposti da soli.
In alcuni luoghi d'Italia, manco esiste la adsl.
Ma se nella loro mentalità internet viene visto come il nemico, colui che ha distrutto l'industria musicale prima e cinematografica dopo.
Finchè ci sarà questa mentalità, non si farà strada...
 
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