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Discussione: amazon: condizioni di lavoro disumane !
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17-02-2013, 14:09 #1
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amazon: condizioni di lavoro disumane !
non so se avete visto/letto cosa sta uscendo fuori relativamente allo stabilimento tedesco di Amazon.
condizioni di lavoro disumane, lavoratori stipati come bestie guardati a vista da personaggi discutibili.
se per risparmiare qualche euro sui prodotti il prezzo da pagare dev'essere questo, io non comprerò mai nulla da quel sito.
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17-02-2013, 14:26 #2
la concorrenza,e' il pane del commercio .
c'e la concorrenza sleale,che fa chiudere i negozi in italia.
adesso pero' non mi pare che ci si lamenti , dei prodotti che costano meno,perche' prodotti in cina , oppure nel posto piu' disgraziato del mondo,dove non esistono poteri contrattuali per nessuno.
e' troppo facile scandalizzarsi e dire io non compro piu!.
non credo, che un individuo dotato di un minimo di coscienza,non sappia che comprando prodotti ,provenienti da paesi che non elenco,alimenta lo sfruttamento dei piu poveri.
si fa presto a tapparsi orecchie ed occhi,e razzolare male.
de gustibus non disputandum est.
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17-02-2013, 16:18 #3
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sicuramente.
tuttavia se possiamo fare in modo, non comprando da certa gente, che almeno una parte della catena, in questo caso la distribuzione, preveda dei sacrifici del genere per i lavoratori, ben venga la denuncia pubblica e morale.
mi sembra un volere cercare una giustificazione dire " eh ma succede qua , la .. e non possiamo far niente "Ultima modifica di darkgoky; 17-02-2013 alle 16:24
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17-02-2013, 17:24 #4
Ho lavorato gratis per 2 anni e mezzo in Italia (Roma) sotto una forma di sfruttamento legale chiamato "pratica professionale", anzi, spesso non ricevevo nemmeno un rimborso per le spese sostenute.
Il 99% del tempo "speso" (leggasi perso) durante questo periodo non serve assolutamente nulla, se non ad evitare ad altri perdite di tempo e seccature varie.
Alcune volte sono stato trattato malissimo, tanto che dopo i primi 6 mesi ho dovuto cambiare luogo per non mettere letteralmente le mani addosso al titolare.
Nessuno però si è mai scandalizzato di ciò, anzi tuttora migliaia di ragazzi si trovano in questa situazione.
Sfido a trovare qualcuno che non si è rivolto ad un determinato professionista solo perché sfruttava i ragazzi che stavano imparando il lavoro.
Quindi dopo tale premessa, personalmente, continuerò a comprare da loro perché sono veloci, affidabili e serissimi nei confronti dei clienti (mi hanno cambiato un prodotto solo perché non mi serviva più, alla faccia di chi disquisiva, su delle pagine di questo forum sulle condizioni necessarie per poter esercitare il diritto di recesso, tirando in ballo sentenze e dottrine giuridiche).
Siamo nell'era del consumismo; per poter stare bene in molti qualcuno purtroppo DEVE stare peggio, che questo piaccia o meno.
La Foxconn come tratta i suoi dipendenti?Però l'Iphone lo vogliamo o no?
E' triste dirlo, ma a nessuno di noi (o a pochissimi) alla fine importa di cosa succede in Africa, in India, in Pakistan o nella civilissima Germania, ammettiamolo.
Altrimenti basterebbe che ognuno di noi (per noi intendo il miliardo di persone che vivono in occidente) destinasse metà dei suoi averi in beneficenza per risolvere in un colpo solo fame, miseria e malattie.
Il resto è solo ipocrisia.
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17-02-2013, 20:24 #5
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ma denunciare situazioni non a norma è ancora possibile oppure bisogna stare zitti e accettare tutto passivamente della serie " le tangenti ci sono non scandalizziamoci " ?
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17-02-2013, 21:00 #6
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quest ultimo tuo esempio ricade nel tema politico ed il regolamento vieta certe dissertazioni non posso comunque esimermi dal dire che quel commento sarà anche fuori luogo ma è onestamente pragmatico. proprio oggi la notizia di una maxi multa inflitta ad un noto marchio di autp tedesche beccato nel dare laute tangenti in certi paesi per favorire la propria redditività. Parimenti quanto accade in amazon è frutto di un sistema ben diffuso, fatto di abbattimento dei costi, prezzi concorrenziali che trova origine anche in scelte discutibili. Ma d altronde questa è la società che ci siamo creati.
su amazon ricordo un vecchio articolo che diceva che levando dai distributori di snack le lampadine, risparmiavano, se ricordo bene 80000 euroml anno.
lo considerai geniale.
Meno bella la decisione di risparmiare privando i magazzini dell aria condizionata ma è pur vero che molte delle comodità e dei diritti acquisiti oggi 70 anni fa se li sognava la classe operIa, eppure lavoravano lo stesso.
Non sto certo auspicando al ritorno e alla perdita dei progressi acquisiti, non sia mai.
Alla fine siamo noi gli unici responsabili. abbiamol obbligo d informarci e poi decidere secondo coscienza.
Personalmente compro su amazon e sono lieto del risparmio e del servizio offertomi.
modifica messaggio: come dicevo sta a noi l obbligo d informarci e mi sono appena visto il servizio giornalistico su amazon, che dire non pensavo ad una situazione simile, resta il fatto che se guardiamo al terzo mondo iperproduttivo succede anche di peggio.
Se non altro ora amazon dovrá colmare questo danno d immagine e magari investirà sulle condizioni di lavoro.Ultima modifica di gorecki; 17-02-2013 alle 21:30
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18-02-2013, 14:26 #7
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18-02-2013, 15:44 #8
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mah, dire io non compro più è facile ipocrisia... la cosa "strana" è che sia successo nella progredita germania.
Volevo farvi notare che queste condizioni ci sono in tutti quei laboratori dei paesi in forte espansione (tipo india e cina per fare due esempi) dove molti famosi marchi vanno a "delocalizzare"... e ci sono anche nella nostra bella italia dove per rientrare nei costi si producono beni tipo tessile, calzature in seminterrati illegali.
La rivolta deve partire dai lavoratori che si devono organizzare e ribellare, mi rendo conto che la cosa è dura e molte volte non hanno scelta, ma è l'unica soluzione.
Che cosa triste...
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18-02-2013, 17:48 #9
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io avevo capito che la ditta tedesca è una logistica in appalto e Amazon le ha tolto il mandato.
PF9986 & KLV-S26A10 ; RHT498H ; TX-SR601 ; KHT1005 ... (roba vecchia)
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18-02-2013, 19:17 #10
Anche perchè non mi sembra che Amazon costruisca qualcosa (al massimo fa produrre da OEM per poi mettere il suo marchio).
Amazon alla fin fine è un negozio on line, con magazzini dislocati nei vari Paesi, magari dati in appalto, questo sarà stato uno di quelli.
Però vedo che anche in Germania quando c'è da guadagnare non guardano tanto per il sottile (come in tutto il mondo).
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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19-02-2013, 08:21 #11se per risparmiare qualche euro sui prodotti il prezzo da pagare dev'essere questo, io non comprerò mai nulla da quel sito.
Cominciamo con il fatto che stai utilizzando un computer , un monitor ed una linea telefonica , probabilmente hai anche un cellulare e qualche altro apparato elettronico , la totalità di questi usa un qualche chip prodotto a Taiwan :
http://www.asianews.it/notizie-it/I-...iwan-4627.html
I loro nomi sono lunghi e difficili da pronunciare, quindi i capi delle fabbriche gli assegnano un numero invece di chiamarli per nome. A me sembrano più prigionieri che lavoratori". "I loro luoghi di lavoro sono sporchi – denuncia - e lavorano tutto il giorno: spesso le donne sono vittime di abusi sessuali. I capi, al loro arrivo, gli "sequestrano" i passaporti per non farli andare via: se poi i dirigenti hanno problemi finanziari, semplicemente non li pagano"
[omiss]
"Il problema principale –spiega Banchongsil - è relativo agli stipendi ed alle condizioni di vita degli impiegati, a volte costretti a dormire in 220 in uno stanzone senza adeguati servizi igienici. Il cibo non è mai abbastanza per tutti e gli operai devono spendere parte della paga per mangiare. Non possono usare il telefono e chi lo fa deve pagare una multa fino a 3 mila dollari di Taiwan [circa 77 euro ndr]". Le regole dei padroni sono fatte rispettare da agenti di sicurezza che "nelle fabbriche e nei dormitori usano manganelli elettrici con chi protesta". "In alcuni casi – continua - i responsabili delle aziende mandano a casa i lavoratori che hanno problemi. Il giorno di paga viene spesso rimandato e i salari non sono consegnati mai ai dipendenti, ma ai loro "agenti", che "concedono" massimo 1000 dollari di Taiwan al mese".
http://espresso.repubblica.it/dettag...puglia/1370307
Ma da queste parti se ne infischiano anche della Costituzione: articoli uno, due e tre. E della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per proteggere i loro affari, agricoltori e proprietari terrieri hanno coltivato una rete di caporali spietati: italiani, arabi, europei dell'Est. Alloggiano i loro braccianti in tuguri pericolanti, dove nemmeno i cani randagi vanno più a dormire. Senza acqua, né luce, né igiene. Li fanno lavorare dalle sei del mattino alle dieci di sera. E li pagano, quando pagano, quindici, venti euro al giorno. Chi protesta viene zittito a colpi di spranga. Qualcuno si è rivolto alla questura di Foggia. E ha scoperto la legge voluta da Umberto Bossi e Gianfranco Fini: è stato arrestato o espulso perché non in regola con i permessi di lavoro. Altri sono scappati. I caporali li hanno cercati tutta notte. Come nella caccia all'uomo raccontata da Alan Parker nel film 'Mississippi burning'. Qualcuno alla fine è stato raggiunto. Qualcun altro l'hanno ucciso.
http://www.liceoberchet.it/ricerche/...ger_cinesi.htm
Per confezionare un paio di Timberland, vendute in Europa a 150 euro, nella città di Zhongshan un ragazzo di 14 anni guadagna 45 centesimi di euro. Lavora 16 ore al giorno, dorme in fabbrica, non ha ferie né assicurazione malattia, rischia l'intossicazione e vive sotto l'oppressione di padroni-aguzzini. Per fabbricare un paio di scarpe da jogging Puma una cinese riceve 90 centesimi di euro: il prezzo in Europa è 178 euro per il modello con il logo della Ferrari. Nella fabbrica-lager che produce per la Puma i ritmi di lavoro sono così intensi che i lavoratori hanno le mani penosamente deformate dallo sforzo continuo. L'impresa di Zhongshan si chiama Kingmaker Footwear, con capitali taiwanesi, ha 4.700 dipendenti di cui l'80% donne. Ci lavorano anche minorenni di 14 e 15 anni. La maggioranza della produzione è destinata a un solo cliente, Timberland.
http://olmo-al-brembo.netweek.it/not...re-349474.html
L’uomo, titolare di un’impresa edile, allo scopo di trarne ingiusto profitto si avvaleva della prestazione d'opera di tre cittadini stranieri, tutti sprovvisti di permesso di soggiorno, senza aver regolarizzato in alcun modo la loro posizione amministrativa, facendoli lavorare anche in trasferta e di notte, ed alloggiandoli sul posto di lavoro su mezzi di fortuna. L'attenzione dei militari è stata attirata proprio dal fatto che, a mezzanotte e mezza, vi fosse nel cantiere una strana operosità. Gli stranieri, partiti il 23 ottobre dalla provincia di Treviso, alloggiavano in precarie condizioni igienico-sanitarie all'interno di alcuni furgoni.TV : LG OLED65C8PLA AMPLI A/V : Yamaha RX-V685 DIFFUSORI : B&W M1 DECODER : Sky Q Platinium CONSOLE : PS4 Pro NAS : QNAP TS-451 TELECOMANDO : Logitech Harmony Touch PC : Vecchiotto ma va bene così
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19-02-2013, 09:29 #12
Premetto che non offro e ho intenzione di manifestare alcun parere o giudizio sui marche e le ditte riportati in queste pagine, sono riflessioni personali e non intendo diffamare o cmq screditare nessuno.
Ad ogni modo vorrei partire dal ben documentato post di FabrizioA per porre una domanda... e allora? C'è il male, c'è chi si comporta male, cosa dobbiamo fare? Chiudere gli occhi di fronte ad esso, sperando che non ci raggiunga mai direttamente? Non mi riferisco solo alle condizioni di lavoro, ma al contesto generale.
Il plusvalore, ... di marxista memoria, frutto del lavoro dell'uomo è ormai sempre più visto come un onere, da quando la globalizzazione, gli aerei, le tlc, internet hanno ristretto il mondo e portato alla rottura quel vincolo che vedeva i guadagni dell'impresa legati al lavoro dei suoi operai, che veniva lautamente ripagato in riferimento a quanto questo fosse produttivo e l'azienda florida.
Rotto il giochino, con l'avvento della delocalizzazione, con l'aumento della concorrenza, con la riduzione dei costi e la tanto celebrata efficienza... che a mio avviso poco significa in termini di lavoro, perchè efficienza alta significa ottenere molto dalle risorse investite e quindi in un mercato in cui i prodotti vendibili sono limitati ha la conclusione di limitare le risorse investite e quindi il lavoro messo a disposizione... con la volontà di riscatto di popoli che ingiustamente da decenni vivono in una condizione troppo diversa dall'occidente ricco, che per altrettanto tempo si è illuso che il bengodi durasse, ecco tutto questo stà delineando il mondo del lavoro attuale.
Allo stesso modo è qui che lo Stato deve intervenire, nell'impedire che si crei uno squilibrio di forze, ormai sempre meno colmabile, tra chi il lavoro lo offre e chi il lavoro lo domanda. Certo, occorre far presente come in questa globalizzazione lo Stato conti ormai poco e come servano le aggregazioni di Stati, i controlli sulle importazione, la continua richiesta che in tutto il mondo ci siano condizioni minime di lavoro, perchè senza di questo non è che alcuni lavoreranno e altri meno, ma che tutti saranno prima o poi costretti ad abbassare le proprie pretese di diritti.
Certo la realtà descritta da FabrizioA o cmq descritta negli articoli da lui riportati è purtroppo molto variegata e complessa, ma non credo che l'atteggiamento del far spallucce, che forse qualcuno pensa sia l'unica via possibile, sia proficuo. In passato delle battaglie da parte dei customers sono state combattute, alcune anche vinte.
Ad esempio io quando posso rinuncio a qualche, recentemente molti, acquisti, spendo un poco di più, ma ho riscoperto il negozio sotto casa... perchè riconosco, come ho detto più volte che la guerra selvaggia alla riduzione dei prezzi, se oggi è una manna che ci permette l'acquisto insperato, prima o poi arriverà a tagliare il nostro futuro o magari quello dei figli o dei figli dei figli... il negoziante sotto casa, magari investirà da me i proventi ed io potrò cambiare l'auto o andare dall'artigiano o cambiare un altro tv.
Ripeto, non entro nel merito della questione... non ho gli strumenti per farlo e cmq se li avessi, sarebbero marginali e in quanto tale anche se mi facessi un'idea la terrei, anzi la tengo, per me.
Grazie... spero di non aver scritto nulla di offensivo, dato che la paura di scrivere, di cui ho già parlato in un altro thread che ho aperto e che purtroppo, nonostante i cortesissimi e interessantissimi interventi di molti, che ringrazio, è un poco morto, è tantissima.Ultima modifica di Neros22; 19-02-2013 alle 10:29
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19-02-2013, 12:43 #13
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19-02-2013, 14:01 #14
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sinceramente mi sembra un discorso inutile e fuori luogo.
per fare un paragone mi sembra un pò come chi è favorevole alle centrali nucleari perchè tanto ci sono anche in Francia, perchè tanto dietro casa ho la centrale dell'enel, l'inceneritore, la discarica, il depuratore dell'acqua..
cioè siccome in tanti paesi la gente viene sfruttata allora tantovale fregarsene e fare in modo che accada anche qui ?
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19-02-2013, 15:31 #15
Non mi sembra, credo che fosse solo per stigmatizzare il fatto che alcuni si dimostrano scandalizzati quando si verifica qualche episodio particolare che però in pratica non li tocca più di tanto, facendo proclami di "vendetta" facili da mantenere (non credo che tutti i giorni si faccia la spesa da Amazon), sorvolando però su altri fatti analoghi che toccano, questi sì, la vita quotidiana o quasi (come l'esempio dei pomodori dimostra).
Giusto indignarsi per il fatto di cui al titolo, però credo che tutti si continuerà quasi ogni giorno a mangiare un bel piatto di pastasciutta condito da un bel sugo e tantissime mogli continueranno tutti gli anni ad acquistare cassette di pomodori per preparare i vasetti di sugo da usare poi tutto l'anno.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).