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Risultati da 1 a 13 di 13

Discussione: Cavo subwoofer

  1. #1
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    Jun 2007
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    Cavo subwoofer


    Un saluto a tutti, vorrei farmi un cavo di segnale lungo 3,5 / 4 metri per il sub attivo, cosa posso usare come cavo dalla buona sezione e resa?

    Grazie

  2. #2
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    Essendo un cavo di segnale la sezione non è certo un parametro determinante.

    Io ho utilizzato il solito RG59, schermatura ottima, poichè è un cavo per Alta Frequenza; lunghezza una decina di metri, nessun problema particolare.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 08-06-2011 alle 14:40
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
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    Mar 2009
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    Ciao, un cavo "Tasker" di discreta sezione e sei a posto, ad esempio il Tasker C206.
    Io uso un Tasker "TSK 1031" lungo 3 metri, autocostruito, e mi trovo benissimo.
    -

  4. #4
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    Feb 2004
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    Scusa, ma tu hai collegato un sub attivo con un normale cavo unipolare (quindi utilizzandone due) ?

    Tra l'altro loro stessi indicano quel cavo come adatto per farci i cavi per i puntali dei tester o strumenti di misura in genere (come si può dedurre anche dalla offerta di colori disponibili).

    Cavetto che poi ha una sezione di 1 mm.q. quindi inadatto anche per un normale collegamento di potenza a un diffusore non amplificato, probabilmente sarà molto morbido e flessibile, condizione indispensabile per l'uso cui dovrebbe essere destinato normalmente.

    Dovendo veicolare un segnale un cavo coassiale (ergo, schermato) sarebbe indispensabile, anche perchè porta il segnale ad un sub quindi un apparecchio molto sensibile ai segnali di frequenza molto bassa, come sono appunto sono i disturbi captabili nei nostri ambienti (50 Hz - 100 Hz).

    Direi che il tuo consiglio, in questo caso, non sia pertinente.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 08-06-2011 alle 14:57
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  5. #5
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    Mar 2009
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    Nordata scusa, hai risposto a me?
    Premesso che sono sempre quello che vuole imparare, ho scritto che mi trovo bene, non che sia il cavo più adatto... e dato che sono sempre pronto a sperimentare, quale tipo di cavo consiglieresti per connettere un sub attivo? (possibilmente indicando una marca ed un modello) Grazie. Ciao!
    EDIT: il cavo che usi tu (RG59) è un semplice cavo coassiale video... nel senso, un cavo per connetterci anche l'antenna TV... giusto? E pensi sia l'ideale per connetterci un sub? (Lo chiedo ovviamente con lo spirito di chi vuole imparare).
    -

  6. #6
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    Feb 2004
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    Citazione Originariamente scritto da box98000
    il cavo che usi tu (RG59) è un semplice cavo coassiale video... nel senso, un cavo per connetterci anche l'antenna TV... giusto?
    Mi sembra che tu assegni al termine "semplice" una connotazione spregiativa, di cui non vedo motivo, non esistono cavi coassiali "complessi", al massimo ne esistono di migliori o di peggiori.

    Il cavo coassiale ha una particolare geometri studiata per evitare che interferenze elettromagnetiche possano andare a sovrapposri al segnale che scorre nel cavo e finendo nell'apparecchiatura collegata, con effetti imprevedibili.

    Per questo motivo uno dei due conduttori assume la forma di un cilindro cavo al cui centro viene fatto passare l'altro conduttore.

    Nei cavi coassiali usati normalmente questo cilindro è fatto di maglia di fili di rame (argentati o meno) e il conduttore centrale è affogato in un materiale isolante che può essere di vario tipo: plastiche varie oppure teflon o simili; esistoni dei cavi coassiali in cui la schermatura è fatta di un corrugato di rame, un vero e proprio tubo, a volte manca anche l'isolante interno sostituito da piccoli distanziatori messi a spirale per tenere fermo il conduttore centrale.

    Il fatto che un cavo coassiale sai per bassa o alta frequenza non ha molta importanza per i nostri scopi, in alta frequenza è importante che il cavo abbia una impedenza specifica, solitamente 50 o 75 Ohm (infatti la serie RG esiste con entrambi i valori) questo perchè in tale campo di appllicazione si segue la regola che uscita, conduttore e ingresso devono avere tutti la stessa impedenza, pena l'insorgere di riflessioni e perdite di segnale, in questo campo il disadattamento di impedenza è una vera bestia nera.

    In bassa frequenza non esiste tale necessità, anche perchè in campo consumer le uscite hanno sempre impedenza bassa e gli ingressi impedenza media-alta, non c'è pertanto nulla da accoppiare, i valori sono diversi.

    Nel settore pro esiste lo standard 600 Ohm , ma solo in determinati apparecchi e per certi usi, non è certo il nostro caso.

    Un cavo per alta frequenza deve anche avere una bassa capacità poichè la stessa diventa importante alla frequenze di lavoro tipiche di questi cavi, causando attenuazioni rilevanti del segnale.

    Sui cataloghi dei costruttori viene infatti sempre indicata, oltre al valore di impedenza, la capacità/metro e l'attenuazione/metro alle varie frequenze, a parità di cavo più la frequenza sale e più aumenta l'attenuazione.

    In bassa frequenza ci si ferma ai 20.000 KHz, non alle decine o centinaia di MHz, per non parlare dei GHz, dell'alta frequenza.

    Ultima cosa, in campo video e per il segnale digitale coassiale in standard S/PDIF si usa il valore di 75 Ohm.

    Detto tutto questo credo tu possa convenire che un "semplice" RG59 è più che adatto per veicolare il segnale di un sub attivo, avendo una ottima schermatura ed il diametro adatto per inserirgli i normali connettori RCA.

    Si potrebbe anche usare del normale cavo schermato per bassa frequenza, che avrebbe il vantaggio di essere un pochino più flessibile.

    Tutto qui.

    Sicuramente impiegando due normali conduttori non schermati il segnale arriva ugualmente, sempre cavo conduttore è, ma c'è il rischio di captare anche del rumore, ed allora perchè non usare il cavo delegato proprio a questo scopo: il cavo coassiale?

    In altre parole, si può usare un cavo non schermato ma è prassi sbagliata.

    Ultima cosa, il cavo RG59 non è propriamente un "cavo di antenna", se non per certi usi, credo tu intenda con quel termine il cavo di discesa per le antenne TV, che deve avare certe caratteristiche che non servono per i nostri scopi.

    Per chè isare il RG59 e non un'atra sigla della serie? Semplice, perchè essendo a 74 Ohm va bene ahche per video e per S/PDIF, come già scritto, per cui è comodo averne solo di un tipo.

    Ovviamente, dovendo fare dei collegamenti bilanciati andrei sull'apposito "semplice" cavo microfonico bilanciato che, volendo, si può usare anche per i segnali non bilanciati, basta collegarlo in modo corretto.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  7. #7
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    Mar 2009
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    Grazie per la tua super spiegazione... comunque con "semplice" non intendevo nulla se non il puro significato della parola. Proverò anche il tuo cavo giusto per fare esperienze c'è sempre da imparare.

    Ma, contestualmente all'argomento, concludi con "Ovviamente, dovendo fare dei collegamenti bilanciati andrei sull'apposito "semplice" cavo microfonico bilanciato che, volendo, si può usare anche per i segnali non bilanciati, basta collegarlo in modo corretto." puoi spiegarmi il significato attinente al collegamento con un sub? Grazie! Ciao.
    -

  8. #8
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    Fai una ricerca con il termine "semibilanciato", è un argomento di cui si è parlato tantissime volte.

    E' un collegamento che si può utilizzare quando ci sia aa trasportare un segnale (quindi non di potenza) ed è usato per minimizzare eventuali problemi di anelli di massa o simili o anche per collegare una uscita bilanciata con un ingresso sbilanciato.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
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    Jun 2007
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    Ottima e abbondante la tua spiegazione Nordata, ma puoi indicarmi dove trovare nel dettaglio l'autocostruzione del suddetto cavo di segnale per sub-attivo?

    Grazie

  10. #10
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    Se parli della costruzione di un normale cavo schermato credo ci sia poco da spiegare, conduttore centrale al pin del contatto centrale del connettore RCA, calza schermata alla linguetta laterale del connettore suddetto.

    Se, invece, ti riferisci al cavo "semibilnanciato", anche qui c'è poco da spiegare.

    Devi usare un cavo coassiale schermato ma del tipo con due conduttori centrali, solitamente sono contraddistinti dai colori rosso e bianco (o trasparente).

    Da un lato usi un connettore RCA e saldi al pin centrale il conduttore rosso, sulla linguetta di massa saldi assieme il conduttore bianco e la calza schermata.

    All'altro capo la stessa cosa, ma lasci scollegata la calza schermata facendo attenzione che qualche filino non vada a toccare nulla (tagliala via a filo della guaina).

    Si dovrebbe poi inserire il connettore RCA che ha saldati tutti e 3 i conduttori alla sorgente del segnale.

    Puoi anche invertire il cavo e sentire in quale delle due posizioni si senta, eventualmernte, meno ronzio/rumore di fondo.

    Probabilmente non sentirai differenze, a meno che non ci siano problemi di anelli di massa da qualche parte.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
    Data registrazione
    Jun 2007
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    Si mi riferivo al semplice cavo di segnale per sub amplificato. Quindi posso usare il classico cavo coassiale per antenna tv o satellitare (qui non ho capito quale differenza ci sia onestamente).

    Ciao

  12. #12
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    La differenza sta nella gamma di frequenza, il cavo per la discesa da una parabola satellitare dovrebbe essere idoneo per frequenze più elevate rispetto al classico cavo solo per antenne TV, quindi con minore attenuazione sulla parte di gamma interessata..

    Dovendo comunque acquistare del cavo io starei sul solito RG59 o un normale microfonico, più flessibili e con schermatura più fitta.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  13. #13
    Data registrazione
    Jun 2007
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    Ho capito, grazie.


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