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Risultati da 1 a 12 di 12
  1. #1
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    Garanzia online: questa sconosciuta.


    Ciao ragazzi.
    Apro questo topic (mi scuso con i moderatori se è la sezione errata)per far luce sulla garanzia online e il rapporto che intercorre tra consumatore-rivenditore e distributore.
    Parto dalla mia situazione :
    Ho acquistato l'anno scorso un subwoofer da uno shop online e possiedo la fattura come documento di acquisto.
    Siccome il prodotto ha subito un malfunzionamento ho chiesto una settimana fa al rivenditore l'apertura della pratica Rma ma fino ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta...
    Ho deciso di chiamare direttamente il distributore ma non può effettuare lui direttamente l'assistenza in quanto devo prima contattare il rivenditore..
    Nonostante io gli abbia spiegato che il rivenditore non risponde e che le le solite callcenteriste fanno perdere tempo dicendomi che sarei richiamato ma all'atto pratico nulla,mi ha ha esortato ad attendere ancora qualche altro giorno...
    A questo punto vi chiedo se effettivamente il distributore può defilarsi dal fornire assistenza nonostante non è la prima volta che io mi reco in un centro di assistenza esibendo la fattura o lo scontrino del prodotto acquistato in negozio.
    Se dovesse passare altro tempo starei ad aspettare i comodi del venditore?
    Inoltre vorrei far leva sul fatto che in caso di difetto di conformità o vizio di fabbrica e ho letto che :
    "il consumatore che ricorre alla garanzia di legge non deve sostenere alcun costo, neppure quelli di trasporto. Quindi non possono essere richiesti diritti di intervento, rimborso dei costi di trasporto verso e da il centro di assistenza, costi per prodotti sostitutivi ricondizionati o nuovi, e così via."
    Perchè molti negozi online applicano le legge di consumo a proprio piacimento chiedendo l'invio del prodotto a proprie spese?
    Grazie a tutti per la collaborazione e allo sviluppo del topic.

  2. #2
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    in tanto c'è da chiarire un punto ben preciso ed importante, nel caso in questione direi vitale:

    tu hai scritto che sei in possesso di fattura che, come ben saprai, è cosa ben diversa dallo scontrino fiscale.

    La cosa è molto importante poichè la durata della garanzia è di 2 anni per i consumatori, direi, normali, quindi in possesso del comune scontrino fiscale, per chi richiede rilascio di fattura, avendone titolo, che sottostà a tutta un'altra regolamentazione fiscale, la durata della garanzia è, se ben ricordo, di 6 mesi, pertanto probabilmente saresti fuori dai termini.

    Verifica pertanto molto bene questo fatto.

    In ogni caso la normativa vigente stabilisce in modo chiaro che la garanzia deve essere fornita dal venditore, che dovrà farsi carico lui delle incombenze relative, ossia tu devi rapportarti con lui.

    Che poi, molte volte, per praticità ci si rivolga direttamente all'assistenza ufficiale del costruttore del prodotto o dell'importatore è solo una comodità.

    Nel tuo caso l'Assistenza ha giustamente fatto presente che si dovrà rivolgere lei, poichè non lo hai fatto tu, al venditore, per accertare che tutto sia in regola, probabilmente per accertarsi di dove sia stato fatto l'acquisto da parte loro.

    Moltissime reti di assistenza infatti non intervengono, giustamente direi, se il prodotto da riparare non è stato distribuito dall'importatore ufficiale, che è quello che ha messo in piedi e paga tale rete (o ha stipulato una convenzione con una rete già esistente); nel caso di venditori on-line, anche se situati nel nostro Paese, non è infrequente il caso di acquisti presso distributori stranieri, da cui possono ottenere prezzi più bassi per motivazioni varie (e in questi casi dovranno rimandare il prodotto a loro).

    Se il venditore è ancora in attività devi cercare di contattarlo, magari tramite Raccomandata R.R., facendogli presente che se non risponde e non ottempera ai suoi obblighi adirai a vie legali (magari così si dà una mossa).

    Nel caso spiacevole che il venditore non esista più (chiuso, fallito) ritengo che dovresti contattare il distributore italiano e discuterne con lui spiegandogli la cosa,magari autorizzerà l'assistenza ad intervenire.

    Rimane però in piedi la questione iniziale, accertati della cosa, nel caso sia veramente una fattura molto probabilmente non puoi più valerti della garanzia, verifica però i termini esatti ed il tempo intercorso.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
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    Sep 2010
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    Grazie Nordata di aver risposto.
    Il distributore è italiano e ha potuto,attraverso il seriale del prodotto, constatare che è partito da lui per poi essere venduto dal rivenditore.
    Non ho fatto io richiesta della fattura: essendo un privato e non avendo comunicato partita iva mi è stata comunque rilasciata la fattura con codice fiscale e forniti due anni di garanzia.
    Fatture del genere mi sono state rilasciate anche da altri shop online e sono stati rispettati i due anni di garanzia.
    E' vero che in prima istanza bisogna contattare il rivenditore in caso di Rma ma non si capisce bene se il codice del consumo obbliga il distributore a fornire garanzia in caso di cessata attività del rivenditore o per ritardi eccessivi da parte dello stesso nel fornire assistenza adeguata.
    C'è da dire che se il distributore evita quanto sopra esposto porterà il consumatore ad avere molte riserve all'acquisto online...

  4. #4
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    Salve,
    argomento più e più volte sviscerato, ma visto che si parla di diritti è sempre bene ripetere... giova e aiuta tutti.

    Primo passo... leggete, salvate e periodicamente ripassate questo documento assai completo ed esaustivo su quasi tutti i vostri diritti in materia di garanzia legale e commerciale:

    http://www.checkupdiritti.it/documenti/caos_calmo.pdf

    Secondo passo... entriamo nel merito di un particolare, spesso si sente parlare di fattura. Questo non è una discriminante a priori, occorre sempre far riferimento che tipo di vendita si sta concretizzando, il Codice del Consumo si riferisce principalmente alla transazione tra venditore professionale e acquirente privato. In questo caso benchè si parli di fattura, si tratta a grandi linee di una prova d'acquisto parlante e non intacca alcun diritto, qualora in calce sia riportato il codice fiscale dell'acquirente. Ben diverso il caso che il compratore utilizzi il bene come professionista e in calce alla prova d'acquisto vi sia una Partita d'Iva.



    Anzi azzarderei, lo ammetto anche per gloria personale nell'averla anche solo riportata, che questa guida è talmente esaustiva che andrebbe posta in rilievo in qualche angolo del forum così che i tanti acquirenti di queste pagine possano sempre avere un riferimento su dubbi e comportamenti da tenere o avere.
    Ultima modifica di Neros22; 16-01-2013 alle 07:49

  5. #5
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    Grazie Neros di aver partecipato alla discussione
    Ma nel mio caso il distributore,in caso di mancata partecipazione o ritardi impropri da parte del venditore nell'attivare la procedure di Rma,può non fornire assistenza?
    Inoltre le spese di spedizioni sono a carico del cliente?
    Perchè la pratica diffusa vuole che all'invio della merce difettosa le spese sono a carico del cliente mentre quelle di restituzione della stessa sono a carica del venditore.
    Tempo fa chiesi Rma alla Logitech e mi inviarono direttamente il corriere per prelevare il prodotto difettoso e me lo hanno restituito sempre a spese loro;diversamente altri prodotti informatici o dovuto pagare io le spese di spedizione.
    Grazie

  6. #6
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    L'articolo, che ti consiglio di leggere integralmente... sottolinea chiaramente come il cliente non dovrebbe sostenere alcuna spesa per riavere l'articolo funzionante. Il che significa nemmeno la spedizione... ma questa è la teoria, la pratica andrebbe declinata caso per caso.

    Il rivenditore giustamente non è tenuto per legge ad assumersi oneri, il Codice chiama in causa solo 2 parti... il venditore e l'acquirente. Tutto quanto al di fuori di questo è giustamente su scala volontaria e costituisce un servizio extra che il rivenditore o spesso il produttore fornisce quale integrazione ed extra value del prodotto.

    Formalmente solo il venditore è tenuto a rispettare doveri per legge, ovviamente caso per caso dovrà essere analizzato e considerato nei suoi particolari, ma qui in pubblico credo sia meglio evitare.

  7. #7
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    Nel caso in cui il venditore chiede ,a spese del cliente, l'invio della merce difettosa non è corretto ,giusto?
    Vorrei far leva su questo dato perchè spesso i rivenditori applicano la legge a proprio favore...

  8. #8
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    Mi sembra che Neros abbia chiaramente ribadito quello che avevo già scritto, ossia che è il venditore a doversi assumere gli oneri relativi alla riparazione, oneri tra cui però non rientrano quelli relativi alla acquisizione del prodotto che dovrai pertanto fargli pervenire tu, come accadrebbe con un qualsiasi negozio fisico (a meno che non vi siano particolari accordi stipulati all'atto della vendita, alcuni marchi, per alcune tipologie di prodotti prevedono il ritiro e la consegna direttamente a casa dell'acquirente, senza alcun aggravio di spesa, ma sono, appunto, clausole ben specificate).

    Il fatto che sia un venditore on-line, per cui non direttamente raggiungibile, direi che è stata una scelta iniziale tua in base a valutazioni varie, tra cui, sicuramente, il minor costo del prodotto, tenendo però ben presenti le eventuali "scomodità" legate alla tipologia di venditore.

    Mi è capitato di acquistare prodotti da negozi fisici ma non della mia città e, una volta, di avere poi bisogno di assistenza in garanzia, ho riimballato il tutto e l'ho portato ad un corriere, pagato e spedito al venditore, mi sembra cosa normale (poi il venditore me lo ho rispedito, a sue spese, ma questo è stato un suo favore, mi avesse fatto pagare le spese della spedizione di ritorno non avrei avuto nulla da obiettare).

    Tra l'altro sono andato a leggere il link indicato, credevo fosse un riferimento a qualche legge, ma è solo una delle tante "inchieste" fatte da una rivista e non dice nulla di nuovo rispetto a quanto stabilisce la legge in materia di garanzia, anzi, mi sembra non faccia riferimento neanche ad alcun articolo, cosa che avrebbe potuto aiutare il lettore per un eventuale approfondimento.

    Per rispondere direttamente alla domanda fatta da Spytek appena prima di questo mio intervento: non mi sembra di aver mai letto che il venditore sia obbligato ad accollarsi le spese di spedizione a lui del prodotto, il prodotto va fatto pervenire a lui, se si trova sotto casa lo si porta, se è in un'altra città si può scegliere se andare a portarglielo o spedirglielo, sicuramente non deve pagare lui le spese, infatti nella legge si fa chiaramente riferimento a spese per la riparazione, che sarà sicuramente gratis, non ad altro.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 16-01-2013 alle 12:25
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
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    Citazione Originariamente scritto da nordata Visualizza messaggio
    Mi è capitato di acquistare prodotti da negozi fisici ma non della mia città e, una volta, di avere poi bisogno di assistenza in garanzia, ho riimballato il tutto e l'ho portato ad un corriere, pagato e spedito al venditore, mi sembra cosa normale (poi il venditore me lo ho rispedito, a sue spese, ma questo è stato un suo favore, mi avesse fatto pagare le spese della spedizione di ritorno non avrei avuto nulla da obiettare).
    Su questo non sono molto d'accordo.
    Mi spiego:
    LA richiesta della garanzia è dovuta chiaramente ad un vizio o difetto di fabbrica del prodotto e non certo per il tipo di utilizzo da parte del cliente.
    Essendo il prodotto con difetto di conformità sarebbe giusto dividere le spese per spedire e per reinviare il prodotto;politica adottata dalla maggiorparte degli shop online.
    Se il venditore o il distributore che sia rifiuta di dividere le spese di spedizione non migliora,di certo,l "l'immagine" del marchio.
    Ricordo che la Logitech ti invia il corriere a casa per prelevare il prodotto a sue spese.
    Saranno politiche diverse ma di certo non sarebbe giusto far pagare tutto al cliente per un prodotto il cui malfunzionamento è imputabile a difetti di fabbrica.
    Ciao
    Ultima modifica di Spytek; 17-01-2013 alle 18:04

  10. #10
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  11. #11
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    Mi sembra che quell'articolo (che, comunque, è solo un articolo di giornale) non dica nulla di nuovo e riporta quella che è la "prassi" comune che, ricordo, è appunto "prassi" non "legge", pertanto non la si può invocare come obbligo.

    Tralasciando il punto dell'acquisto presso negozio fisico di altra città per il quale mi sembra ovvio che si debba spedire a proprie spese, nel caso di acquisto on-line si fa menzione alle spese "ripartite": il cliente paga le spese di invio ed il venditore quelle di ritorno.

    Nell'esempio che ti avevo fatto era infatti accaduto questo: io ho pagato l'invio e il venditore il ritorno.

    Questo lo fanno praticamente tutti, però non esiste un obbligo chiaro di legge e la cosa da tenere a mente è questa, per cui se il venditore chiede il pagamento anche delle spese di ritorno che fai, gli intenti causa? Credo di no, viste le molto poche speranze di vincerla, al massimo non ti servirai più di quel venditore, ne riceverà un danno all'immagine? Probabile, ma lascia che di questo si preoccupi lui, da parte tua non puoi fare molto.

    Come vedi, comunque, quanto meno le spese di spedizione a lui toccano a te.

    Comunque mi sembra strano che l'assistenza non accetti il tuo invio diretto.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  12. #12
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    Concordo pienamente con quanto scritto da te Nordata
    Comunque il venditore si è fatto sentire e devo spedire il prodotto ad un centro autorizzato
    Ciao


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