in effetti dal comunicato stampa sembrerebbe che, rispetto ai precedenti modelli BT-300 e BT-350, le differenze siano nella porta USB tipo C e nelle aste regolabili (perché in effetti la parte “occhiale” è la stessa).
Invece, ed è forse la cosa più importante per il tipo di applicazioni cui è destinato, c’è anche l’ingresso HDMI di una sorgente video tipo PC, che consente agli smartglass di diventare a tutti gli effetti un secondo schermo indossabile. Inoltre il BT-35E non ha la piattaforma Android, a differenza sia del BT-300 che del BT-350.
Il BT-35E è stato fatto per dare un secondo schermo - indossabile – in quelle applicazioni – per esempio quelle medicali - dove è molto importante non avere ritardo tra l’immagine che viene ripresa dalla fotocamera (es. di una colonna laparoscopica) e quello che il chirurgo vede sulle lenti degli smartglass. Per via della doppia conversione da segnale su circuito elettronico a WI-FI e nuovamente da Wi-FI a circuito elettronico, che avviene nei modelli esistenti è impossibile avere la simultaneità dell’immagine ripresa e di quella vista. Il ritardo è sull’ordine dei 200 msec o più e un chirurgo non si fida a tagliare se non vede la lama che si muove nello stesso momento in cui lui la muove. Invece con il collegamento HDMI o USB tipo C il ritardo è di un solo frame e quindi la visione è in tempo veramente reale.