Tra i più importanti c'è sicuramente quello del
carico elettrico offerto all'amplificatore. Le casse, come abbiamo visto, sono dei circuiti elettrici piuttosto semplici sui quali l'amplificatore deve far passare il segnale musicale.
Più è facile il
carico visto dall'amplificatore più questo potrà esprimersi al suo meglio.
Ma come si fa a capire se una cassa è
facile da pilotare?
Oltre alla potenza, nel retro della cassa troverete anche un altro dato:
l'impedenza. Purtroppo il numeretto che leggerete raramente corrisponderà alla realtà. Infatti, nel 90% dei casi troverete scritto Impedenza : 8 Ohms. Ora, senza scendere in dettagli noiosi, diciamo quel parametro non è mai realmente 8 ohms ma varia a seconda della frequenza (può scendere a 4 Ohms o meno sulle frequenze basse e viceversa). Dunque per voi, a meno di non fare un test tecnico alle casse (cosa della quale si occupano molte riviste specializzate), non c'è modo di scoprire se quella data cassa è un carico facile o difficile per il vostro amplificatore. E allora? Si utilizza lo strumento di misura più sofisticato esistente: il vostro orecchio. Giudicate il suono e la dinamica in particolare. Se in alcuni passaggi musicali particolamente impegnativi vi sembra che il suono perda di vitalità questo può essere da attribuire all'amplificatore che non riesce a pilotare quella cassa come dovrebbe.
Ciò non significa che l'amplificatore è scadente, ma solo che quelle casse hanno bisogno di qualcosa di più muscoloso e ciò non significa affatto
più potente.
È sostanzialmente una questione di sinergia tra ampli e casse.
Fortunatamente i moderni amplificatori, quelli progettati pensando alla Musica e non agli optionals, riescono a pilotare sufficientemente bene la stragrande maggioranza dei diffusori in commercio.
L'impedenza in sè non ha alcuna relazione con la qualità della cassa. Contrariamente a quanto può suggerire l'intuito non è affatto vero che una impedenza più bassa indichi un diffusore più facile da pilotare. Anzi, è proprio il contrario!
Basta ricordarsi che a
0 Ohm si ha il classico
cortocircuito elettrico ovvero polo positivo e negativo collegati insieme (e sapete quel che succede qualora vi capitasse una cosa del genere nell'impianto elettrico di casa...). Quindi, paradossalmente, più si sta lontani dallo zero e meglio è. 8 Ohms sono una impedenza di tutta sicurezza per tutti gli amplificatori, 4 Ohm vanno ancora bene ma è meglio usare allora amplificatori ben dotati in termini di capacità di pilotaggio (quasi tutti gli amplificatori moderni possono pilotare diffusori da 4 ohm).