Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Doppia uscita Blu-ray per il primo film della seconda trilogia tolkeniana che Peter Jackson ha girato in 3D a 48 fps con la Red Epic. Distribuzione Warner Bros HE
L'intervista
Dalla presentazione de “Lo Hobbit” che circolava nei multisala UCI Cinemas per il lancio dell'opera il 13 dicembre 2012 riportiamo una breve intervista al regista inerente la tecnologia HFR 3D.
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Domanda: Perché ha scelto di girare la trilogia di “Lo Hobbit” nel formato High Frame Rate?
P. Jackson: Viviamo in un'epoca digitale in rapido avanzamento. La tecnologa è in continuo sviluppo e può essere utilizzata per migliorare e arricchire l'esperienza cinematografica. Le riprese nel formato HFR per un film sono divenute possibili negli ultimi due anni, ma viviamo ancora in un'epoca in cui l'home entertainment è in crescita. Ho deciso di girare i film di “Lo Hobbit” in HFR perché desideravo che il pubblico si rendesse conto di quanto incredibilmente coinvolgente potesse essere l'esperienza della visione al cinema.
Domanda: Qual'è la storia del formato HFR e perché pensa che sia arrivato il momento giusto per introdurlo nei cinema?
P. Jackson: I film muti erano girati a una velocità che andava dai 16 ai 18 fotogrammi al secondo con cineprese avviate manualmente. Nel 1927, quando fu introdotto il sonoro, l'industria aveva bisogno di un sistema di riprese meccanico con velocità costante. La pellicola 35 mm è molto costosa, perciò deve muoversi il più lentamente possibile.
Tuttavia, le prime colonne sonore ottiche richiedevano una velocità minima per ottenere un suono fedele. Dunque fu deciso di adottare la velocità di 24 fotogrammi al secondo che diventò lo standard per 80 anni. I cinema in tutto il mondo installarono proiettori meccanici capaci di proiettare solo a 24 fotogrammi per secondo. La scelta fu di tipo commerciale – la velocità meno costosa in grado di fornire una qualità di base – ma tale formato produce artefatti di movimento, come effetti stroboscopici, tremolii e forme sfocate.
Oggi nell'era digitale non c'è ragione di restare a 24 fotogrammi al secondo. Nel 1927 non lo sapevamo, ma la scienza ci dice che l'occhio umano smette di vedere le immagini singole a circa 55 fotogrammi per secondo. Perciò girare una sequenza a una velocità di 48 frame per secondo permette di ottenere un risultato molto vicino alla realtà. La riduzione delle forme sfocate su ogni fotogramma incrementa la nitidezza dell'immagine e fa credere che il film sia stato girato a 65mm o IMAX.
Uno dei più grandi svantaggi è il fatto che l'occhio in ogni secondo vede due volte il numero delle immagini, conferendo al film una straordinaria qualità e capacità di coinvolgimento. Ciò rende l'esperienza del 3D molto più delicata e riduce sensibilmente l'affaticamento della vista. Principalmente, ciò che rende la visione del 3D sgradevole ad alcune persone è il fatto che ogni occhio deve elaborare un gran numero di “sfarfallamenti”, sfocature e tremolii. Tutto questo scompare nel formato HFR 3D.
Domanda: Cosa pensa riguardo all'esperienza derivata dall'utilizzo della tecnologia HFR?
P.Jackson: Penso che la tecnologia HFR sia eccezionale. Come regista cerco di rendere i miei film coinvolgenti. Desidero tirare fuori gli spettatori dalle loro sedie e far vivere loro un'avventura. Questa è l'esperienza che spero di offrire al pubblico, a prescindere dal formato che essi sceglieranno nei cinema. Anche se personalmente preferisco vedere “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” nel formato HFR 3D, posso assicurare che ogni formato vi garantirà un'esperienza incredibile e coinvolgente.
L'HFR 3D è “diverso” - non sarà come vedere i film che siete abituati a vedere, allo stesso modo di come i primi CD non riproducevano musica come i vinili. Viviamo in un'era in cui i cinema competono con gli Ipad e i sistemi di home entertainment. Io credo che sia fondamentale che i registi o i produttori sfruttino le attuali tecnologie per migliorare il coinvolgimento e la spettacolarità dell'esperienza che i cinema dovrebbero offrire. È un momento eccitante per il cinema.
PAGINE ARTICOLO
- 1: Il film
- 2: L'intervista
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Commenti (5)
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Non posso che concordare sul 3d hfr. Mai più bel 3d ho visto prima d'ora. A melzo l'ho visto.
Peccato non poterselo gustare a casa -
mah
l'audio italiano è a 448kbps e un 8 è più che esagerato soprattutto se si prova ad ascoltare la traccia originale.
Per quanto mi riguarda rimane nei negozi e spero in un miglior trattamento nella versione estesa. -
Ok visto in bd prestato da mio cugino in 2d
L'avevo visto a melzo in 3d e hfr. In 2d e 24p è comunque sbalorditivo! -
Ottima realizzazione sia audio che video, visionato in 2D, consigliatissimo sia agli amanti del genere fantasy sia agli amanti della qualità audio/video
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gran bel film davvero