Disco del mese - novembre 2019
Il ciclo della musica orchestrale di Aaron Copland è curato dalla etichetta inglese Chandos ed è distribuito in Italia da Sound & Music: quattro SACD, disponibili anche singolarmente, con la BBC Symphony Orchestra diretta da John Wilson: quanto di meglio mi sia capitato di ascoltare nella passata stagione.
Autentica musica made in USA è quella di Aaron Copland. L'occasione per parlarne qui è il ciclo della musica orchestrale dell'autore americano curato dalla etichetta inglese Chandos, distribuita in Italia da Sound & Music. Diretti da John Wilson alla testa della BBC Symphony Orchestra, questi quattro SACD (usciti nel corso di un paio di anni e disponibili singolarmente) rappresentano quanto di meglio mi sia capitato di ascoltare nella passata stagione. I SACD sono ovviamente ibridi, stereo e multicanale. Se non avete un lettore SACD suonano meravigliosamente anche in CD, ma sono anche disponibili come file audio in 24/96.
Lo spunto per questo ascolto dedicato a Copland viene della prova di un subwoofer. Emidio Frattaroli era arrivato da me per effettuare delle misurazioni del solido subwoofer amplificato Elac Debut 3030. Lo abbiamo collocato nella mia sala da musica, sia in configurazione multicanale che come supporto ad una catena tradizionale stereofonica, in questo caso in un interessante sistema “2.1” che merita tutta l'attenzione degli audiofili; anche i più tradizionali. Si trattava poi di scovare un brano in grado di mettere in immediata evidenza l'impatto viscerale a bassa frequenza di grancassa e timpani. Ci vuole una grancassa potente e profonda affidata ad una registrazione con una dinamica per quanto possibile naturale. Per quanto riguarda i timpani il problema è renderli con il giusto “spessore”, soprattutto andando a cogliere l'intonazione di ciascuno strumento.
Courtesy of johnwilsonconductor.com
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Corpo dunque, ma anche trasparenza ed incisività del medio-basso, con il subwoofer che deve fornire l'ottava più bassa e sollevare i woofer dei diffusori principali dalle parti più distruttive del segnale, ma senza coprire, offuscare o impastare (come preferite, ma ci siamo capiti) il delicato equilibrio del medio-basso, che deve risultare pieno ma non invadente, generoso ma non ridondante. Ma quale brano e soprattutto quale incisione andare a scovare, anche tenendo conto che avrebbe dovuto trattarsi di un pezzo dalla sviluppo veloce in grado di risultare adatto anche alle nostre demo audio?
Il problema da me non è quello di trovare dischi bene incisi con buoni bassi; semmai c'è l'imbarazzo della scelta. Volevo però un brano ben conosciuto, che potesse rappresentare un riferimento anche per gli audiofili meno inclini alla musica “classica”. L'attacco di Fanfare for the Common Man di Copland è un esempio perfetto. Lo utilizzo spesso nella mie demo perchè si tratta di un pezzo conosciuto anche dagli audiofili d'oltreoceano, perchè è di grande effetto e perchè il gruppo di ottoni e percussioni risulta relativamente “semplice” da ascoltare nel suo tremendo impatto.
Chandos ha inciso molti SACD di ottima qualità, ma talvolta ho trovato il suono appena troppo chiaro e l'acustica ricca e riverberante. Non qui però, dove il suono risulta compatto, ampio il giusto, corposo nel rendere il basso più profondo. In più abbiamo una bella esecuzione, un suono timbricamente corretto, una resa interessante della formazione inglese ripresa nell'acustica morbida ma naturale della MediaCity UK di Saltford nel Regno Unito.
L'appetito, si sa, vien mangiando. Inizialmente avevo acquistato da un sito per le mie prove solo la traccia con la “Fanfare”, ma alla fine mi sono “fatto persuaso” che sarebbe stato opportuno avere tutti i SACD di questa serie. “Copland il modernista”, dunque, anche se non è un titolo mio, ma l'ho preso in prestito da un omonimo documentario dedicato a questo autore e pubblicato a suo tempo in DVD da Tilson-Thomas con l'orchestra di San Francisco. In effetti Copland nasce a Brooklyn nel 1900 (ma studia a Parigi con Nadia Boulanger) e la sua vita comprende tutte le tappe dell’esperienza culturale degli Stati Uniti, attraverso un linguaggio che unisce elementi popolari di forte presa presso il vasto pubblico ai temi più incisivi portati avanti dalle avanguardie europee.
Trionfale apertura dunque con “Fanfare for the Common Man”, tre minuti di fuoco per ottoni e percussioni, composta nel 1943 in piena guerra mondiale e dedicata a quell’uomo “comune” incolpevole protagonista (e vittima) di ogni conflitto. Alcune salve su gong, grancassa e timpani annunciano il nobile tema, noto al vasto pubblico anche “grazie” agli arrangiamenti dei Rolling Stones e Emerson Lake & Palmer. Si prosegue con “Appalachian Spring” e soprattutto con la Terza sinfonia, la più eseguita di Copland, grandioso edificio sonoro che nel finale utilizza il tema della “Fanfare”.
Le pagine di Copland (nel disco anche “Billy the Kid”, quattro episodi dal balletto “Rodeo”, la suite “Appalachian Springs” e “El salòn Mexico”) sono tra le partiture del Novecento di più facile ascolto e questa lettura ne esalta il lato esteriore e descrittivo. L’incisione è naturalmente dinamica, mentre l’estensione in frequenza (gamma bassa realmente devastante) è praticamente allo stato dell’arte, con toni brillanti ma anche una bella profondità della scena sonora. Ne è interprete John Wilson che molti conoscono dalle sue frequentazioni ai Proms di Londra. Qui è alla testa della BBC Philharmonic su label Chandos, autentica etichetta inglese molto attiva nella realizzazione di SACD. Questo direttore lo avevamo ascoltato dal vivo a Berlino con Emidio Frattaroli nella Philharmonie in una coinvolgente selezione di musiche dai grandi film di Hollywood. La versione che faccio ascoltare di solito è quella in PCM due canali, ma il SACD multicanale offre ben altro coinvolgimento se l'impianto è settato correttamente.
Provatelo anche voi, nel vostro impianto, nel formato preferito.
Un'esperienza d'ascolto esaltante come abbiamo dimostrato ai tanti visitatori nella sala di Audio Natali a Sintonie nel corso di alcuni seminari di musica che sono stato invitato a condurre. Abbiamo usato proprio il SACD con la raffinata risoluzione del sistema di lettura dCS Rossini, amplificazione Nagra e diffusori Wilson Audio Sasha DAW. In un breve video la presentazione “live” di questo affascinante disco del mese.
Link al sito del distributore italiano: soundandmusic.com/aaron-copland
Buon ascolto.
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