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Risultati da 1 a 6 di 6
Discussione: Bobby
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12-07-2007, 15:19 #1
Bobby
quanti buoni attori messi tutti insieme!!!!
cast veramente stellare.
ottime recitazione, film un pò anomalo.............dove la storia del senatore RFK centra poco o nulla, dando spazio a vari episodi personali all'interno del grande albergo che doveva ospitare il futuro Presidente
Mi sento di consigliare una visione perchè ben fatto.
video: 8
audio: 6
voto: 7@ Antonio's Home Theater @ VPR: Sharp XV-Z2000; Schermo: Adeo 16/9 base 2,50 mt; Ampli: Yamaha RX-V750; Player Bluray: LG BD390; D.Sat.: Nokia 9303s; Front.: Focal JmLab 836V; Centr.: Chario Hiper Dialogue; Surround: Chario Sintar Surround; Sub: Yamaha yst-sw300; TVLed: Samsung 40"; HTPC: Mb: Asus P5P - Cpu: Intel P.IV 3.0 Ghz - Sv: ATI X1650PRO 256 mb - Ram: 1 Gb - HD: 80 Gb - Portatile: VAIO CW14 Bluray. Rainbow
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13-07-2007, 19:40 #2
mi associo.
Cast esemplare e film piacevolissimo da seguire e con una buona regia.
IMHO uno dei migliori che ho visto nel 2007Sinto: Yamaha RX-V2600 (Black) | Plasma: Panasonic TX-P65ST60 e TH-42PX70 | Finale stereo: Rotel RB-1080 | Bluray: Panasonic DMP-BDT330 | Mediaplayer: WD Live Hub e Apple TV | Switcher: Octava 3x2 Cross Switch | Telecomando: Logitech Harmony Smart Control | Sub: 2 DIY con Peerless XLS 12" | Diffusori: DIY Teach by Vifa! | Consolle: PS4
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14-07-2007, 01:24 #3
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Ottimo film anche secondo me. Poi a mio avviso il cast ripaga decisamente le altissime aspettative, cosa non scontata.
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16-07-2007, 13:01 #4
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filmone da vedere assolutamente.
Non solo per la buona qualità video ma anche per "conoscere" meglio il senatore Kennedy:
le parole di quest'uomo erano semplici e rivoluzionarie, a momenti ricordano le parole di Gesu.
Entrambi sono finiti male; il "potere" stronca sul nascere i focolai di "speranza" e di libertà dell'umanità...
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31-07-2007, 11:22 #5
Confermo tutti i giudizi positivi.
Cast di assoluto pregio, sfruttato al meglio.
Un ottimo film, tra i più belli che ho visto ultimamente.
Da vedere.
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31-07-2007, 13:09 #6
IL SOGNO SPEZZATO DI UNA NAZIONE INTERA
questa è la mia recensione
120’ minuti di film, non un protagonista, che dal titolo lascerebbe poco all’immaginazione, ma 22 storie intricate tra loro, del miglior intreccio in letteratura, questo è Bobby, il film sulle ultime ore di Robert Kennedy. Emilio Estevez, il regista, forgia un mosaico intimo che ci mostra un’America diretta verso un cambiamento drastico per la sua storia. Un uomo che racchiudeva in se idee diverse pronto a collaborare per annientare pregiudizi e ingiustizie, pronto a porre fine a un nuovo conflitto che si affacciava sulla gioventù e non solo, questo era l’idealismo di Kennedy in cui una intera nazione vedeva un barlume di speranza. Il film fa seguito dei tragici avvenimenti dell’uccisione di Martin Luther King, cha causò il dolore e lo sgomento in tutto il paese, era forse l’unico insieme a Kennedy pronto a rinnovare le ideologie statunitensi. Il senatore ricevette l’appoggio dei pacifisti, dei nonviolenti e dei neri, anche dopo l'assassinio di King. Fu il simbolo della speranza dell'America che voleva il cambiamento, e la sua morte fu un dramma per l'intero mondo di coloro che, non solo americani, credevano nelle sue idee e in un mondo più giusto e pacifico.
Il giorno in cui Robert Kennedy vinse le primarie in California nell’ambito della corsa verso la Presidenza degli Stati Uniti, è bene impresso nella memoria di tanti Americani. Era un’epoca non molto diversa da quella odierna – un epoca di guerre e di feroci divisioni interne – un’America lacerata dai contrasti, Kennedy sembrava l’unico candidato in grado di unire persone di diverse razze, classi e credenza politiche.
Il nostro film comincia la sua narrazione a poche ore dall’assassinio del senatore Kennedy, mischiando abilmente fatti, finzione e destino, le storie che si intrecciano in “Bobby” si svolgono il 4 giugno 1968, un giorno che non sarà dimenticato dalle menti di molti americani e non. Gli invitati alla festa, gli artisti, gli impiegati dell’albergo e gli organizzatori della campagna elettorale sono appena arrivati per organizzare al meglio la grande notte, quella che quasi sicuramente avrebbe cambiato il loro futuro.
La pellicola ha la fortuna di avere tra il cast degli attori nomi eccelsi: il portiere in pensione dell’hotel Ambassador, (Anthony Hopkins) il quale condivide interi pomeriggi con il collega pensionato Nelson (Harry Belafonte); l’attuale direttore dell’albergo, Paul Ebbers (William H.Macy), e sua moglie Miriam (Sharon Stone) la parrucchiera dell’albergo, gli assistenti alle cucine dell’albergo tra i quali il fazioso capo Timmons (Christian Slater), il sous-chef Edward Robinson (Laurence Fishburne) i lavoranti del sud americani Jose (Freddy Rodriguez), che preferirebbe poter guardare alla televisione la partita chiave dei Dodgers e Miguel (Jacob Vargas). Tra i numerosi ospiti dell’albergo figurano la cantante alcolizzata Virginia Fallon (Demi Moore) che presenterà il senatore alla festa per la vittoria delle primarie in California e il suo frustato marito Tim (Emilio Estevez ); una giovane futura sposa (Lindsay Lohan) che sta per sposare un ragazzo (Elijah Wood) per salvarlo dalla guerra in Vietnam.; un depresso personaggio dell’alta società della costa est (Martin Sheen) accompagnato dalla moglie molto più giovane di lui. Inoltre riuniti all’ambassador ci sono anche i compagni e sostenitori della campagna elettorale di Kennedy tra i quali i suoi devoti collaboratori Wade e Dwayne (Joshua Jackson e Nick Cannon) e i volontari Jimmy e Cooper (Brian Geraghty e Shia Lebeouf). Il regista vuole concedere un punto di vista sulla situazione a tutte le classi sociali e razziali. L’unico personaggio rimasto non citato è proprio lui, dovrebbe essere il protagonista, Robert Kennedy non appare mai durante la scena se non in filmati di repertorio. Una decisione a mio giudizio impeccabile, dove si evita di affidare il ruolo di un personaggio così carismatico a un attore, ma lasciando che siano i suoi discorsi a rappresentarlo sulla scena. Man mano che la giornata va avanti, ognuno di questi personaggi si troverà ad affrontare la sua personale battaglia, che si tratti di problemi sessuali, razziali o sociali, tra la disperazione personale e le speranze di un intero paese: tutto questo nel momento in cui si dirigono verso la sala da ballo, dove avrebbero incontrato l’uomo del rinnovamento, quello che avrebbe permesso agli Stati Uniti di cambiare pagine una volta per tutte.
Tutto questo è “Bobby” un film di Emilio Estevez.Voglio la quadrilogia di Tremors in Blu-ray!!!