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Risultati da 1 a 8 di 8
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26-06-2011, 17:50 #1
Domanda: Quanto è importante fissare la distanza sul sinto?
Vi faccio questa domanda, poi entrerò nello specifico della mia installazione.
Il dubbio è che ponendo le distanze al minimo, 0.1m, il sonoro sembra migliore... più vivido, più chiaro... ma sembra dare, almeno a me, un effetto dissonante come se l'audio fosse sfasato o forse non ci sono abituato.
La distanza dei diffusori anteriori sarebbe di 2,4m, ma settando così i canali l'audio dà meno quell'effetto ma sembra meno chiaro, più attenuato, più attutito, meno trasparente.
E' possibile? Vi è mai capitato?
Grazie.
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27-06-2011, 08:34 #2
La distanza è importante per ricevere il suono da tutti i canali simultaneamente (nella posizione principale di ascolto), ed evitare quindi, come lo chiami tu, l'audio sfasato. In base all'ambiente però, le distanze reali potrebbero non rappresentare la soluzione più corretta, e potrebbe esserci quindi bisogno di ritoccare un po qualche canale (anche se ci vuole un orecchio molto allenato). In alternativa, se il tuo sinto lo permette, fai la calibrazione automatica con il microfono, e vedi se il risultato ti soddisfa.
CINEMARIO: TV: Panasonic 50VT60; SINTO: Cambridge Audio Azur 551r; DIFFUSORI: Sunfire HRS-SAT4 (front), HRS-SAT4C (center), HRS-10 (sub), Indiana Line DJ 204 (surround); LETTORE BD: Panasonic BDT500; DECODER: MySky HD; CONSOLE: Xbox One Day 1 Edition, Nintendo Wii U Premium.
SALOTTO: TV: Samsung LED 46" C6000; SINTO: Harman/Kardon AVR 255; DIFFUSORI: Kit Harman/Kardon 7.1 HKTS7/HKTS11; LETTORE BD: PS3 Slim 120gb; DECODER: MySky HD; CONSOLE: Xbox 360 Slim 4gb + Kinect, Nintendo Wii.
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27-06-2011, 08:53 #3
Esattamente, il risultato non mi soddisfa affatto con la calibrazione automatica del marantz... i 4 diffusori, meno il centrale, sono tutti alla stessa distanza dal punto di seduta centrale, non vedo perchè il lettore dovrebbe andarsi ad inventare distanze particolari e differenze inesistenti che rendono la scena sonora piatta e poco coinvolgente. Mettendo tutto a 0,1m la situazione diventa molto più chiara, ma c'è una sorta di sfasatura... che sparisce mettendo i diffusori frontali a 0,2m.
E' veramente strano.
Quanto al discorso del suono e del percepire contemporaneamente l'audio.
La velocità del suono nell'aria in condizioni ambientali normali e pressioni standard è di circa 343m/s. Ergo se la differenza di distanza è anche di 1m tra il diffusore più vicino e quello più lontano, stiamo parlando di uno sfasamento temporale di 1/343s circa 0,003s. Contano veramente?
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27-06-2011, 12:03 #4
Oddio, io non so darti spiegazioni scientifiche approfondite, ma se anche tu stesso hai notato differenze, significa che un po incide, no? Il fatto poi che il Marantz ti dia delle distanze inesistenti, non significa che se le sia inventate, ma semplicemente che a seconda dell'ambiente in cui si trova l'impianto (con oggetti che possono modificare, attutire, rallentare, riflettere il suono) non è detto che sia corretto impostare le misure precise e reali. Per cui il sinto attraverso la calibrazione rileva le distanze virtuali adatte al tuo ambiente. Questo sistema però, ovviamente, non è del tutto affidabile e preciso, ma per le orecchie dell'utenza non esperta è già un bell'aiuto.
Detto questo, la cosa più importante rimane che il suono deve piacere a te alla fine, per cui modifica ciò che ritieni errato finchè raggiungi il risultato che desideri...CINEMARIO: TV: Panasonic 50VT60; SINTO: Cambridge Audio Azur 551r; DIFFUSORI: Sunfire HRS-SAT4 (front), HRS-SAT4C (center), HRS-10 (sub), Indiana Line DJ 204 (surround); LETTORE BD: Panasonic BDT500; DECODER: MySky HD; CONSOLE: Xbox One Day 1 Edition, Nintendo Wii U Premium.
SALOTTO: TV: Samsung LED 46" C6000; SINTO: Harman/Kardon AVR 255; DIFFUSORI: Kit Harman/Kardon 7.1 HKTS7/HKTS11; LETTORE BD: PS3 Slim 120gb; DECODER: MySky HD; CONSOLE: Xbox 360 Slim 4gb + Kinect, Nintendo Wii.
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27-06-2011, 12:42 #5
Non devi ragionare in termini di tempo ma di distanza/fase.
Prova a fare dei calcoli usando una frequenza di 10 KHz e vedi cosa cambia, a 20° la lunghezza d'onda a 10 KHz sarà di 3,5 cm. ca.
Quando si progetta un diffusore uno dei punti su cui ci si sofferma è l'allineamento temporale tra tweeter e woofer, ci sono costruttori che realizzano il frontale inclinato per ottenere questo scopo, spostando i centri emissioni di pochi cm.
Vedi che anche piccole distanti sono importanti.
Se due segnali uguali giungono al tuo orecchio sfasati si avrà una attenuazione dello stesso, mentre se tutto fosse stato allineato perfettamente si sarebbe ottenuto, al contrario, un aumento della pressione sonora, a frequenze elevate bastano pochi cm. per avere tali cambi; nell'esempio fatto in soli 3,5 cm. tu hai tutta le variazioni possibili.
Quanto al fatto che i sistemi automatici di calibrazione possano dare risultati non allineati alle distanze reali può dipendere da tre cose:
- la qualità di questi sistemi che, in certi casi, è molto discutibile,
- il percorso effettivo del segnale, a certe frequenze non è quello che vediamo noi ad occhio.
- errori in fase di rilevazione (collocazione errata del microfono, disturbi, ecc.).
Per finire, il fatto che tu possa preferire un suono invece di un altro può anche dipendere dal fatto di considerare "buono" un certo tipo di suono perchè più enfatizzato in certe gamme, ma non corrispondente alla realtà, che sul momento ci sembrerà più "piatta".
E' un po' il discorso delle TV dei centri commerciali, che utilizzano una modalità di visione apposita, con colori sparati e luminosi, che attirano l'occhio.
Se poi si regola tutto come si deve, magari con una sonda, la prima impressione è quella di colori slavati e non piacevoli.
Idem per il suono, a volte il suono reale ha pochi bassi o può essere meno "brillante".
Fai altre prove, con calma.
CiaoUltima modifica di Nordata; 27-06-2011 alle 14:25
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-06-2011, 12:58 #6
Nordata, hai assolutamente ragione... seppur le basi scientifiche le ho, quello che non mi torna è l'effetto che faccia. La mia paura è che il processore audio per compensare tali distanze attenui o modifichi il suono in modo dequalificante.
Anche perchè io sono daccordo con te, però come prendiamo la sovrapposizione degli effetti delle onde primarie dovremmo anche considerare riflessioni, rifrazioni, onde stazionarie e allo stesso modo i picchi e le valli dell'onda sinusoidale semplice si ripetono a distanze tali, soprattutto ad alta frequenza, per cui anche il semplice spostare la testa o il divano implicherebbe variabili non quantificabili o considerabili nel problema sperimentale in gioco, ma il cui effetto è di fatto assolutamente rilevante.
Premetto che stiamo parlando di un salotto, senza alcun trattamento acustico, con colonne, porte in vetro, una scala, 3 finestroni, 2 finestre, mobili e divani... sui quali l'ascolto o la visione avviene spesso in modo discintoo coricato.
Eppure... eppure il suono è nitidamente più vivido impostando i ritardi al minimo valore, almeno dei frontali e aggiungo di più... ma debbo approfondire la questione in modo più scientifico e meno randomico, riducendo le variabili ad una per quanto possibile... modificando la distanza di anche un solo canale, anche se spento come i surround in un ascolto stereo, sembra che il suono dei frontali cambi.
Quindi cambio il tiro... è possibile che inserendo distanze per i vari canali l'audio ne risulti alterato a seguito delle operazioni del processore del sinto sullo stesso?
N.B.: Per quanto riguarda il ritardo temporale hai assolutamente ragione, per essere più precisi mi potrei riferire al "tempo di ritardo" ossia la fase/pulsazione, che a sua volta è legata alla frequenza e quindi alla lunghezza d'onda, ma ne otterremmo un valore continuo così come continua di fatto è la variazione di frequenza all'interno di range di ascolto, se ne dovrebbe dedurre che cmq solo una determinata banda di lambda sarebbe in somma positiva, qualunque valore si scelga di mettere nel record delle distanze di quel canale. Oppure sbaglio?
Quando alle distanze casuali, intendevo il fatto che i due frontali, che rispetto al punto di posizionamento della sonda sono equidistanti, vengono rilevati a 60cm di differenza... certo ammetto che uno dei due a di lato a qualche decimetro un muro e l'altro spazio libero, ma seduti nella posizione di ascolto l'effetto è quello di udire un solo canale.
Spero di essere stato più chiaro.Ultima modifica di Neros22; 27-06-2011 alle 13:03
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27-06-2011, 14:39 #7
L'elaborazione del segnale, sia che il ritardo sia posto a 0 che al massimo avviene comunque, in ogni caso non viene ritardato il segnale tramite linea di ritardo, ma, semplicemente, viene modificata la fase che, assieme al controllo di livelo di quel canale, creano l'effetto di "distanza".
Il discorso, secondo me, sarebbe diverso se impostando a zero la distanza il percorso del segnale cambiasse, saltasse questo stadio, compreso quello relativo al livello e rimanesse analogico.
Così non è, il tutto avviene nel dominio digitale, il segnale viene sottoposto comunque ad un processamento allo stesso modo, cambiano solo alcuni valori nell'algoritrmo che controlla la fase.
Proprio in questi giorni all'interno della discussione dedicata all'Oppo95 è in corso un dibattito tra chi sostiene che tutto (distanze, livelli) deve essere lasciato a zero e chi asserisce che i tutti i progettisti di apparecchiature audio non sono d'accordo.
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=182382
(una ventina degli ultimi interventi).
CiaoUltima modifica di Nordata; 27-06-2011 alle 23:27
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-06-2011, 23:07 #8
Ecco... questo mi tronca ogni discorso.
Sarà una suggestione, ma stasera l'abbiamo notato tutti... che casualmente abbia trovato dei tempi di ritardo che ottimizzino certe frequenze?
Che delusione... ero tanto felice.