Supertest Marantz Model 40n

Marco Cicogna 15 Luglio 2022 Audio

Un amplificatore stremer-DAC non è certo una novità. Le cose si fanno però interessanti quando il prodotto sfodera prestazioni eccellenti in ogni campo, assieme a versatilità e musicalità che si impongono come cuore di un impianto moderno per soddisfare le aspettative di un audiofilo evoluto.

Introduzione: l'eredità del Model 30


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Negli ultimi anni, i sistemi di riproduzione sonora più moderna ruotano sempre più attorno ad un comune denominatore: un amplificatore integrato con sezione digitale quasi 'tuttofare', quindi con convertitori D/A- magari di gran pregio - e sempre più spesso anche uno 'streamer' per la riproduzione di contenuti digitali sia dalla rete locale, sia dai principali servizi musicali in abbonamento, magari ad alta qualità. Il Marantz Model 40n è uno degli esempi più calzanti, soprattutto per versatilità e qualità a 360 gradi, sia nella progettazione e costruzione, sia nelle prestazioni pure e nell'ascolto.


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Annunciato lo scorso febbraio, il Marantz Model 40n è molto più che un aggiornamento della spendida coppia Model 30 + SACD 30n, ovvero amplificatore integrato e lettore SACD con streamer, vincitori del premio EISA come miglior sistema stereo dello scorso anno. Il Model 30 è un amplificatore integrato 'puro', senza sezione di conversione digitale, con una sezione di preamplificazione per testine MM ed MC eccellente e moduli di amplificazione in classe D Hypex ncore 500 decisamente muscolosi, capaci di erogare ben più dei dati di targa: quasi 180W su 8 ohm e 300W su 4 ohm.


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Nel nuovo Model 40n non c'è solo l'aggiunta della sezione di conversione D/A e la parte 'streamer' al già ottimo Model 30 ma è stata completamente ridisegnata la sezione di amplificazione che celebra il 'ritorno' alla 'classe AB' nel migliore dei modi. Osservando specifiche e struttura interna, sembra che in Marantz siano partiti da un altro campione del rapporto qualità prezzo, l'integrato totalmente analogico Marantz PM8006, migliorandone ulteriormente gli aspetti essenziali, raddoppiando il numero di transistor di potenza e aggiungendo una sezione digitale di qualità elevata, la parte streaming, il WiFi e una buona quantità di ingressi digitali.

 

Unboxing, caratteristiche e interno

Il Marantz Model 40n si presenta nella rinnovata livrea introdotta nel 2021, identica al Model 30. L'aspetto è decisamente moderno e convincente e il prodotto è disponibile in due differenti finiture, chiara e scura, per adattarsi ad ogni ambiente e ad ogni sistema. La parte anteriore è 'un classico' con sei manopole; le due più grandi sono per la selezione degli ingressi (a sinistra) e per la modulazione del volume (a destra), mentre al centro ci sono i controlli di tono, il bilanciamento e il selettore 'source-direct' per saltare completamente i controlli di tono e di bilanciamento. Sul frontale c'è anche una porta jack da 6,3mm per collegare cuffie di qualità e di impedenza medio-alta. Al centro, tra le manopole e il logo, c'è un display a matrice di punti che è essenziale per alcune funzioni.


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Il pannello posteriore non è particolarmente ricco di connessioni ma più che sufficienti per un sistema anche piuttosto complesso, visto che la sezione digitale e quella 'streaming' che sono integrate potrebbero essere già più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli appassionati. Al centro spiccano connettori per i cavi di potenza che accettano, oltre alle banane, anche conduttori di generosa sezione. Ce ne sono solo 4, quindi niente bi-wiring o secondo sistema per confronti A-B. Abbiamo un ingresso 'phono' solo per testine MM, tre ingressi di linea e un ingresso 'direct' che salta la sezione pre dell'integrato.


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Poi ci sono tre ingressi digitali: oltre ai classici S/PDIF coassiale e ottico TOSLink, abbiamo una porta HDMI ARC (Audio Return Channel) che rende possibile l'inserimento di un televisore, utilissimo per sfruttare non solo i contenuti cinema ma anche quelli musicali, come il servizio 'Digital Concert Hall' della Filarmonica di Berlino e tutti gli altri presenti in quantità crescente su Netflix, Amazon Prime e compagnia.


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Oltre alla presa LAN, al WiFi e al Bluetooth, c'è anche una presa USB per il collegamento di supporti di memoria. Segnaliamo anche due uscite: c'è quella 'rec-out' che ci è stata utile per effettuare alcune misure sulla sezione digitale e anche quella 'SUB out' con filtro passa basso selezionabile a 40, 60, 80, 100 e 120 Hz. Manca purtroppo un bass-management con filtro passa-alto per le uscite di potenza. C'è poi un'uscita cuffia di qualità con cui è possibile pilotare anche cuffie a media impedenza.


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Il controllo remoto della macchina è possibile sia attraverso il telecomando che dalla app Heos, indispensabile per la riproduzione dei file musicali da rete locale e dai principali servizi di streaming. L'applicazione è disponibile sia per Android che per iOS. La versione Android è essenziale e la navigazione tra i file su NAS o su chiavetta non è particolarmente felice poiché la riorganizzazione dei contenuti è ancora problematica. Segnaliamo anche un limite nella riproduzione dei contenuti ad alta risoluzione da Tidal che non permette - al momento in cui scriviamo - di sfruttare frequenze di campionamento oltre i 44.1 kHz e quantizzazione oltre i 16 bit. 

  
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Nessun problema invece con Qobuz oppure Amazon HD, ovvero con streaming fino a 24 bit e 192 kHz. Il nostro Model 40n ha anche la possibilità di riprodurre contenuti in DSD fino a 5,6 MHz (alias DSD128), sia da supporto di memoria USB collegato direttamente, sia dalla rete locale (WiFi oppure LAN), con selezione dei brani sempre attraverso l'applicazione HEOS. 


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L'interno conferma l'aspetto di un prodotto di fascia elevata, con la struttura interna è suddivisa il tre sezioni principali; alle estremità ci sono da un lato la sezione di alimentazione - con un trasformatore toroidale di generose dimensioni - e dall'altra la sezione digitale e quella analogica ben protette all'interno di uno schermo metallico.


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La conversione D/A viene effettuata dal DAC a 2 canali 32 bit Sabre ES9016K2M mentre la sezione di preamplificazione è affidata a moduli HDAM Marantz (Hyper-Dynamic Amplifier Modules) a componenti discreti e non con op-amp. Al centro c'è la sezione di potenza con un ampio dissipatore.


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Volendo al nostro Marantz basta aggiungere soltanto una coppia di diffusori per avere un impianto completo. L'amplificatore eroga più di 80W per canale su 8 Ohm e più di 130W su 4 Ohm (70W su 8 ohm e 100W su 4 ohm quelli dichiarati), in una classica configurazione in classe 'AB'.

 

Le misure di laboratorio


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Al banco di misura il Marantz Model 40n si è comportato egregiamente sin dalla risposta in frequenza, ben estesa fino a 60kHz entro -3 dB (per segnali campionati a 192 kHz) e con i 20 kHz entro -0,35 dB, senza nessun tipo di spostamento rispetto al carico oppure alla potenza erogata.


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La potenza effettiva, misurata sia in regime continuo sia impulsivo (con treni da 40ms), su carico resistivo da 8 ohm e da 4 ohm è più elevata rispetto ai dati dichiarati. Su carico resistivo di 8 ohm è pari a 74W per canale con distorsione inferiore allo 0,01% e sale fino a 82,5W per distorsione pari all'1%. Su carico di 4 ohm i valori sono rispettivamente di 132W e 140W. La potenza impulsiva sale fino a sfiorare i 190W su 4 ohm con distorsione al di sotto dell'1%.

 
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Il Marantz Model 40n è anche decisamente 'silenzioso' ed è caratterizzato da una gamma dinamica, misurata sull'uscita REC-out, che si attesta sui 113 dB per canale, quindi con una risoluzione effettiva che sfiora i 18,8 bit. Misurato sull'uscita di potenza, il rapporto S/N si attesta rispettivamente a circa 109 dB, 106 dB e 102 dB per una potenza d'uscita di 74W, 30W e 10W su carico resistivo di 8 ohm. Il SINAD misurato con potenza d'uscita a 30W è di 99 dB.

 
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Nei grafici qui in alto osserviamo la FFT con tono a -60 dB e segnale prelevato dall'uscita REC-out con tappeto di rumore tra -140dB e -150dB. Nell'altro grafico, con tappeto di rumore poco sopra i -140dB, il segnale è prelevato dalle uscite amplificate, con potenza continua di 30W su carico resistivo di 30 ohm.

 

I due 'live test' a Roma

Dopo un primo assaggio delle funzioni e prestazioni del Model 40n, a maggio abbiamo portato il Model 40n a Roma, in due punti vendita che conosciamo molto bene e che sono stati già teatro di numerosi eventi, per lo più su videoproiezione e home theater. Le necessità erano due; da un lato mettere alla frusta il prodotto nelle più disparate condizioni, con più sale e diffusori possibili; dall'altro c'era la volontà di coinvolgere il nostro pubblico più autorevole che ha risposto all'appello e che ci ha dato informazioni e stimoli per una recensione ancora più completa e approfondita.

Nel primo appuntamento da Centro Musicale, abbiamo concentrato l'attenzione nella configurazione più classica, quindi con una sola sorgente esterna (SACD 30) e con due coppie di diffusori Polk in configurazione 2.0, rispettivamente Reserve R200 da stand e le Legend L600 da pavimento. L'occasione è stata perfetta non soltanto per verificare le funzioni e le prestazioni del Model 40n con diffusori differenti ma anche per conoscere meglio i diffusori Polk, anche questi caratterizzati da un rapporto qualità prezzo insospettabile.

Da Garman invece abbiamo inserito il Model 40 all'interno di un sistema più votato all'audiovideo, approfittando della porta HDMI con ARC e dell'uscita sub, con l'aggiunta di un subwoofer Definitive Technology Descend DN12. Anche qui abbiamo utilizzato soprattutto diffusori Polk, dai piccoli ma sorprendenti Legend L200 da stand, in sinergia con il subwoofer, ai grandi Legend L800 da pavimento con sistema SDA, (Stereo Dimensional Array) che abbiamo già utilizzato, sempre con Garman, in un evento dello scorso anno (il reportage è a questo indirizzo).

 

L'ascolto


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Il nuovo integrato Marantz 40n è giunto nella mia sala da musica per una valutazione approfondita con diversi sistemi di altoparlanti prima di essere lanciato nell'agone delle dimostrazioni presso i negozi. Ogni tanto mi capita di sorprendermi di fronte prodotti audio capaci di buone prestazioni. In generale lo standard costruttivo non è mai stato così elevato come oggi e il nostro settore ha beneficiato di innegabili sviluppi tecnologici ed economie di scala. Ma c’è di più. Anche la consapevolezza dell’utente finale è andata aumentando. La diffusione dell’informazione, iniziata con le riviste di settore e con il 'passa-parola' degli appassionati più 'influenti', è proseguita in chiave “moderna” anche attraverso Internet e i forum di discussione, con tutti gli innegabili limiti. Sempre più difficile prendere in giro il consumatore, che fattosi più 'scaltro', pretende qualità al giusto prezzo.

Sono arrivato relativamente tardi alla fruizione di musica liquida, caparbiamente legato (da collezionista di dischi) al supporto fisico. Tuttavia la musica in file audio ha una marcia in più, se non altro in termini di disponibilità, ma l'approccio informatico degli appassionati della prima ora mi aveva spaventato non poco. Oggi il mercato offre soluzioni certamente più facilmente gestibili. Grazie anche ai diversi servizi di musica in streaming, il materiale discografico (di qualità) è davvero alla portata di tutti. Basta saper scegliere. In tal senso se l'audio high-end si conferma doverosamente costoso ai massimi livelli, la sorgente discografica non è mai stata così a buon mercato.

Quasi 40 anni di giornalismo audio mi hanno insegnato che ci sono due tipi di appassionati. Da un lato coloro che affrontano un percorso eroico di accoppiamenti, fine tuning, soluzioni calibrate ad arte (talvolta più o meno fantasiose) arrivando persino a soluzioni dettate da una sorta di feticismo archeologico. Dall'altra troviamo fruitori desiderosi di trovare soluzioni valide e flessibili da inserire in un ambiente domestico moderno e gradevole, con l'impianto a disposizione della famiglia per un entertaiment domestico nel quale possa convivere anche una aggiornata componente video che si unisca ad un suono di qualità.
Non è difficile comprendere quale sia il target di un prodotto come questo integrato Marantz.

Ho inserito l'integrato Marantz all'interno della mia catena audio in abbinamento a diversi sistemi di altoparlanti che fanno parte da tempo della mia sala da musica. Tra questi Polk R200 (presto oggetto di un test), AM Audio Elite Carbon, Elac Vela FS 409 e Rogers LS5/9. Come vedete non ci siamo fatti mancare nulla. Per restare sul concreto ho voluto utilizzare il 40n come amplificatore integrato 'tradizionale', ovvero collegato alle uscite analogiche del mio lettore Oppo 205. Occorreva una valutazione essenziale ma approfondita con sorgente e sistemi di altoparlanti ben conosciuti. Ovviamente sarà cura della redazione una valutazione del comportamento sfruttando al meglio le sue caratteristiche di connettività. E già stiamo pensando come fare.

Mi piace iniziare con una selezione di brani per pochi strumenti e ingredienti sonori diversi per valutare intanto il senso timbrico e musicale. Sono pezzi che ormai fanno parte dei miei seminari audio e sono facilmente reperibili sia in formato fisico che 'liquido'. Innanzitutto il pianoforte. Fluido, equilibrato ed attendibile in ogni porzione del suo vasto repertorio con discreto corpo nel medio-basso ed una buona leggibilità nella risoluzione dei passaggi più complessi nella fondamentale gamma media. In relazione al prezzo del nostro integrato lo strumento appare ben dotato sotto il profilo dinamico, un ruscellare solido di note da un estremo all'altro della tastiera, solida anche ai bassi livelli di segnale.

Ben centrata la posizione virtuale del pianoforte, collocato in uno spazio che si estende al di la della posizione relativa dei diffusori. Le differenze tra le diverse esecuzioni ed incisioni sono messe in evidenza (come è opportuno che sia); il senso percussivo del pianoforte in gamma acuta risulta controllato e privo di aloni (“ringing”) distorsivi. Se volete un riscontro veloce a buon prezzo andate a cercare su Prestomusic il Preludio n. 18 di Chopin nelle diverse edizioni in 24/96 e avrete anche voi un terreno comune di riscontro. 50 secondi di musica che dimostrano di cosa sia capace un gran coda ascoltato da pochi metri.

Mi godo l'ascolto rilassato di una delle più belle registrazioni dedicata all'arpa (solista) che abbia ascoltato tornando a far girare il sensuale CD con il recital 'Nightscapes for Harp' di cui è protagonista Magdalena Hoffmann, bella e brava arpa solista dall'orchestra Bayerischen Rundfunks di Monaco. Interessante equilibrio timbrico, ma soprattutto presente l'arpa nella sua sezione medio-bassa in una immagine ravvicinata ma al tempo stesso rotonda ed inserita in un plausibile spazio acustico. Lo trovate anche in 24/96 e godetevi almeno la prima traccia con un pezzo pianistico di Respighi trasportato sull'arpa.

La musica strumentale del primo Settecento non è il genere che balza all'attenzione se parliamo di registrazioni per appassionati del bel suono. Eppure la musica barocca ha mordente da vendere e presenta ricca espressione timbrica e dinamica insospettabile. Le formazioni di quel periodo, concepite per spazi ben diversi dai giganteschi auditorium attuali, quando ascoltate in ambienti consoni al loro linguaggio espressivo, risultano tra vivaci e dinamicamente contrastate. Riascolto con piacere i concerti per fagotto in cui il compositore italiano si dimostra sensibile alle sonorità espressive Bella registrazione della label francese Naïve con Sergio Azzolini e il valido supporto strumentale fornito dal gruppo Aura Soave, dinamicamente incisivo e dal timbro piacevolmente scuro grazie anche al basso continuo affidato ad arciliuto, contrabbasso, organo da camera. Registrazione di grande naturalezza, scena presente e vibrante di energia, per un ascolto mai affaticante che si colloca ai vertici in questo repertorio.

Il repertorio strumentale del Settecento appare qui in una timbrica luminosa e mai penetrante neppure con gli archi antichi. Suono coerente, fraseggio ben modellato, scena ampia e discretamente avvolgente come appare soprattutto nelle registrazioni in DSD nativo della Channel Classics. Buona e naturale risoluzione anche nelle parti più delicate. Bella rifinitura in gamma alta e scandito il fraseggio degli archi bassi, con violoncelli di sana impostazione. Ampliando il repertorio il Marantz affronta partiture più intense senza imbarazzi, mettendo in evidenza i diversi strumenti. Mai oltre le righe la resa degli ottoni, dalla tuba alle trombe, ai nobili tromboni alle arditezze sui corni, il nostro ha cantato alla grande, dotato di un insospettabile corpo nel medio-basso e appena qualche durezza ad alto volume nella tessitura acuta delle trombe. Bella l’immagine orchestrale, mai troppo avanti, organizzata con un piacevole senso di volume che invita ad alzare il livello d’ascolto. La potenza è più che adeguata alla maggior parte delle situazioni domestiche anche con diffusori con sensibilità inferiore agli 89 dB.

Con tali premesse mi permetto di segnalare agli audiofili più tradizionali il fascino della sempre gagliarda incisione del 1963 con la celeberrima 'Guantanamera' eseguita dai 'The Weavers' in un concerto alla Carnegie Hall. Qui mi piace molto lo spazio sonoro, oppure scena sonora, dipende se vogliamo dare maggiore enfasi alla prospettiva orizzontale o all’elemento tridimensionale nel senso della profondità. Trovo un rilievo plastico al piccolo gruppo vocale e strumentale, con ottima focalizzazione delle sorgenti, ma anche con una intensa omogeneità di emissione. Il timbro delle voci si mantiene caldo e rassicurante così come all’epoca dovette ascoltarlo il pubblico di New York, ma fate caso al fresco attacco delle chitarre per un suono accurato ed attendibile.

Mi piace verificare velocemente la solidità della gamma bassa, ragionevolmente profonda ma soprattutto priva di sbavature con il passaggio del rullante di timpani e grancassa dalla Sagra della Primavera (Salonen, Deutsche Grammophon), per non dire dell'ormai ben sperimentato attacco della 'Fanfare for the Common Man' di Copland, brano potente e prepotente per ottoni e percussioni che sembra essere fatto apposta per questo tipo di valutazioni (Wilson, Chandos, sia in SACD che file 24/96). La dinamica è buona e la grancassa raddoppiata dai timpani si abbatte secca e potente, lasciando quel naturale alone nel decadimento che è proprio della registrazione.

Voglio correre la gara con la risoluzione ai bassi livelli di segnale utilizzando incisioni orchestrali di recente produzione (Pentatone, RCO Live e Channel Classics). Ovviamente i più curiosi troveranno questi album anche nel prezioso scrigno di musica liquida di Native DSD. In partiture complesse come la Settima di Shostakovich non si deve andare limitare l'analisi alla potenza delle grande masse sonore, per quanto suggestiva; semmai cogliere la sensibilità espressiva delle parti più intime, con pochi solisti nelle loro frasi, all'interno in ogni caso di un vasto spazio sonoro. Qui ho utilizzato per la grande capacità di introspezione in gamma media le Rogers LS5/9, un suono 'classico' nel senso migliore del termine. Notevole il respiro dinamico con una autorevole idea di potenza che non giunge a fastidiosi inasprimenti sino a ragionevoli volumi. Nella morbidezza cantabile del secondo movimento si apprezza la concretezza del suono nel volume sommesso di questo passaggio, ad esempio nel suggestivo assolo clarinetto basso, una frase dolente presente all’interno di un'ampia scena sonora.

C'è tanto di buono in questo integrato tuttofare Marantz, capace di gestire un variegato software musicale senza patemi, pilotando con disinvoltura la stragrande maggioranza dei sistemi di altoparlanti che potreste desiderare abbinargli, anche quelli più difficili e meno efficienti. Il Model 40n ha un prezzo suggerito al pubblico di 2.499 euro IVA inclusa, ha una garanzia di 5 anni,  è disponibile all'ascolto presso numerosi rivenditori italiani (la lista completa è in questo articolo) e ci ha convinto così tanto da meritare il nostro 'Editor's Choice Award' come miglior amplificatore integrato stereofonico.

Buon ascolto

 

La pagella secondo la redazione di AV Magazine: voto finale 9,0

Costruzione 9,0
Versatilità 9,0
Misure 9,0
Ascolto 9,0
Rapporto Q/P 9,0

Per maggiori informazioni: marantz.com/it-it/shop/amplifier/model40n

 

Commenti (4)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • bobbo2059

    24 Maggio 2023, 14:59

    Buongiorno, ho letto la recensione ed ho acquistato il marantz 40n con delle Polk audio r700. Sono veramente soddisfatto dell'ascolto ed ho archiviato tutti i miei cd su un hard disk da 1TB che ho collegato al marantz 40n. La mia domanda adesso è la seguente: ma esiste veramente la differenza ed è percepibile dall'orecchio umano tra l'ascolto con un lettore cd magari da 10.000 euro e la musica salvata in formato wav su hard disk che magari evita pure il rumore della meccanica? L'unica cosa che non sono riuscito a fare è la possibilità di modificare direttamente i files e le cartelle create nell'hard disk dal pc. Questo vede i contenuti dell'hard disk collegato tramite usb all'amplificatore, ma non può modificarlo, ogni volta devo scollegarlo e collegarlo al pc per fare un qualsiasi aggiornamento. Ho attivato la condivisione dell'hard disk, ma niente, dove sbaglio?
  • Emidio Frattaroli

    24 Maggio 2023, 15:43

    Originariamente inviato da: bobbo2059;5242020
    ... esiste veramente la differenza ed è percepibile dall'orecchio umano tra l'ascolto con un lettore cd magari da 10.000 euro e la musica salvata in formato wav su hard disk che magari evita pure il rumore della meccanica? ......[CUT]
    Ciao bobbo2059. Quando la sezione digitale è di qualità, come nel caso del Model 40n, è sicuramente molto più difficile scovare differenze, anche se bisognerebbe considerare cosa c'è intorno al sistema, ad iniziare dai diffusori, dall'ambiente e dal software utilizzato.

    Per il resto, come avevo già suggerito nel test, il sistema Heos avrebbe bisogno di un buon aggiornamento che risolva questo e altri limiti. Sembra che arriverà presto.

    Emidio
  • gianluigi65

    12 Marzo 2024, 18:16

    [QUOTE=bobbo2059;5242020]Buongiorno, ho letto la recensione ed ho acquistato il marantz 40n con delle Polk audio r700. Sono veramente soddisfatto dell'ascolto ed ho archiviato tutti i miei cd su un hard disk da 1TB che ho collegato al marantz 40n.......[CUT]

    Ti volevo chiedere se gli album e file su hd usb, li selezioni con l’app Heos? oppure l’’amplificatore una ha una sua app? Che gli consente il controllo totale della macchina ? Esempio accensione ? Spegnimento ? Ingressi volume toni ecc? Grazie
  • bobbo2059

    12 Marzo 2024, 22:12

    L'app Heos è quella proprietaria del marantz e con questa scegli i brani dall'hard disk collegato al marantz, accendi, alzi il volume e selezioni anche le radio su internet, gli ingressi e tutte le altre funzioni che puoi selezionare usando il telecomando, tipo bluetooth ect.
    L'unica cosa che non sono riuscito a fare è passare i nuovi brani sull'hard disk direttamente in rete dal pc. Lo devo staccare dal marantz e collegarlo al pc, caricare i nuovi brani e ricollegarlo di nuovo al marantz 40n

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