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Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1

    Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/audio/...one_11141.html

    Una nuova tecnologia, basata sul taglio al laser dopo modellazione 3D, promette dischi in vinile di qualità superiore, con in più un incremento della durata e del livello di uscita, oltre a una sensibile riduzione di costi e tempi di produzione

    Click sul link per visualizzare la notizia.

  2. #2
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397

    Sicuramente l'incisione tramite Laser invece di quella meccanica tramite stilo incisore offrirà dei vantaggi, ad esempio in termini di minore distorsione, ho invece dei dubbi per quanto riguarda durata e livello di uscita.

    Se con "durata" ci si riferisce alla vita del vinile stampato e posto in vendita non vedo come il differente sistema di incisione della lacca master possa influire su questo fattore, che è dato dal tipo di materiale con cui è realizzato il vinile ed anche da peso e geometria della puntina, anche se in misura molto minore rispetto al primo fattore.

    Chi ha avuto la ventura di avere tra le mani dei dischi test si ricorderà quanto poco duravano le tracce incise alle frequenze più alte, che risultavano "piallate" già dopo poche volte di utilizzo, con buona pace di chi osanna ancora ancora questo sistema di distribuzione della musica.

    Se per "durata" si intende invece la quantià di musica registrabile vedi il paragrafo successivo.

    Il livello di uscita, a parte intervenire sulla testina, ad esempio aumentando il numero di spire degli avvolgimenti o le dimensioni del magnete, cose che porterebbero il peso e l'inerzia a valori non ottimali, si può elevare aumentando la larghezza dei solchi, cosa che con questo nuovo sistema si può fare senza rischi di effetti collaterali, quali la distorsione, ma aumentando le dimensioni dei solchi diminuisce per forza di cose il tempo di musica registrabile.

    Era anche il limite che avevano alcuni dischi incisi con spaziatura dei solchi maggiore del normale di alcuni dischi di alta qualità che ogni tanto venivano prodotti, avevano una durata per facciata inferiore ai canonicii 15-20 minuti, ad esempio i 33 giri con un o due soli brani.

    Già ai tempi, per ovviare in parte al problema della durata registrabile vs. larghezza dei solchi, esisteva il sistema della spaziatura (passo) variabile dei solchi in modo da massimizzare ed ottimizzare le dimensioni dei solchi stessi, sistema ottenuto con una prelettura del brano fatta con una testina di lettura del nastro master posta prima di quella solita e da cui si ricavava un segnale che variava la distanza tra i solchi in base al livello del segnale che stava per arrivare.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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