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Risultati da 1 a 15 di 41
Discussione: Sasadf nell'MDL Theater
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01-03-2004, 21:29 #1
Sasadf nell'MDL Theater
SIMPLY THE BEST
Semplicemente l’esperienza AUDIO/Visiva più emozionante mai vissuta.
Ma facciamo un passo indietro, e vediamo come è andata questa giornata indimenticabile.
Partenza fissata lle ore 14, ma non resistendo alla tentazione di provare prima la mia nuova fiammante EPSON STYLUS R800, faccio qualche prova, e ritardo la partenza alle 15.
Mi metto in macchina, armato di un po’ di targhe, della kodak digitale, e di tanta voglia di scoprire se quello visto in foto esiste davvero, e se dal vivo tutto questo significa qualcosa di unico.
Per compagna di viaggio prima una noiosa pioggia, poi un timido sole, e nel giro di 40 minuti con i Queen sparati a palla, mi trovo già a destinazione; una chiamata al cellulare a Mimmo: “son davanti all’ospedale” – nemmeno il tempo di chiedergli dove dirigermi, che lui già è in macchina davanti a me, pronto a portarmi, gradito ospite, a casa sua.
Arriviamo subito in una splendida villa isolata tutta nuova, immersa nella campagna, un bel giardino con recinto ancora da rifinire, e come cornice gli appennini con le punte innevate tutti attorno, tanto familiarmente spettacolari a chi è venuto con me a trovare l’amico Linomatz.
Il cancello dell’ingresso non è installato, ma è comodamente adagiato vicino all’entrata, e la prima cosa che mi salta in testa è : “ forse che la pressione sonora dell’impianto abbia fatto saltare per aria il cancello?(^__^).”
E’ stato davvero facile e semplice arrivare qui da Frosinone: ben collegato, prima autostrada, poi statale, poi provinciale, zac, sono già dentro, al pianterreno della villa di questi nuovi amici, a scaldarmi del breve viaggio davanti ad una fumante tazza di caffè preparata dalla deliziosa Rosaria, e con una Chesterfield fumata in compagnia di Mimmo, a scoprire un po’ cosa è che accomuna le Nostre vite.
Due frungoletti giocano e guardano la tv nello stesso loft, in un angolone divano con un mini impianto HT che in qualunque altra casa già farebbe dire a qualche fanfarone: “sai ho il cinema in casa…”-, invece in questa casa è il giocattolino comprato ad Armando(il primogenito di quasi 11 anni: davvero un bel ragazzetto, farà strage di cuori a scuola…^__^), ed Alessandro (6 anni, un tipetto tutto pepe e dolcezza, che aveva tanta voglia di raccontarmi quanto era divertente Jim Carrey in una “settimana da Dio”: poi avremo modo di incontrarli nella sala delle meraviglie).
Mentre faccio conoscenza di questa famigliola, tra me e me faccio la mia prima considerazione: appena entrati nella Villa, ci siamo infilati subito in una rampa di scale giù nel sottoscala, entrando in questo grande loft: ogni persona normale avrebbe pensato che in una simile struttura, sarebbe stato quello l’ambiente adatto per sistemare la sala Home theater: invece, qui, c’è una bella tavolata lunga, un ambiente cucina, il divano salotto ht coi bimbi(“sarà mica questo la sua sala ht??!?), ma mi sembra che se ho guardato bene, l’ambiente è largo quanto la villetta, e allora la sala dove diavolo sta’?
Mentre friggo in questo mio iniziale assillante dubbio, Mimmo già è in piedi e con ampi cenni mi indica di nuovo la strada per la scala: mentre fa un cenno deciso ai bimbi di restare dove stanno (si era già scatenato un veloce scalpitio di ciabattine pronte ad un serrato inseguimento ^__^): “Adesso si sale su”.
Inizio a sentire l’emozione scorrere nelle vene, avrei già dovuto iniziare a scattare foto, ma son talmente preso dall’esperienza nuova, che preferisco viverla, piuttosto che immortalarla in foto.
Facciamo una rampa di scale, poi lui, mi indica una porta: “prego accomodati”-.
Una sensazione così l’ho vissuta una sola volta nella mia vita: quando entrai durante i mondiali di Italia 90 per la prima volta nell’Olimpico di Roma(Italia Austria 1-0 gol di Totò Schillaci).
Si saliva la rampa di scale ed ogni gradino il crepitio e brusio della folla cresceva, ultimo scalino, e mi si spalanca il catino gremito di folla: indescrivibile l’emozione.
Ebbene, qui, siamo allo stesso livello di pathos.
Varchi quella porta, vedi la profondità e la globalità della sala, e ti chiedi come sia possibile che quello che ti sei sempre vagamente immaginato come l’ambiente ideale dell’ht possa esistere davvero.
Respiri a fatica e le tue narici percepiscono quel familiare odore di plastiche e sostanze chimiche degli apparecchi HT nuovi ed installati nei negozi, percepisci il sordo assorbimento di ogni rifrazione, il blu elettrico delle pareti, i coni argentati le varie lampade e gli spot, ti indicano la magnificenza di una realizzazione assolutamente perfetta. MAI VISTO NULLA DI SIMILE, MAI!
Avanzo quasi timidamente, e quasi con rispetto come si fa in chiesa mi giro verso Mimmo e sussuro: “ ma ma ma”, insomma non sono stato capace di dire cose sensate nei successivi dieci minuti. Mi giro e vedo Mimmo che si sta godendo il mio smascellamento.
Inizio a riconnettere i vari neuroni che mi son ancora rimasti, ed inizio a guardarmi la sala da tutti i lati possibile,
portandomi a qualche passo dallo schermo:
...continua...Ultima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:18
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01-03-2004, 21:30 #2
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01-03-2004, 21:31 #3
Adesso mi accorgo che non mi son manco preoccupato di chiedere a Mimmo la larghezza dello schermo.
Ma a questo potrà provvedere lui in seguito nel thread, da notare solamente che rispetto alle foto da Voi già viste, qui, Mimmo ha trovato il tempo di sistemare anche le griglie davanti ai diffusori, e l’impatto visivo in termini di eleganza e sobrietà è ancora più entusiasmante.
I 4 centrali ai 4 lati dello schermo, le due mega frontali, ed i due frontali effetti, pur essendo custoditi nei mobili più immani che abbia mai potuto osservare da vicino, in realtà nell’insieme praticamente spariscono.
Poi di nuvo rivolgo lo sguardo verso l’alto e mi volgo alle spalle: Ecco le posteriori sulle nuche viste già in foto.
Poi mi giro dietro , e resto rapito dal mobile che contiene i finali gli EQ ed i xover O__O, il tutto sovrastato da un centrale posteriore, con i woofer con gli sfoghi del bass reflex sul di sotto: IMMANE.
Al centro del mobile c'è un sistema di controllo tutto via telecomando di controllo dei finali e delle luci di tutta la sala.
Mimmo mi vede particolarmente attratto da quest’ultimo, per cui si avvicina, ed inizia ad elencare tutti i vari componenti e le loro funzioni.
Poi comincia ad accenderli, accende anche il Barco, e dice: “adesso mentre attendiamo quei venti minuti che si scaldi un po’ il tutto, fammi vedere cosa ti sei portato”.
Adesso tocca a me, tocca al signore delle targhe svolgere il suo lavoro, e giustificare in qualche modo la sua autorevole presenza in quel luogo mistico/sacro.
Apro il fedele zainetto portafortuna Timberland comprato sulla Fifth avenue a NY, e porgo a Mimmo la prima targa preparata per lui.
Incuriosito, inizia a scartarla
Finito di strappare l’involucro, infila tanto voluttuosamente quanto repentinamente lo sguardo dentro la cornice, e poi urla: “E’ lei!!”
Passiamo al secondo lavoro, ancora più originale del primo, scarta
e resta deliziato anche dell’idea del p.p. multiplo sulla Yamaha, con cornice argento alluminio come i mobili della sua sala.
Soddisfatto continua a rimirare le sue targhe, e le mostra con orgoglio come trofei di guerra
Ma il lavoro del signore delle targhe non è ancora finito qui,
per cui adagiamo provvisoriamente i due lavori sul tavolino davanti ai divanetti(in realtà quello che sembra un semplice tavolino, in realtà è un altro sub, proprio davanti al punto di visione!!)
E gli faccio visionare anche l’intero sestetto che a breve adornerà il salotto di Sirfax in quel di Roma, oltre il terzetto di sound in plexiglass che presto andrà addirittura in quel di New York a fare compagnia al Nostro Ataru nazionale in trasferta studio/lavoro.
...continua...Ultima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:03
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01-03-2004, 21:32 #4
Scartate ad una ad una, e visionatele per bene, dice Mimmo: “facciamo una bella coreografia”.
Ecco la sua idea.
Poi prendiamo le targhe e le adagiamo comodamente e delicatamente in un tappeto(approposito, un tappeto più bello dell’altro) in fondo alla sala. Le incontreremo in seguito.
Tolte le imbesuite spettatrici inerti davanti a cotanto spettacolo di cinema, adesso abbiamo finito di giocare, adesso facciamo sul serio.
Per cui rimettiamo a posto le cartacce, facciamo posti ai veri spettatori, Mimmo sceglie il suo disco demo, mi fa accomodare al posto d’onore, chiude la porta di ingresso, doppia quanto quella di un caveau di una banca svizzera, si siede accanto a me ed inizia a smanettare sui vari telecomandi, prima quello delle luci, poi quello del dvd, poi prende in mano quello dello Yamaha AZ1, possiamo iniziare.
Fine prima parte….
sasadf
...continua...Ultima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:05
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 21:32 #5
LA SESSIONE DI ASCOLTO/VISIONE
Premetto che questa fase è essenzialmente testuale perché in realtà si parla di sensazioni, e non
La prima scelta di Mimmo è caduta su Blade 2 (dts es 96/24).
Scegliamo una scena di combattimento ed alziamo il volume.
Cerco di aiutarVi a capire l’immane potenza sonora che mi ha iniziato a travolgere in quel momento: degli 8000 watt di potenza, ormai superati ampiamente, dopo vi spiego il perché, in questo caso, Mimmo ha preferito andarci cauto, non conoscendo(è nuovo del forum) le mie megalomanie, ivi compresa quella del motto “TUTTO A PALLA!”.
Per cui, usando l’az1 come pre, con la coda dell’occhio ho osservato che non si è mai spinto oltre i –20db(teoricamente quindi, siamo attorno ai 200 watt erogati).
Ebbene, già così ogni cazzotto non lo pigliava in faccia il cattivone, ma me lo pigliavo io!!!!O__O
Ogni passo del cattivo che avanzava lo faceva verso di me, e non verso la vittima.
Assolutamente inondante.
Il denon 2900 che andava in interlacciato sul Barco lasciava l’immagine troppo scura con i dettagli affogati, ma questo è stato sicuramente un problema di proiettore ancora non perfettamente scaldato. Del resto anche i finali ancora faticavano alquanto a lavorare in fase di picco.
Finisce la proiezione, accende la luce, Mimmo guarda la mia faccia, e scoppia in una scrosciante risata: prima di parlare ho dovuto MANUALMENTE risistemare la mascella, e Vi assicuro che il meglio doveva ancora venire!
Devo essere sincero: la potenza c’era tutta, ma in questa primissima fase di ascolto, mi aspettavo ancora di meglio, e dopo avere visto e sentito l’Arcadia, facendo i dovuti rapporti, pensavo che quell’ambaradan desse diciamo così, qualche “PUNCH” in più a livello di diaframma.
Ma non parlo, ed aspetto sicuramente la prova di appello, che , naturalmente arriva subito dopo.
Proseguiamo, infatti, con la visione di altri brani: stavolta scelti tra quelli a me + familiari.
Ovvio che mi fiondo immediatamente su Matrix reloaded: la scena è quella del combattimento coi cloni dell’agente Smith, di cui conservo fresco il ricordo dell’Arcadia: quando Neo cava il palo segnaletico dall’asfalto e lo inizia a far roteare, si sentiva in quel di Melzo l’aria che passava dentro alla cavità vuota del palo stesso. Vediamo qui come se la cava.
Faccio cenno a Mimmo che può salire di volume , Mimmo non ci pensa su due volte e spara il volume ad un assolutamente devastante –3db!!!!!
Ragazzi dovevate starci per crederci: ma sembrava di stare là in mezzo!! Ogni palo in faccia a Smith era uno scossone sul diaframma, tutta la spina dorsale che riceveva stimoli: in poche parole era il mio intero organismo coinvolto nell’esperienza acustico/percettiva. Io penso che se avesse assistito alla scena al posto mio una persona del medioevo, senza sapere cosa fosse il cinema, sarebbe sicuramente morta di crepacuore per la paura!
Il proiettore e la batteria dei i finali erano ormai scaldati (uno: l’ampli sul basso del centrale era entrato in protezione, ma Mimmo l’ha subito ridestato dal suo torpore), l’immagine ormai aveva la profondità unica sola ai tretutbi(e che tretubo! Continuo a preferire l’immagine vista a casa di Linomatz, precisa e tagliente come quella di un rasoio e di una luminosità e ciarezza fuori dal comune: la prossima volta io e Mimmo cercheremo di portare il maestro delle tarature dei tritubi Lino a casa sua, così da tirare dal Barco il meglio!!Lino, msg per te, sei invitatissimo!!), e l’immagine scenica era lì davanti a me: non esisteva null’altro.
Mettiamo la scena del Rave Party a ZION: devastante, assolutamente devastante.Un coinvolgimento così profondo ed una coesione tale tra immagine e sonoro non l’avevo mai “provata” prima.
A questo punto Mimmo stesso chiede una pausa per riprendersi: io avrei continuato, ma annuisco.
Nella pausa a luci accese Mimmo mi rispiega la configurazione dei finali: pensate ogni canale di ogni singolo canale Ha un suo finale dedicato e che popò di finaloni.
Il frontale è tutto Yamaha, con finali dedicati espressamente ai 4 subboni (con woofer di diametro spropositato), ai 4 wooferoni frontali, più i due centrali in uguale cassa acustica solo coricata, poi ai medi, e poi altro finale che a casa mia basterebbe a spallare i vetri, solo per le unità alte.
Tutte collegate ad un xover mai visto, che provvedeva a mantenere con collegamento in serie ed in parallelo i diffusori posteriori, ad 8 ohm.
Sul retro, invece ci sono dei bellissimi finali(non tanto belli quanto gli yamaha, il cui prezzo per pudore non ho chiesto) della Kenwood.
Addirittura due finaloni da oltre 2000 watt giacevano inutilizzati, perchpè coi loro toroidali accesi disturbavano gli altri ampli (!).Scommetto che Mimmo già sta escogitando per dare alle sue Ciare ed alle sue RCF quel popò di cibo in più…
Vengo anche a sapere che i Bass Shaker disposti su ognuna delle singole poltrone dei divani anteriori erano disattivati; perché a quella potenza non reggono(e ci mancherebbe son pur sempre dei wooferini!).
Provo allora l’ascolto coi bass shaker inseriti, e la scena è quella in cui neo sfida morpheus a Kung fu. La sensazione è bella, ma visto che si lavora attorno ai –28 db, non siamo come prima. Trema sotto al sedere e un po’ lungo la schiena, ma a – 3 siamo sullo steso pianeta, qui si gioca invece sulal psicoacustica: comunque, c’è quel qualcosa in più quando ci sono spettatori schizzignosi che dicono che è troppo alto.
Fosse per me, certa gente la caccerei fuori, ma Mimmo, cordiale ed ospitale come è, ha pensato anche a tipi come mia sorella (^__^)
Per la scena finale del primo chiedo a Mimmo di ristaccare i bass shaker, e di sparare di nuovo tutto al massimo per assistere alla scena in cui Morpheus dice: “allora è lui l’eletto” con le fanfare che sparano musica con sotto musica acid house, e Neo che spacca in mille pezzi Smith, con sventagliata finale di decontrazione di neo all’uscita da Smith(il basso più profondo mai visto in una scena).
Ovviamente qui ho raggiunto il nirvana delle mie percezioni: ovviamente potete immaginare a cosa l’ho potuto paragonare a Mimmo a fine proiezione.
L’impatto era IMMANE, spettinante, sferzante, eppure di un controllo e di una scioltezza incredibile.La sala dopo ogni stimolo ricevuto, ritornava in un microsecondo nel suo stato inerziale iniziale: In altre parole la sala mi ha dato l’idea di una canna di bambù, con la stessa capacità di essere al tempo stesso elastica ed anelastica, cioè refrattaria a piegarsi oltre un certo limite di tolleranza. STOCK! Già pronta per una ulteriore sferzata. Tutto saldo attorno a me, quello che si agitava era l’animo ed il cuore, era il sogno sognato una vita realizzarsi davanti a me: e qui arriviamo alla seconda nota di rilevamento dell’ambiente: per la prima volta in assoluto nella mia vita, lo spazio fisico che mi separava dall’immagine non era delimitato da quello che era nella sala, ma era lo spazio aereo che delimiterebbe realmente la mia persona dai protagonisti di una scena vissuta nella realtà davanti a me: c’era aria tra me e Keanu Reeves, non spazio, aria palpabile, sensibile: ogni singolo minuto accenno di elemento che avrebbe prodotto rumore era da me perepibile in quanto presente in quella realtà, punto. Qui non si tratta di potenza bruta che ti spacca e basta, qui si tratta di arrivare alla soglia della realtà.
Passiamo alla visione di Blown Away, con i vari pezzi in cui entrano in scena le musiche degli U2.
E qui scopro anche la grandissima ampiezza della scena sonora posteriore(invero un po’ mortificata dalla forzatura imposta da Mimmo sull’az1 del dd ex): Il film, che deve essere presente in tutte le collezioni per la sua capacità introspettiva, e per l’egregio lavoro svolto dal tecnico del suono di quel film, offre al fruitore delle immagini sonore, la possibilità d saggiare non solo i frequenti panning, ma soprattuto i veloci ed improvvisi passaggi sonori dello stesso messaggio musicale prima dall’interno di un ambiente, e poi dall’esterno, dentro un palazzo abbandonato con tutti i suoi rimbombi cupi. Lo stesso Mimmo non sapeva di avere in questo film un ottimo elemento per apprezzare le qualità delle sue elettroniche. Ebbene qui, ancora di più che in Matrix, invero un po’ surreale, sono immerso nella realtà, salgo le scale insieme a fianco o dietro a Jeff Bridges, a volte lo precedo, poi corro in un lampo dentro la stanza con T.L.Jones, ascolto “I still Haven’t found what I’m Looking for”, proprio mentro io l’ho trovato il mio sogno. Tutto reale, stramaledettamente reale. La cosa più micidiale è stata che in certi passaggi non c’erano più uno due tre sette canali: c’era Tommy Lee Jones che cantava a squarciagola per deridere il nemico intrappolato, c’era la musichetta fastidiosa che veniva dalla televioncina sulla scrivania della stanza di T.L.J, c’era poi la musica di pathos come tappeto sonoro del film, c’era Jeff bridges che scalpitava per muoversi e saltare addosso al suo avversario, ed il pavimento scricchiolante sotto di noi che fremeva all’incedere del bravo poliziotto. Davvero ineguagliabile.
Passiamo quindi a FACE OFF , altra scena demo imperdibile quella iniziale: con campanellini musiche panning sventagliate tutto necessariamente in originale con le voci di Travolta e di Cage, e con il coro del Messiah mentre <Cage vestito da prete balla. Qui, oltre alla spazialità del suono, la cosa che mi ha fatto trasalire è stata che quella scena l’ho vista e sentita mille volte: ma mai, giuro mai, avevo sentito che il rosario e la catenella in oro al collo di Cage mentre si agitava, facessero rumore. Vi giuro, si percepiva perfettamente nel punto di cage, mentre il coro dall’altra parte della scena impetuosamente cantava l’Halleluja, assolutamente irripetibile.
A questo punto ci pigliamo la pausa fumo e proseguiamo nello studiolo dove mi fa vedere tutti i progetti in CAD fatti da lui (O__O) e le foto del makin' of della sala.
Assolutamente imperdibile anche questa tappa: non mi perdo nei dettagli solo perché questo è compitop di Mimmo che Vi racconterà tutto nel suo sito. Lo aiuterò sicuramente nella preparazione.
...continua...Ultima modifica di sasadf; 02-03-2004 alle 10:59
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 21:33 #6
Rientriamo in sala ed arrivano i piccolini: a questo punto faccio partecipare loro ad un gioco: guardate le targhe, messe lì, ed indovinate quale targa sasà ha portato a papà.
Il piccolo Armando non ci prende, fuorviato dalle belle doby di Sirfax, il piccolo Ale , invece ci azzecca, così come Rosaria, dietro piccolo aiutino del piccolo.
La famiglia è ricomposta davanti alle mie targhe, mentre guarda compiaciuta la ciliegina sulla torta più bella e bensuonante del mondo
Poi gli invasori , da posizioni defilate,
Tentano di impossessarsi del posto d’onore, ma io non lo mollo mica, voglio sentire almeno qualche brano musicale.
Così prima “Your song” da Moulin Rouge, poi Tina Turner, Another Brick in The wall, infine i Queen, me li gusto tutti.
Divertentissima la scena della traccia 18 del live della turner: un balletto con sventagliata di batteria che ti stende letteralmente al tappeto: i bimbi lo vivevano come un gioco , io sono letteralmente rimasto basito dall’immane impatto del tutto.
Domenica prossima ci rivado solo per rifare quel giochino ^::^
Ormai si son fatte le 8 passate, ed io devo ritornare a Frosinone per vincere un’asta su ebay(poi persa per un secondo e 4 euro!!), e nonostante le cortesissime insistenze della padrona di casa per restare a cena, scappo di corsa col cuore in gola per la incredibile emozione che questa splendida famiglia
ha saputo regalarmi.
Non prima di aver dato un ultimo saluto a questo incredibilmente reale sogno, prima da dentro,
Poi sul ciglio della stessa, ci rivedremo presto, giuro!
FINE.
Dedicato a Mimmo, all'amicizia ed al futuro amore che verrà...
....Ultima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:14
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01-03-2004, 21:34 #7
.-....spazio riservato alla futura visita di domenica prossima , con le targhe complete..........................
Chi viene con me?
ciao
sasadfUltima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:16
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 21:35 #8
......continua..............
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 21:36 #9
............continua............
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 21:36 #10
...............continua.....................
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01-03-2004, 21:37 #11
...............FINE adesso tocca a Voi ed a Mimmo.................
grazie di tutta l'attenzione
sasadfUltima modifica di sasadf; 01-03-2004 alle 22:17
RealSasaDF Theater 2 is back online
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01-03-2004, 23:48 #12
posso........
solo ringraziare commosso!!
Ciao a tutti
Mimmo
ps
sasadf e'un pazzo scatenato pieno di grandi sentimenti.Ultima modifica di MDL; 02-03-2004 alle 11:04
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02-03-2004, 00:18 #13Decibel Guest
ueila'
Mentre scorrevo le bellissime foto fatte da sasadf sono sobbalzato dalla sedia (tra le altre cose) per aver intravisto "una faccia conosciuta"
I finali Kenwood M2A !!!
Ne possedevo uno tanto tempo fa e l'ho praticamente regalato.
La curiosita' aumenta .....
Non mi e' sfuggito il fatto che non avete provato la visione con l'HTPC.
Speriamo di provvedere presto ... io il CD con vari software ce l'ho bello caldo
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02-03-2004, 07:44 #14
beh......
NON HO PAROLE
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02-03-2004, 09:30 #15
non ho parole... meno male che ho la tastiera davanti....
Sasa', hai superato te stesso e complimenti di nuovo a Mimmo.
Non vedo l'ora di essere da lui!
salutoni
Gianni
giapao at yahoo punto com