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Risultati da 16 a 19 di 19
  1. #16
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    Marco,

    in particolare i bass reflex e derivati che come saprai esibiscono una gobba dove risuonano prima di crollare poi vertiginosamente

    in realtà le cose stanno un filino diversamente... in effetti, i soli carichi veramente privi di colorazione (quando raggiungibili) sono solo i reflex. Anche molto più "smorzati" e "frenati" della compressione pneumatica.

    Se un reflex esibisce la gobba, vuol dire che è stata desiderata in fase di progettazione (oppure è sbagliato l'accordo, magari a causa di uno spider non adattissimo).
    Ovvio che a Fs, con un allineamento in cassa piccola e/o accordo troppo alto esistano due picchi: quello in dB sulla risposta e quello negativo, sul movimento del cono (frenato ENORMEMENTE di più rispetto alla compressione pneumatica, ricordiamolo, perlomeno fino a Fs...)

    Ma un allineamento si può sempre raggiungere correttamente, magari occorre assecondare lo spider molto più che nella compressione, ma ci si riesce agevolmente! Si sceglie il Q e si ristudia tutto il discorso. Il reflex carica sia la parte anteriore del cono che quella posteriore, ovvio che l'emissione di energia meccanica sia sempre superiore, a parità di spostamento. Questo si traduce in due cose:

    1) maggior efficenza, con minor spostamento del cono (maggior "efficienza meccanica");
    2) (derivato del primo punto) - minor distorsione.

    tutto questo accade sempre e solo prima di Fs, purtroppo, già a cominciare da F-3 in sotto, lo spostamento del cono non è più controllabile facilmente. In effetti accade proprio che lo stesso volume d'aria caricato, per effetto del ritardo causato dalla velocità di propagazione del suono, entri in accordo di fase con lo spostamento stesso del cono... con l'effetto di elevare la curva di spostamento del cono in maniera esponenziale man mano che ci si allontana in basso da Fs...

    ma questo è solo per le bassissime. Con un cono adatto, non è raro poter raggiungere accordi nell'intorno ad esempio dei 25 Hz, che assicurano un comportamento ottimale verso il basso perlomeno fino a 15 Hz riguardo lo spostamento (sempre con cono adatto, ove sia possibile sfruttare Vas, Qts e Fs-spider in modo da non dover costruire una cassa enorme, un tubo d'accordo di metri e/o uscir fuori allineamento, con conseguente inapplicabilità del modello matematico).


    giusto un punto di vista.

    ciao
    Romano
    Ultima modifica di Romano Consul; 05-03-2002 alle 21:55

  2. #17
    Data registrazione
    Jan 2002
    Località
    Inveruno (MI) Italy
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    10.622
    Romano,

    Come sempre ti piace sviscerare le cose fino in fondo .

    Complimenti.

    Anche io avevo anni fa ( molti ) studiato la problematica reflex/sospensione pneumatica ma sinceramente non mi ricordo piu' le formule......

    Da quello che ricordo comunque concordo che un reflex se progettato come si deve ( e questo sicuramente e' fattibile ma non facile e tanto meno economico ) puo' funzionare ottimamente come per esempio la sezione bassi delle nuove B&W Nautilus 800 ( ho appena letto la prova su AR )

    Cio' non toglie che la stragrande maggioranza di casse ( e sub ) del reflex sfruttino sopratutto la maggiore efficienza trascurando il resto per contenere i costi, da qui la "gobba" che troppo genericamente menzionavo.

    Vero che guardando all'altra sponda anche il Velodyne ( HGS ) non e' un esempio di sub economico pero' converrai che i risultati sono veramente eccellenti .
    Ed il servo controllo utilizzato veramente interessante ( come lo erano del resto tanti anni fa le prime Philips a controllo attivo ).
    Se poi consideri anche le dimensioni contenute .........
    A proposito qualcuno sa se si puo' consultare on line i grafici della prova dell'HGS15 di AR ( mi e' sfuggito il numero ).

    Tornando al titolo originale del mio post ( equalizzazione digitale )volevo chiederti perche' sei cosi' contrario ( almeno cosi' mi sembra di aver capito ) a qualsiasi elaborazione digitale del suono.

    Forse sei nauseato dalla troppa informatica del tuo lavoro....... ? ( e sarebbe piu' che comprensibile )

    Oppure hai avuto qualche esperienza in materia cosi' negativa da averti scoraggiato e convinto che non sia possibile ottenere niente di buono da questa scienza ?

    Io dopo estenuanti prove pratiche sia strumentali che di ascolto all'inizio lo ammetto deludenti e scoraggianti ho cambiato radicalmente opinione e ancora di piu' mi sono convinto dopo aver assistito come sia possibile con sofisticati filtri digitali ( utilizzati nel modo opportuno ovviamente ) riuscire a sistemare una traccia audio di DVD gia' compressa in DD, riequalizzare un parlato disastroso in modo perfetto e ricomprimere nuovamente il tutto ottenendo un risultato finale incredibilmente valido ( e questo si che e' un caso limite ).

    Premesso che ormai l'audio digitale viene trattato da DSP in qualsiasi pre-decoder ( e non parlo solo di decodifica DD/DTS ma di upsampling, reindirizzi, filtri, THX etc etc ) non vedo perche' non si debba sfruttare la stessa tecnica per migliorare la riproduzione dove nonostante tutti gli sforzi possibili non si riesca ( o non si possa per vari motivi anche estetici ) a migliorare piu' di tanto l'ambiente oppure non piaccia misurazioni alla mano che so tanto per fare un esempio l'impostazione delle B&W Matrix da molti criticata ma che innegabilmente usano trasduttori veramente sopraffini od ancora realizzare la multiamplificazione con crossover digitale ( Emidio non era un tuo obbiettivo ? ) etc etc...

    La mole di calcoli che un DSP puo' eseguire sta aumentando in modo esponenziale per esempio un AD Shark 21065 offre ben 180 Mflops ed il nuovo 21161 a prezzo simile oltre 600 Mflops.
    Se pensi che con un 21065 si puo' comodamente equalizzare la risposta in frequenza ed in fase in tempo reale di una coppia di canali immagina cosa si potrebbe fare con i nuovi ........
    Io ho ottenuto gia' buoni risultati con hardware utilizzanti DSP sicuramente molto meno potenti dei 21065 ( due DSP Texas 24 bit - non fp per ogni coppia di canali ed aggiungendo anche una doppia conversione A/D - D/A ).

    Sono fermamente convinto che i tempi siano maturi e lo saranno sempre di piu' per queste tecnologie.

    Saluti
    Marco

  3. #18
    Data registrazione
    Jan 2002
    Messaggi
    535
    caro Marco...

    Tornando al titolo originale del mio post ( equalizzazione digitale )volevo chiederti perche' sei cosi' contrario ( almeno cosi' mi sembra di aver capito ) a qualsiasi elaborazione digitale del suono.

    Forse sei nauseato dalla troppa informatica del tuo lavoro....... ? ( e sarebbe piu' che comprensibile )

    Oppure hai avuto qualche esperienza in materia cosi' negativa da averti scoraggiato e convinto che non sia possibile ottenere niente di buono da questa scienza ?


    ... pssssssst! (io? ) ssssst! (io no, non sono contrario! ma dove hai letto qualcosa di simile scritto da me? hai forse confuso un messaggio nel thread? io ti do ragione! )


    comunque:

    Cio' non toglie che la stragrande maggioranza di casse ( e sub ) del reflex sfruttino sopratutto la maggiore efficienza trascurando il resto per contenere i costi, da qui la "gobba" che troppo genericamente menzionavo.

    purtroppo vero. Però la maggior parte delle casse che si comportano male sono casse economiche, fatte solo per sfruttare il picco di risonanza, in modo da ottenere un gran "punch", per musica da discoteca, con il "tonfo allo stomaco", magari su 80 Hz...

    non è roba per noi...

    però dovrai anche convenire che la sospensione pneumatica non può raggiungere con la stessa facilità prestazioni adatte per l'HIFI come il reflex... ovvero, che il reflex sia votato per le risposte ad alta efficienza acustica e meccanica, con molta meno distorsione della sospensione pneumatica!

    Purtroppo la compressione pneumatica rappresenta perlopiù un compromesso per ottenere casse piccole, magari bookshelf, costringendo il progettista a cercare di fare i salti mortali per contenere la distorsione, quando in realtà il cono non lavora al meglio, soffocato nella sua naturale efficienza e costretto a muoversi di più per produrre un modesto volume sonoro... insomma, "votato" alla via per la distorsione e alle "code" dei bassi infinitamente più del reflex! (perlomeno fino a una certa frequenza, scendendo in basso...)

    Non è una crociata la mia. Di casse ne ho progettate e costruite alcune anche in sospensione, purtroppo alcuni spider richiedono allineamenti "strani", per il reflex... purtroppo!

    Premesso che ormai l'audio digitale viene trattato da DSP in qualsiasi pre-decoder ( e non parlo solo di decodifica DD/DTS ma di upsampling, reindirizzi, filtri, THX etc etc ) non vedo perche' non si debba sfruttare la stessa tecnica per migliorare la riproduzione dove nonostante tutti gli sforzi possibili non si riesca ( o non si possa per vari motivi anche estetici ) a migliorare piu' di tanto l'ambiente oppure non piaccia misurazioni alla mano che so tanto per fare un esempio l'impostazione delle B&W Matrix da molti criticata ma che innegabilmente usano trasduttori veramente sopraffini od ancora realizzare la multiamplificazione con crossover digitale ( Emidio non era un tuo obbiettivo ? ) etc etc...

    anche il mio, anzi, direi che le cose le vorrei porre in questo modo (proprio per privilegiare la purezza timbrica)

    1) pilotare la sezione da medio-bassi in su con un valvolare di ottima timbrica;
    2) pilotare la sezione bassi e bassissimi con un transistor (a questo punto non mi interessa granchè se in classe A-B, B o sotto.
    3) sezionare con un crossover attivo, escludendo il crossover interno della cassa per quanto riguarda da woofer in su (lasciando gli altri cross interni per i tagli successivi, non voglio entrare nel merito delle pendenze - Q dei filtri, quando ho scelto una cassa con sezione media, medio-alta e alta perfetta timbricamente, non voglio rimettere tutto in discussione, mi basta sezionare solo i bassi per poterli pilotare con qualcosa di più "energico" di quello che solitamente le meravigliose valvole possono offrire...)
    4) ottimizzare la risposta in ambiente, con Clio, in modo da non dover re-intervenire in seguito più di tanto per mezzo di tube-traps, assorbimenti e altro...
    5) non sono molto d'accordo con quelli che preferiscono progettare il cross interno direttamente in camera anecoica... ognuno ha le proprie fisse, ma io preferisco sempre un approccio di questo genere:

    - studiare il cross a tavolino, con i tagli, le pendenze, le reti di rifasamento, le attenuazioni, le correzioni di picchi e buchi... tutto sugli altoparlanti direttamente, utilizzando la cassa progettata a tavolino per i bassi, e il modello di risposta di medi e acuti, magari rifinendo il baffle (lavorando sull'offset fisico +/- ), in modo da correggere eventuali buchi o picchi da accordi di fase e via discorrendo;
    - portare la cassa in ambiente, dopo averlo corretto al meglio (l'ambiente deve essere il mio di riferimento - però adesso NON lo posso fare ;
    - rifinire il cross con l'ausilio di Clio e di sedute di ascolto. A quel punto servono un pò di condensatori e un pò di bobine più grandi di quelle montate... per quelle che richiedono meno spire mi ci adatto svolgendole al volo!

    6) per quanto riguarda il taglio in basso, a quel punto, molto meglio solo le sedute di ascolto con l'ausilio di Clio... per quanto riguarda la preferenza di un cross attivo, con equalizzazione, la penso così:

    - il cross attivo (solo se di qualità eccellente) permette una versatilità e una flessibilità del tutto enormemente distante da qualsiasi altra soluzione;

    - il cross attivo mi permette di andare in multiamplificazione adottando finali di natura DIVERSA tra le due casse virtuali, una composta del solo woofer e l'altra delle sezioni da medio-bassi in su!

    - la voce precedente mi permette di adottare un transistor per i bassi (con più energia), riservando la dolcissima, meravigliosa melodia delle valvole per le sezioni di frequenze superiori;

    - mi può permettere (solo nei casi di "estremo" bisogno!) di intervenire su picchi e buchi, per effettuare un lavoro di fino, oltre alla cura dell'ambiente, però solo per mezzo di correzioni minimali.


    ecco il mio personale concetto di tagli e multiamplificazione...


    ciao
    Romano

  4. #19
    Data registrazione
    Dec 2001
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    Teramo
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    14.936

    Originariamente inviato da Romano Consul
    ... dovrai anche convenire che la sospensione pneumatica non può raggiungere con la stessa facilità prestazioni adatte per l'HIFI come il reflex... ovvero, che il reflex sia votato per le risposte ad alta efficienza acustica e meccanica, con molta meno distorsione della sospensione pneumatica!...
    Più che di prestazioni direi che un sistema a baffle infinito non possa raggiungree la stessa estensione (a parità di pressione sonora) con un sistema reflex. In ogni modo la curva di attenuazione di un sistema pneumatico è molto più dolce e con una fase molto più regolare rispetto a quella di un sistema reflex.


    ...insomma, "votato" alla via per la distorsione e alle "code" dei bassi infinitamente più del reflex! (perlomeno fino a una certa frequenza, scendendo in basso...)
    Concordo per quanto riguarda la distorsione di un sistema reflex alla frequenza d'accordo: ma più in basso? Cosa succede?
    Inoltre, secondo la mia piccolissima esperienza (e quindi posso anche sbagliarmi ), ricordo che una sospensione pneumatica abbia uno smorzamento superiore di un sistema reflex.


    ...ottimizzare la risposta in ambiente, con Clio, in modo da non dover re-intervenire in seguito più di tanto per mezzo di tube-traps, assorbimenti e altro...
    non sono molto d'accordo con quelli che preferiscono progettare il cross interno direttamente in camera anecoica... ognuno ha le proprie fisse, ma io preferisco sempre un approccio di questo genere...
    Hai straordinariamente ragione Romano E' il mio sogno poter fare quello che dici tu. In più, dopo aver fatto tutto quello che dici, ho sempre desiderato regolarizzare la fase acustica di tutta la risposta in frequenza in modo digitale! Vi ricordate mooolto tempo fa un kit proposto sulle pagine di AR che regolarizzava la fase di un sistema di altop con componenti Coral? Oppure erano Ciare. Mumblemumble... non ricordo
    Semplicemente FAN-TA-STI-CO!


    Originariamente inviato da Microfast
    ...realizzare la multiamplificazione con crossover digitale ( Emidio non era un tuo obbiettivo ? ) etc etc...
    E' tuttora un mio obiettivo, per ogni singolo altoparlante!

    Emidio


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