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  1. #16
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    Bologna
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    165

    Scusa Romano,
    ma dopo avere letto l'intero thread più volte devo riconoscere di avere capito poco. Alcune domande .
    a) questa tecnica dell'anamorfico settato sul vpr in letterbox la si applica solo su schermi 4/3, giusto ? e con il mantieni proporzioni sul dvd player attivo ?
    b) io su schermi 16/9 faccio solo la taratura anamorfica. E' in contrasto con la tua teoria?
    c) come esempio pratico; quante linee utilizzi per letterbox/anamorfico con i 7" con HD145 e 8" con HD8?
    Grazie in anticipa

  2. #17
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    Jan 2002
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    Alberto!

    ne avevamo discusso anche per telefono, e sul discorso di base ci trovavamo parecchio d'accordo.

    Forse però adesso c'è un misunderstanding...

    Io mi riferisco al SOLO esclusivo utilizzo di HTPC!!!

    per il semplice fatto che per una ATI Radeon, secondo me, lo scaling di 1024x768 (ad esempio, ma può essere qualsiasi altra risoluzione) la effettua in modo identico, sia se imposti 1024x768 dal pannello di windows (risoluzione nativa) che se la costringi a ricavare 1024x768 come risoluzione all'interno di un 4/3 di risoluzione più elevata (letterbox).


    e.... no, assolutamente, se effettui una taratura anamorfica su schermo di 16/9, con la giusta rizoluzione (quyella di Andrea, che accetta di vedere le linee di scanning a mezzo metro, o la mia, che preferisco continuare a vederle anche lievemente oltre il metro), il discorso è IDENTICO al mio!

    L'unica cosa cui io sono fondamentalmente contrario (ma si tratta di MIA PERSONALE ESPERIENZA E PREFERENZA) è relativa alla compressione eccessiva che spesso si effettua quando SI PRETENDE DI "STRINGERE" UNA RISOLUZIONE GIA' ELEVATA, AD ESEMPIO IL QUADRUPLICATO O IL TRIPLICATO, OTTENUTO IN 4/3, PER PASSARE ALL'ANAMORFICO, MAGARI SPERANDO DI AUMENTARE LA QUALITA' DELL'IMMAGINE!!!

    Io dico che è mille volte meglio scegliere una risoluzione REALE, FISICA, SULLA SUPERFICIE DEL CRT o sullo schermo, e mantenerla sempre costante, sia per il 4/3 che per l'anamorfico.

    Altrimenti, se parto ad esempio da 1152p in 4/3 (quando ho raggiunto il compromesso ottimale tra "impastamento"/qualità di immagine e distanza di visione, mettiamo che le linee si riescano a scorgere a mezzo metro come dice Andrea o da un metro e venti, come preferisco io), e poi "stringo" in anamorfico, cosa ottengo?

    Io dico...: di sicuro un peggioramento (e non un miglioramento) della qualità complessiva!


    ciao
    Romano

  3. #18
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    Jan 2002
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    Bravo Romano!
    Ottima sintesi.

  4. #19
    Data registrazione
    Jan 2002
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    535
    Alberto,

    riguardo l'ultima domanda... di riferimento direi la seguente combinazione (ma bada bene, E' solo una MIA opinione...)

    per i 7 pollici di fascia alta e altissima (direi nientemeno che dal Barco Cine7, in poi), la triplicazione pura (1080 o 1152x864 @50 Hz, in 4/3 e allargando al massimo possibile il raster, senza esagerare però), attenzione che però l'astigmatismo deve essere impeccabile, così come i fuochi ecc...

    per gli 8 pollici di elevata qualità, magari vado con la stessa risoluzione, però a 75 Hz, quindi la banda ottenuta è un filo oltre la quadruplicazione... talvolta è possibile andare anche fino alla quadruplicazione, con i migliori 8', però occorre raggiungere una "situazione" perfetta, tra fuoco, astigmatismo, raster, convergenza e geometria.

    Se dovessi scegliere una risoluzione opttimale da settare solo per l'anamorfico, (da "restringere" in verticale, per raggiungere la "solita" risoluzione anamorfica nativa, su banco di memoria), non mi spingerei mai e poi mai oltre la triplicazione, nemmeno con i migliori 9 pollici.

    Magari preferirei il semplice progressivo.

    A questo punto, usando l'HTPC (attenzione!), credo che il non utilizzo dell'apposito formato letterbox produca solo una perdita di tempo.... chi me lo fa fare di settare due risoluzioni native, che alla fine raggiungano identica o simile dimensione delle righe sulla superficie del CRT, quando posso farlo fare al computer, TENENDO CONTO che tanto il processo di scaling che deve effettuare è identico sia che io gli imposti una risoluzione nativa da Windows oppure che lui se la debba ricavare nel letterbox?!?

    inutile! questo è il mio principio.

    Ribadisco che questo rispecchia SOLO la mia personale esperienza e preferenza.


    ciao
    Romano

  5. #20
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    Jan 2002
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    Forse ho capito (forse)....

    Che il formato anamorfico utilizzi più linee di definizione per disegnare l'immagine vera e propria è una delle poche basi su cui si basano tutte le mie teorie, quindi vi prego di non demolirmela
    Purtroppo non ricordo a memoria le righe utili presenti in un fotogramma 2.35:1 compressa anamorficamente per paragonarla alla stessa immagine letterbox (che presenta il famoso 33% di righe in meno visto che quasi metà del fotogramma è sprecato per le bande nere).
    Speravo tanto che Emidio mi venisse in aiuto con uno dei suoi magici disegni pubblicati più volte su DVHT che illustrano brillantemente il concetto di cui sopra, ma lui fa lo gnorri....

    Cmq forse ho capito da solo perchè tale discorso si possa applicare solo nel caso il display utilizzato non possa andare oltre le canoniche 720x576 righe standard PAL, quindi escludiamo i nostri bravi vpr multiscan.

    Se ho capito bene il nostro caro PC compie la sua elaborazione sempre e comunque sul film compresso anamorficamente presente sul DVD.

    Ora se noi settassimo sulla scheda video una res. di 800*600 allora l'immagine letterbox sarebbe composta da meno linee di definizione rispetto alla corrispettiva anamorfica, perchè quasi metà delle 576 righe disponibili sarebbero occupate dalle bande nere, E NON PROVATE A DIRMI DI NO......
    Ci troveremmo in questo caso davanti alla classica analoga situazione di visualizzare un immagine letterbox su una normalissima tv 4:3.
    Ovviamente tutti sappiamo che è preferibile guardarla in anamorfico e comprimere sul tv!

    Ragionando invece su risoluzioni più elevate il discorso decade, perchè il PC elabora sempre l'immagine anamorfica presente sul dvd, ma le linee di definizione non vengono perse perchè la risoluzione impostata è cmq superiore a quella minima permessa dallo standard PAL compresso anamorficamente.

    Quindi concludo la mia elucubrazione traendo la mia conclusione: la compressione anamorfica ha ragione di esistere per immagazzinare sul dvd una immagine composta da un numero di righe di definizione maggiore rispetto a quanto sarebbe possibile registrandola in letterbox.

    All'atto della visualizzazione invece ha senso utilizzare la compressione anamorfica solo sulle televisioni tradizionali o sui vpr (tritubo) che non possono visualizzare risoluzioni superiori al classico standard PAL.

    Completamente diverso il discorso sull'opportunità di scorgere o meno le linee di scansione.
    Personalmente mi ritengo totalmente appagato dall'immagine se vogliamo un pò sfocata ma decisamente "cinema like" che ho sempre ottenuto settando sul mio VPR una res. di 1024*768 a 75Hz.
    Ora che ho perso i miei pregiudizi sul letterbox proverò anche quello, ma a 1152*864, ovviamente

  6. #21
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    Jan 2002
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    Viga,

    adesso sono io a non aver capito il contenuto del tuo post... certo che sono un bel pò "criptici", (soprattutto i miei, ovviamente... )

    comunque:

    Il formato anamorfico viene registrato sul supporto in modo "deformato", (allungato, in senso verticale), in modo che "ricomprimendolo", secondo un "rapporto" generale (identico per tutti gli anamorfici), si riottengano le forme geometriche corrette.

    Ovvio che se il rapporto è generale, ma gli anamorfici sono infiniti (ogni regista può in pratica inventarsene uno nuovo), la "deformazione" sarà diversa, in modo da ottenere (alla fine) diverse dimensioni verticali d'immagine, ma IDENTICA GEOMETRIA.

    Comunque, se tu vedi un film in 4/3 a 800x600, con software adeguato, oppure in anamorfico, a 800x600, l'immagine e' composta da 800x600 punti, dal primo all'ultimo... (come ben saprai puoi totalmente configurare i porch, per mezzo di alcuni software come ad esempio Powerstrip).

    ok, forse è meglio semplificare ulteriormente.

    Il discorso di fondo è che io NON TOLLERO diverse risoluzioni fisiche sulla superficie dello schermo (e quindi sulla superficie del CRT). Questa è una mia preferenza, ma quando scelgo una certa risoluzione (che, bada bene è BEN SUPERIORE, AL LIMITE TEORICO DEL PROIETTORE, PARLANDO DELLA SUA CAPACITA' DI COMPORRE PIXEL DEL TUTTO PERFETTI E TOTALMENTE DISTINGUIBILI SULLO SCHERMO, SENZA ALCUNA INTERFERENZA TRA LORO... diciamo che ovviamente anch'io NON VOGLIO AFFATTO la "ZANZARIERA" sullo schermo!!! - solo che non eccedo oltre un certo limite, nell'interferenza dei punti tra loro... esattamente come farebbe - e fa - Andrea e il tecnico ISF di riferimento internazionale, dicendo che per lui va bene il limite di mezzo metro dallo schermo; solo che per me preferisco un limite più basso, o se preferisci mi accontento solo di un dettaglio o microcontrasto maggiore...).

    Per far questo, molto comodamente, accetto ben volentieri che l'HTPC produca un'immagine anamorfica "letterboxata" all'interno della "full" in 4/3... Perchè dopo infinite prove con l'HTPC, fin dal primo momento dell'esordio dell'ATI Radeon, oltre un anno e mezzo fa, effettuato con decine di diversi tritubo (...anche i Sony 1270, 1271 e 1252 ), ho notato che posso tranquillamente accettare i leggerissimi artefatti derivanti dal NON utilizzo della moltiplicazione PER NUMERO PERFETTO...

    ma l'accetti anche tu, se usi 1024x768!

    Sicuramente l'immagine ottenuta, se devo paragonare pro e contro, è ben superiore (a mio avviso), all'immagine impastata che otterrei se utilizzassi il triplicato poi "schiacciato" in anamorfico!

    Ecco il discorso, semplificato in minimi estremi.

    Se poi, qualcuno mi chiede perchè non settare direttamente diverse risoluzioni sul PC e diversi banchi di memoria per ottenere lo stesso risultato... rispondo... che non ho voglia di passare per Avellino, nel mio tragitto tra casa e lavoro (entrambi a Roma ).

    Questo solo perchè c'è un PC di mezzo! se ci fosse uno scaler il discorso cambierebbe radicalmente. Il mio punto di vista l'ho spiegato nel mio primo post di risposta...

    poi, per quanto riguarda le "bande nere", queste sono rappresentate in realtà dai cosiddetti "porch", che servono a centrare l'immagine sullo schermo.

    tutto qui.

    Se poi Andrea dice che per lui il 4/3 è solo da riservarsi al telegiornale o alle partite... beh, conosco tanta gente che preferisce il melone all'ananas!
    Diciamo che l'80% della gente preferisce il 16/9, in pochi si spingono ad "amare" il 2.35:1 ... alcuni infine preferiscono addirittura i rapporti ancora più "spinti"!
    ...Io personalmente preferirei addirittura il 4/3 (ti faccio un esempio: Terapia e Pallottole), ma si tratta solo, *esclusivamente* di gusto personale (e bada bene che di partite in TV ne ho viste due in vita mia!)


    ciao
    Romano

  7. #22
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    Ho recuperato le Sacre Scritture (nella fattispecie il Vangelo del Digital Video secondo Frattaroli Num.13 pag.45) e finalmente posso avvalorare la mia tesi utilizzando un esempio pratico.

    Premetto che questa risposta si divide in due argomenti ben distinti ed indipendenti uno dall'altro.

    Il primo argomento potrei intitolarlo Anamorfico vs. Letterbox, e riprende l'oggetto del mio primo post e quello che in realtà mi prefiggevo di comprendere meglio.
    Citando l'articolo "La risoluzione dei dvd nei formati widescreen letterbox e anamorfico" prendiamo come esempio un fotogramma PAL 2.35:1.
    Nel caso di formato Anamorfico l'immagine vera e propria sarà composta da 435 linee, nel caso di formato Letterbox sarà composta invece da 326 linee. Il resto delle linee componenti il quadro 4:3 dello standard PAL rimangono sprecate per disegnare le bande nere.
    Ipotizziamo che l'immagine sia registrata in anamorfico sul disco dvd, quindi con le nostre belle 435 presenti.
    Settiamo sul PC una res. di 720*576 (o 800*600 che è cmq equiparabile) e immaginiamo che succede.
    Settando il player software in modo che fornisca il formato anamorfico, il PC prende le 435 linee registrate sul disco e, dopo le opportune elaborazioni, le fornisce in uscita.
    Settandolo invece su letterbox il PC prende sempre le 435 linee dal dvd, ma dopo le opportune elaborazioni ne fornisce in uscita solo 326, con una perdita secca di 109 preziosissime linee di definizione.
    Preziosissime perchè non sono linee scalate, interpolate, duplicate o cmq ricavate artificialmente dal PC, ma sono linee REALI sulle quali si basa tutta la successiva ricostruzione dell'immagine.
    In questo caso ha quindi senso dire che l'immagine letterbox avrà meno informazioni di quella anamorfica originalmente incisa sul disco.
    Settiamo ora una res. di 1024*768.
    Settando il player software in modo che fornisca il formato LETTERBOX il PC prende sempre le 435 linee registrate sul disco e, dopo le opportune elaborazioni, ne fornisce in uscita (ipotizzo perchè non ho fatto i calcoli ma sarebbe interessante saperlo con precisione) 440.
    Il punto fondamentale che non mi era chiaro è quindi questo: nessuna delle linee originariamente incise sul dvd viene persa!
    (Almeno io credo che funzioni così, perchè se invece il PC operasse preventivamente un trasformazione in letterbox andando ad elaborare solo le 326 che lo standard PAL prevede per il formato letterbox, allora sarebbe sempre vero che il letterbox è meno definito dell'anamorfico a qualunque risoluzione, ma francamente non credo.)
    Quinid sono arrivato alla conclusione che a risoluzioni superiori a quella standard PAL anamorfico e letterbox hanno insite le stesse preziose informazioni di partenza.
    Ciò non toglie che a parita di res. impostata sul PC un'immagine anamorfica sarà sempre composta da un numero di linee superiore rispetto a quella letterbox.

    Secondo argomento che non centra nulla col primo pur essendo intimamente collegato (sul quale si sono incentrate tutte le risposte andando, a mio avviso, off topic).
    A che risoluzione è preferibile visualizzare un'immagine sul vpr?
    A questo punto abbiamo appurato che salendo con le res. la differenza tra anamorfico e letterbox si riduce ad una semplice diversità di distanza tra le linee di scansione, quindi non ha più senso parlare di anamorfico vs. letterbox.
    A quanto pare ci sono diverse correnti di pensiero.
    Quella pessimistica (Romano) che preferisce poter scorgere palesemente tutte le righe di scansione per essere sicuro di non aver superato i limiti tecnici del proiettore che in tal caso mosterebbe un'immagine peggiore.
    Quella ottimistica (io) che preferisce non scorgere affatto le linee di scansione confidando nella bontà del vpr che "è impossibile che non sia in grado di andare un gradino oltre"
    La prima soluzione si può attuare indifferentemente visualizzando in letterbox oppure scendendo di res. e mantenendo l'anamorfico.
    In entrambi i casi si aumenta la distanza delle linee di scansione.
    Il risultato è un'immagine più definita, se vogliamo maggiormente assimilabile all'immagine televisiva.
    La seconda soluzione invece si può attuare mantenendo l'anamorfico o salendo di res. e optando per il letterbox.
    In entrambi i casi la distanza tra le linee di scansione è minore.
    Il risultato è un'immagine più sfocata, se vogliamo più assimilabile alla pellicola cinamtografica.

    Quale preferite?
    Ad ognuno il suo gusto.

    Personalmente ieri sera ho fatto una taratura a 1152*864 a 75Hz letterbox.
    Effettivamente le linee di scansione sono più separate rispetto a 1024*768 anamorfico che utilizzavo prima.
    Quale preferisco?
    Datemi il tempo di fare le numerose prove del caso e ve lo saprò dire

  8. #23
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    Altrimenti, se parto ad esempio da 1152p in 4/3 (quando ho raggiunto il compromesso ottimale tra "impastamento"/qualità di immagine e distanza di visione, mettiamo che le linee si riescano a scorgere a mezzo metro come dice Andrea o da un metro e venti, come preferisco io), e poi "stringo" in anamorfico, cosa ottengo?

    Io dico...: di sicuro un peggioramento (e non un miglioramento) della qualità complessiva!

    Ciao Romano,

    Per quello che ho potuto vedere col mio 4100 confermo in toto quello che hai scritto. Le linee si devono vedere ben oltre i 50 cm a mio parere. Quindi nel mio caso vado a 720x576x50Hz max 800x600 4/3. E poi eventualmente iscrivo. Altrimenti Grande impastamento e poco dettaglio. Sicuramente all'inizio la tentazione a triplicare o quadruplicare era tanta, d'altra parte la macchina lo consentiva, ma i risultati erano decisamente inferiori. Ho verificato altresi' che ad un aumento della freq. ho solo ottenuto un peggioramento dell'immagine. Quindi 50hz e non 75 (ovviamente parlo della mia installazione)

    ps.

    Romano ho pasticciato parecchio ultimamente col Prj (leggendo il msg. in cui parli di TENSIONI MORTALI, e in posti in cui e' meglio non mettere le mani mi e' venuta la pelle d'oca)l'immagine e' soddisfacente ma ha bisogno della tua certificazione ;-) prima di considerarsi "definitiva". Quindi se passi da queste parti...

    Ciao
    Carlo

  9. #24
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    Viga,


    Finalmente cominciamo a capirci, e a chiarire il tutto!!!!!
    (sfreg, sfreg, sfreg... - mani che si "fregano")

    A mio parere ci sono solo alcuni "misunderstanding" su ciò ch ha scritto il buon fratello Emidio.

    allora:
    La risoluzione dei dvd nei formati widescreen letterbox e anamorfico" prendiamo come esempio un fotogramma PAL 2.35:1.
    Nel caso di formato Anamorfico l'immagine vera e propria sarà composta da 435 linee, nel caso di formato Letterbox sarà composta invece da 326 linee. Il resto delle linee componenti il quadro 4:3 dello standard PAL rimangono sprecate per disegnare le bande nere.


    letto, confermo, mi associo, sottoscrivo, consento, firmo, con amichevole pacca sulla spalla ad Emidio e ammirazione, per ciò che ha scritto, corretto e fluido.

    Ovvio che il LETTORE DI DVD, quando si troverà a dover "produrre" un'immagine anamorfica all'interno di un formato 4/3, mantenendo la dimensione orizzontale del 4/3, ma restringendo la dimensione verticale dell'immagine, al fine di mantenere le proporzioni dell'anamorfico, se deve continuare a lavorare sempre e solo con la stessa risoluzione... cosa farà?

    prenderà il contenuto informativo dell'immagine sul disco, poniamo di 435 linee, ed eseguirà uno "shrink" ("strizzamento") in verticale, togliendo righe... certo, NON LE TOGLIERA' NE' SOPRA NE' SOTTO... ma uniformemente su tutto lo schermo...

    Quante righe toglierà?

    facilissimo... poniamo che dobbiamo inscrivere un'immagine di 435 righe originariamnte registrate sul DVD in un letterbox del 4/3...

    ovvio che lo standard PAL non ammette variazioni. L'uscita DOVRA' comunque rimanere in PAL, vale a dire 625 righe su 50 semiquadri al secondo. Se l'immagine originaria è di 435 righe, sia per il 4/3 che l'anamorfico, produrrà un'immagine con UN NUMERO DI RIGHE MANCANTI, EQUIVALENTE ALLA DIFFERENZA DEL RAPPORTO D'ASPETTO VERTICALE TRA I DUE FORMATI.

    vale a dire (4/3) / (16/9) == 33.3% in meno di righe rispetto al 4/3.

    che sarebbe circa 326 righe e spicci........ (ovviamente si arrotonda )

    per "centrare" l'immagine sullo schermo si utilizzano normalmente i soliti back/front "porch", come tempi di ritardo sui tre canali colore, già spiegato nel primo post.

    Ciò non ha nulla a che vedere con quanto accade all'interno di un PC con scheda grafica... A MENO CHE TU NON SETTI UNA BASSA RISOLUZIONE IN USCITA!

    perchè?

    perchè, già se scegli la triplicazione per il 4/3, in letterbox il 16/9 esce in progressivo puro! non si perde una sola riga, anzi, si duplica comunque il segnale d'ingresso.

    Quinid sono arrivato alla conclusione che a risoluzioni superiori a quella standard PAL anamorfico e letterbox hanno insite le stesse preziose informazioni di partenza.
    Ciò non toglie che a parita di res. impostata sul PC un'immagine anamorfica sarà sempre composta da un numero di linee superiore rispetto a quella letterbox.


    Perfetto. Finalmente ci siamo. Ed è proprio questo il guaio! se poi "restringi" la geometria del proiettore per l'anamorfico, qundo magari avevi già calcolato il limite ottimale di risoluzione ottica per il 4/3.... ottieni un "impastamento" non dovuto e indesiderato.

    Oppure puoi fare come Andrea, esattamente il contrario... lui parte sempre con l'anamorfico e setta una risoluzione arbitraria accettabile ecc, ecc, ecc...

    Ma non cambia niente. Se poi deve mandare il 4/3 deve creare un secondo bano di memoria con altra geometria.... SOLO PERDITA DI TEMPO, a mio aviso (ma solo se usi un HTPC! altrimenti LO DEVI FARE), visto che non cambia proprio nulla.


    Quella pessimistica (Romano) che preferisce poter scorgere palesemente tutte le righe di scansione per essere sicuro di non aver superato i limiti tecnici del proiettore che in tal caso mosterebbe un'immagine peggiore.
    Quella ottimistica (io) che preferisce non scorgere affatto le linee di scansione confidando nella bontà del vpr che "è impossibile che non sia in grado di andare un gradino oltre"
    La prima soluzione si può attuare indifferentemente visualizzando in letterbox oppure scendendo di res. e mantenendo l'anamorfico.
    In entrambi i casi si aumenta la distanza delle linee di scansione.
    Il risultato è un'immagine più definita, se vogliamo maggiormente assimilabile all'immagine televisiva.
    La seconda soluzione invece si può attuare mantenendo l'anamorfico o salendo di res. e optando per il letterbox.
    In entrambi i casi la distanza tra le linee di scansione è minore.
    Il risultato è un'immagine più sfocata, se vogliamo più assimilabile alla pellicola cinamtografica.


    qui invece dobbiamo divorziare... il mio ragionamento (riportato sul mio post) è BEN DIVERSO da quanto scrivi.

    Non ho mai scritto che le linee di scansione si debbano scorgere. Ho scritto proprio il contrario....

    Ho scritto che è sempre bene riuscire a scorgere le linee di scansione sull'immagine perlomeno a un metro - un metro e mezzo di distanza... fermo restando CHE NON SI DEBBANO SCORGERE QUANDO CI SEDIAMO A GUARDARE IL FILM!!!! (ovvio che queste misure siano rapportate alla dimensione schermo e alla distanza di visione... per cui, provvedo a completare l'esempio di un metro e venti per uno schermo di 2.1 metri di base con una distanza di visione di circa 3.4 metri).

    Andrea, come insegnatogli dal tecnico ISF di fama internazionale dice che preferisce scorgerle a molto meno, il suo limite è mezzo metro...

    MA ENTRAMBI questi metodi hanno un fondamento scientifico comune, e un ragionamento ben preciso! cambia solo il parametro di accettabilità (ma ripeto, si tratta di prediligere l'Anguria al Melone piuttosto che all'Ananas... )

    Io ci sono arrivato da solo, e ti spiego il mio ragionamento (che ovvimente NON può prescindere dalle basi FISICHE del fenomeno, poi inevitabilmente riscontrato innumerevoli volte nella pratica).

    TI PREGO DI LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTO IL DISCORSO, ALTRIMENTI CI DISALLINEIAMO DI NUOVO.

    Per misurare la qualità di un sistema di riproduzione di immagini (nel nostro caso un sistema optoelettronico), in termini di risoluzione, ci si riferisce "BRUTALMENTE" alle LINEE PER MILLIMETRO definito come "POTERE SEPARATORE".

    Tale misura è però lacunosa, perchè, parlando in termini di sistemi orientati alla presentazione di immagini per l'occhio umano, non rappresenta di certo l'ottimale.

    Perchè, ad esempio, un gruppo lenticolare SARA' in grado di produrre magari 80 linee per millimetro, distinguibili anche per mezzo di un microscopio...

    normalmente, quando si fa la prova, si adottano linee nere perfettamente tracciate su sfondo bianco (materiale in origine da "riprendere"... attenzione, sto cercando di semplificare il discorso all'estremo), ma la ripresa, in prossimità del raggiungimento del limite separatore teorico del gruppo lenticolare produrrà DELLE LINEE PIU' MARCATE, NERE su un "mare" GRIGIASTRO, poichè le lenti non sono più in grado di riprodurre il bianco perfetto tra una riga e l'altra... le righ saranno affette da "INTERFERENZA" e dovremo accettare solo la più o meno effettiva DISTINGUIBILITA' delle linee in mezzo a un livello di grigio piuttosto scuro!!!

    Allora:

    è meglio parlare in termini assoluti, e dire: 80 linee/mm max risoluzione... oppure parlare in termini più significativi pe l'occhio umano, visto ch poi, a quel limite magari la lente produce delle microvariazioni tra le linee anche difficilissime da scorgere?

    Che diavolo ci facciamo di un "impastamento generale", tutto grigio, dove però abbiamo la certezza che se ci mettiamo seduti mezz'ora con un microscopio e con molta calma, senza fretta, con lo stomaco pieno e senza sete riusciamo a dire... ecco!! ci sono riuscito! le linee si riescono a scorgere!!!

    Guarda che il discorso è proprio questo... per questo è stata inventata la misura di MTF -- MODULATION TRANSFER FUNCTION
    che appunto, relaziona la possibilità di scorgere le linee ALLA REALE DIFFERENZA DI CONTRASTO TRA LORO!

    vale a dire... che riesce esprimere e a rispondere alla domanda... meglio riuscire a scorgere vagamente le linee oppure vederle bene, magari con un grigio in mezzo meno scuro.... con un maggior microcontrasto?

    Questo sistema, MOLTO più significativo, è anche di semplicissima comprensione!

    si dice ad esempio che un gruppo ottico riesce a "risolvere" 50 linee/mm al 50% di MTF, vale a dire che il grigio in mezzo è pari al 50% passante tra il bianco di fondo e il nero delle linee!!!!!!
    Magari quell'obiettivo sarà in grado di arrivare a 70 linee/mm al 30% di MTF (...schifo...) o 30 linee/mm al 100%MTF (le linee sono perfettamente separate dal bianco, tra di loro).

    facile, immediato, ed... estremamente significativo! inutile dire che ha immediatamente convinto tutto il mondo della fisica ottica.

    Ovviamente si presta immediatamente e totalmente, al nostro caso. Solo che dobbiamo sempre distinguere tra risoluzione orizzontale e verticale!

    In buona sostanza, sia io che Andrea, accettiamo solo dei meri compromessi, lui magari accetta il 40% MTF... io non mi accontento meno del 60%! tutto qui.

    Se invece accetti che le linee non si scorgano proprio, sei entrato nell'ambito dello 0%MTF (vale a dire impastamento assoluto, con livello del nero, nel microcontrasto, totalmente sballato).

    e... a proposito... attenzione!

    perchè le normali pellicole fotografiche negative che si usano per le riprese cinematografiche in 35mm.. SPESSO NON SI DISCOSTANO DALLE 1800-2000 LINEE DI POTERE RISOLUTIVO, al 70%MTF... attenzione, quindi, il discorso "immagine di 'carattere' cinematografico" può ESSERE UN VERO CAPESTRO!

    NON sottovalutare MAI la qualità d'immagine della pellicola. Questa E' SEMPRE molto superiore, potenzialmente, anche a quanto possibile dal 12 pollici della Barco, da mezzo miliardo.



    Ciao.

    Romano
    Ultima modifica di Romano Consul; 17-01-2002 alle 12:22

  10. #25
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    Originariamente inviato da Romano Consul
    CUT

    Ciò non ha nulla a che vedere con quanto accade all'interno di un PC con scheda grafica... A MENO CHE TU NON SETTI UNA BASSA RISOLUZIONE IN USCITA!

    Quindi concordiamo anche sul fatto che chi utilizza il vpr a 720*576 letterbox perde qualcosa....?


    perchè?

    perchè, già se scegli la triplicazione per il 4/3, in letterbox il 16/9 esce in progressivo puro! non si perde una sola riga, anzi, si duplica comunque il segnale d'ingresso.
    *********************
    Questo è quello che sono riuscito a capire e quanto chiedevo che mi fosse spiegato nel mio primo post.
    Il mio dubbio me lo sono chiarito
    **********************



    Perfetto. Finalmente ci siamo. Ed è proprio questo il guaio! se poi "restringi" la geometria del proiettore per l'anamorfico, qundo magari avevi già calcolato il limite ottimale di risoluzione ottica per il 4/3.... ottieni un "impastamento" non dovuto e indesiderato.
    ***************************
    Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
    Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.
    Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.
    *************************************

    Oppure puoi fare come Andrea, esattamente il contrario... lui parte sempre con l'anamorfico e setta una risoluzione arbitraria accettabile ecc, ecc, ecc...

    Ma non cambia niente. Se poi deve mandare il 4/3 deve creare un secondo bano di memoria con altra geometria.... SOLO PERDITA DI TEMPO, a mio aviso (ma solo se usi un HTPC! altrimenti LO DEVI FARE), visto che non cambia proprio nulla.

    *************************************
    Ecco, appunto.
    Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
    Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...

    *******************************


    qui invece dobbiamo divorziare... il mio ragionamento (riportato sul mio post) è BEN DIVERSO da quanto scrivi.

    Non ho mai scritto che le linee di scansione si debbano scorgere. Ho scritto proprio il contrario....
    *********************************
    Niente divorzio
    Ho solo omesso una piccola parolina che fa la differenza.
    Ovvero ho sottinteso il tuo discorso che si debbano scorgere solo nei pressi dello schermo.
    E' ovvio che nessuno di noi intenda scorgere le linee di scansione dal pto di visione.

    *************************************

    TI PREGO DI LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTO IL DISCORSO, ALTRIMENTI CI DISALLINEIAMO DI NUOVO.

    CUT

    **********************************
    Letto e compreso.
    Sostanzialmente diciamo le stesse cose, con la differenza che io ho sottovalutato l'importanza di non superare i limiti ottici del mio proiettore.
    Ma con la nuova res. che stò utilizzando vedi che cerco di rimediare
    Il qui pro quo nasce anche dal fatto che "voi" ragionate sempre su dimensioni di schermo che io, come ben sai, giudico troppo piccole
    Quindi posso affermare che sul mio schermo di 2,80mt di base a 800*600 in anamorfico le linee di scansione sono ancora troppo visibili.

    ***********************************

    e... a proposito... attenzione!

    CUT

    NON sottovalutare MAI la qualità d'immagine della pellicola. Questa E' SEMPRE molto superiore, potenzialmente, anche a quanto possibile dal 12 pollici della Barco, da mezzo miliardo.
    ***********************************

    Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr.......
    ***********************************


    Ciao.

    Romano

    P.S. Lo so; ho fatto un casino col quote (ma come cacchio funziona?)
    Non ho tempo di correggere.
    Perdonato?

  11. #26
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    Viga,

    Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
    Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.


    e infatti il risultzto sarebbe veramente pessimo.

    Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.

    attenzione, secondo me, partire dal 16/9 e poi fare il 4/3 oppure il contrario, però prendendo in considerazione ciò che ho scritto, il discorso NON cambia di una virgola (certo... si espande invece di comprimere... ma a livelli di principio direi 100% identico).

    Ecco, appunto.
    Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
    Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...


    ... de gustibus...

    però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
    se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico

    Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.


    Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr.......

    beh, questo è strano. Se devo considerare Il cinema migliore a Roma, con la pellicola appena fornita (primo giorno della prima visione)... posso trovare seimilatrecentocinquantanove difetti al cinema... meno che lo "sfuocamento"!


    ciao
    Romano

    ps. per il quoting... ricorda sempre che si tratta di comandi HTML... e che la piattaforma del forum tende sempre a immettere i comandi alla fine del testo digitato, anche se il cursore è a metà...

  12. #27
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    però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
    se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico

    Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.


    Eddai Romano, per un "cinema" che si rispetti lo schermo DEVE essere panoramico.
    Anzi, sono stato indeciso a lungo se farlo addirittura con rapporto 2,35:1
    Vuoi mettere il fascino di avere in casa uno schermo come quello del cinema vero (in scala, ovviamente )?
    Da questo pto di vista sono d'accordo con Andrea: col proiettore ci guardo solo film.

    Le poche volte che mi è capitato di vedere programmi televisivi in quattro terzi (più che altro per provare Dscaler) ho fatto un bello ZOOM come sulle normali tv widescreen per riempire tutto lo schermo
    Tanto la qualità non era certo un requisito fondamentale in quel contesto.

    Praticamente per me l'odiato formato "quadrato" non esiste proprio più (almeno sul proiettore) :P

  13. #28
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    ok, vada per il fatto che ami di più il "Melone". Io all'anguria non ci rinuncio...

    Se lo schermo non è in 4/3 non lo compro! (...4, finora )


    ciao
    Romano

  14. #29
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    ok, vada per il fatto che ami di più il "Melone". Io all'anguria non ci rinuncio...



  15. #30
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    Ho seguito zitto...zitto la vostra diatriba..


    Originariamente inviato da Romano Consul
    Viga,

    Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
    Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.


    e infatti il risultzto sarebbe veramente pessimo.

    Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.

    attenzione, secondo me, partire dal 16/9 e poi fare il 4/3 oppure il contrario, però prendendo in considerazione ciò che ho scritto, il discorso NON cambia di una virgola (certo... si espande invece di comprimere... ma a livelli di principio direi 100% identico).

    Ecco, appunto.
    Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
    Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...


    ... de gustibus...

    però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
    se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico

    Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.


    Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr.......

    beh, questo è strano. Se devo considerare Il cinema migliore a Roma, con la pellicola appena fornita (primo giorno della prima visione)... posso trovare seimilatrecentocinquantanove difetti al cinema... meno che lo "sfuocamento"!



    ciao
    Romano

    ps. per il quoting... ricorda sempre che si tratta di comandi HTML... e che la piattaforma del forum tende sempre a immettere i comandi alla fine del testo digitato, anche se il cursore è a metà...
    :
    ...che ho trovato molto interessante, ma avrei una precisazione: al di là del tipo di risoluzione migliore utilizzabile, quando parlate di "4:3 iscritto in anamorfico" significa che in una immagine tarata in 16:9 io ricavo il 4:3 al suo interno?; quindi se per esempio la base dello schermo è di mt 2,50 significa che la dimensione del mio 4:3 sarà di cm 187,5 x 140,6; giusto? Se invece partissi da una taratura in 4:3 avrò questo formato con dimensioni di 2,50 x187,5 e iscrivendo l'anamorfico al suo interno otterrei 2,50x140,6.
    E' così ho non ho proprio capito una mazza??
    Scusatemi se mi sono intromesso ma per continuare a seguirvi ho bisogno di capire bene.
    Ciao e grazie.
    Maurizio


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