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Discussione: Cavo alimentazione per micro-hifi
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25-09-2013, 20:31 #1
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Cavo alimentazione per micro-hifi
Ciao a tutti,
posseggo un micro hi-fi (di fascia alta per la sua categoria) con amplificatore di classe D.
Volevo chiedervi se il cavo di alimentazione può avere un qualche influenzamento sulla resa audio dell'hifi.
In particolare:
1) sto usando un cavo piuttosto scarso e corto che mi sono fatto io stesso (con bottone integrato, per evitare di spegnerlo dalla ciabatta). Può dare problemi alla resa?
2) qualora alla prima domanda la risposta è SI ovvero è meglio usare un cavo buono (magari quello in dotazione con l'hifi stesso) volevo chiedervi se questo strumento che ho in casa può essere idoneo e adatto all'hifi: Stabilizzatore - Tecnoware Power REG 3 o se me lo sconsigliate.
Grazie!
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26-09-2013, 00:26 #2
Personalmente ritengo che i cavi di alimentazione non abbiano alcuna influenza sulla qualità audio, l'importante è che siano dimensionati per la corrente che devono sopportare, idem le spine e le prese relative, oltre ad avere un'ottima stabilità nei contatti.
Ci sarà poi sicuramente chi ti dirà che con il giusto cavo e connettori il suono del tuo kit diventerà meglio di quello di ampli da migliaia di Euro, ognuno è libero di avere le proprie convinzioni. (sono però ben altre le cose di cui preoccuparsi).
Per quanto riguarda lo "stabilizzatore" quello che indichi, essendo in tecnologia AVR, non è esattamente uno vero stabilizzatore, ossia un apparecchio che mantiene costante la tensione di uscita al variare di quella di ingresso, ma la riduce solo entro termini più accettabili, pur lasciandola variare, nel tuo caso indicano un +-10%, gli stabilizzatori veri possono stare anche entro l'1%.
Se non vivi in una zona dove la tensione di rete fluttua più o meno lentamente oppure è costantemente sopra o sotto il valore nominale, ad esempio in campagna o in zone industriali, direi che è inutile.
Dovresti verificare per un po' di giorni il valore della tensione per poi decidere, monitorandola in modo regolare nell'arco della giornata.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).