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  1. #1
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    acquisto online e diritto di recesso


    qualcuno acquistando online ha mai usufruito del diritto di recesso?
    La mia idea sarebbe quella di ordinare un proiettore di cui sono abbastanza convinto (benq 6200), vederlo (ho gia' visto in negozio il 6100) e se proprio non mi piace lo rimando indietro.
    E' possibile fare qualcosa del genere? Qualcuno l'ha gia' fatto?
    Non e' che aprendo il proiettore e la lampada perdo il diritto di recesso?
    Grazie delle risposte.
    ciao
    Paolo

  2. #2
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    Oct 2004
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    566
    ti estrapolo il punto sul diritto di recesso tratto dal D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 185 Attuazione della direttiva 97/7/CE relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza.
    leggi cosa dice il punto 5.....

    Esercizio del diritto di recesso
    1. Il consumatore ha diritto di recedere da qualunque contratto a distanza, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo, entro il termine di dieci giorni lavorativi decorrente:
    a) per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore ove siano stati soddisfatti gli obblighi di cui all'articolo 4 o dal giorno in cui questi ultimi siano stati soddisfatti, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto purchè non oltre il termine di tre mesi dalla conclusione stessa;
    b) per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto o dal giorno in cui siano stati soddisfatti gli obblighi di cui all'articolo 4, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto purchè non oltre il termine di tre mesi dalla conclusione stessa.
    2. Nel caso in cui il fornitore non abbia soddisfatto gli obblighi di cui all'articolo 4, il termine per l'esercizio del diritto di recesso è di tre mesi e decorre:
    a) per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore;
    b) per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto.
    3. Salvo diverso accordo tra le parti, il consumatore non può esercitare il diritto di recesso previsto ai commi 1 e 2 per i contratti:
    a) di fornitura di servizi la cui esecuzione sia iniziata, con l'accordo del consumatore, prima della scadenza del termine di dieci giorni previsto dal comma 1;
    b) di fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il fornitore non è in grado di controllare;
    c) di fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente;
    d) di fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati, aperti dal consumatore;
    e) di fornitura di giornali, periodici e riviste;
    f) di servizi di scommesse e lotterie.
    4. Il diritto di recesso si esercita con l'invio, entro il termine previsto, di una comunicazione scritta all'indirizzo geografico della sede del fornitore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. La comunicazione può essere inviata, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex e facsimile, a condizione che sia confermata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le 48 ore successive.
    5. Qualora sia avvenuta la consegna del bene il consumatore è tenuto a restituirlo o a metterlo a disposizione del fornitore o della persona da questi designata, secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a dieci giorni lavorativi decorrenti dalla data del ricevimento del bene.
    6. Le uniche spese dovute dal consumatore per l'esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente previsto dal contratto a distanza.
    7. Se il diritto di recesso è esercitato dal consumatore conformemente alle disposizioni del presente articolo, il fornitore è tenuto al rimborso delle somme versate dal consumatore. Il rimborso deve avvenire gratuitamente, nel minor tempo possibile e in ogni caso entro trenta giorni dalla data in cui il fornitore è venuto a conoscenza dell'esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore.
    8. Qualora il prezzo di un bene o di un servizio, oggetto di un contratto a distanza, sia interamente o parzialmente coperto da un credito concesso al consumatore, dal fornitore ovvero da terzi in base ad un accordo tra questi e il fornitore, il contratto di credito si intende risolto di diritto, senza alcuna penalità, nel caso in cui il consumatore eserciti il diritto di recesso conformemente alle disposizioni di cui ai precedenti commi. E' fatto obbligo al fornitore di comunicare al terzo concedente il credito l'avvenuto esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. Le somme eventualmente versate dal terzo che ha concesso il credito a pagamento del bene o del servizio fino al momento in cui ha conoscenza dell'avvenuto esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore sono rimborsate al terzo dal fornitore, senza alcuna penalità, fatta salva la corresponsione degli interessi legali maturati.
    ----------------------

    Devi vedere cosa ti specifica il contratto che stipulerai e verificare se pretendono l'integrità del prodotto oppure no.

    Ho anche letto che se chi ti vende il bene non ti avverte del diritto di recesso dai 10 giorni iniziali si sale a 30, ma solo se non ne ricevi comunicazione (presumo sul contratto o tramite fax-mail).

    Saluti
    Paolo
    P.S.
    la legge nella sua interezza la trovi qui: legge

  3. #3
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    per i videoproiettori si può usufruire del recesso soltanto nel caso in cui non vengano utlizzati nè disigillati.

  4. #4
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    io l'unica volta che ne ho fatto uso e' stato da mediaworld online.
    avevo ordinato un sintoampli yamaha + kit di casse surround ma la resa complessiva mi aveva molto deluso in relazione al prezzo, al che gli ho rimandato tutto indietro nei tempi dovuti.
    Nessun problema e mi hanno restituito i soldi in una decina di giorni.

    Per i proiettori puo' darsi che temano qualche "scambio " di lampade.. con quel che costano!

  5. #5
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    Re: acquisto online e diritto di recesso

    paolone ha scritto:
    qualcuno acquistando online ha mai usufruito del diritto di recesso?
    La mia idea sarebbe quella di ordinare un proiettore di cui sono abbastanza convinto (benq 6200), vederlo (ho gia' visto in negozio il 6100) e se proprio non mi piace lo rimando indietro.
    E' possibile fare qualcosa del genere? Qualcuno l'ha gia' fatto?
    Non e' che aprendo il proiettore e la lampada perdo il diritto di recesso?
    Grazie delle risposte.
    ciao
    Paolo

    complimenti per il tuo primo post!
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  6. #6
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    BigLivius ha scritto:
    per i videoproiettori si può usufruire del recesso soltanto nel caso in cui non vengano utlizzati nè disigillati.

    Alcuni siti lo dichiarano,ma anche li non è propio legale.

  7. #7
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    Re: Re: acquisto online e diritto di recesso

    Gianni Wurzburger ha scritto:

    complimenti per il tuo primo post!
    Io veramente non ci vedo nulla di male.

    Il diritto di recesso è sancito, a beneficio dell'acquirente, a prescindere dalle motivazioni (che non devono neanche essere manifestate a controparte); anche il semplice cambiare idea è considerato giusta causa di rescissione del contratto.

    Chi vende on-line sa benissimo tutto ciò e fa i conti di conseguenza e comunque, considerando che le spese di spedizione sono comunque a carico dell'acquirente, credo che il venditore sia ben contento di accollarsi il rischio del recesso sapendo in partenza che, nella peggiore delle ipotesi, non vende il prodotto (senza rimetterci nulla).

    Qello che vorrebbe fare il nostro amico non mi sembra immorale; in fondo, è abbastanza convinto dell'acquisto e vuole solo lasciarsi una via d'uscita nel caso il prodotto non sia quello che si aspetta (il che è proprio la situazione che la legge tutela).

    Diversa pratica (molto censurabile) è quella di vedere un prodotto in negozio ed acquistarlo on-line a costo inferiore: lì siamo perfettamente d'accordo che nun se fa, ma un eventuale recesso preventivato non credo sia scandaloso.

    Sempre che la visione del 6100 in negozio non fosse preordinata all'acquisto del 6200 in rete .

    Ciao. Aurelio
    Sorgente: Marantz 8400 su Holo3d e Radeon 9500pro - Ampli: la bestia di Hamamatsu (yamaha Z9) - Diffusori: front B&W nautilus 805, center B&W nautilus 805, side surrounds B&W 601s3, rear surrounds B&W 600s3, sub Velodyne DD-15 - Display: Electrohome Marquee 8500

  8. #8
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    Re: Re: Re: acquisto online e diritto di recesso

    aurel ha scritto:
    ... Diversa pratica (molto censurabile) è quella di vedere un prodotto in negozio ed acquistarlo on-line a costo inferiore: lì siamo perfettamente d'accordo che nun se fa, ma un eventuale recesso preventivato non credo sia scandaloso.
    D'accordo anche se, qualora le cose funzionassero davvero in questo modo, molti negozi andrebbero in crisi.

    Emidio

  9. #9
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    Mi sta bene il diritto di recesso, ma guardatela dal punto di vista di un negoziante, che si fa carico normalmente di acquistare un bene, di spedirlo ad un acquirente il quale glielo rimanda indietro nella migliore delle ipotesi con i sigilli originali infranti ed eventuali confezioni sigillate oramai aperte.
    Ammesso di seguire tutta la normativa alla lettera, e di riaccettare il bene, a quanto pensate che lo si possa rivendere?
    Voi accettereste un bene che è già stato aperto e provato da qualcun'altro pagandolo per nuovo? ... non penso proprio.

    Quindi mi sta benissimo rimandare al mittente un prodotto se non è conforme a quanto dichiarato dalle specifiche o pattuito con il venditore, ma farselo spedire solo per il piacere di provarlo e poi rimandarlo indietro per capriccio mi sembra disonesto.
    E' più corretto forse visionare un prodotto che è già in esposizione presso un rivenditore per valutarne la qualità e decidere se il prezzo e congruo al prodotto ed eventualmente cercare alternative più economiche; quantomeno non si crea un danno materiale al venditore... al massimo gli si ruba un po' di tempo.

  10. #10
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    Kilo ha scritto:
    Mi sta bene il diritto di recesso, ma guardatela dal punto di vista di un negoziante, che si fa carico normalmente di acquistare un bene, di spedirlo ad un acquirente il quale glielo rimanda indietro nella migliore delle ipotesi con i sigilli originali infranti ed eventuali confezioni sigillate oramai aperte.
    Ammesso di seguire tutta la normativa alla lettera, e di riaccettare il bene, a quanto pensate che lo si possa rivendere?
    Voi accettereste un bene che è già stato aperto e provato da qualcun'altro pagandolo per nuovo? ... non penso proprio.

    Quindi mi sta benissimo rimandare al mittente un prodotto se non è conforme a quanto dichiarato dalle specifiche o pattuito con il venditore, ma farselo spedire solo per il piacere di provarlo e poi rimandarlo indietro per capriccio mi sembra disonesto.
    E' più corretto forse visionare un prodotto che è già in esposizione presso un rivenditore per valutarne la qualità e decidere se il prezzo e congruo al prodotto ed eventualmente cercare alternative più economiche; quantomeno non si crea un danno materiale al venditore... al massimo gli si ruba un po' di tempo.
    i negozianti si meritano anche di peggio secondo me. Hanno dei prezzi troppo alti in generalee quasi ti obbligano moralmente a comprare da loro dopo che vai lì per fare una prova. AL ROGO I NEGOZIANTI!!!!! Colpa dei dettaglianti italiani se l'euro ci sta stroncando!
    scherzi a parte, rimane il fatto che la legge sancisce l'impossibilità di applicare il recesso ai prodotti video nel caso in cui siano disiagillati, ergo il dilemma non si pone.

  11. #11
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    3.461
    e meno male che siamo un paese ignorante, se tutti sapessero utilizzare internet, un pò di inglese e gestire una carta di credito, ci ritroveremmo solo con l'ipercoop in tutte le città

    ricordiamoci che se é vero che i prezzi sono aumentati, lo sono anche per i negozianti, i supermercati ecc.

    volete mettere 1 magazzino posto in una zona economica con 1 pc che fa da segretaria da commessa da banca ecc. in confronto ad un negozio che paga 5000 euro al mese di affitto e fa lavorare un sacco di gente indirettamente

    un esempio, ho lasciato un lavoro che avevo preventivato a 1000 euro perché non volevo e non potevo scendere, ho 2 soci e tutto un baraccone da mandare avanti, chi ha preso il lavoro é da solo, si é fatto aiutare dai clienti ad infilare i fili (!!!) ha lavorato sabato e domenica e si é fatto dare 750 euro senza (iva)

    ammesso che alla fine ci sia saltato fuori abbia fatto un buon lavoro e non abbia preteso niente di più (ma scommetto che non é così) secondo voi ha guadagnato più lui o avrebbe guadagnato di più la mia ditta?e hanno diviso in 4 la spesa con un risparmio totale di 62,50 euro a testa senza garanzie di una ditta presente da 30 anni...

    vabbé il commercio é un altra cosa, ma il tempo che si perde nel postvendita é solo la punta di un iceberg, spero che la manovra di detassazione riesca a migliorare un pò la situazione perché pur lavorando molto, ultimamente si inizia a faticare nel momento della riscossione...

  12. #12
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    BigLivius ha scritto:
    i negozianti si meritano anche di peggio secondo me. Hanno dei prezzi troppo alti in generalee quasi ti obbligano moralmente a comprare da loro dopo che vai lì per fare una prova.
    Io sono di un parere molto diverso.

    Innanzitutto, i negozi specializzati sono secondo me INDISPENSABILI.

    Esistono negozi con personale molto qualificato che ti danno la possibilità di provare molti prodotti per trovare quello che - secondo te - è il migliore per le tue esigenze.

    Certo: pensare di lasciare lo stesso margine dei negozi on line anche ai classici rivenditori mi sembra un po' anacronistico.

    Fortunatamente, esistono molti negozi specializzati, anche in moderata concorrenza fra loro e non è poi così difficile trovare un buon prezzo con un servizio commisurato alla spesa.

    Emidio

  13. #13
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    Se poi c'è qualcuno che crede di poter fare a meno dei negozi specializzati, basandosi solo su quanto scritto sulle riviste specializzate, sui forum di discussione e quanto visto/scoltato nelle fiere di settore. Buon per lui. Con le dovute eccezioni, le possibilità di confronto e di scelta che offrono un negozio specializzato all'altezza sono irrinunciabili.

    Emidio

  14. #14
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    Emidio Frattaroli ha scritto:
    Io sono di un parere molto diverso.

    Innanzitutto, i negozi specializzati sono secondo me INDISPENSABILI.

    Esistono negozi con personale molto qualificato che ti danno la possibilità di provare molti prodotti per trovare quello che - secondo te - è il migliore per le tue esigenze.

    Certo: pensare di lasciare lo stesso margine dei negozi on line anche ai classici rivenditori mi sembra un po' anacronistico.

    Fortunatamente, esistono molti negozi specializzati, anche in moderata concorrenza fra loro e non è poi così difficile trovare un buon prezzo con un servizio commisurato alla spesa.

    Emidio
    Senza dubbio hai ragione Emidio. Pero' io sono rimasto letteralmente stupito dai prezzi che mi chiedevano per i videoproiettori nei negozi a Roma(per fare un esempio).
    Ero decisissimo ad acquistare da negozio ***** prediligo il contatto umano e si dimezzano i problemi relativi a prodotti difettati e tempi di consegne. Ma ti faccio alcuni esempi( si tratta di alcuni mesi fa):
    Panasonic 500 ....in negozio 1790 euro on line 1.400
    Sanyo Z2.....in negozio 1.890 euro on line 1.390
    Epson 200....in negozio 1.990 euro on line 1600
    sharp z200...in negozio 3400 euro on line 3000
    Infocus 4805 ..in negozio 1780 euro online 1420

    Si tratta di negozi diversi ma pensare di dover spendere le vecchie 800.000lire in più solo per la competenza e affidabilità del negozio mi hanno fatto propendere per l'acquisto online. E un po' mi ha schifato il prezzo eccessivo di differenza tra negozi e vendita online; molto più elevato che per altri prodotti di elettronica di consumo.

  15. #15
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    Se per quella differenza ti fanno vedere/ascoltare il prodotto, magari facendo delle comparazioni, consigliandoti come migliorare l'installazione o come molti fanno consegnandoti i prodotti a casa, beh, sono ben disposto a spedere di più.
    Se per quel ricarico si limitano a darmi il prezzo di listino e dirmi che me lo faranno vedere quando l'ho ordinato, se lo possono benissimo tenere e cerco un'alternativa che a parità di servizio (...nullo) mi fa risparmiare.
    Dall'altro lato non dobbiamo esagerare al contrario, pretendendo da un negozio on-line di farsi carico del nostro capriccio di provare un prodotto e poi rimandarglielo perchè non di nostro gusto.
    Mettere a disposizione dei sample è un servizio, e come tale va pagato.... il giusto, ma va pagato.


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