
Colazione da Tiffany
50° anniversario per una romantica commedia senza tempo, con A. Hepburn e G. Peppard per una distribuzione HD Universal
Anche se le sue possibilità economiche non sono all'altezza, Holly (A. Hepburn) non smette di sperare e sognare a occhi più o meno aperti di vivere nel lusso, unica via che le consentirebbe di poter entrare ogni volta che lo desidera nella tanto agognata gioielleria Tiffany. Nel frattempo per la giovane l'unica soluzione per vivere, fantasticando al di sopra delle proprie possibilità, è quella di fare la prostituta d'alto bordo, in perenne caccia di uomini dal portafoglio generoso. In fuga da chi le vuole bene, il caso le fa incontrare lo spiantato romanziere Paul (G. Peppard), in attesa di firmare il libro che gli darà il giusto successo. Tra cuore e gioielli la vita di Holly prenderà una piega inaspettata, una volta resasi conto dei profondi sentimenti che la legano, contraccambiata, allo scrittore, ma la scelta definitiva che ne condizionerà, forse, il futuro, sarà ardua impresa.
Commedia culto girata da un sagace Blake Edwards che trasformò la meravigliosa Audrey Hepburn in icona della moda e punto di riferimento per classe e portamento. Come accade sempre più di rado, l'opera viene immediatamente riconosciuta anche attraverso un altro gioiello senza tempo: quel “Moon River” composto da un altro grande: il maestro Henry Mancini che firmò la colonna sonora.
Qualità video
Edizione alta definizione per il 50° anniversario, codifica video AVC/MPEG-4. BD-50 di resa più che dignitosa anche se qui la delusione è più legata alla scelta di presentare l'opera in formato 1.78:1, vicino ma non fedele all'originale cinematografia 1.85:1. Come è (ahimè) sempre più d'uso comune quando si traspongono in HD opere non recenti, l'uso a tratti invasivo del DNR trasforma immagini con grana più o meno vistosa in elementi innaturali e plasticosi, (spesso) alterando l'originale. Colori mediamente vivaci con buona pace di una accettabile profondità dei neri; la profondità di campo si fa spesso desiderare.
Qualità audio
Inutile cercare di ottenere la minima stilla di dinamica da un'opera così antica. Vero è che l'AC-3 su un dual mono italiano non ha certo aiutato, ma spazio e authoring hanno evidentemente impedito che si potesse proporre un'alternativa valida come l'LPCM. Da ascoltare entrambe le tracce in inglese. La più vecchia Dolby Digital con l'originale traccia sonora e una più 'fresca' DTS lossless remixata 5.1 canali, con qualcosa di più della distribuzione su tutti i canali dei passaggi musicali.
Contenuti extra (HD/SD)
Tra gli extra commento del produttore Richard Shepherd, making of, la reunion di attori e comparse che parteciparono al party presente nel film, speciale su Henry Mancini e Audrey Hepburn, il personaggio asiatico del sig. Yunioshi, la lettera di Audrey Hepburn alla gioielleria Tiffany, gallerie foto, trailer cinematografico, tour dei Paramount Studios. Extra sottotitolati.
La pagella secondo Cineman
Film | ![]() |
8 |
Authoring | ![]() |
7 |
Video | ![]() |
7 |
Audio ITA | ![]() |
6 |
Audio V.O. | ![]() |
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Extra | ![]() |
8 |
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Quindi chiedo a chi ha recensito il BD: sicuro di non confondere il Technicolor, che ha una grana molto fine con l'uso del DNR?
Sarebbe il caso di documentarsi un pò

Non è giustificato. La vedo dura confodere il Technicolor con il DNR. Il Technicolor non pialla i dettagli o ceronizza i volti. Casomai riduce la grana, ma CONSERVA il dettaglio.
Direttamente dalla recensione:

Lasciamo stare...
Non è giustificato no. Ma è lecito chiedere cosa possa aver portato fuori strada in questo modo.....

Il Technicolor a 50 Asa è la ragione sia dell'assenza della grana, sia della pasta del colore, sia della ridotta profondità di campo eppure tutti 3 questi fattori sono presi come scarsità dell'edizione e ragione di critica per il video. Un restauro da negativo (che sia da 8, 9 o 10 poco importa adesso) recensito come se fosse un disco realizzato con un master datato, filtrato e poco perfomante... boh...
La critica poi sulla profondità di campo poi non la comprendo per niente, anche se il disco fosse veramente rovinato dai filtri rimane il fatto che la profondità di campo dipende dalla sensibilità della pellicola, non certo dall'intervento umano che filtra e rovina un film.

Meno male che abbiamo visto il BR prima della rece, altrimenti mi sarebbe venuto un colpo! Seriamente: sicuri che abbiamo visto lo stesso disco? Passi che il mio vpr non è un top di linea dell'ultima generazione, ma un risultato così, di un'opera del '61, mi pare a dir poco eccellente.
Abbastanza interessanti gli extra, soprattutto gl'interventi (incredibilmente onesti) di Blake Edwards.
Ciao!
Marco
http://www.blu-ray.com/movies/Break...y/21311/#Review
C'è un fraintendimento di base du questo bluray in particolare, infatti è un disco ottimo realizzato con un restauro ottimo che non ha subito interventi scellerati come altri dischi, e che incomprensibilmente è stato bocciato da questa recensione di avmagazine
Caso in questione a parte, comunque quello che dici alla fine del tuo post non è vero, infatti non esistono bluray superati dalla controparte in dvd (a parità di film ovviamente, se no potremmo dire che il dvd di Avatar è meglio del bluray di The Wrestler ma il paragone certo non reggerebbe trattandosi di due film differenti tecnicamente agli antipodi come realizzazione tecnica). Anche il bluray peggiore nella mia collezione (ad oggi Animal House"





