The New World
The New World - Il nuovo mondo segna il ritorno al cinema di Terrence Malick dopo sette anni di inattività. La storia è quella di Pocahontas e del capitano inglese John Smith, innamorati segreti al centro dello scontro tra i nativi indiani e i coloni di Sua Maestà del 1600
I costumi
Ideazione e gestione del dipartimento dei costumi sono stati affidati alla stilista Jacqueline West (La leggenda degli uomini straordinari) con il preciso obiettivo anche in questo caso di attinenza storica sui modelli e sui materiali utilizzati. La difficoltà maggiore è stata quella dell'abbigliamento dei nativi.
Il realismo dei costumi realizzati per i nativi d'America
“Tutto quello che usavano era ovviamente naturale e abbiamo pensato che non sarebbe stato realistico, nonché offensivo dal punto di vista spirituale, ricorrere all’utilizzo di materiali artificiali, prodotti in massa” ha dichiarato la stilista. “Abbiamo iniziato a ordinare pelli e pellicce ma solo di ciò che già esisteva. Ovviamente, nessun animale è stato ucciso appositamente per noi.”
Un tocco di estrema realtà è stato inoltre fornito dal Capo Indiano Due Aquile Verdi della tribù Patawomeck della Virginia, che ha fornito numerose piume di tacchino, corna di cervo ed altri materiali tipici dell’abbigliamento indiano. Il resto delle decorazioni è stato ottenuto invece con cuciture a mano di conchiglie e perle, da sempre accessori presenti in popoli che vivono a contatto con l’acqua. “Avevamo 15 costruttori, uno per le maschere, uno per i copricapo, due per i gioielli, e un meraviglioso creatore di pellame, tutti del posto”.
Il particolare abbigliamento del capotribù
L’altra sfida invece prevedeva l’abbigliamento del versante inglese, che la
West ha affrontato chiamando la sua collaboratrice Suzi TurnbulI (Killing
me softly - Uccidimi dolcemente). “Suzi ha svolto ricerche in
Inghilterra, mentre io mi occupavo degli Stati Uniti e poi abbiamo unito il
tutto” ha precisato la West. “Il periodo di Re Giacomo I non è spesso
rappresentato al cinema. Dopo uno scambio di miei disegni approvati da Terry,
Suzi si è messa alla ricerca nei vari magazzini di costumi di scena in Europa,
fra cui l’Inghilterra, la Spagna, la Francia e l’Italia, per trovare i costumi
del film. Ha quindi collaborato con noi due artisti specializzati
nell’invecchiamento degli abiti, per farli sembrare logori e consunti. Abbiamo
cucito tantissime camice inglesi e bretelle.”