I Luminari | la recensione della miniserie
La serie con Eva Green ambientata nella Nuova Zelanda della corsa all'oro è un western che gode di buon montaggio, buona recitazione e scenografie imponenti. La sceneggiatura invece perde spesso colpi mancando di gradi più alti di concretezza e suspense necessari a una storia basata su grandi speranze, inganno e riscatto.
1865, Nuova Zelanda. In piena corsa all’oro, la giovane inglese Anna Wetherell intraprende un viaggio nella speranza di costruire per sé una nuova vita. Poco prima di sbarcare conosce Emery Staines e tra i due si stabilisce subito una forte alchimia, sugellata dalla promessa di ritrovarsi una volta a terra. Ma quando incontra l’affascinante e ambigua chiromante americana Lydia Wells, Anna si smarrisce pian piano, iniziando a farle da apprendista fino a sprofondare in una spirale di inganni che la porteranno a subire l’infondata accusa di omicidio ai danni di Crosbie Wells, marito di Lydia. L’unico che potrebbe salvarla è Emery ma il destino sembra puntualmente dividerli. Fin quando una rivelazione sovrannaturale li riavvicinerà, non senza mille difficoltà e impedimenti.
Dopo la straordinaria prova in Penny Dreadful andata in onda tra il 2014 e il 2016, che raccontava dei più noti mostri letterari incrociandone le esistenze in maniera magistrale, Eva Green torna in una serie televisiva donando al progetto un’idea di qualità e aspettative sopra la media. La storia tratta dal romanzo omonimo di Eleanor Catton, anche sceneggiatrice, è un vero e proprio western ambientato in un mondo di grandi speranze legate alla ricerca del prezioso metallo. Dalle prime battute si snoda su due linee temporali non didascaliche, molto ben assemblate. In una il peggio è già accaduto, nell’altra bisogna capire in che modo ci si sia arrivati.
In astrologia, i luminari del titolo sono il Sole e la Luna, i due corpi celesti che si alternano tra il giorno e la notte rappresentando il primo la figura maschile e la seconda quella femminile. Emery e Anna sono nati lo stesso giorno, due gemelli astrali. Un po’ come Elliot ed E. T. sono legati in maniera inspiegabile, i due sentono anche a distanza le sensazioni interiori ma anche quelle fisiche dell’altra persona. Entrambi ingannati, separati, messi l’una contro l’altro, sia da chi trama a loro sfavore che da un destino che sembra volere che le due anime unite per nascita non vengano a contatto se non nel male, devono trovare un modo per ritrovarsi e riscattarsi, soprattutto sulla verità circa l’innocenza di lei.
Ma dall’altra parte c’è Lydia, che trama alle spalle di Anna, sfruttando il suo analfabetismo per trarla in inganno inizialmente e sfoggiando poi tutto il suo charme per solleticare desideri di emulazione nella giovane e inesperta ragazza. Oltre a lei, le brame della donna la portano a tradire il marito Crosby intrattenendo una relazione con l’avventuriero Francis Carver, un pregiudicato privo di scrupoli con cui progetta un colpo che li renderà ricchi.
Gli interpreti sono capaci, sebbene i due protagonisti Himesh Patel e Eve Hewson siano una tacca sotto al resto del cast, con in testa una Green che disegna una donna ambiziosa, bugiarda e opportunista con rara perfidia. Il vero problema non risiede nella recitazione ma nella scrittura. Anche se prende il sopravvento maggiormente nella parte finale, l’elemento sovrannaturale oltre che eccessivo e mal reso, risulta invadente in mezzo al resto dell’intreccio abbassando non poco una credibilità raggiunta grazie a un buon montaggio e a scenografie ricche di fascino selvaggio.
A salvare la serie interviene fortunatamente una parte decisamente più concreta perché svolta all’interno di un tribunale, in cui vengono fuori le verità nascoste e insabbiate fino a quel momento, ristabilendo con equilibrio una giustizia che vacilla durante tutti gli altri episodi. E le esistenze quasi distrutte di chi sognava una vita migliore ottengono un parziale risarcimento, soprattutto nel confronto diretto con gli antagonisti, in una sfida all’ultima battuta carica di forza e determinazione. Peccato non aver concentrato meglio il focus su uno svolgimento che in diversi punti è lento e ripetitivo non utilizzando un registro brillante proprio del genere, basato su suspense e sorpresa che avrebbero generato un coinvolgimento emotivo maggiore. Una storia per chi ha voglia di spazi aperti incontaminati (come quelli in cui si svolge la saga del Signore degli Anelli), e per chi crede sempre che i buoni sentimenti alla fine vincono su tutto.
VALUTAZIONI
dal trailer all’intera serie
Aspettativa 7,5 Potenziale 8,5
soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIA Impegno MEDIO
visione
Intrattenimento 6 Senso 7 Qualità 7
Giudizio Complessivo 6,7
I Luminari - Il destino nelle stelle | miniserie
drammatico, fantastico, avventura | UK, Nuova Zelanda | 7 - 21 luglio 2021 | 6 ep / 52 min | Sky Serie
regia Claire McCarthy scritta da Eleanor Catton dal suo romanzo The Luminaries
personaggi interpreti
Anna Wetherell Eve Hewson
Emery Staines Himesh Patel
Lydia Wells Eva Green
Francis Carver Marton Csokas
Crosbie Wells Ewen Leslie
Te Rau Tauwhare Richard Te Are
Alistair Lauderback Benedict Hardie
Dick Mannering Erik Thomson
George Shepard Callan Mulvey
Sook Yongsheng Yoson An
critica IMDB 6,4 /10 | Rotten Tomatoes critica 6,1 /10 utenti 3,8 /5 | Metacritic critica 62 /100 utenti nd
camera Arri Alexa Mini con Cooke Anamorphic/i Lenses
aspect ratio 2 : 1
Similar Post You May Like
-
Loki | stagione 1 | la recensione
La terza produzione televisiva di Marvel con Disney, parte benissimo sotto ogni aspetto per... »
-
Old | la recensione del film
Un film sul tempo che scorre troppo velocemente, si scontra coi tempi dello spettatore, a causa... »
-
The Handmaid's Tale 4 | la recensione
Stagione 4 | Dopo tre stagioni di altissima qualità, la serie interpretata e prodotta da Elisabeth... »
-
Generazione 56K | la recensione
Stagione 1 | La prima serie tv dei The Jackal lascia un po’ a desiderare per la mancata cura... »
-
Omicidio a Easttown | la recensione
Miniserie | Un’altra pregevole interpretazione di Kate Winslet viene affiancata da una sceneggiatura... »
Commenti (1)
-
io l'ho trovata molto lenta, a tratti soporifera tant'è che non ho più trovato interesse a proseguire dopo un paio di episodi