Ninja ha detto:
Mi piacerebbe che intervenissero spiegando cosa si fa, che risultati produce, quanto costa, quali alternative esistono.
Spero che leggano.
Grazie per avermi invitato al thread, non lo avevo visto in effetti.
Prima di tutto segnalo un "simil intervento" del locale
di ghei dall'altra parte :
http://www.epiguren.com/forum/viewtopic.php?p=34627#34627 che in qualche modo evidenzia quali siano i problemi legati ad una taratura video.
In sostanza, riassumo :
1) Bisogna avere lo strumento giusto (e saperlo usare)
2) Bisogna avere malizia, esperienza ed occhio
3) Bisogna conoscere (davvero) il display che si va a calibrare e capire se lo si può effettivamente calibrare come si vorrebbe.
Non sempre questi tre punti combaciano, purtroppo.
Sebbene in questo thread sia stato nominato anche il "riferimento" per quello che è la persona in grado di tarare un VPR al massimo (l'Ing. Manuti), sono convinto che anche lui a volte si è trovato in "mezza difficoltà" davanti a menù o sotto menù vari perchè non sapeva esattamente cosa producessero. Magari mi smentirà seccamente, ma il "problema" è che a volte i programmatori di questi display (che sono bravi ragazzi, persone ragionevoli e preparate, ma che non hanno la vera idea che il loro prodotto poi finisce nel salotto di qualcuno ...

) chiamano con termini "custom" operazioni od azioni all'interno del loro processo HW + SW che altri chiamano in tutt'altra maniera.
Per cui, anche se si soddisfano i punti 1) + 2) sopra descritti, si rimane a volte un attimo "spiazzati".
Proprio per questo, in caso si sia giornalisti o recensori, ci si interfaccia direttamente con le Case produttrici (che non ti dicono MAI tutto ... lo so bene io

), in modo da poter svolgere la propria calibrazione al meglio.
Nel caso invece si sia "solo" un professionista di questi impianti, ti devi arrangiare e fare di necessità virtù.
Questo non vuole dire che devi per forza essere Mandrake o che non si è in grado di tarare tutto quello che c'è in commercio, ma solo che bisogna usare una buona dose di
grano salis e non sottovalutare la cosa.
Quando lavoravo in assistenza mi sono capitate persone certificate
ISF che pretendevano di insegnarmi il mestiere, avendo grosse lacune e non sapendo nel dettaglio come funzionavano i "miei" proiettori. Vi lascio immaginare la mia considerazione per le suddette.
Quando il corso
ISF l'ho fatto anche io, ho trovato dei "colleghi" che non capivano una mazza di quello di cui si discuteva ma che alla fine in qualche maniera ne saltavano fuori.
Questo cosa vuole dire ? Che professionisti non ci si improvvisa, e che neppure un attestato certifica che si è davvero "preparati". Bisogna sempre avere voglia di conoscere, sperimentare ed essere aperti a quello che il mercato offre. Con un pizzico di umiltà e senza mai avere paura di imparare da qualcun'altro.
Tornando a bomba in topic, tarare un display (non solo un VPR) vuole dire avere di fronte un HW che effettivamente permetta di essere tarato finemente. Ammesso e non concesso che questo sia quello che abbiamo per le mani, bisogna considerare quali e quante sorgenti abbiamo a disposizione.
Qui riemerge il discorso di conoscere i proiettori a fondo.
I vari segnali in igresso, solitamente vengono divisi in "famiglie" per il percorso che effettueranno all'interno del front end e del successivo video processing.
Questo vuole dire che se devo tarare la via del CVBS e del S-Video, probabilmente mi basterà un'azione unica.
Nel caso di YPbPr interlacciato e progressivo, invece, quasi sicuramente due. E così via.
L'RGBS da SCART non è equiparabile ad un RGBHV da DB15HD, per cui, nonostante siano due segnali "simili" hanno percorsi diversi.
Se di addentriamo sul digitale, iniziano i "dolori".
DVI ed HDMI potrebbero essere già "pronti" per diventare immagine senza troppe modifiche da parte del front end, ma li la filosofia delle case è completamente diversa.
Ad oggi sono in grado di rivoltare come un calzino Sim2, Vidikron e Runco (ed anche con i derivati 3 chip Delta - based che sono molto vicini fra di loro, tipo Barco, Marantz, DreamVision etc.), ma fra i primi ed i secondi, ad esempio, il modo di gestire una HDMI è completamente diverso.
Quale è meglio, chi ha ragione ?
Nessuno dei due ed entrambi, si tratta solo di approcci diversi.
Quindi, avere un idea di come sia fatto "dentro" un proiettore e di come funzioni è una gran bella cosa.
Discorso segnali.
Si possono usare dei generatori esterni di patterns, con segnali calibrati e certificati, ma poi le sorgenti in commercio si comportano in maniera, a volte, leggermente diversa. Quindi ben venga il generatore, ma poi si affina il tutto con un DVD ed un pò di esperienza. E se non si possono usare i DVD .... ecco ... li iniziano i problemi !
Ci sono segnali (tipo l'amato/odiato Sky) che cambiano ampiezza e livelli da canale a canale

, in quel caso si cerca per quanto possibile di trovare una media fra di loro, consci che quello schifo che arriva dall'etere comunque non aiuterà a far rendere il proiettore al massimo.
Bisogna anche ricordarsi che "idealmente" si dovrebbe tarare tutta la catena HW per quel segnale (sorgente, cavi, processori, etc), e se si utilizza il generatore, invece, se ne tara solo l'ultimo anello (VPR + Schermo + Ambiente in questo caso). Quindi bisognerebbe sempre percorrere la prima strada, anche se non sempre è possibile per difficoltà oggettive e facilmente comprensibili.
Una taratura poi non è eterna, soprattutto per le lampade che si comsumano e via via cambiano il loro spettro video (soprattutto le Xenon), e perchè se i percorsi ottici non sono sigillati contro la polvere, alla lunga si sporcano. Se le lenti non sono di prima scelta tendono anche ad opacizzarsi leggermente (non molto, ma uno strumento rileva questi cambiamenti). Per cui, a ragion veduta bisgnerebbe tarare più volte un VPR in un "ciclo lampada" e durante la vita del proiettore stesso. Cosa che nessuno fa, anche perchè avendo un'immagine unica il nostro occhio si "abitua" presto a questi cambiamenti (quasi non ce ne accorgiamo) e magari un colpo in più di Brightness ogni tanto ci toglie dai problemi.
Innegabile è il fatto che se non si tarano out of the box, ben pochi VPR rendono per quello che potrebbero, indipendentemente dal loro prezzo d'acquisto. Anche qui, ovviamente, ci sono prodotti e prodotti, e possibilità operative (nel senso a più ampio respiro) che sono le più disparate.
Se mi sono dimenticato qualcosa, sono qui.
Spero che intervenga anche Andrea (Manuti) che magari sarà più specifico nell'utilizzo degli strumenti di misura. Così poi Sasà è contento :ciapet:
Mandi !
Alberto
