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Risultati da 16 a 29 di 29
  1. #16
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    May 2006
    Località
    Roma
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    11.071

    Che ci mettano cio' che vogliono,nel parmigiano.Io adoro tutti i formaggi,questo in particolare mi fa impazzire e non ci rinuncerei neppure per un assalto del colesterolo all'arma bianca nei miei confronti,si campa una volta sola.
    Giangi67'sHT...VPR Sony VPL-VW80,VPR JVC HD-1,Sony 46X2000 Full HD,schermo Screenline Brilliant 16/9,base 244 cm.Audio:Sistema Zingali Prelude + Sub Velodyne,sintoampli Pioneer VSX-AX 10s.Sorgenti:MySky HD,DVD Pioneer 868,HD-DVD Toshiba EP-35,BD player Oppo BDP 93 EU Multizona+Pioneer BDP LX70A,PS3,XBOX 360,HDCI-2000.Cavi Van Den Hul CS 122 Hybrid.Dvd&HDcollection

  2. #17
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    Nov 2003
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    195
    Verissimo c'è anche il discorso dei pesticidi che non viene mai approfondito troppo da nessuno. Però se cisono battaglie portate avanti anche contro gli ogm penso che il pericolo ci sia. Sono troppe le ricerche e le informazioni contro gli ogm.

    Un esempio magari estremo quello delle farine animali che hanno portato a tutta la storia della mucca pazza, sembrava un sistema secondo loro sicuro fino a quando è successo quello che è successo. Quanti anni dovranno passare prima che ci si accorga dei danni. Da una parte riconosco che ci sono enormi potenzialità sugli ogm ma andrebbero condotti più esperimenti e non sperimentare sulle persone.

    Il fatto che il Parmigiano Reggiano si avvale di questi sistemi mi fà riflettere molto sul discorso della qualità legata alla naturalità dei prodotti. Io scelgo un prodotto Dop, pubblicizzato come naturale ecc. poi alla fine il comportamento è sempre quello di ottenere il massimo guadagno e nulla più,

    Potrebbe essere ad esempio un gesto utile da parte del Consorzio informare i consumatori il perchè di questa scelta.

    Ciao
    Altin

  3. #18
    Data registrazione
    Nov 2003
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    195
    Citazione Originariamente scritto da luipic
    Ma da cosa? dalle mucche indispettite perchè nutrite con gli ogm



    Grazie, sei un amico
    Ho aperto questa discussione per informare ed informarmi di questa notizia. Scambiare idee può essere costruttivo.
    Però il sarcasmo mi sembra fuori luogo

    Comunque PREGO!

    Inoltre qui non c'è ne qualunquismo ne pressapochismo ma semplicemente la voglia di non essere come le galline che ingurgitano tutto quello che gli dà il contadino.
    E ringrazio i pochi che lottano ogni giorno contro tutto e tutti per migliorare questo mondo che siano Greenpeace, Grillo ecc. Ma questo è un'altro discorso.

  4. #19
    Data registrazione
    Oct 2002
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    3.736
    Altin, senza ulteriore polemiche il tuo post più che finalità informative aveva finalità allarmistiche.
    Chi ti ha detto che gli ogm siano dannosi?
    Comunque, io al contrario di Te sono molto scettico nei confronti di chi lotta contro tutto e tutti e non mi sento di ringraziarlo neanche un pò e, tanto per chiarirci, Ti linko una definizione del termine qualunquismo che mi sembra si adatti benissimo a chi lotta contro tutto e tutti http://it.wikipedia.org/wiki/Qualunquismo.
    Ciao
    Luigi

  5. #20
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Sono andato a leggermi quanto segnalato, ma credevo che il tutto fosse emerso in seguito ad analisi fatte da laboratori autorizzati (A.R.P.A. o I.S.S.) su campioni di parmigiano e di mangimi sicuramente dati alle mucche, ovvero campioni effettuati con tutti i crismi di legge presso gli allevamenti e produttori interessati.

    Vedo che, almeno per ora, non c'è nulla di tutto questo, se non mi son perso qualcosa, ho letto in fretta, ma non mi sembra di aver visto certificati di analisi.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 20-09-2007 alle 01:05
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #21
    Data registrazione
    Oct 2002
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    Citazione Originariamente scritto da Altin
    Però se cisono battaglie portate avanti anche contro gli ogm penso che il pericolo ci sia. Sono troppe le ricerche e le informazioni contro gli ogm.
    Io, invece, credo di no: spesso si fa molta disinformazione e si tende a demonizzare ed enfatizzare alcuni presunti pericoli, solo ed esclusivamente per fini strumentali o di pura divulgazione ideologica.
    Ciao
    Luigi
    Ultima modifica di luipic; 20-09-2007 alle 01:12

  7. #22
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    @ Luipic (e anche Altin)

    Vediamo di:

    1 - mantenere un comportameto rispettoso versi tutti gli altri iscritti

    2 - non uscire dal seminato (appunto)

    Grazie e ciao.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  8. #23
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    Oct 2002
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    Ho corretto il tiro.
    Chiedo venia.
    Ciao
    Luigi

  9. #24
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    Non vedo il nesso tra alimenti in cui tra gli ingredienti ve ne sia uno o più OGM e le varie denominazioni tipo DOC, DOCG, DOP, ecc.
    Hai mai assaggiato la carne di vitello o suino allevato dal contadino per se stesso? Se lo hai fatto ti sarai reso conto da solo che una cosa è alimentarlo con gli alimenti "classici" del luogo e una cosa è alimentarlo con gli alimenti per l'industria.
    Ecco quindi che loro possono anche rispettare le normative del DOP, DOC, DOCG ma la qualità a cui dicono di tenere tanto se ne va lo stesso a ramengo se vengono usati alimenti non appropriati. Quindi loro rispettano le normative ma non i consumatori/clienti ed è la seconda cosa che mi fa schifo. Mi fa schifo anche perchè invece di adeguare il prezzo al costo di produzione loro adeguano solo i propri utili e fanno anche le crociate per evitare che altri possano competere (il solito sistema delle protezioni, come i notai, farmacisti ecc. ecc.). Mi dici che differenza dovrebbe esserci tra un parmigiano prodotto nel reggiano e quello prodotto in altre parti del mondo se vengono seguite le stesse procedure? O pensiamo che il parmigiano vengano ancora invecchiato nelle grotte?
    C'è un mio amico enologo che sostiene che il vino dei contandini neanche si dovrebbe chiamare vino perchè tra le varie cose neanche è fermentato al 100% sia perchè i lieviti dell'uva non sono attivi come quelli selezionati sia perchè la temperatura dell'ambiente non è controllata. Quando gli dico che in realtà il vino è quello mentre è quello fatto con i metodi delle cantine che non dovrebbe chiamarsi vino lui mi dice che parlo così perchè non ne capisco molto. Sarà, ma io ho bevuto degli eccellenti vini fatti da contadini senza usare metodi strani se non un'ottima uva, i giusti tempi di maturazione delle bucce, i giusti tempi di maturazione nelle botti e le botti ben manutenute. Con questo non sto dicendo che i vini delle cantine non siano buoni ma che stiamo invertendo il concetto di originale. Un po' come voler dire che un violino sintetizzato e riprodotto da un altoparlante suona meglio di uno vero. Forse si arriverà a produrre un suono di violino perfetto e anche più piacevole ma non è il suono del violino vero.

    Preciso che l'uso di alimenti ogm possono essere una grande svolta, come già detto nel post precedente, purchè dietro ci sia un'adeguata sperimentazione. E, come dice nordata, possono essere anche il sistema migliore per evitare l'uso di tanti pesticidi a tutto vantaggio della nostra salute e di quella dell'ambiente.

    Ciao.

  10. #25
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    Feb 2004
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    Secondo me ci sono delle premesse errate.

    Sono perfettamente d'accordo sul fatto che un vitello allevato solo facendogli mangiare erba e simili altre cose ha un sapore diverso (la carne, non il vitello ) di quello allevato esclusivamente con mangimi industriali, anche se della migliore qualità (che non sono per questo necessariamente nocivi).

    Questo però è ben diverso dal nutrirlo con erba non OGM ed erba OGM, nello stesso luogo.

    Si parte dal presupposto che nel caso degli OGM il prodotto abbia caratteristiche organolettiche diverse, cosa che non è vera.

    Se, ad esempio, la caratteristica di modifica riguarda, come ho già portato ad esempio, la maggior resistenza ai parassiti e microrganismi, perchè questo dovrebbe necessariamente influire sul sapore e altre caratteristiche nutrizionali ?

    Quello della supposta o vera nocività degli stessi è un altro discorso che però, ritengo, nulla incida sul "sapore" del prodotto.

    Quanto alle differenze tra parmigiano reggiano, grana padano o altri tipi di formaggio, ma il discorso è valido per qualsiasi altro prodotto DOC, e un prodotto analogo proveniente da altre zone, italiane o del mondo, queste non sono dovute solo al metodo di lavorazione, ma anche al clima e microclima della zona di produzione, a volte non sempre riproducibile altrove od anche, può sembrare banale, dall'acqua o altre simili cose.

    Basta fare l'esempio banale del thè, stesse bustine, ma bevuto in Inghilterra o qui cambia un po' di sapore.

    Altro punto su cui dissento è l'affermazione che quello che è "fatto dal contadino" (definizione generica per identificare un concetto) sia sempre migliore di quanto prodotto su scala industriale/artigianale.

    Non voglio entrare in particolari personali, ma posso assicurare che del settore ho una conoscenza molto profonda e di moltissimi anni e, proprio per questo, non mi fido mai molto nè del "contadino" nè del "laboratorio artigianale", ma non perchè possano frodare, ma perchè molte volte non possono, anche in buona fede, offrire certe garanzie igienico-sanitarie o di controllo della qualità.

    Un paio di aneddoti, simpatici (forse).



    Premessa: il burro, per poter essere venduto, deve rispettare tutta una serie di caratteristiche, tra cui il divieto di vendita sfuso e la confezione con certe caratteristiche (indicazioni, sigilli, ecc.)

    In molte zone di monagna, ricche di turisti, gli stessi vanno alla ricerca del "burro di montagna" quello fatto dai pastori, che viene venduto solitamente di straforo nei negozi e lo si riconosce perchè sono delle forme tondeggianti avvolte in carta bianca.

    Fatto: località di turismo montano, dò un'occhiata all'interno del frigo di un negozio e vedo, un po' seminascoste, un po' di queste forme.

    Chiedo spiegazioni ai proprietari che, a bassa voce, mi chiedono di seguirli nel retro (il negozio era pieno di turisti, appunto).

    Lì, alle mie contestazioni, rispondono che quello non è burro fatto dai pastori, ma di un celebre caseificio industriale, che loro acquistano regolarmente, sconfezionano, fanno leggermente riscaldare per dargli quella forma a mano e poi riavvolgono: "Sa com'è, tutti lo chiedono e non se ne trova di quello vero, però tutti ritornano a comprarne altro perchè lo trovano molto buono" .



    Vicino ad un santuario in montagna c'è una fonte dove tutti vanno a riempire le taniche "Perchè è acqua di montagna, buona, ecc.".

    Poichè è una fonte pubblica è sottoposta a regolare controllo periodico, anche perchè è clorata abbondantemente, altrimenti non sarebbe potabile, come la maggior parte delle acque di montagna.

    Ogni volta che ero lì a fare i controlli la gente, in fila per riempire le taniche e bottiglie, mi diceva: "Controlli, controlli pure, Dottore, questa è acqua buona, viene dalla montagna".

    Io ridevo tra mè, ma non mi sembrava il caso di disilluderli e dirgli che ci potevano lavare i panni senza il detersivo, vista la percentuale di cloro che ci veniva messa; contenti loro di farsi i Kilometri per venire fino lì a prendere dell'acqua che, probabilmente, era peggio di quella del loro rubinetto di città.

    Come ho già scritto, discorso valido per la maggior parte delle acque e sorgenti di montagna, per tutta una serie di motivi che esulerebbero da questa discussione, ma per la maggior parte della gente l'acqua di montagna è sinonimo di purezza .

    Morale di tutto questo, molte volte la gente considera automaticamente valido quello che, secondo loro, deve per forza avere certe caratteristiche in quanto con certe origini e meno valido o affatto valido, quello che certe origini non ha.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 20-09-2007 alle 10:38
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #26
    Data registrazione
    Mar 2006
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    Altro punto su cui dissento è l'affermazione che quello che è "fatto dal contadino" (definizione generica per identificare un concetto) sia sempre migliore di quanto prodotto su scala industriale/artigianale.
    Quando dico "fatto dal contadino" voglio dire fatto dai "contadini per se stessi". Avendoci vissuto 30 anni in zona agricola so cosa fanno i contadini e conosco i sapori genuini e quindi quando dico fatto dai contadini è come se dicessi "fatto da me". Tra l'altra, in casa mia le salsicce, prosciutti, ventricine ed il vino si facevano veramente anche se utilizzavano il maiale allevato da mio zio insieme al suo (non è un allevatore e aveva solo quei due maiali) e la l'uva di un altro zio che utilizzava anche per se stesso (non è un agricoltore perchè non arriva ad avere mezzo ettaro di vigna). Tra l'altro confinanavo con la mia casa. Più sotto controllo di così?

    Abbiamo quindi assodato che i miei confronti sono fatti su basi altamente sicure e non perchè qualcuno me l'ha raccontato.

    Perchè ad es. al supermercato trovi i prodotti "da agricoltura biologica" e non trovi i prodotti "geneticamente modificati"? Perchè il consorzio del parmigiano reggiano mi fa vedere la mucca che mangia "solo quello che conoscono loro" (e fa vedere tanta bella erba pura) e non mi dicono che l'alta qualità del loro prodotto lo ottengono grazie anche alla soia ogm? Perchè un ogm non ha caratteristiche organolettiche diverse da un non ogm? Perchè un pomodoro coltivato nel mio orto non è neanche minimamente comparabile con quello venduto al mercato e neanche a quello da agricoltura biologica nonostante anch'io debba usare pesticidi e concimi vari?
    Io sto parlando di qualità organolettiche e non di nocività dell'alimento. Sono daccordo con te nel dire che i prodotti industriali dal punto di vista sanitario sono notevolmente più sicuri di quelli fatti in casa con le proprie mani ma non sono daccordo quando dai per assodato che un ogm abbia caratteristiche organolettiche uguali ad un "non-ogm" (può essere ma può non essere e spesso il fatto che i prodotti siano resistenti a certi terreni o a certe malattie permettono una coltivazione più "intensiva" che porta praticamente sempre ad un degrado delle proprietà organolettiche). Io voglio puntare l'accento sul fatto che ormai queste continue ottimizzazioni ("teoricamente" sempre fatte per migliorare il prodotto) ci stanno portando a prodotti che con quelli "veri" non hanno più niente a che fare.

    Ripeto per l'ennesima volta che non sono contro queste ottimizzazioni ma l'importante è che non mi vengano a dire che nonostante tutto il prodotto è ancora come quello di una volta. Avete mai mangiato gli asparagi per la coltivatizione intensiva e quelli selvatici (anche quelli selvatici coltivati)? Con uno fai 400 q/ettaro e con l'altro 50 q/ettaro, sotto tutti e due buoni ma sono paragonabili? E la differenza tra pesce di mare e pesce di allevamento? Io compro quella di allevamento per motivi economici e di reperibilità ma lo so e mi sta bene così, ma quella volta che faccio la "pazzia" di prendere del buon pesce pescato il profumo si sente a 200 metri da casa.

    Che le persone si lasciano imbrogliare facilmente è sicuro ma è solo perchè manca la cultura. Un po' come in tutti i campi, se sgamano l'ignorante gli fanno credere di tutto (pensa che ti vendono le bose a cubetti, come il burro , come uno dei migliori impianti hi-fi.....) ma se conosci il settore non ci vuole poi molto a trovare il prodotto giusto. A me viene tanto da ridere quando al supermercato vedo le persone che fanno di tutto al cocomero o al melone per capire il grado di maturazione quando a me basta guardarlo da 2 metri per capirlo (per non dire di un negoziante della riviera del vastese che, scambiandomi per un turista, a giugno voleva farmi credere che i cocomeri che vendeva erano dei contadini locali....).

    Ah, dimenticavo, mio zio (non proprio zio ma è come se lo fosse) che fino a 5-6 anni fa faceva il camionista di prodotti alimentari a Parma (ora è tornato nelle terre d'Abruzzo) mi ha portato spesso in giro con lui quando l'andavo a trovare e ti assicuro che il parmigiano "serio" anche oggi è ben diverso da quello che si trova nel supermercato (lo stesso dicasi per i prosciutti di parma). La cosa che più mi ha stupito era il profumo che emanava nel momento in cui staccavi un pezzo dalla forma: straordinario!

    Ciao.
    Ultima modifica di chiaro_scuro; 20-09-2007 alle 14:43

  12. #27
    Data registrazione
    May 2007
    Località
    Francia - Alsazia
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    331
    Credo che oggi molte persone non sentono più la differenza tra un pranzo nostrano ed un pranzo "in scatola". Quindi non vedono più il motivo di dover comprare cibo fresco o direttamente dal contadino. Sono sicuro che in una mensa di scuola se prepari dei piselli in scatola avrai la maggior parte dei bambini contenti e finiranno il piatto, se invece prepari dei piselli raccolti dal giardino di casa, molti non li toccheranno nemmeno, hanno troppo il gusto di piselli...
    Sono pienamente d'accordo con Chiaro_Scuro, la differenza c'è

  13. #28
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    Nov 2004
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    Italy, Monza-Brianza
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    1.826
    Finchè mio zio ha le mucche, e porta il latte al caseificio 935, dove compro il parmigiano, sia fresco che oltre 36 mesi vado tranquillo.....

    mio zio conosce solo l'erba medica (quando è fresca) e il fieno (quando è secca)

    saluti
    nessun elenco materiale, impossibile l'aggiornamento giornaliero
    The difference between men and boys are the price of their toys

  14. #29
    Data registrazione
    Sep 2006
    Messaggi
    316

    ciao a tutti,

    un ogm è un organismo contenente un pezzo di Dna estraneo che può derivare da un organismo della stessa specie (una diversa varietà) o da una specie diversa e in questo caso si usa il termine "transgenico".

    Nelle piante ad esempio il primo tipo di ogm si ottiene con una procedura che si chiama "breeding" cioè tramite gli incroci in campo di piante di varietà diverse con caratteristiche interessanti (ad esempio posso incrociare un frumento molto produttivo ma poco resistente alle malattie con uno meno produttivo ma molto resistente e selezionare i figli che sono resistenti e molto produttivi).

    Ma veniamo al punto :

    Greenpeace dice che le specie di soia e mais usate nei mangimi per le mucche parmigiane sono prodotte da Monsanto e precisamente :
    - la soia: si chiama Roundup Ready, contiene il gene CP4 (resistenza ad un erbicida) di Agrobacterium (un batterio)
    - il mais: è il famoso BT cioè trasformato con il gene per la resistenza agli insetti che produce la tossina Bt del batterio Bacillus Thuringensis.

    Questi due ingredienti (soia e mais) sono in effetti transgenici; rimane invece da capire se è vero che questi sono stati usati dal consorzio parmigiano/reggiano!

    ciao


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