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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    162

    Schermo proiezione "concavo"


    In primis, un saluto a tutti e complimenti per l'impegno e l'abnegazione che spesso mettete nei vostri interventi!
    Veniamo al punto: ieri sera, parlando con un amico appassionato di fotografia, è saltato fuori che, a voler essere pignoli, lo schermo di proiezione dovrebbe essere concavo per correggere la diversa distanza dello stesso dall'obiettivo del proiettore.
    Voi che vedo siete ferratissimi, magari sempre in via teorica, convenite oppure è tutta una cavolata?

    ciao, maurizio
    Ultima modifica di mauper; 31-01-2004 alle 21:14

  2. #2
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    Jan 2004
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    in teoria conviene....
    questo soprattutto in funzione del fatto che lo schermo cinvesso annulla i difetti di messa a fuoco tra il centro e le pareti.
    In realtà questa differenza viene quasi a perdersi data l'esigua distanza tra sorgente e schermo....
    Certo la cosa diviene sensibilemte diversa se hai una distanza di proiezione notevole.... tipo i nuovi cinema dove si arriva a proiettare anche a 50 - 100 m di distanza con chermi larghi decine e decine di metri.
    Sul tuo piccolo schermo di casa (dove generalmente non si superano mai i 2 - 3 m) al massimo dovresti incurvarlo di pochi cm...... tradotto non serve a nulla....
    Saluti Paolo

  3. #3
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    Jan 2004
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    Secondo me dovrebbe essere il contrario, se la fisica non è un'opinione se la distanza aumenta la differenza tra centro schermo con margine schermo diventa irrilevante

  4. #4
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    Sep 2002
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    2.449

    Re: Schermo proiezione "convesso"

    mauper ha scritto:
    ...lo schermo di proiezione dovrebbe essere convesso per correggere la diversa distanza dello stesso dall'obiettivo del proiettore...
    Casomai concavo.
    SergioPetruccelliPh.
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  5. #5
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    29

    TRIGONOMETRIA....

    Non voglio iniziare una polemica....non mi sembra il caso...
    ma un piccolo ripasso di trigonometria piana e dello spazio tridimensionale potrebbe farti capire che ... maggiore è la distanza tra sorgente e schermo, maggiore sarà la distanza percorsa da un raggio luminoso.... di conseguenza maggiore dovrà essere la concavità dello schermo.
    per renderti conto di quanto detto prova prendere un foglio quaderttato e traccia una linea orizzontale lunga 10 cm, chaimaiamo S e D i punti terminali del segmento ottenuto.
    A questo punto traccia due rette a +/-30° dalla retta orizzontale. Chiamiamo i punti finali dei due segmneti inclinati A e B.
    Uniamo i punti A e B e misuriamo la distanza tra il segmento AB ed il punto D.
    Se rifai tutto il percoso con una distanza pari a 2 cm e chiami D' A'e B' i nuovi punti di fine, ti rendi conto si come sia minore la distanza O'D' rispetto a OD.
    Ad ogni modo, se non hai voglia di disegnare, ti ho messo lo schemino fatto su misura.....
    Saluti Paolo
    Immagini allegate Immagini allegate

  6. #6
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    Jan 2004
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    9

    Re: TRIGONOMETRIA....

    poltrek ha scritto:
    Non voglio iniziare una polemica....non mi sembra il caso...
    ma un piccolo ripasso di trigonometria piana e dello spazio tridimensionale potrebbe farti capire che ... maggiore è la distanza tra sorgente e schermo, maggiore sarà la distanza percorsa da un raggio luminoso.... di conseguenza maggiore dovrà essere la concavità dello schermo.
    per renderti conto di quanto detto prova prendere un foglio quaderttato e traccia una linea orizzontale lunga 10 cm, chaimaiamo S e D i punti terminali del segmento ottenuto.
    A questo punto traccia due rette a +/-30° dalla retta orizzontale. Chiamiamo i punti finali dei due segmneti inclinati A e B.
    Uniamo i punti A e B e misuriamo la distanza tra il segmento AB ed il punto D.
    Se rifai tutto il percoso con una distanza pari a 2 cm e chiami D' A'e B' i nuovi punti di fine, ti rendi conto si come sia minore la distanza O'D' rispetto a OD.
    Ad ogni modo, se non hai voglia di disegnare, ti ho messo lo schemino fatto su misura.....
    Saluti Paolo
    Beh anche io non volevo fare polemica e per questo mi scuso se ho urtato la tua sensibilità, ma premettendo che tutto ciò che hai scritto e disegnato è giusto per validare la tua teoria opposta alla mia dovresti dimostrare che proporzionalmante alla lunghezza dei segmenti utilizzati la differenza "pesa" di più. Per spiegarmi e sostenere la mia teoria invece di disegnare perchè non sono bravo estremizzo il discorso.... se sono ad una altezza di 10 km dal suolo e sono su Roma la mia distanza da Milano è assimilabile a quella tra Roma e Milano. Se sempre su Roma vado ad una distanza di 300.000 km la mia distanza con Milano la posso tranquillamente assimilare a quella tra me e Roma anche se mi sono solo allontanato.
    Ciao

  7. #7
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    162
    Ciao Sergicchio

    Hai ragione, mi sono confuso, chiedo venia e rimedio subito.
    Vedo che comunque l'argomento ha innescato discussioni interessanti.
    Siamo sicuri che migliorare la messa a fuoco dei lati estremi sia marginale?
    Grazie a tutti, Maurizio

  8. #8
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    29

    e qui chiudo.

    La verità l'ahi detta tu.
    Non proiettda da 300.000Km ma da 2-4 m per cui hai l'effetto che ti ho appena detto ...
    Il confronto lo davi fare a parità di ordini di grandezza.
    A meno che tu non intenda basare il tuo ragionamento idcendo che poni fisse le dimensioni dello schermo.
    così dicendo ti do pienamente ragione.
    MA visto che i normali proiettori, come tu certo ben saprai, aumentando al distanza aumentano le simensioni dell'immagine,fanno si che proiettando da 2m ho un effeto molto maggiore che proiettando da 1000m.
    ma vista la domanda posta da mauper io ho spiegato solo il motivo per cui si potevano adottare anche schermi piatti senza problemi.. visto appunto, e qui mi ripeto, che la distanza era tale per cui non si avevano delle aberrazioni che rendevano inguardabile o sfocata l'immagine.
    e con questo post chiudo le risposte....
    anche perche' ogniuno poi se la proietta come vuole.
    Saluti Paolo.

    P.S. a casa mia ho uno schermo piano....

  9. #9
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    In teoria lo schermo convesso dovrebbe ottimizzare il fuoco rendendo uguale la distanza lente schermo in ogni punto vicino o lontano dal bordo. Nella pratica chi ha progettato le lenti non puo' non aver tenuto conto del problema per cui la "profondita' di campo" della lente vale a dire lo spazio che intercorre fra la posizione completamente a fuoco piu' vicina e quella piu' lontana dall'obiettivo "copre" le differenti distanze lente-centro lente bordi. Il problema non varia tanto in relazione alla distanza di proiezione dal momento che allontanandosi o avvicinandosi allo schermo le proporzioni vengono mantenute. Direi che un vpr a fuoco lungo ha meno difficolta' a garantire un fuoco omogeneo mentre uno molto grandangolare deve sviluppare uno notevole profondita' di campo.
    Teniamo poi conto che a fronte di inesistenti vantaggi nel fuoco uno schermo convesso presenta svantaggi di visibilita' per coloro che osservassero da posizione non perfettamente centrale.


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