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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
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    riutilizzo impianto stereo


    Ciao a tutti,
    tra un anno avrò la possibilità economica e logistica per realizzare un impianto home theater. Premetto che per ora non ho informazioni sulle dimensioni della sala nel quale relaizzerò l'impianto (sto cercando casa :-) ) ma sicuramente non si tratterà di un salone di grandi dimensioni.

    Mi sto documentando con lungo aniticipo perchè vorrei cercare di ascoltare il più possibile ma prima di cominciare a girare per negozi avrei bisogno di un chiarimento "teorico".

    Al momento possiedo un impianto stereofonico così composto:

    • sorgente: Cyrus CD 6
    • amplificatore: Cyrus 6
    • diffusori: Xavian altea (diffusori a 2 vie da pavimento)


    Considerata la soddisfazione che mi ha dato quest'impianto per l'ascolto della Musica (dal rock progressivo alla classica) e l'esborso monetario per me non indifferente, vorrei cercare di sfruttare al massimo i diffusori che già possiedo per utilizzarli come fututi frontali dell'home theater.
    Vedo 2 soluzioni:
    1. Collegare/scollegare i diffusori dall'ampli stero attuale al sintoampli (?) HT futuro ad ogni ascolto
    2. Lasciare all'ampli stereo attuale il compito di piotare i diffusori anteriori e demandare all'ampli HT il pilotaggio dei restanti diffusori.


    La prima soluzione la scarterei, la seconda è fattibile? (Penso ad esempio ad un utilizzo del mio ampli attuale come finale).

    Grazie per la pazienza e l'aiuto che vorrete darmi!

  2. #2
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    La seconda soluzione è sicuramente e facilmente fattibile, però la sconsiglierei in quanto il segnale in uscita dall'ampli HT (se questo ha una uscita pre) dovrà comunque passare nell'intero integrato stereo, sezione pre compresa, e questo non fa sicuramente bene al segnale, oltre al fatto che dovresti settare la manopola del volume dello stereo in una posizione ben precisa, da non toccare, per non variare il setup dei livelli fatto nell'ampli HT.

    La prima soluzione può essere scomoda, ma è quella che non dà alcun inconveniente; al limite puoi vedere di costruirti o acquistare un commutatore di buona qualità per i diffusori, che ti risolverebbe ogni problema.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
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    Apr 2007
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    Grazie per la celere risposta!
    Mi potresti dare una dritta sui commutatori di cui parli? Il mio timore è che questo nuovo elemento possa alterare la qualità del segnale, peggiorando anche l'ascolto sterefonico sull'impianto esistente. Forse è il caso di acquistare una nuova coppia di diffusori da dedicare esclusivamente all'HT ...

  4. #4
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    Mar 2006
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    Guarda questo aggeggio ti può essere utile

  5. #5
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    Apr 2007
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    Grazie anche a te kaljeppo.
    La soluzione proposta è semplice e interessante, se ho ben capito propone di spostare i morsetti del'ampli HT in una posizione comoda (eg. vicino all'ampli stereo) per semplificare all'ascoltatore lo switch tra un ampli e l'altro.
    Vedo però 2 limiti:
    1. la "prolunga" non deve superare 1 metro di lunghezza, onde evitare sensibili deterioramenti del segnale
    2. se i morsetti l'ampli stereo sono difficilmente raggiungibili non si ottiene alcun risultato


    Comunque, non deteriorando il segnale stereo, rimane la soluzione migliore. Penserò a come disporre gli apparati in manierà ottimale.

  6. #6
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    Mar 2006
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    Citazione Originariamente scritto da cimere
    [LIST=1][*]la "prolunga" non deve superare 1 metro di lunghezza, onde evitare sensibili deterioramenti del segnale
    La vecchia storia del metro di lunghezza e delle varie capacità parassite di un cavo erano il cavallo di battaglia di alcune riviste di elettronica di qualche anno fa. Seppur vero in parte, questa teoria risulta particolarmente valida con cavi di bassa fattura. Per esperienza personale, ho sentito cavi autocostruiti da persone veramente addentro alla materia che, pur avendo lunghezze notevoli, sia in ambito di cavi segnale che di potenza, non subivano nessuna distorsione.
    Ti ripeto, il tutto va valutato in funzione dei materiali impiegati.


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