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Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    Data registrazione
    Jan 2006
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    Santa Margherita Ligure
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    Presente e passato: dal Touch al DaphilePC


    Vi presento la mia zona digitale, detta anche zona liquida.
    Tra il DaphilePC e il DAC iFi si è materializzato, ma non dal nulla, uno strano esserino: il Cambridge Audio Alva Solo.
    Sopra si nota, bene in una e meno nell'altra, il passato: il Logitech Squeezebox Touch, che considero ancora uno dei migliori affari (da un pdv del rapporto q/p) che io abbia mai fatto in ambito hifi, dato che mi ha intrattenuto per molto tempo.
    Ed è talmente ben ingegnato ed ingegnerizzato, che non so se tenerlo come reliquia e memento (ma anche come backup) o venderlo.
    Notare il suo telecomando ancora funzionante a fianco.
    (ho preferito mettere le miniature perché le immagini originali erano un po troppo grandi, IMHO)

    Illuminazione fornita dal miglior accessorio(*) che abbia comprato quest'anno: una banale (e cinesissima) luce per libro pagata sui 17 euro.
    (*)testina Jico per la Shure V15III a parte.
    Ultima modifica di uncletoma; 01-01-2022 alle 19:19 Motivo: Rimosse immagini con dimensioni superiori a quelle ammesse (800 x 600)
    Diffusori ProAc Studio 140 - Preamplificatore Primare Pre30 e Finale Primare A30.2 - Tuner HK TU 9400 - Lettore di rete miniPC con Daphile - DAC iFi Neo iDSD - Lettore multiformato Oppo DB83 SE - giradischi Pioneer PL-112D - Pre phono Cambridge Audio Alva Solo - ampli cuffia Lake People G103 MKII - Cuffie: Meze 99 Classic e Grado SR60 Testine: Shure V15III, Shure M97x, Ortofon FF15XE, Audio-Technica AT420E/OCC

  2. #2
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    Sono appena tornato da una sezione d'ascolto, la prima, con la nuova sezione digitale.
    Che, poi, diciamocelo, è anche la vecchia.
    Ma, non so se il merito sia di una mia predisposizione migliore, o magari sto diventando sordo, oppure Wish you were here a 24/192 è un vero gioiello perché mi è scattato l'effetto WoW. Che, no, non ha nulla a che vedere con il noto MMORPG World of Warcraft.
    Il tappeto di note davanti ai miei occhi, e alle mie orecchie, conteneva informazioni mai udite prima. La chitarra di Gilmour era estremamente eccitante, le note di ogni brano cadevano verso terra con il giusto timing, e tutto era, come dire, così... così... così WoW.
    Si, da rimanere a bocca aperta.
    Non avevo mai fatto così tanta attenzione ai rumori del brano omonimo come stasera, e il mio non era un ascolto attento, ma stavo trastullandomi con un videogioco sul cellulare.
    Ebbene: la mia capacità di attenzione si è immediatamente spostata sulla musica, e mi ha trascinato dove mai il fluido rosa mi aveva mai portato.
    Prossimamente: Kind of Blue di Miles Davis.
    Se ce la farò sarà un doppio ascolto comparativo tra la versione liquida hires e la versione vinile, con doppio confronto tra la Shure M97x e la Shure V15III, di cui mi è da poco arrivato finalmente lo stilo iperellittico Jico:
    Diffusori ProAc Studio 140 - Preamplificatore Primare Pre30 e Finale Primare A30.2 - Tuner HK TU 9400 - Lettore di rete miniPC con Daphile - DAC iFi Neo iDSD - Lettore multiformato Oppo DB83 SE - giradischi Pioneer PL-112D - Pre phono Cambridge Audio Alva Solo - ampli cuffia Lake People G103 MKII - Cuffie: Meze 99 Classic e Grado SR60 Testine: Shure V15III, Shure M97x, Ortofon FF15XE, Audio-Technica AT420E/OCC

  3. #3
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    Quattro passi nell'analogico


    WoW.
    Questa la reazione che mi ha causato l'ascolto di Kind of Blue di Miles Davis su... ma partiamo dall'inizio.
    Mi è arrivato lo stilo Jico iperellittico.
    E quale occasione migliore per un doppio confronto?
    M97Xe con stilo originale vs DaphilePC vs V15III con stilo Jico
    Partiamo con la 97: il suono lo conosco a memoria: caldo, pastoso, non perfetto ma si fa ascoltare piacevolmente.
    Poi metto su la versione hires (24/192, " è generalmente un remix di quelli originali a tre canali, ma allo stesso tempo, durante il remix, hanno cercato di seguire il più possibile i livelli di volume del master.
    e il maestro era finito. il che non sorprende - quanto "direttamente dai master tapes originali" può essere ristampato") ma, no, nulla, non mi convince: molto asettica, perfettina, manca di calore, di mordente, di "analogicità".
    Eppure l'iFi è più analogico di tanti altri DAC...
    Infine la V15III con il Jico nuovo di pacca.
    E mi si è aperto un mondo che credevo di aver perso: il piacere dell'ascolto analogico.
    Perfetto?
    Non scherziamo: ha i suoi problemi, da buon iperellittico esalta molto (troppo, imho) le alte ed altissime frequenze (e nel jazz abbondano), i bassi un attimo troppo controllati (rispetto alle mie abitudini) ma il contrabbasso, quel contrabbasso, spettacolare. Per tacere del piano.
    E vogliamo parlare della scena sonora e della sua tridimensionalità? Spettacolare.
    Un ascolto "straordinerio", citando Arrigo Sacchi.

    Appena posso prosieguo con The Dark side of the moon e Gratitude.
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