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Risultati da 16 a 30 di 227
Discussione: sub-field drive, questo sconosciuto...
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25-03-2009, 20:06 #16
Perché quello è il funzionamento della tecnologia, non può di certo essere coperto da brevetto, ma tu stai chiedendo proprio il funzionamento dell'elettronica in dettaglio, quello è coperto da brevetto.
In ogni caso, di nuovo, stai confondendo il sub-field drive con il refresh della tv, le due cose non hanno nulla a che fare l'una con l'altra (è lo stesso discorso con il refresh rate degli lcd: non è che da noi siano 100 e 200Hz perché arrivano a 100 o 200Hz, mentre in america sono 120 e 240Hz, è che, semplicemente, si prendono come riferimento i 50Hz per l'europa ed i 60Hz per l'america).
Ad ogni modo la tua domanda ha una risposta intuitiva: se devi mantenere il dettaglio su tutto lo schermo, e devi suddividere un frame in 10 parti, hai un solo modo per farlo.
PS: lo schema riporta semplicemente il controllo della luminosità nei sub-fields.Ultima modifica di Onslaught; 25-03-2009 alle 20:10
Nicola Zucchini Buriani
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25-03-2009, 20:09 #17
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Mi stai dicendo di rinunciare perchè nessuno se non gli "addetti ai lavori" ha una risposta in merito?
Delle tv a 100Hz che mi dici...come si comportano?
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25-03-2009, 20:13 #18
Ho integrato il messaggio precedente
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Nicola Zucchini Buriani
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25-03-2009, 20:16 #19
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Originariamente scritto da Onslaught
Secono questo ragionamento mi sembra sacrosanto associare le due cose con un ragionamento tipo: 100Hz x 8 = 800Hz...sarà sicuramente sbagliato ma è la prima logica associazione se mi dai per buona (e me l'hai data) la spiegazione più su...o no?
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25-03-2009, 20:24 #20
Perché non esiste nessuna tv con refresh rate di 480Hz, men che meno di 600Hz: i 600Hz li devi interpretare come "la tv divide l'immagine in 10 sotto-campi, il cui pilotaggio è indipendente, quindi 10 moltiplicato per l'unità di riferimento*, che sono i 60 fotogrammi al secondo, originano il 600Hz sub-field drive".
*i 60 fotogrammi al secondo si prendono come riferimento, perché altrimenti sarebbe impossibile intendersi: senza riferimenti, 480Hz di sub-field drive sarebbe una dicitura vuota ed inutile, dato che potrebbe corrispondere sia a 8 sub-fields per 60 frames, sia a 20 sub-fields per 24 frames, ovvero il triplo.
E' lo stesso discorso degli Hz negli lcd: 200Hz non vuole dire che la tv ha un refresh rate di 200Hz, ma che interviene un algoritmo di motion compensation che introduce nuovi frame portando ad una fluidità 4 volte superiore, rispetto ai 50Hz di riferimento utilizzati in europa (negli usa il riferimento sono i 60Hz, ed ecco che i 200Hz diventano 240Hz).
600Hz sub-field drive diventa quindi una dicitura per spiegare il funzionamento della tv, sarebbe stata la stessa cosa se si fossero utilizzati come riferimento i 50 fotogrammi al secondo, i 24 fotogrammi al secondo eccetera (avremmo allora chiamato il tutto 500Hz sub-field drive, o 240Hz sub-field drive).Nicola Zucchini Buriani
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25-03-2009, 20:50 #21
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Originariamente scritto da Onslaught
è un valore di unità (sub-field) non meglio identificato come contenuto (il dettaglio dei sotto campi è coperto da brevetto)
e a cui si arriva tramite un processo non meglio identificato (non si sa che frequenza di partenza si moltiplica e nemmeno per quanto si moltiplica)
Originariamente scritto da Onslaught
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25-03-2009, 21:15 #22
No, non proprio.
Il funzionamento del procedimento l'ho illustrato nel dettaglio (poi certo, sapere per filo e per segno tutte le operazioni svolte dall'elettronica è impossibile, in quanto coperto da brevetto, come è impossibile sapere per filo e per segno come vengono creati i frame aggiuntivi del motionflow o tecnologie simili), i sub-fields sono 10, il refresh rate non c'entra assolutamente nulla (te l'ho dimostrato: è indipendente dal refresh rate, se si menzionano i frame è solo per avere un riferimento, altrimenti non si riuscirebbe a capire di cosa si sta parlando, dato che è il sub-field drive che pilota il tutto, e quindi va fatta la somma del totale, e a quel punto un'unità di misura è indispensabile).
Anche sul resto devi fare attenzione: i 200-240Hz degli lcd sono come i 600Hz del sub-field drive, non sono indice del refresh rate (e non può esserlo, nei plasma perché non esistono schermi a 600Hz, negli lcd perché altrimenti non varierebbe da europa a usa), se associ quei numeri al refresh rate, per forza cadi in errore (colpa del marketing: li usano per dire "con questa tecnologia le prestazioni sarebbero come quelle di uno schermo a 600Hz, 200Hz, o 240Hz", ma tecnologicamente sono altro).Nicola Zucchini Buriani
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25-03-2009, 23:18 #23
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Originariamente scritto da Onslaught
Non ho ancora capito, poi, cosa avviene in presenza di un pannello che dichiara 100Hz di frequenza di quadro come un pz80...
Originariamente scritto da Onslaught
Ma per gli lcd non c'è nessuna tecnologia particolare se non l'interpolazione o moltiplicazione dei frame...ma il risultato è comunque un tot di fotogrammi per secondo...che dovrebbe poter essere anche misurabile...in caso contrario sarebbe una vera e propria truffa ai danni del consumatore...perseguibile legalmente (la terminologia non lascia spazio ad interpretazione)...
Lorenzo.Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6
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25-03-2009, 23:59 #24
60Hz è il valore utilizzato come unità di misura, capito?
Se non lo usi, non puoi dare un dato numerico, devi scrivere che il plasma ha un funzionamento tramite 10 sub-fields, e chiaramente nessuno ci capisce nulla (quanti sanno cos'è un sub-field?), ergo non è un dato spendibile dal lato marketing.
Se invece quantifichi il dato, puoi contrapporlo ai 100-200Hz degli lcd, ma per farlo devi avere un'unità di misura: ecco quindi i 60Hz, è a 600Hz perché, se misuriamo il dato con il parametro scelto come riferimento, per l'appunto i 60Hz, otteniamo 600Hz.
Potevano scegliere come unità di misura 24Hz, 50Hz, 100Hz: era esattamente la stessa identica cosa, tanto i sub-fields rimangono sempre 10 moltiplicati per i frame al secondo, mentre il refresh rate è sempre e solo quello della tv.
Purtroppo, come hai giustamente notato, tutti questi numeri li utilizzano soprattutto perché sono spendibili a livello di marketing (pochi sanno come funzionano i 100Hz, ma molti pensano che sia meglio averli, quindi se scrivi 100Hz è meglio che non scriverlo, se scrivi 200 è meglio di 100, se scrivi 600 è ancora meglio): per gli lcd è lo stesso discorso, si utilizzano i 60Hz, in america, come riferimento, ed infatti le tv diventano 120Hz e 240Hz, da noi il riferimento è 50Hz, quindi le tv diventano 100Hz e 200Hz (ovviamente, se fosse il vero refresh rate del pannello, il dato rimarrebbe identico, non solo non avrebbe senso cambiare il refresh rate, dato che vorrebbe dire tenere linee produttive distinte per america ed europa, ma non avrebbe nemmeno senso farlo, dato che le sorgenti a 60Hz le abbiamo anche noi, una molto comune sono le console, alcuni giochi non funzionano nemmeno a 50Hz).Nicola Zucchini Buriani
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26-03-2009, 00:22 #25
Originariamente scritto da lorenzo82
in pratica ogni singola immagine (frame) viene costruita col variare delle emissioni del driver di controllo dei pixel dei panelli al plasma... e con esso il numero di sfumature reali e virtuali attraverso le tecniche di dithering
Nella precedente generazione Panasonic ed altri costruttori ciò era suddiviso in 8 passaggi (8 sotto-canmpi) che costruivano l'intero frame 1/60, utilizzando il metodo di controllo "ADS" driving che permette 256 livelli di grigio da combinazioni binarie.
Mentre invece Pioneer utilizza un metodo di controllo dei pixel del pannello differente il "contiguos" (continuos), che permette un limitato numero di livelli di grigio reali, solo 13, ed utilizza 14 Sub-Field ( 14 sotto-campi) ed un numero molto elevato di livelli di grigio "virtuali" per compensare tale limitazione nella scala dei grigi, con tecniche derivate dai Display digitali, quali spacial dihter, ecc... per compensare il limite delle sfumature di grigio reali molto limitat di questo sistema, che in compenso permette di ottenere più facilmente un basso livello del nero e riduzione elevata dei falsi contorni abbinata ad unas specifica struttura delle celle ecc...
Qui ti riporto il mio post su i metodi di controllo dei pannelli al plasma:
I diversi metodi di controllo dei pixel dei pannelli al plasma:
ADS Drive V.S. Contiguous Drive
Almeno fino alla passata generazione (non sò nella NeoPDP che tipo di soluzioni adotti) Panasonic ha usato il Driver di controllo dei pixel del pannello di tipo "ADS" , mentre Pioneer adotta nei Kuro il Driver di tipo Contiguous (Continuos):
ADS = Address display seperate ; it means all pixels are addressed and "then" displayed.
AWD = Address while display ; it means some pixels are addressed while others are displayed.
Conventional driving = ADS with binary subfield combinations
Contiguous(Continuous) = ADS with continuous emission (PWM)
ADS driving
Pro - significantly more gray levels per subpixel
Contro - false contouring - higher black level
Contiguous driving:
Pro - eliminates false contouring - very good black level is possible (depending on cell design)
Contro - very few true gray levels per subpixel, requires many more virtual gray levels
il sistema Pioneer CLEAR Drive col meto di controllo "contiguos" (continuos) si avvale di un unico impulso a ripristinare l'inizio di ogni fotogramma:
"Pioneer uses CLEAR driving and have for many years. CLEAR driving is Contiguous. It not only eliminates false contouring (from driving) but also allows for a dramatic increase in low level gray expression just learned this little tidbit ).
In the figure below the conventional 8 subfield drive will have 256 possible gray levels due to binary combinations. The CLEAR drive will only have 13 possible gray levels."
Pannello al plasma con ADS driving: then the number of possible gray levels per subpixel = 2 to the power of (# sub-fields).
Pannello al plasma Contiguous driving: then the number of possible gray levels = # sub-fields +1
Ora è naturale chidersi con un tale sistema con così ridotte gradazioni di grigio "reali" possibili come ha fatto Pioneer a risolvere in buona parte quelle che sono le limitazioni del metodo di controllo dei pixel contiguos (continuos)... dotato di soli 13 livello di grigio reali, contro i 256 livelli del ADS driving metodo usato da Panasonic ed altri costruttori ?
Pioneer ha adottato una combinazione di errore diffusione, dithering spaziale, e la dither rotazione (4 frames), utilizzando questa combinazione, per ricreare necessariamente un elevato numero di livelli di grigio "virtuali" per compensare i solo 13 livelli di grigio, per poter riprodurre delle immagini corette e gradevoli, e al contempo ridurre la percezione del rumore e dithering, che altrimenti sarebbero stati molto elevati con questo metodo di controllo dei pixel dei propi pannelli (infatti in passato i panelli Pioneer hanno sempre sofferto di una maggiore rumorosità rispetto alla concorenza propio per questo motivi), ovviamente Pioneer ha scelto quel metodo principalmente per poter ottenere un più contenuto livello del nero.
L'argomento è indubbiamente interessante... e ci si rende conto di quanto sia artificioso e complesso ciò che fanno i panelli al plasma per ricreare ai nostri occhi l'impressione di un immagine completa e gradevole allo stesso tempo... se penso al primo plasma da 42 della Fujitsu che vidi ad una fiera nella seconda metà degli anni 90, (era qualcosa di orribile in termini di gradazioni, colori ecc...) la resa attule era solo impensabile... poi ogni tecnologia a i suo limiti... probabilmente questi limiti veranno superati senza artifici con le future tecnologie FED, Oled o altro...
quando ciò avverrà e difficile prevederlo adesso, probabilmente non prima del 2014.Ultima modifica di IukiDukemSsj360; 26-03-2009 alle 01:42
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26-03-2009, 00:40 #26
Originariamente scritto da lorenzo82
i 60hz... sono lo standard per le tv nel territori NTSC, non a caso le tv ed i videogiochi per console non superano i 60fps, 60 frame al secondo,
come ti ha già spiegato Onsla, è solo un riferimento necessario, in quanto è lo "standard" i 60hz = 480 Sub-Field, come da noi sono i 50hz = 400 Sub-Field
Ti riporto il mio post chiarificatore dal topic dei NeoPDP G10 sulla attribuzione della dicitura hz per i Sub-Field:
Per fare ancora più chiarezza su cosa indicano gli hz per il Sub-Field nel funzionamento dei pannelli al plasma:
La precedente generazione di plasma Panasonic, 8 Sub-field per fotogramma x 60 fotogrammi al secondo = 480 subfields al secondo = la dicitura 480Hz
I nuovi plasma NeoPDP, 10 subfields per fotogramma x 60 fotogrammi al secondo = 600 subfields al secondo = la dicitura 600Hz
"Per imparare, devi disimparare ciò che hai imparato"
Ultima modifica di IukiDukemSsj360; 26-03-2009 alle 01:37
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26-03-2009, 00:54 #27
Non so se è il caso di buttargli addosso quelle informazioni, non sono sicuro lo aiuti (anzi, temo rischi di confoderlo
), anche perché è un po' troppo, tutto insieme.
Prima gli andrebbe spiegato, ad esempio, che i plasma utilizzano il sistema dei sub-field per costruire la scala dei grigi, altrimenti sarà difficile che capisca perché si parla di livelli di grigio.Nicola Zucchini Buriani
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26-03-2009, 01:14 #28
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Originariamente scritto da Onslaught
Sarò io che sono rincoglionito a 26 anni ma i conti non mi tornano...
Per il resto, secondo quanto mi dici, è tutta una messa in scena con numeri buttati li solo per dare un'idea vaga di quello che in realtà succede effettivamente nella tv...non esistono i 100Hz, i 200Hz...è tutta una presa in giro da dare in pasto all'utente meno informato...ma allora il grosso del forum di che cosa discute tutti i giorni nelle sezioni lcd-plasma su framerate multiplo della sorgente, scansione a 100Hz o 200Hz, processore che porta la sorgente 24p a schermo a 72Hz...tutte cavolate frutto del marketing??!!Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6
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26-03-2009, 01:23 #29
Originariamente scritto da Onslaught
I pannelli al plasma fanno un uso sostanziale della tecnica chiamata "dithering" per ovviare alle limitazioni nel numero dei colori visualizzabili simlutaneamente:
"Applicazione del dithering. I soli colori usati sono il rosso ed il blu ma, al rimpicciolirsi dei pixel, il colore appare violetto."
Il dithering viene usato in computer grafica per creare l'illusione della profondità di colore in immagini dotate di una tavolozza limitata (quantizzazione del colore). In un'immagine sottoposta a dithering, i colori non disponibili vengono approssimati dalla distribuzione dei pixel colorati con le tinte disponibili. L'occhio umano percepisce la diffusione come un amalgama dei colori. Il dithering è simile alla tecnica chiamata halftone nella stampa. Le immagini trattate con il dithering, particolarmente quelle in cui vengono usati pochi colori, possono spesso apparire granulari, o composte da puntini.
Utilizzi del Dithering:
Tutti i display hardware, comprese le vecchie schede video dei primi computer o i moderni schermi LCD fino alle fotocamere digitali, sono in grado di mostrare un limitato numero di colori rispetto alle periferiche più avanzate. Uno degli usi del dithering permette di mostrare immagini di qualità su schermi che non lo sono. Ad esempio, possiamo visualizzare immagini in truecolor su schermi in grado di mostrare solo 256 colori alla volta. I colori disponibili verranno usati per generare un' "approssimazione" dell'immagine originale. Il dithering sfrutta i vantaggi dell'occhio umano, che tende a miscelare due colori se sono posti troppo vicini (acutezza visiva).
Questo uso del dithering, in cui gli schermi dei computer sono la principale limitazione, viene fatto nel campo del software come i web browser. Dal momento che il browser raccoglie immagini da fonti esterne, può essere necessario operare il dithering su quelle troppo "profonde". A causa di questo problema, venne definita una tavolozza standard chiamata Web-safe palette, che raggruppa i colori visualizzabili su tutti gli schermi, a prescindere dal sistema operativo o dal browser utilizzati.
Un altro utile impiego del dithering è in quelle situazioni in cui il formato dei file grafici è il fattore limitante. In particolare, il comunissimo GIF utilizza al massimo 256 colori in molti software di editing. Le immagini in altri formati, come il PNG, possono avere restrizioni imposte dalla volontà di limitare la dimensione del file. Questo genere di immagini ha una tavolozza predefinita contenente i colori utilizzabili all'interno dell'immagine. In questi casi, i programmi di editing possono sobbarcarsi il compito di applicare il dithering prima di salvare le immagini nel loro formato.
Esempi di Dithering:
Ridurre la profondità del colore di un'immagine spesso causa effetti collaterali indesiderati. Se l'immagine originale è una fotografia, probabilmente i colori saranno migliaia, o addirittura milioni. Limitarne il numero fa, ovviamente, perdere qualità all'immagine.
Molti fattori possono modificare la qualità risultante, probabilmente il più significativo di questi è la "larghezza" della tavolozza usata. Ad esempio, un'immagine di alta qualità (Figura 1)
Figura 1. Fotografia originale; notare la sfumatura del colore nel dettaglio.
può essere ridotta con una tavolozza a 256 colori (Web-safe colors). Se i colori dei pixel originali venissero semplicemente spostati nel colore "più vicino" tra quelli disponibili, non avremmo applicazione del dithering (Figura 2).
Figura 2. Immagine originale a cui è stata applicata una tavolozza limitata (web-safe color palette) senza l'applicazione del dithering. Notare le ampie aree con colore uniforme e la perdita di dettagli.
Normalmente, questo approccio causa aree di colore uniforme e perdita di dettaglio, generando macchie di colore molto diverse dall'originale. Le aree sfumate appaiono a strisce (effetto banding). L'applicazione del dithering può aiutare a limitare questi artefatti visivi e, di solito, crea un'immagine più simile all'originale (Figura 3).
Figura 3. Immagine originale con web-safe color palette e l'applicazione dell'algoritmo di Floyd-Steinberg. Anche se usiamo la stessa tavolozza, l'applicazione del dithering genera un'immagine più simile all'originale.
Il dithering permette di ridurre il banding e la "piattezza" dei colori.
Uno dei problemi legati all'uso di tavolozze preimpostate è dato dal fatto che molti dei colori necessari non sono presenti, e molti di quelli presenti non sono necessari; una tavolozza che contenga molte sfumature di verde è controindicata se non usiamo il verde nell'immagine, ad esempio. In questi casi è indicato l'uso di tavolozze ottimizzate. In queste tavolozze i colori vengono scelti basandosi sulla loro frequenza nell'immagine originale. L'immagine ottenuta presenta ulteriori miglioramenti rispetto alla precedente (Figura 4).
Figura 4. In questo caso, l'originale è stato ridotto ad una tavolozza ottimizzata a 256 colori, ed è stato applicato l'algoritmo di Floyd-Steinberg. L'uso di una tavolozza ottimizzata, piuttosto che di una preimpostata, permette di migliorare ulteriormente l'immagine.
Il numero di colori disponibili nella tavolozza è un dato importante. Se, ad esempio, è composta di soli 16 colori, l'immagine perderà altri dettagli, oltre ad un incremento dell'effetto banding (Figura 5).
Figura 5. Profondità ridotta a 16 colori (ottimizzati) e niente dithering. Il colore appare a strisce.
Ancora una volta, il dithering ci aiuta ad aggirare il problema (Figura 6).
Figura 6. Stessa immagine, 16 colori ottimizzati, ma viene applicato il dithering per ridurre il banding (effetto a strisce).
Algoritmi di Dithering:
Esistono molti algoritmi creati per l'applicazione del dithering. Uno dei primi, ed ancora tra i più popolari, è l'algoritmo di Floyd-Steinberg, sviluppato nel 1975. Uno dei punti di forza di questo algoritmo è la sua capacità di minimizzare gli artefatti visivi attraverso un processo di diffusione dell'errore; solitamente produce immagini più simili all'originale rispetto a quanto fatto da altri algoritmi similari.
Altri metodi comprendono:
Dithering ponderato (Average dithering): una delle tecniche più semplici, è basata sulla selezione di un colore "medio" e sull'assegnazione di colore ai pixel in base a quanto sono "distanti" da lui
Dithering ordinato (Ordered dithering): produce un risultato simile a quello ottenuto nella stampa delle riviste attraverso l'uso dell'halftone
Dithering casuale (Random dithering): aggiunge un elemento casuale ad ogni pixel, creando l'immagine
Dithering di Albie (Albie dithering): metodo simile al Floyd-Steinberg, ma ottimizzato per la visualizzazione su schermi interlacciati
Dithering di Jarvis (Jarvis dithering): vedi l'immagine a lato per un esempio
Originariamente scritto da lorenzo82
In buona parte si... servono a fare scena atraversso un numero, che in se può dire tutto o niente in sostanza...
Ultima modifica di IukiDukemSsj360; 26-03-2009 alle 01:30
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26-03-2009, 01:25 #30
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Originariamente scritto da IukiDukemSsj360
Quelle tabelle non mi sono proprio chiarissime...ne ho viste altre su vari siti molto simili ma con tutta la spiegazione in inglese e non sono riuscito a capire bene come vanno lette...
Grazie comunque a entrambi per la pazienza...
Lorenzo.Display: SAMSUNG 55Q90T - Lettore BD: PANASONIC DMP-BD84EG - Server PLEX: HTPC - Lettore BD 4K: SONY PS5 DISC - Amplificatore: ONKYO TX-SR608 - Diffusori Frontali: KLIPSCH RB-81 - Diffusore Centrale: KLIPSCH RC-62 MKII - Subwoofer: VELODYNE CHT-12Q - Cuffie: SENNHEISER HD 4.50BTNC / SONY WF-1000XM4 - Dap: FIIO M6