Technicolor - MILANO

[CATVLLO]

Ho trovato il seguente articolo sulla Home page di DVDSAT!
Dicono che la distribuzione FOX VIDEO - PARAMOUNT - BUENA VISTA...portrebbe avere dei ritardi a causa delle agitazioni in atto!
Ne sapete qualcosa di più?


Comunicato Stampa del 26/01/2004 del SLC-CGIL

(Sindacato Lavoratori Comunicazione)



Giugno 2000 il colosso francese THOMSON compra l’americana TECHNICOLR

Durante il 2002 la THOMSON assume 100 nuovi lavoratori

Gennaio 2003 la THOMSON decide 198 licenziamenti su 228 dipendenti

Di fatto, decide di smantellare la struttura produttiva in Italia!

La Technicolor è leader mondiale di videocassette e dvd e lo stabilimento di San Giuliano Milanese

produce videocassette (VHS).

Domani in Assolombarda inizia la trattativa, che durerà 75 giorni, per impedire la chiusura dello

stabilimento di San Giliano Milanese e lasciare senza lavoro 149 lavoratori e 49 lavoratici, 163 operai e 35

impiegati. 170 under 40, 23 under 50 e 5 over 50.

Nella procedura d’attivazione della mobilità (i licenziamenti) l’azienda denuncia un costante calo di mercato,

ma a ben vedere tale calo non giustifica per niente una riduzione così rilevante dell’occupazione e, di fatto,

la cessazione dell’attività industriale. Si pensi solo che il fatturato passa da 28.544 mila euro del 2000 a

26.281 del 2003 e si pretende la definitiva cessazione dell’attività industriale su una previsione di un

ulteriore calo del 23% nel 2004.

Ma come dicevamo la Technicolor è leader mondiale di VHS ma anche di DVD e non si capisce perché

debba escludere la riconversione degli impianti, in modo d’accostare alla produzione del vetusto (ma con

un mercato ancora considerevole) VHS, la vertiginosa crescita del DVD.

Siamo alle solite , i lavoratori della Technicolor pagano la totale assenza in Italia di autorità capaci

d’impedire le scorribande delle multinazionali. Semmai la Tecnicolor è l’ultima vittima, in ordine di

tempo, di tale deficit.

Ma in questi 75 giorni non ci arrenderemo , batteremo tutte le porte delle autorità politiche, istituzionali e

quelle economiche.

Per quanto ci riguarda si apre una sfida con queste autorità e la sfida sarà sulla capacità di governare

questi processi senza che a pagarne le conseguenze siano sempre i soli lavoratori.

In quest’ultimo tempo si fa tanto parlare del modello Nord Italia, ebbene questa volta vogliamo vederlo

all’opera.

Vogliamo vedere come l’Assolombarda, la Prefettura, la Regione, la Provincia e i comuni interessati,

saranno capaci d’affrontare il tema della riconversione degli impianti, la formazione professionale e la

ricollocazione dei lavoratori eventualmente considerati eccedenti.

Noi vogliamo impedire che sia la sola Thomson a decidere dove eventualmente ricollocare le produzioni e

speriamo di trovare sulla stessa strada le istituzioni richiamate.

198 licenziamenti non sono poca cosa, sopra tutto in un mercato del lavoro sempre più precario e in una

prolungata fase di stallo economico, pertanto se non si vuole discutere in astratto di forme di lotta

conviene, sul serio, assumere per tempo il problema di evitare la chiusura dello stabilimento e i conseguenti

licenziamenti.

[sasadf]

sono con loro...

pronto a firmare una petizione on line...


Pronto anche ad offrire consulenza legale nel caso......

ciao
sasadf

[andra]

E' un po che la situazione è nota, purtroppo si tratta di un calo generalizzato del mercato italiano.
In pratica l'italia ( perlomeno l'area nord) sta attreversando uno dei periodi più neri della storia che si ricordi, ma per lo stato l'italia sta meglio del solito.


Stanno chiudendo aziende ad un ritmo esorbitante e senza il solito adeguato turnover, in questo bagno di sange ci rientra anche tecnicolor che ne approfitta per voler abbandonare il sito produttivo in questo paese che rischia, sempre di più, di essere la zona più depressa d'Europa.



Quindi speriamo che almeno in questo caso si salvi qualche cosa.

Andra