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Colazione da Tiffany

Recensione di CineMan , pubblicato il 04 Ottobre 2011 nel canale SOFTWARE

“50° anniversario per una romantica commedia senza tempo, con A. Hepburn e G. Peppard per una distribuzione HD Universal”

Anche se le sue possibilità economiche non sono all'altezza, Holly (A. Hepburn) non smette di sperare e sognare a occhi più o meno aperti di vivere nel lusso, unica via che le consentirebbe di poter entrare ogni volta che lo desidera nella tanto agognata gioielleria Tiffany. Nel frattempo per la giovane l'unica soluzione per vivere, fantasticando al di sopra delle proprie possibilità, è quella di fare la prostituta d'alto bordo, in perenne caccia di uomini dal portafoglio generoso. In fuga da chi le vuole bene, il caso le fa incontrare lo spiantato romanziere Paul (G. Peppard), in attesa di firmare il libro che gli darà il giusto successo. Tra cuore e gioielli la vita di Holly prenderà una piega inaspettata, una volta resasi conto dei profondi sentimenti che la legano, contraccambiata, allo scrittore, ma la scelta definitiva che ne condizionerà, forse, il futuro, sarà ardua impresa.

Commedia culto girata da un sagace Blake Edwards che trasformò la meravigliosa Audrey Hepburn in icona della moda e punto di riferimento per classe e portamento. Come accade sempre più di rado, l'opera viene immediatamente riconosciuta anche attraverso un altro gioiello senza tempo: quel “Moon River” composto da un altro grande: il maestro Henry Mancini che firmò la colonna sonora.

Qualità video

Edizione alta definizione per il 50° anniversario, codifica video AVC/MPEG-4. BD-50 di resa più che dignitosa anche se qui la delusione è più legata alla scelta di presentare l'opera in formato 1.78:1, vicino ma non fedele all'originale cinematografia 1.85:1. Come è (ahimè) sempre più d'uso comune quando si traspongono in HD opere non recenti, l'uso a tratti invasivo del DNR trasforma immagini con grana più o meno vistosa in elementi innaturali e plasticosi, (spesso) alterando l'originale. Colori mediamente vivaci con buona pace di una accettabile profondità dei neri; la profondità di campo si fa spesso desiderare.

Qualità audio

Inutile cercare di ottenere la minima stilla di dinamica da un'opera così antica. Vero è che l'AC-3 su un dual mono italiano non ha certo aiutato, ma spazio e authoring hanno evidentemente impedito che si potesse proporre un'alternativa valida come l'LPCM. Da ascoltare entrambe le tracce in inglese. La più vecchia Dolby Digital con l'originale traccia sonora e una più 'fresca' DTS lossless remixata 5.1 canali, con qualcosa di più della distribuzione su tutti i canali dei passaggi musicali.

Contenuti extra (HD/SD)

Tra gli extra commento del produttore Richard Shepherd, making of, la reunion di attori e comparse che parteciparono al party presente nel film, speciale su Henry Mancini e Audrey Hepburn, il personaggio asiatico del sig. Yunioshi, la lettera di Audrey Hepburn alla gioielleria Tiffany, gallerie foto, trailer cinematografico, tour dei Paramount Studios. Extra sottotitolati.

La pagella secondo Cineman

Film 8
Authoring 7
Video 7
Audio ITA 6
Audio V.O. 7
Extra 8

 

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Commenti (24)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Commento # 1 di: alpy pubblicato il 04 Ottobre 2011, 16:27
Allora quì qualcuno sta prendendo un granchio.....un utente molto esperto del forum, che in genere è un rilevatore umano di DNR, sulla discussione appostita di questo BD, dichiara che di DNR non ne è stato usato assolutamente.
Quindi chiedo a chi ha recensito il BD: sicuro di non confondere il Technicolor, che ha una grana molto fine con l'uso del DNR?
Commento # 2 di: vincent89 pubblicato il 04 Ottobre 2011, 16:49
Ma state scherzando? DNR?
Sarebbe il caso di documentarsi un pò Altro che 7 al video.

Originariamente inviato da: alpy
sicuro di non confondere il Technicolor, che ha una grana molto fine con l'uso del DNR?

Non è giustificato. La vedo dura confodere il Technicolor con il DNR. Il Technicolor non pialla i dettagli o ceronizza i volti. Casomai riduce la grana, ma CONSERVA il dettaglio.

Direttamente dalla recensione:
Come è (ahimè sempre più d'uso comune quando si traspongono in HD opere non recenti, l'uso a tratti invasivo del DNR trasforma immagini con grana più o meno vistosa in elementi innaturali e plasticosi, (spesso) alterando l'originale.

Lasciamo stare...
Commento # 3 di: alpy pubblicato il 05 Ottobre 2011, 07:49
Originariamente inviato da: vincent89
Non è giustificato. La vedo dura confodere il Technicolor con il DNR. Il Technicolor non pialla i dettagli o ceronizza i volti.

Non è giustificato no. Ma è lecito chiedere cosa possa aver portato fuori strada in questo modo.....
Commento # 4 di: pyoung pubblicato il 05 Ottobre 2011, 10:36
Non capisco proprio che disco abbia guardato il recensore che ha scritto questo articolo.
Il Technicolor a 50 Asa è la ragione sia dell'assenza della grana, sia della pasta del colore, sia della ridotta profondità di campo eppure tutti 3 questi fattori sono presi come scarsità dell'edizione e ragione di critica per il video. Un restauro da negativo (che sia da 8, 9 o 10 poco importa adesso) recensito come se fosse un disco realizzato con un master datato, filtrato e poco perfomante... boh...
La critica poi sulla profondità di campo poi non la comprendo per niente, anche se il disco fosse veramente rovinato dai filtri rimane il fatto che la profondità di campo dipende dalla sensibilità della pellicola, non certo dall'intervento umano che filtra e rovina un film.
Commento # 5 di: poe_ope pubblicato il 05 Ottobre 2011, 11:45
Visto l'altra sera con la consorte, che stravede per questo film, e il suo pianto a dirotto finale non era per la qualità dell'edizione (ovviamente ascoltata in VO)...

Meno male che abbiamo visto il BR prima della rece, altrimenti mi sarebbe venuto un colpo! Seriamente: sicuri che abbiamo visto lo stesso disco? Passi che il mio vpr non è un top di linea dell'ultima generazione, ma un risultato così, di un'opera del '61, mi pare a dir poco eccellente.


Abbastanza interessanti gli extra, soprattutto gl'interventi (incredibilmente onesti) di Blake Edwards.

Ciao!
Marco
Commento # 6 di: Picander pubblicato il 06 Ottobre 2011, 11:03
l'opinione di bluray.com

http://www.blu-ray.com/movies/Break...y/21311/#Review

Paramount's dedication to bringing its A-list classic titles to Blu-ray in most spectacular fashion continues with the release of Breakfast at Tiffany's. This 1080p, 1.78:1-framed transfer is a knockout from beginning to end. The opening titles are immaculately sharp and clear, and they give way to what is often a picture-perfect image that looks nearly brand new. Print damage is virtually nonexistent, a light grain structure remains, and the result is a crisp high quality cinematic texture that's nothing short of a revelation. Clarity is outstanding throughout -- despite a few soft-looking shots -- and fine detail is often striking. While faces sometimes favor a slightly pasty and smooth texture (not to mention a slight bronze hue), general details -- clothing, wear and tear around the apartment, the definition of almost each and every item in the novelty shop -- are most impressive and natural. Colors are very well balanced and oftentimes vibrant, from the brightest blues and reds to the least inconsequential accents. Blacks are impressive and yield wonderful shadow detail. There's a very good natural depth to the image as well. This is nothing short of a stunning restoration; Breakfast at Tiffany's is what Blu-ray is all about.
Commento # 7 di: g_andrini pubblicato il 09 Ottobre 2011, 12:09
[editato]
Commento # 8 di: pyoung pubblicato il 09 Ottobre 2011, 14:58
@ g_andrini

C'è un fraintendimento di base du questo bluray in particolare, infatti è un disco ottimo realizzato con un restauro ottimo che non ha subito interventi scellerati come altri dischi, e che incomprensibilmente è stato bocciato da questa recensione di avmagazine

Caso in questione a parte, comunque quello che dici alla fine del tuo post non è vero, infatti non esistono bluray superati dalla controparte in dvd (a parità di film ovviamente, se no potremmo dire che il dvd di Avatar è meglio del bluray di The Wrestler ma il paragone certo non reggerebbe trattandosi di due film differenti tecnicamente agli antipodi come realizzazione tecnica). Anche il bluray peggiore nella mia collezione (ad oggi Animal House" è meglio del dvd, pensa che anche il bluray di 1997 di Carpenter, tristemente realizzato con master SD, è meglio del dvd
Commento # 9 di: vincent89 pubblicato il 09 Ottobre 2011, 19:48
Originariamente inviato da: g_andrini
Personalmente, per i film da pellicola, preferisco di norma il dvd, o anche l'xvid.

Commento # 10 di: Picander pubblicato il 09 Ottobre 2011, 23:58
oggi ho imparato che di un film le versioni xvid trovate su internet sono migliori di quella in blu-ray (escludendo film di animazione)
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