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Risultati da 16 a 30 di 30
  1. #16
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    84

    >Considera che molto spesso,nei cd, sono i tecnici del suono >che "pompano" alcune frequenze per il loro assurdo senso del gioco >sonoro,su un numero di "Audiophile Sound" c'era in regalo un cd dove >si dimostrava quanta colpa hanno i tecnici del suono sul risultato >finale,dal vivo é tutta un'altra storia e invito sempre molti amici >ad andare a sentire dal vivo gli strumenti ,troppo spesso ci si >chiude coi nostri impianti rischiando di dimenticare il vero suono >della musica.


    PAROLE SANTE!



    >In ultimo ti esprimo un mio personalissimo giudizio che sicuramente >non mi rende popolare,anzi,a me le B&W non piacciono affatto,messe a >confronto diretto con altri diffusori di pari lignaggio si nota come >siano troppo amanti dei medio-bassi,é come se ci fosse una tenda fra >l'ascoltatore e il suono,ma questo ,ripeto é un mio giudizio e
    >quindi non vale molto,de gustibus......


    E' un fatto di gusti naturalmete.
    Comunque la collocazione e' fondamentale, come per tutti
    i diffusori del resto.

    Anch'io ho una coppia di 801 Matrix 3 e sono
    riuscito ad accettarle dopo aver avuto Martin Logan CLS,
    Magnepan 3 e Audiostatic 300 ... quindi figurati.

    La scelta delle 801 e' partita dal fatto che
    molte delle registrazioni di classica della Philips,
    della Decca ed altri, erano monitorate in studio
    proprio con delle 801.

    Una cosa devo dire pero',
    e' la nuova serie Nautilus che non mi piace,
    me la trovo davanti ovunque e' ho sempre
    la stessa impressione ... poi al Top A/V
    le collegano ai Jeff Rowland che gli danno il
    colpo di grazia!


    A propo, io sono sempre disponibile ad incontri
    audio-gastronomici!



    Ciao,
    linomatz

  2. #17
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    166
    ---E' un fatto di gusti naturalmete.
    Comunque la collocazione e' fondamentale, come per tutti
    i diffusori del resto.


    Esattamente,ci sono diffusori che cambiano completamente caratteristiche soniche secondo la loro posizione rapportata alla distanza che hanno dalle pareti e dal pavimento.

    ---Anch'io ho una coppia di 801 Matrix 3 e sono
    riuscito ad accettarle dopo aver avuto Martin Logan CLS,
    Magnepan 3 e Audiostatic 300 ... quindi figurati.


    Infatti ,non mi capacito come sei riuscito ad accettarle visti i tuoi precedenti.Un sistema di diffusione che mi ha molto impressionato,positivamente,e mi freno non poco per andare a comprarmelo,ma non si sa mai,é il Transar della Ess,é composto da due colonne con medio bassi e alti costituiti da due trasformatori di Heil più uno o due sub separati,se hai lo spazio, con crossover esterno.Sono una roba micidiale!!!!!!Evento sonoro presente in tutta la sua possanza e ariosità,praticamente ho avuto le tue stesse sensazioni di quando hai ascoltato quell'impianto da svariati euro.


    ---La scelta delle 801 e' partita dal fatto che
    molte delle registrazioni di classica della Philips,
    della Decca ed altri, erano monitorate in studio
    proprio con delle 801.


    Comprendo,infatti é l'unico genere musicale che ,sempre a mio giudizio,rendono accettabilmente,ma non perfettamente,se sarai da queste parti un giorno andiamo in Veneto dal Sig Marchesi ad ascoltare le Transar e poi ne riparliamo,fra l'altro sono i diffusori che utilizzano al teatro di Verona.


    ----Una cosa devo dire pero',
    e' la nuova serie Nautilus che non mi piace,
    me la trovo davanti ovunque e' ho sempre
    la stessa impressione ... poi al Top A/V
    le collegano ai Jeff Rowland che gli danno il
    colpo di grazia!


    Concordo pienamente!


    A propo, io sono sempre disponibile ad incontri
    audio-gastronomici!


    Allora bisogna organizzare
    Ciao
    Rosario

  3. #18
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    Jan 2002
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    >---Anch'io ho una coppia di 801 Matrix 3 e sono
    >riuscito ad accettarle dopo aver avuto Martin Logan CLS,
    >Magnepan 3 e Audiostatic 300 ... quindi figurati.


    >Infatti ,non mi capacito come sei riuscito ad accettarle visti i >tuoi precedenti.


    La trasparenza che offre un diffusore elettrostatico
    e/o isodinamico non penso possa essere facilmente
    superata.

    Pero' riesci ad ascoltare pochi generi musicali!

    Scartata la soluzione ibrida
    (ho avuto anche le Martin Logan Sequel)
    ho trovato nelle "vecchie" 801 un ottimo
    equilibrio su tutta la gamma, cosa molto rara.
    Ti ricordo che le 801 S3 vanno da 16 a 24000hz!

    Naturalmente nulla e' perfetto, e di volta in volta
    si deve accettare un compromesso dato dalle contingenze
    del momento.

    ... adesso, pero', non mi molestare troppo ...

    ... tu che hai?



    Ciao,
    linomatz

  4. #19
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    Jan 2002
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    Ciao, Rosario

    Come ho gia' detto prima ognuno ha i suoi gusti ed opinioni quindi non vedo perche' dovrei prendermela ( spero che anche tu faccia lo stesso ).

    So benissimo che pochi strumenti arrivano a 30Hz. come pure che poche persone riescono ad ascoltare frequenze oltre i 15KHz., comunque a me l'organo piace tantissimo ed esiste per esempio un'incisione Telarc del Rufatti organ che e' fenomenale ( c'e' forse da ridire circa l'esecuzione troppo "americana" dell'organista ma e' un organo notevole ( forse il piu' grande al mondo ) sito in un auditorium fantastico ( molto meglio delle cattedrali come acustica ) dove puoi sentire ( se l'impianto te lo permette ) dei bassi stupefacenti.
    In ogni caso il sito di cui parlavo esiste ( o almeno esisteva )ma ho perso il link.
    Mi ricordo pero' che molti dei cd elencati erano TELARC.

    Con l'equalizzazione non ho piu' i problemi di cui parli e ti assicuro che anche mettendo sottosopra la casa ( cosa peraltro che non avrei potuto ne voluto fare ) non avrei risolto completamente.

    Utilizzando l'impianto anche per H.T. i 20Hz. per me sono godibilissimi e poi il Velodyne e' un trasduttore veramente valido ( e non solo a 20Hz. ) e senza distorsioni udibili ( cosa assai rara nelle basse frequenze ).

    Il punto su cui continuiamo a "scontrarci" e' che forse tendi ( e non solo tu ) a confondere o perlomeno a mescolare il gusto personale con l'alta fedelta'.
    L'alta fedelta' dovrebbe significare la riproduzione di un brano cosi' come e' eseguito dal vivo durante la registrazione e visto che la registrazione non dipende da noi ( sono d'accordo nel dire che molte registrazioni sono penose ) almeno cercare di riprodurla senza alterazioni.

    Mi sembra quindi giusto affermare che l'ideale ( irraggiungibile lo so ) sarebbe possedere un impianto che non aggiunge nulla di suo.
    Se devo riprodurre per esempio un suono a 100Hz. a 90dB. di pressione sonora ( come e' registrato ) non vedo perche' dovrei sopportare che il locale lo cambi o che la cassa sia stata progettata per enfatizzarla o attenuarla ( cosa che tu puoi trovare positiva o negativa da quanto ho capito nel tuo messaggio a seconda dei tuoi gusti personali ).

    Quindi teoricamente a mio parere come punto di partenza dovrei avere un locale neutro e tutta la catena dell'impianto neutra.
    Se anche la registrazione fosse corretta dovrei cosi' ottenere di nuovo il suono come era all'origine.

    Ovvio che i costruttori di casse cerchino di assecondare i gusti musicali piu' diffusi ( per la fascia a cui vogliono vendere ) e di prevedere ( per quanto possibile ) la reazione del loro progetto in un'ambiente medio dando magari delle dritte sul posizionamento e trattamento acustico del locale; ammetto anche che fino a poco tempo fa non si poteva fare altrimenti.
    Fortunatamente pero' le cose stanno cambiando e non si puo' ignorare esistano nuovi, pratici e meno approssimativi metodi per superare queste limitazioni.

    Parlando della risposta in frequenza ( ci sarebbero molte altre cose di cui parlare come la dinamica, le varie distorsioni, la risposta in fase, ai transienti etc etc ) se riesci ad ottenerla lineare e la registrazione e' stata fatta con gli stessi criteri ( come dovrebbe essere ) che senso ha per esempio dire che le B&W-801 sono scarse in questa regione e troppo abbondanti in altre ?
    Forse lo saranno nel tuo ambiente posizionate in un certo modo ma dopo l'equalizzazione con la risposta resa lineare ( entro qualche dB. e' gia' un fantastico risultato ) per entrambi i canali ( ti assicuro che per tanta attenzione e cura che ci metti i due canali risponderanno sempre in modo diverso per svariati motivi ( immagina per 5 canali ) ) queste osservazioni non sono piu' valide.

    Dubito fortemente che chiunque riesca armeggiando di posizionamento e di trattamento acustico e solo ad orecchio ad ottenere una razionale linearizzazione della risposta ( perdete ogni speranza voi .......).

    Nel mio caso all'ascolto i possibili deterioramenti ( non nego che esistano ) dovuti all'equalizzazione risultano irrisori se paragonati ai benefici.

    A risposta linearizzata poi nulla vieta ( ma un vero purista non dovrebbe farlo almenoche' la registrazione sia malfatta e lo richieda ) di applicare una curva a piacimento secondo i propi gusti ma almeno non lo fa a casaccio perche' parte da una situazione chiara e definita.

    Mi sembra anche difficile fare dei confronti semplicemente ascoltando un impianto, perche' i confronti dovrebbero essere diretti ed immediati, con la stessa sorgente, il medesino volume etc etc ...; penso sia molto facile sbagliarsi in questo campo.

    Circa le casse B&W ( che comunque a me piacciono e come dice Lino le trovo un buon compromesso ) posso affermare che dalle mie esperienze ho rilevato che i suoi trasduttori rispondono in modo lineare all'equalizzazione ( non si siedono e se aumento 0,5 dB. rispondono di 0,5 dB. ), tengono bene in potenza, sono duraturi, insomma sono molto validi.

    Per quanto riguarda i progetti la mia modestissima opinione e' che ( nell'analogico perlomeno ) spesso i risultati migliori si ottengano piuttosto che con circuitazioni troppo sofisticate con componenti della massima qualita' e ben dimensionati.
    Quindi un buon progetto anche non recentissimo ma che venga aggiornato utilizzando i componenti migliori del momento ( i transistor finali hanno fatto passi da gigante ) senza badare al risparmio puo' avere delle ottime prestazioni e non e' detto che debba costare un'esagerazione ( per esempio i finali della Rotel ).
    Mi ricordo invece dei primi test di TRITIM con carico reattivo ( piu' vicino alla realta' ) di Suono sui finali e dei disastrosi risultati di una blasonata marca di cui non voglio fare il nome ( impiegarono qualche anno a capire che non bastava usare come carico una restistenza ma poi si adeguarono alla grande ) : questo conferma che prima o poi arriva il giorno in cui e' necessario rinnovarsi anche per il piu' conservatore.
    Oggi secondo me non puoi piu' trascurare in nessun settore il trattamento digitale dei dati e certo in questo caso non trovi niente
    dagli anni 60-70 da cui attingere.

    Non sono il tipo che vuole per forza usare l'ultimo grido ma se mi viene dimostrato che si puo' migliorare ( e a me e' successo ) non mi tiro indietro e pensa che siamo appena all'inizio, chissa tra qualche anno.

    Saluti
    Marco

  5. #20
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    Chiarimenti

    Ciao Marco,

    ----Come ho gia' detto prima ognuno ha i suoi gusti ed opinioni quindi non vedo perche' dovrei prendermela ( spero che anche tu faccia lo stesso ).

    Ci mancherebbe, il rispetto dei gusti e delle opinioni altrui é fondamento essenziale nella mia vita!

    ----Mi ricordo pero' che molti dei cd elencati erano TELARC.

    Molti Telarc li ho anch'io,ma sono proprio questi,i dimostrativi naturalmente, che "soffrono" dello zampino eccessivo dei tecnici del suono.

    ----Con l'equalizzazione non ho piu' i problemi di cui parli e ti assicuro che anche mettendo sottosopra la casa ( cosa peraltro che non avrei potuto ne voluto fare ) non avrei risolto completamente.

    Son contento per te e magari ti chiederò consigli sul come fare se io ne avrò bisogno,ma i problemi di cui parlavo io sono dettati dalle leggi della fisica,frequenze così basse sprigionano un'energia enorme che da qualche parte dovrà scaricarsi e se non disaccoppiamo la struttura portante della nostra stanza,per esempio con la metodica della stanza nella stanza,cosa che mi accingo a fare nella ristrutturazione della mia nuova casa,questa energia si scarica nella struttura, appunto ,determinando risonanze difficili da risolvere.

    ----Il punto su cui continuiamo a "scontrarci" e' che forse tendi ( e non solo tu ) a confondere o perlomeno a mescolare il gusto personale con l'alta fedelta'. L'alta fedelta' dovrebbe significare la riproduzione di un brano cosi' come e' eseguito dal vivo durante la registrazione e visto che la registrazione non dipende da noi ( sono d'accordo nel dire che molte registrazioni sono penose ) almeno cercare di riprodurla senza alterazioni. Mi sembra quindi giusto affermare che l'ideale ( irraggiungibile lo so ) sarebbe possedere un impianto che non aggiunge nulla di suo.


    Se rileggi con attenzione il mio thread ti accorgerai che diciamo la medesima cosa:">Considera che molto spesso,nei cd, sono i tecnici del suono >che "pompano" alcune frequenze per il loro assurdo senso del gioco >sonoro,su un numero di "Audiophile Sound" c'era in regalo un cd dove >si dimostrava quanta colpa hanno i tecnici del suono sul risultato >finale,dal vivo é tutta un'altra storia e invito sempre molti amici >ad andare a sentire dal vivo gli strumenti ,troppo spesso ci si >chiude coi nostri impianti rischiando di dimenticare il vero suono >della musica.


    ---Se devo riprodurre per esempio un suono a 100Hz. a 90dB. di pressione sonora ( come e' registrato ) non vedo perche' dovrei sopportare che il locale lo cambi o che la cassa sia stata progettata per enfatizzarla o attenuarla ( cosa che tu puoi trovare positiva o negativa da quanto ho capito nel tuo messaggio a seconda dei tuoi gusti personali ).


    Non ho affatto affermato questo,anzi,come dicevo prima mi trovi assolutamente d'accordo,i gusti sono una cosa ,l'evento Live un'altra.


    ---Parlando della risposta in frequenza ( ci sarebbero molte altre cose di cui parlare come la dinamica, le varie distorsioni, la risposta in fase, ai transienti etc etc ) ....

    Parliamone,siamo qui apposta.Comunque gli altri parametri a cui fai riferimento sono più da addebitare all'amplificazione che ai diffusori e ,se ti fa piacere,possiamo proseguire con questo argomento sviscerandolo in base alle teorie ed alla nostra personale esperienza,tu che ampli hai?

    ---Dubito fortemente che chiunque riesca armeggiando di posizionamento e di trattamento acustico e solo ad orecchio ad ottenere una razionale linearizzazione della risposta ( perdete ogni speranza voi .......).

    Concordo

    ----Mi sembra anche difficile fare dei confronti semplicemente ascoltando un impianto, perche' i confronti dovrebbero essere diretti ed immediati, con la stessa sorgente, il medesino volume etc etc ...; penso sia molto facile sbagliarsi in questo campo.

    Assolutamente d'accordo!


    ----Per quanto riguarda i progetti la mia modestissima opinione e' che ( nell'analogico perlomeno ) spesso i risultati migliori si ottengano piuttosto che con circuitazioni troppo sofisticate con componenti della massima qualita' e ben dimensionati.
    Quindi un buon progetto anche non recentissimo ma che venga aggiornato utilizzando i componenti migliori del momento ( i transistor finali hanno fatto passi da gigante ) senza badare al risparmio puo' avere delle ottime prestazioni e non e' detto che debba costare un'esagerazione ( per esempio i finali della Rotel ).
    Mi ricordo invece dei primi test di TRITIM con carico reattivo ( piu' vicino alla realta' ) di Suono sui finali e dei disastrosi risultati di una blasonata marca di cui non voglio fare il nome ( impiegarono qualche anno a capire che non bastava usare come carico una restistenza ma poi si adeguarono alla grande ) : questo conferma che prima o poi arriva il giorno in cui e' necessario rinnovarsi anche per il piu' conservatore.

    Mi trovi sempre più in accordo con te...
    Bene adesso non ci resta che proseguire questo splendido scambio d'opinioni con gli altri argomenti che elencavi,dinamica,transienti,ovvero:
    Gli amplificatori,100 watt sono uguali per tutti?
    Ciao
    Rosario
    Ultima modifica di ros99; 27-01-2002 alle 11:32

  6. #21
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    Ciao Lino

    ---[QUOTE]Originariamente inviato da linomatz
    [B La trasparenza che offre un diffusore elettrostatico
    e/o isodinamico non penso possa essere facilmente
    superata.

    Lo penso anch'io!
    Un diffusore così fatto é molto più rapido di quelli dinamici,ecco i problemi che sorgono negli ibridi,dove al nastro si abbina un dinamico con conseguente difficile incrocio.
    Ma ho ascoltato una ML ReQuest pilotata in biamplificazione,valvole per i medio-alti e stato solido per i bassi che mi ha molto affascinato,così come,forse di più,una Infinity,non ricordo
    il modello aveva due woofer da 25 un medio dinamico,uno planare e alti elettrostatici con crossover esterno,sempre con la medesima biamplificazione.

    ----- riesci ad ascoltare pochi generi musicali!

    Perchè?Ti riferisci al poco impatto che i planari,isodinamici ect riescono a dare?I due sistemi che ho appena menzionato ne davano eccome....


    -ho avuto anche le Martin Logan Sequel)
    ho trovato nelle "vecchie" 801 un ottimo
    equilibrio su tutta la gamma, cosa molto rara.
    Ti ricordo che le 801 S3 vanno da 16 a 24000hz!
    Naturalmente nulla e' perfetto, e di volta in volta
    si deve accettare un compromesso dato dalle contingenze
    del momento.

    Come ti capisco......

    --.adesso, pero', non mi molestare troppo ...

    Perchè,cosa ho fatto?


    ... tu che hai?

    Come diffusori attuali,visto che non ho molto spazio ,delle Snell Acoustics E Type IV,sono alla ricerca delle C V se non addirittura delle A,ma é tutto in divenire e dovrò anche attendere la fine della ristrutturazione della nuova casa comunque.
    Cambiando argomento,ieri sono andato a sentire lo Spectral DMC 10 di cui ti parlavo,sicuramente i diffusori non erano all'altezza e i problemi di acustica ambientali erano notevoli,ma non mi ha molto impressionato,dovrò riascoltarlo da me prima di prendere una decisione.
    Ciao
    Rosario

  7. #22
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    ----- riesci ad ascoltare pochi generi musicali!

    >Perchè?Ti riferisci al poco impatto che i planari,isodinamici ect >riescono a dare?I due sistemi che ho appena menzionato ne davano >eccome....

    Non mi riferivo a quelli ibridi ma a quelli a gamma intera!


    >Cambiando argomento,ieri sono andato a sentire lo Spectral DMC 10 di >cui ti parlavo,sicuramente i diffusori non erano all'altezza e i >problemi di acustica ambientali erano notevoli,ma non mi ha molto <impressionato,dovrò riascoltarlo da me prima di prendere una <decisione.


    Io credo che tu abbia ascoltato tutto tranne che lo Spectral!

    Comunque se non puoi provarlo a casa con le tue cose
    lascia stare, soprattutto per l'interfaccia con
    la testina!



    Ciao,
    linomatz

  8. #23
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    Originariamente inviato da Microfast

    Il mondo e' bello perche' e vario e non tutti i gusti sono alla menta,
    quindi rispetto le tue idee ma non posso fare a meno di notare alcune contraddizioni .

    Tanto per cominciare mi piacerebbe conoscere ( fermo restando che non posso cambiare casa ) cosa avresti fatto per risolvere i problemi del mio ambiente senza ricorrere al penalizzante posizionamento dei diffusori in punti meno risonanti ma che sicuramente portano alla cancellazione ( o come minimo alla forte attenuazione ) di molte basse frequenze .

    Noto poi che consideri fondamentale ( giustamente ) cercare di riprodurre un brano senza alterarne la timbrica originale.

    E qui ti chiedo : avere nella risposta in frequenza complessiva dB. in piu' o meno in diversi ( molti ) punti non e' alterare la timbrica ?
    Ciao omonimo!

    Scusa se mi intrometto, abbiamo già parlato qualche volta di questa tua realizzazione, ottima dal punto di vista tecnico, che però mi crea sempre qualche perplessità, diciamo di ordine filosofico!
    Diciamo che la permanenza nell'ambiente dove è presente l'impianto, anche solo in silenzio, o svolgendo normali attività, abitua il mio orecchio alla risposta dell'ambiente fornendomi una certa sensazione di come "suona".
    Cercare di correggere i suoi difetti alterando il programma musicale mi crea un forte disagio e la sensazione che ci sia qualche cosa di strano e di anomalo, le caratteristiche timbriche dello strumento riprodotto risultano diverse, per assimilazione, da quelle dei suoni percepiti normalmente nell' ambiente stesso.
    Voglio dire che se usassi uno strumento dal vivo, forse soffrirebbe di risonanze, ma sarebbe coerente con l'ambiente.
    Diverso sarebbe un discorso di trattamento acustico "fisico" della stanza che risulterebbe più coerente, pur linearizzando le risonanze.
    D'altra parte, se consideriamo l'ambiente un componente dell'impianto, ognuno ha quello che si può permettere, come per tutti gli altri componenti: non credo che si potrebbero risolvere i problemi di carenza di bassi di un diffusore, buttando a palla il controllo dei bassi!
    Cordialità!

    Marco Rosanova

  9. #24
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    Ciao, Marco

    Benvenuto anche a te su questo forum molto interessante ( anche se francamente mi stupisco di come poco si discuta di audio ).

    Forse interessa solo piu' il video ?

    Tornando al tuo post ribadisco che come sempre rispetto tutte le opinioni e filosofie anche se questo non significa che le condivida.

    In questo caso non le condivido affatto e posso dirti che dopo oltre venti anni di "filosofia" sterile obbligata peraltro dalla tecnologia di quei tempi mi sono aperto appena possibile ( tecnicamente ed a costi accettabili ) a nuove ed entusiasmanti esperienze senza il minimo rimpianto.

    Francamente ho sempre pensato ( e penso ) che HI-FI significasse riprodurre una registrazione il piu' possibile vicino alla realta', quindi mi sembra quanto meno contestabile affermare che il locale debba aggiungerci il suo "carattere" nella riproduzione.
    Non per niente le nuove incisioni multicanale ( nella musica ) dovrebbero ricreare anche l'ambienza ed i riverberi originali; perche' aggiungerne altri indesiderati ?

    Dove abito non devo tenere concerti ne suonare strumenti dal vivo, e neanche effettuare registrazioni, ma riprodurre cd-dvd etc etc nel miglior modo possibile, ambiente compreso che misurazioni alla mano ( non e' una mia opinione ) anche nella migliore delle ipotesi altera il risultato finale di gran lunga di piu' di tutti gli altri componenti dell'impianto.

    Sarei curioso ( viste le tue convizioni ) di conoscere quali esperienze hai fatto ( personalmente ) di equalizzazione digitale dell'ambiente e se le hai fatte, come, con che metodo ,con quale strumentazione e con quali risultati, impressioni etc etc.

    Sono fermamente convinto che un giudizio razionale possa essere dato solo a confronto diretto dello stesso impianto ascoltandolo con correzione e senza e che giudizi su ascolti fatti qua e la magari nella confusione delle esposizioni lascino molto a desiderare.

    Personalmente preferisco "sopportare" piccole alterazioni ( sfumature ) e non subirne di maggiori ( quantificabili almeno 20/30 volte in un'ambiente discretamente trattato o minimo 10 volte per essere ottimisti in un'ambiente valido e trattato senza risparmio alcuno ).

    Se poi il locale e' gia acusticamente valido meglio ancora ( applichero' correzioni minori ), ma pensare di ottenere fisicamente un'ambiente senza risonanze e perfettamente lineare nelle medio alte e' pura utopia e se ci riuscissi otterresti una camera anecoica che e' davvero difficile da sopportare.

    Non vedo quindi perche' rinunciare a nuove e promettenti tecnologie nell'audio per partito preso cosi' come nessuno ( o pochissimi ) si scandalizzano nell'usare il video processato da un deinterlacciatore/scaler su un videoproiettore su schermo da 100" o piu'.

    Dovremmo allora accontentarci di un paio di cuffie e un televisore da 21" ?

    Io la penso diversamente.

    Saluti
    Marco

  10. #25
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    Originariamente inviato da Microfast

    Benvenuto anche a te su questo forum molto interessante ( anche se francamente mi stupisco di come poco si discuta di audio ).
    Forse interessa solo piu' il video ?


    Ti ringrazio e ne approfitto per dire che la mia passione "originale" è l' audio: infatti sono qui a romperti le p...!


    In questo caso non le condivido affatto e posso dirti che dopo oltre venti anni di "filosofia" sterile obbligata peraltro dalla tecnologia di quei tempi mi sono aperto appena possibile ( tecnicamente ed a costi accettabili ) a nuove ed entusiasmanti esperienze senza il minimo rimpianto.


    Non è mia intenzione rinnegare le nuove tecnologie e anzi confermo la validità sperimentale del tuo lavoro, i miei dubbi sono più che altro metodologici e non vogliono negegarne la validità, magari definirne propriamente il campo di applicazione.

    Francamente ho sempre pensato ( e penso ) che HI-FI significasse riprodurre una registrazione il piu' possibile vicino alla realta', quindi mi sembra quanto meno contestabile affermare che il locale debba aggiungerci il suo "carattere" nella riproduzione.

    Non volevo dire che il locale debba, per forza, aggiungere il suo carattere, esprimevo solo il mio disagio nel sentirlo cambiare all'ascolto.
    Un po come quando si utilizzano quegli effetti di ambienza dgli ampli audiovideo, che non riesco minimamente a sopportare.

    Non per niente le nuove incisioni multicanale ( nella musica ) dovrebbero ricreare anche l'ambienza ed i riverberi originali; perche' aggiungerne altri indesiderati ?

    Secondo me sono proprio i primi ad essere indesiderati!
    Scherzi a parte, credo che siamo ancora molto lontani dall'avere buone incisioni multicanale: molti devono ancora imparare a relizzare incisioni stereo decenti!

    Dove abito non devo tenere concerti ne suonare strumenti dal vivo, e neanche effettuare registrazioni, ma riprodurre cd-dvd etc etc nel miglior modo possibile, ambiente compreso che misurazioni alla mano ( non e' una mia opinione ) anche nella migliore delle ipotesi altera il risultato finale di gran lunga di piu' di tutti gli altri componenti dell'impianto.

    E' vero, ed è proprio per questo che è l'ambiente a dover essere corretto.
    Se un cappello ti va stretto, allarghi il cappello o seghi via un pezzo di testa?
    Scusa per la battuta, so che l'esempio calza poco ma era carina.

    Sarei curioso ( viste le tue convizioni ) di conoscere quali esperienze hai fatto ( personalmente ) di equalizzazione digitale dell'ambiente e se le hai fatte, come, con che metodo ,con quale strumentazione e con quali risultati, impressioni etc etc.

    Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua competenza nello specifico, sicuramente maggiore della mia, io discuto l'idea in se per se.

    Se poi il locale e' gia acusticamente valido meglio ancora ( applichero' correzioni minori ), ma pensare di ottenere fisicamente un'ambiente senza risonanze e perfettamente lineare nelle medio alte e' pura utopia e se ci riuscissi otterresti una camera anecoica che e' davvero difficile da sopportare.

    Ripeto che il mio disagio riguarda il fatto di sentire il mio ambiente trasformato in una camera anecoica virtuale all'atto dell'ascolto che rimarrà irrimediabilmente slegato da tutte le altre sensazioni uditive percepite.
    Sono d'accordo che la tua soluzione può essere utile in caso di gravissimi scompensi dell'ambiente, ma non riesco a definirla "la soluzione".
    "La soluzione", secondo me, è trattare l'ambiente.

    Non vedo quindi perche' rinunciare a nuove e promettenti tecnologie nell'audio per partito preso

    Non penso che bisogna rinunciarvi, credo che si dovrebbe valutarne il campo di applicazione e gli effetti.

    cosi' come nessuno ( o pochissimi ) si scandalizzano nell'usare il video processato da un deinterlacciatore/scaler su un videoproiettore su schermo da 100" o piu'.

    Io sono uno dei pochissimi: non ho mai visto processori che non inserissere qualche artefatto.
    Certo gli effetti indesiderati, come nel tuo caso, erano minori del problema originale, ma la soluzione è ancora lontana.

    Dovremmo allora accontentarci di un paio di cuffie e un televisore da 21" ?

    No, ma neanche pensare di risolvere i problemi di un LCD su 200" e di un compatto di Selezione attaccandoci dei processori esterni!
    Cordialità!

    Marco Rosanova

  11. #26
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    Ciao,

    Ti assicuro che anche per me e per Marco "Cabala" il risultato finale ( ascolto ) conta piu' delle misure ( in ogni caso necessarie ) e anche dei pregiudizi ( noto molto duri da vincere ).

    Cosa altro posso dirti, i risultati per noi sono buoni e continueremo su questa strada con altri miglioramenti ( tutto in digitale ).

    Sicuramente ( e non ho mai detto il contrario ) e' fondamentale partire da componenti di qualita' per esempio i trasduttori scadenti (che sono con l'ambiente l'anello debole dell'impianto ) "rispondono" in modo non lineare ed a volte imprevedibile alle correzioni. L'ambiente poi e' quello che e' e con tutta la buona volonta' e perizia non si riesce in pratica ad andare oltre un certo limite.

    Per me l'uso dei filtri parametrici per il subwoofer e' in qualsiasi ambiente "normale" irrinunciabile ed infatti cominciano ad essere proposti sui nuovi sub ( esiste un interessante chip dsp Texas fatto apposta per esempio ) di fascia alta oltre ad i soliti ( e sempre insufficienti ) controlli.

    Per il resto della banda il problema diventa delicato ma dopo due anni di studi e sessioni di ascolto ( e delusioni ) i risultati sono arrivati ( sicuramente migliorabili ) e come ho gia' avuto modo di scrivere con incisioni fatte come si deve e non "ammaestrate" per sentirsi bene su impianti non ottimizzati ( come purtroppo questo accade e questa si che e' equalizzazione non voluta ma che spesso viene propinata propio per non far risaltare le carenze dinamiche dell'impianto medio ed acustiche dell'ambiente medio ) la resa e' a nostro avviso notevole e non noto assolutamente niente di artificiale e tantomeno l'effetto claustrofobico di una camera anecoica.

    Come vedi non prendo in considerazione il compattone e tantomeno ( per il video ) la tecnologia LCD ( uso invece un proiettore tritubo con un valido scaler e pur non negando che anche il miglior processore produce artefatti ( nel mio caso davvero modesti ) penso che sia un difetto di gran lunga peggiore dover vedere un film inscatolato in pochi pollici od ingrandito con insopportabili righe ),
    ma cerco di ovviare a limiti cui non esiste altro rimedio se non l'elaborazione digitale.

    Con raziocinio ben sapendo che la perfezione non e' di questo mondo scelgo il minore dei mali.

    Questa e' la mia opinione.

    Saluti

    Marco

  12. #27
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    Originariamente inviato da Microfast

    Ti assicuro che anche per me e per Marco "Cabala" il risultato finale ( ascolto ) conta piu' delle misure ( in ogni caso necessarie ) e anche dei pregiudizi ( noto molto duri da vincere ).


    Esatto, il risultato finale, anche per me, conta più delle misure ma esso è soggettivo e bisogna stare attenti a come lo si considera, senza scambiare l'espressione di cautele altrui per pregiudizi.

    Cosa altro posso dirti, i risultati per noi sono buoni e continueremo su questa strada con altri miglioramenti ( tutto in digitale ).

    Sarebbe sbagliato non farlo!

    Per me l'uso dei filtri parametrici per il subwoofer e' in qualsiasi ambiente "normale" irrinunciabile ed infatti cominciano ad essere proposti sui nuovi sub ( esiste un interessante chip dsp Texas fatto apposta per esempio ) di fascia alta oltre ad i soliti ( e sempre insufficienti ) controlli.

    Ecco la parte brutta della storia: un conto è la tua realizzazione studiata e mirata, altro sarebbero sicuramente le sue applicazioni commerciali.
    Tremo al pensiero di quello che potrebbero tirare fuori le majors commerciali da una tecnologia del genere, ed in parte lo hanno gia fatto.
    Potremmo assistere all'uscita di mirabolanti processori che ci prometteranno miracoli di ottimizzazione a due soldi, pieni di curve preimpostate per tutte le occasioni e microfoni da 2 euro per le calibrazioni automatiche, allontanando sempre più gli utenti dalla cultura di un sano ascolto musicale.

    la resa e' a nostro avviso notevole e non noto assolutamente niente di artificiale e tantomeno l'effetto claustrofobico di una camera anecoica.

    Le sensazioni sono personali e non possono essere negate!

    Con raziocinio ben sapendo che la perfezione non e' di questo mondo scelgo il minore dei mali.

    Io, con le stesse idee, scelgo il più naturale dei mali!
    Cordialità!

    Marco Rosanova

  13. #28
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    Ciao,

    Sono anche io dell'avviso che non sia un lavoro semplice ( come ho sempre chiaramente scritto ) e visto quanta fatica abbiamo fatto ad interpretare i risultati nel modo giusto sono abbastanza scettico che una regolazione automatica sia efficace e ripetibile nelle innumerevoli casistiche.

    In bassa frequenza da 20 a circa 80-100 Hz. comunque l'analisi risulta forse piu' semplice ed efficace ( per me almeno lo e' stato ) ad orecchio con un semplice e lento sweep; in questo modo si trovano abbastanza facilmente le frequenze da domare con i filtri parametrici che se perfettamente centrati ( frazioni di Hz. ) e della larghezza ed attenuazione giusta risolvono definitivamente le noiosissime ( per te saranno anche naturali ma a me sembrano devastanti ) risonanze.

    Quindi come vedi almeno in questa gamma con circa 150 Euro e una buona dose di pazienza non e' poi cosi' difficile sistemare almeno in questo aspetto il subwoofer ( e non e' poco ).

    Tra l'altro ( come penso saprai gia') i locali di medie dimensioni sono tutti piu' o meno gravemente afflitti in modo intrinseco da queste risonanze ( che tengo a ribadire non sono risolvibili in nessun altro modo ), mentre lo sono assai meno i locali piu' piccoli ( che pero' pagano con l'impossibilita' di riprodurre le frequenze piu' basse ) e cosi' pure i grandi ambienti.

    Il resto dell'equalizzazione dai 100 ai 400 Hz. e' ancora afflitta da risonanze dell'ambiente si affronta meglio con misurazioni strumentali ed e' molto ( a dir poco ) delicata, mentre salendo in frequenza se l'ambiente e' ben trattato ( niente di speciale intendo ma almeno evitare superfici troppo riflettenti come vetri, piastrelle etc etc.. ) sempre misurando strumentalmente risulteranno sempre da effettuare tanti piccoli ritocchi dovuti alla diversa posizione dei diffusori, differenze tra i trasduttori ( anche se dello stesso tipo ),le tolleranze dei componenti del crossover ( e altro ... ) che rendono semplicemente omogenea la riproduzioni fra i vari canali ( gia' in stereo e' chiaramente rilevabile ) ed una precisione nel dettaglio della riproduzione possibile solo con una curva lineare.

    In pratica con l'impianto propiamente equalizzato non sentirai mai una nota soffocata da un'altra, o una nota stranamente vicina alla saturazione senza motivo apparente, oppure in Home Theater non sentirai cambiare suono quando questo si sposta da un canale all'altro; il contrario di questo non mi sembra sia molto naturale o sbaglio ?

    In bassa frequenza poi e' tipico oltre che sentire troppo alcune frequenze averne altre addirittura soffocate o cancellate; se questo ti sembra naturale a me non piace propio.

    Saluti
    Marco

    Ps.

    Visto che ti piace il suono naturale consideri naturale anche la scarsa dinamica delle incisioni analogiche ( che costringeva le orchestre a limitarsi nell'esecuzione o di adottare nel mixaggio delle compressioni artificiali non propio gradevoli), i rumori di fondo, i click , l'equalizzazione degli LP , l'abbondante seppur piacevole ( per molti ) distorsione di seconda armonica di alcuni ampli vecchio stile ( ma c'era in origine o no ? ) e mille altre cosucce di questo tipo ?

  14. #29
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    Ciao Marco,
    cito solo il tuo Ps che è indicativo dei principali concetti espressi.

    Visto che ti piace il suono naturale consideri naturale anche la scarsa dinamica delle incisioni analogiche ( che costringeva le orchestre a limitarsi nell'esecuzione o di adottare nel mixaggio delle compressioni artificiali non propio gradevoli), i rumori di fondo, i click , l'equalizzazione degli LP , l'abbondante seppur piacevole ( per molti ) distorsione di seconda armonica di alcuni ampli vecchio stile ( ma c'era in origine o no ? ) e mille altre cosucce di questo tipo ?

    Era naturale che la questione si evolvesse e sfociasse in queste tematiche.
    Nella tua ottica hai perfettamente ragione: che problema vuoi che crei una equalizzazione digitale dopo tutti i casini che entrano nella realizzazione di un disco?
    La mia ottica ti da ragione quando ascolto per il piacere di ascoltare un motivo, che può anche essere una compilation masterizzata, ma prende le distanze quando ho voglia di "Ascoltare" un pezzo come si deve: la scelta, da qualche centinaio di CD, si riduce ad una decina incisi decentemente.
    Per quanto riguarda il vinile, ci sono alcune incisioni valide, ma sono talmente difficili da reperire ed il sistema deve essere talmente a punto e di tale alto livello che ho rinunciato.
    Un po come per il tritubo: proprio numme va de staje appresso e mi tengo stretto il mio DLP!
    Cordialità!

    Marco Rosanova

  15. #30
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    Ciao, Marco

    Anche io sono in accordo nell'affermare che ci siano veramente poche incisione all'altezza delle nostre aspettative, ma la validita' delle mie esperienze si valorizza propio con le incisioni perfette.
    Con incisioni fatte male ed "addomesticate" al contrario i difetti sono talmente evidenziati da ottenerne un'ascolto a volte addirittura sgradevole.

    Circa i tritubo e' vero che sono "impegnativi" in tutti i sensi ma per il momento come qualita' sono ancora irraggiungibili e personalmente non mi accontenterei ancora di un DLP, tieni conto tra l'altro che sono astigmatico ...........

    Fra qualche anno ( forse prima di quanto ci si aspetti ) sono sicuro che la musica potrebbe cambiare e quindi se sara' il caso mi adeguero' di conseguenza.

    Saluti
    Marco


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