|
|
Risultati da 1 a 15 di 34
Discussione: visione in stereo
-
21-05-2005, 22:37 #1
Junior Member
- Data registrazione
- May 2005
- Località
- Rovereto
- Messaggi
- 13
visione in stereo
Mi sono appena iscritto per chiedere un informazione visto che da nessuna parte ho trovato risposta a questa domanda.
Ho acquistato da poco un videoproiettore CRT maxivideo nuovo (non usato mi intendo visto che tutti parlano degli usati) . Ho volentieri rinunciato all' infocus DLP in quanto non potevo + resistere all' effetto arcobaleno che mi tormentava. Ora a parte l' ingombro del maxivideo sono completamente soddisfatto della scelta. La qualità d' immagine mi pare insuperabile. Avrei dovuto farlo prima ma non avevo mai visto come era un CRT ed i negozi interpellati mi proponevano solamente i digitali.
La domanda è la seguente: Ho visto settimana scorsa in occasione di una visita di lavoro all' università di Ginevra Svizzera un videoproiettore maxivideo che proiettava delle immagini spettacolari in 3d. Si doveva indossare degli strani occhialini con un LCD davanti ma poi l' effetto era davvero incredibile. Qualcuno mi sa dire come si fa ad ottenere questa proiezione? Alla maxivideo mi hanno detto che loro si sono limitati a fornire il videoproiettore. Mi piacerebbe proprio vedere in questo modo i dvd normali. Ma si può???
grazie
-
22-05-2005, 00:48 #2
Ciao e benvenuto.
Al TAV(Top Audio e Video)2003 c'era nella sala grande con l'impianto audio JBL, un'apparecchiatura posta sotto uno schermo, che trasmetteva qualcosa a degli occhialini per vedere dei filmati in 3d. Funzionava abbastanza bene, ma, se non mi ricordo male, solo con determinati film appositamente creati e venduti singolarmente ed abbastanza costosi, come del resto l'accrocchio e gli occhialini appositi.
Ci sono comunque in commercio dvd in 3d, tipo Spy Kids 3d da vedere con i soliti occhialini rossi e blu e l'effetto non e' male.
Ciao.
Rosario.
-
22-05-2005, 01:01 #3
Junior Member
- Data registrazione
- May 2005
- Località
- Rovereto
- Messaggi
- 13
Rosario Giordano ha scritto:
Ciao e benvenuto.
Al TAV(Top Audio e Video)2003 c'era nella sala grande con l'impianto audio JBL, un'apparecchiatura posta sotto uno schermo, che trasmetteva qualcosa a degli occhialini per vedere dei filmati in 3d. Funzionava abbastanza bene, ma, se non mi ricordo male, solo con determinati film appositamente creati e venduti singolarmente ed abbastanza costosi, come del resto l'accrocchio e gli occhialini appositi.
Ci sono comunque in commercio dvd in 3d, tipo Spy Kids 3d da vedere con i soliti occhialini rossi e blu e l'effetto non e' male.
Ciao.
Rosario.
-
22-05-2005, 11:48 #4
Iniziamo da lontano.
Alcuni di voi, forse si ricorderanno che parecchiecchi anni fà si vendeva una macchina fotografica con due obiettivi che scattava due foto con punti di vista legermente diversi. queste foto riportate in diapositiva ed affiancate viste tramite due occhialetti ti davano l'effetto 3D
La tridimensionalità di un immagine è data da tante cose ma prevalentemente da visione stereoscopica. Persone che vedono da un'occhio solo per esempio hanno più difficoltà a percepire le distanze e la profondità.
Ottenere la visione stereoscopica però su di uno schermo piatto non era altrettanto semplice. Per il cinema si adottarono gli occhialini rossi e blu e la visione doppia era ottenuta grazie al fatto che in alcune scene la messa a registro die tre colori nelle immagini era traslata.
Il problema da risolvere era quindi far vedere all'occhio destro un'immagine e a quello sinistro un'altra immagine senza che l'uno percepisse quello che vedeva l'altro.
Il tutto è stato risolto con questi occhiali LCD che fungono praticamente da otturatore sincronizzato al computer.
Es. se mandiamo il computer a 50hz basterà inviare la visione dell'occhio destro e di quello sinistro intervallate ta loro ognuna 25 volte al secondo. La lente destra dell'occhiale si oscurerà quando l'immagine proiettata sarà per l'occhio sinistro mentre la lente sinistra rimarrà trasparente e poi viceversa. Il tutto ad una velocità tale da non essere percepibile.
Tutto questo è già facilmente applicabile nel mondo dei videogiohi, ma non in quello della cinematografia.
Infatti tutti i cinema usano proiettori a 24 frame al secondo al di sotto delle quali si percepissce lo sfarfallio dell'immagine. Portarle a 12 è quindi impensabile come pensare di sostituire tutti i proiettori nei cinema. La rivoluzione se ci sarà sarà inversa. Partirà dai videogiochi, passerà per la TV ed approderà alla cinematografia.
Sapete quale è il bello?
Gli occhiali si trovano in giro costano solo 30 Euro + SS e li trovate quì.
http://195.110.141.29/commerce/terzo...09&s=1&l=1&p=1
Li ho ordinati poi vi faccio sapere.
Ciao
-
22-05-2005, 23:02 #5
Junior Member
- Data registrazione
- May 2005
- Località
- Rovereto
- Messaggi
- 13
-
22-05-2005, 23:03 #6
Junior Member
- Data registrazione
- May 2005
- Località
- Rovereto
- Messaggi
- 13
sono io davvero ha scritto:
grazie della dritta per gli occhialini, sono proprio quelli che ho provato. Sicuramente i videogiochi sono il cavallo di ***** per il video ma ti assicuro che io ho visto un video che mi ha lasciato basito, tanto che ho pensato, bè tenetevi pure l' alta definizione. Comunque una precisazione, il video che ho visto abbisognava di 60 Hz per frame il che significa se non erro che vi era bisogno di 120 Hz di frequenza verticale, non 50. Lo sfarfallio era infatti assente completamente. Altra cosa, l' operatore che effettuava questa dimostrazione parlava di un software sviluppato da loro ed avevano scelto il maxivideo proprio per la frequenza verticale elevata, ed a domanda ha risposto che con i digitali non si poteva fare questa cosa ma non ho ben capito il perchè in quanto il mio francese non è il massimo, poi con i termini tecnici...
-
23-05-2005, 02:44 #7lorenzo419 ha scritto:
La tridimensionalità di un immagine è data da tante cose ma prevalentemente da visione stereoscopica. Persone che vedono da un'occhio solo per esempio hanno più difficoltà a percepire le distanze e la profondità.
Per rendersi perfettamente conto di questo basta fare un piccolo esperimento. Prendete due bacchette, due penne da scrivere uguali o qualcosa di simile, e tenetele una in una mano e una nell'altra, per una estremità. Chiudete un occchio e, solo dopo, stendete le braccia davanti a voi e cercate di avvicinare a poco a poco le due estremità libere delle bacchette senza sovrapporle o toccarle, cercate solo di avvicinarle ed allinearle, mettendole alla stessa distanza (che fate fatica a calcolare e vi sembrerà più o meno sempre la stessa). Quando vi sembreranno allineate, fermatevi e aprite l'altro occhio e vi renderete conto immediatamente di come riusciamo con due occhi a valutare esattamente ogni più piccola differenza di profondità, e di come con un occhio solo, manchi l'informazione della profondità.
Il sistema che hai descritto degli occhiali sincronizzati all'immagine che apre e chiude un occhio alla volta facendo vedere ogni frame ripreso da due angolature leggermente diverse per l'occhio destro e quello sinistro garantisce in teoria risultati veramente tridimensionali in tutto e per tutto come nella realtà. Un film visto in quelle condizioni deve essere impressionante. Penso che a quel punto l'unico difetto diventerà il bordo dello schermo che sembrerà una finestra nel muro oltre il quale vediamo le immagini. A quel punto verrà forte il desiderio di un'immagine a 180° che copra tutto il nostro spazio visivo.
Ciao
-
23-05-2005, 07:47 #8
OK!
Ma servono poi dei prodotti codificati appositamente, o e' l'apparecchio stesso che gestisce le immagini ?? E come ??
L'unica divisione presente su un segnale standard magari interlacciato potrebbero essere, ad esempio le linee pari e quelle dispari .... Ma inviando dette linnee separatamente ai due occhi non credo si otterrebbe l'effetto voluto
Quindi si torna a supporti appositamente codificati, quelli per capirci che visti a occhio nudo sembrano sfuocati con immagine stereoscopica.Questo IMHO li rende comunque rari e di difficile diffusione rimanendo un prodotto di nicchia.
Mi sbaglio ???
-
23-05-2005, 15:31 #9
Il sistema 3D basato su occhiali LCD che oscurano alternativamente un occhio o l'altro, in sincronia con l'immagine che compare sullo schermo è presente in ambito PC da alcuni anni, ovviamente per uso ludico.
Non ha avuto un grande seguito per via di due fattori: il primo, sicuramente migliorabile in caso di diffusione su larga scala, è il costo degli occhiali e relativo sistema di controllo, l'altro la necessità di software scritto appositamente, almeno il motore di rendering grafico.
Mi sembra che non sia stato citato un altro sistema per la visione 3D cinematografica: quello basato su occhiali polarizzati.
In questo caso viene sfruttata la proprietà di un raggio di luce polarizzato di essere visibile solo attraverso un filtro che sia polarizzato nello stesso piano.
In ambito cinematografico, per via delle limitazioni citate relative alla frequenza di qadro, servono due (gulp!) proiettori, su uno viene installato un filtro polarizzato sul piano orizzontale e sull'altro uno su quello verticale.
Servono due pellicole riprese da due cineprese o telecamere adiacenti.
Un ottimo esempio si può vedere a EuroDisney, o altri parchi della catena, l'effetto non è male.
Questo sistema era adottato dal proiettore dei dischi per il visore View-Master (chi se lo ricorda ?), almeno 50 anni fa.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
-
23-05-2005, 15:42 #10
Gia' !
Certo che me lo ricordo ! Ne ho un esemplare che mi porto mio padre dall'America proprio intorno al '58, io non ero ancora nato ma lo utilizzai intorno agli anno 65-66 !
L'effetto era convincente !! Ma le immagini, ovviamente statiche.
No, quello che si devono inventare e' un processore che analizza in tempo reale le immagini, ne rivela i contorni, le ridistribuisce sui piani e le assegna a 2 uscite a cui collegare 2 VPR con lenti polarizzateuna sorta di ricostruttore della tridimensionalita'calcolata.
Solo cosi' non si avrebbe bisogno di software dedicati !!
Per ora... Fantascienza !!
-
23-05-2005, 15:49 #11
Li avevo in dotazione con la vecchia scheda video (geforce 2 ti della MSI). Come effetto era veramente bello, però a lungo andare ti affaticava parecchio gli occhi.
Ok, non come gli occhialini blu-rossi che ti cucinano il cervello, ma comunque si sentiva...
Però funzionava molto bene!
Ah...molto bello con i video realizzati apposta. Aprendo un film non ricordo differenze, se il solito affaticamento degli occhi.
Ciao.
-
23-05-2005, 18:51 #12
Il tutto dovrebbe arrivarmi tra qualche giorno. Spero vivamente che ci sia un software che mi permetta di crearmi le mie immagini 3d. Infatti una prima applicazione sarebbe quella di crearsi album fotografici 3D. Ovviamente servono alcuni accorgimenti tra cui l'utilizzo della giusta focale.
Per quanto riguarda la visione di film non si può pensare a software che ricreano l'immagine ma serve una vera e propria doppia ripresa. Per i giochi da quello che ho capito basta una geforce. Almeno così dicono nel sito.
Il sincronismo agli occhiali viene dato direttamente dal cavo VGA, infatti nel modello che ho preso io, quello con filo, si attacca un adattatore tra il cavo monitor e l'uscita della scheda video.
-
24-05-2005, 00:06 #13lorenzo419 ha scritto:
Per quanto riguarda la visione di film non si può pensare a software che ricreano l'immagine ma serve una vera e propria doppia ripresa.
Ciao
-
24-05-2005, 09:06 #14renato999 ha scritto:
Certamente questa è la via. Ci vogliono cineprese con due ottiche poste alla distanza che c'è fra due occhi e che convergono fra loro nel punto di messa a fuoco.
Ciao
Ma e' anche il motivo per cui, costi a parte, poi si genera un supporto troppo dedicato e non fruibile da tutti, anzi, per poterlo utilizzare si deve per forza disporre o di occhiali o di sistemi di proiezione e schermi polarizzati affiancati o sovrapposti.
Questo e' il limite della tecnologia proposta che ne releghera' l'uso solo a una nicchia di interessati.
Quello che invece dicevo io era la "Creazione/Invenzione" di un Processore Video esterno molto potente, che da un segnale standard potesse ricavare, con opportuni calcoli in tempo reale, i 2 segnali su piani diversi da inviare all'apparato di riproduzione ( occhiali o VPR o ??? ).
In questo modo i software rimerrebbero gli stessi e possono essere utilizzati anche in modo normale come si fa attualmente e non si dipenderebbe da versioni ad hoc che sarebbero comunque poche. Senza pensare che un sotware dedicato risulta inguardabile senza l'apparato di riconversione.
Per capirci ... il DD posso sempre downgradarlo in Stereo !
Mi direte che non sarebbe uno scherzo progettare un Processore Video simile e che inizialmente avrebbe dei costi notevoli !
In campo Audio, ad esempio, esistono dei processori che ricostruiscono la spazialita' del suono lavorando sulle defferinze delle code dei riverberi che vengono ricostruite e distribuite nell'ambito dei 5.1 canali. Detti apparati vengono utilizzati in studio, prevalentemente per fare quello che chiamano UpMix, ovvero portare un segnale di origine Stereo in 5.1
Il risultato e' molto buono e ha risolto tutti quei problemi quando ad esempio non si dispone del multitraccia originale ma solo del Master in Stereo. Quindi, disponendo solo dello Stereo, si processa in UpMix questo materiale via questi processori e si ottiene un convincente 5.1.
-
24-05-2005, 12:06 #15Highlander ha scritto:
In campo Audio, ad esempio, esistono dei processori che ricostruiscono la spazialita' del suono .......Quindi, disponendo solo dello Stereo, si processa in UpMix questo materiale via questi processori e si ottiene un convincente 5.1.
Se nel materiale originale manca qualcosa è un bell'esercizio tecnico aggiungere il mancante, ma i risultati solitamente non sono mai eclatanti.
Nei casi elencati, comunque, si lavora su qualcosa che, bene o male, in parte esiste, come le code di riverbero e la fase nel caso dei segnali audio; per quanto riguarda l'effetto ottico di cui stiamo dissertando non riesco ad immaginare su cosa si potrebbe "lavorare".
La tridimensionalità è data dallo spostamento più o meno accentuato dei vari oggetti rispetto a quelli che stanno dietro, in proporzione a queste distanze; quando la scena viene riprodotta su pellicola o simili non riesco ad immaginare come poter ricavare questa informazione, cioè sapere di quanto spostare un oggetto nelle due immagini che si devono ricavare rispetto ad altri: che ne so, partendo forse da alcune considerazioni tipo se è una casa ed è più piccola rispetto ad un'altra la devo spostare di meno di quest'ultima ? Ma se sono in realtà di dimensioni diverse ? Ecc. ecc.
Facile il procedimento inverso, così come è facile e non si perde alcuna informazione 8spazialità a parte) passare dal 5.1 allo stereo o, se lo si vuole, al mono.
Credo che, quando, e non se, il cinema imboccherà questa strada, avendone un riscontro di pubblico, sarà quella della ripresa in 3D con una delle tecniche suddette, con adeguamento lento ed inesorabile delle sale a questo standard, come è avvenuto per il passaggio dal mono al DD e simili, ricavando copie di pellicola in formato normale per le sale non ancora attrezzate.
Come sta molto lentamente avvenendo per le proiezioni/riprese in digitale.
Poi la tecnica sicuramente mi smentirà, però la vedo dura.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).