Test LG CineBeam Q HU710PB trilaser
Il piccolo proiettore di LG, basato su DMD XPR da 0,47" e risoluzione effettiva UHD 4K è dotato di sorgente luminosa trilaser RGB, fino a 500 lumen, funzioni smart e un rapporto di contrasto nativo sorprendente
Ho notato il piccolo proiettore "CineBeam Q" di LG Electronics all'evento europeo che si è tenuto lo scorso marzo, evento durante il quale ci siamo concentrati più che altro sulla nuova gamma di TV e che abbiamo pubblicato a questo indirizzo. Nell'area espositiva dedicata ai prodotti "office", oltre ai monitor e ai laptop 'Gram' superleggeri, era in funzione anche questo piccolo proiettore, molto interessante per dettaglio, design e funzioni e che ho subito notato nonostante la posizione fosse particolarmente infelice, quasi in piena luce.
Ho apprezzato soprattutto il flusso luminoso, in linea con quanto dichiarato e anche l'elevata capacità "risolutiva", che ho potuto verificare solo con alcuni contenuti online. Devo anche sottolineare che seguo la produzione di videoproiettori con tecnologia DLP di LG electronics da alcuni lustri ma con l'eccezione di uno sporadico test su un prodotto per applicazioni professionali - trovate il test a questo indirizzo - l'occasione di testare un prodotto per il settore consumer, in questi anni non è mai arrivata.
Con tutte queste premesse ben chiare sarà semplice capire i perché ho accettato di effettuare questo test che, nonostante fosse partito come una prova "leggera" e non particolarmente articolata, si è trasformato in un'analisi ben più approfondita che di solito riserviamo a prodotti di fascia ben più elevata.
Bello anche il design e la qualità delle finiture. La maniglia che diventa stand che aiuta ad inclinare il proiettore è molto bella ma sappiate che, per il massimo della qualità video, il proiettore deve essere perfettamente perpendicolare alla superficie dello schermo, per evitare proprio quelle correzioni geometriche (auto keystone etc.) di cui tanti costruttori vanno fieri.
Il telecomando è piccolo, leggero ma molto ben riuscito, con uno stile minimalista ma funzionale. Del resto LG ha fatto scuola in questo settore e il controllo remoto di questo CineBeam non fa eccezione.
Il piccolo CineBeam Q mi ha sorpreso con una qualità video decisamente più alta di quanto mi aspettassi, con buone possibilità di calibrazione e soprattutto con un rapporto di contrasto nativo molto elevato e superiore a 3.000:1. Veniamo quindi alle misure.
Il menu è praticamente lo stesso dei TV più recenti. Ci sono certamente le voci per l'installazione e la calibrazione dei parametri classici dei proiettori ma tutto il resto ricalca quasi pedissequamente il menu di un TV, comprese - purtroppo - le tante impostazioni predefinite che lasciano il tempo che trovano. Apprezzata la possibilità di calibrazione con CMS e 20 punti per il bilanciamento del bianco.
L'ottica a lunghezza focale fissa è semplice e il risultato in termini di messa a fuoco e dettaglio è notevole. Le aberrazioni cromatiche sono quasi totalmente assenti. Veniamo ora alle rilevazioni fotometriche. I valori di intensità luminosa che vedete in calce sono relativi ai lumen. Con le impostazioni predefinite più accettabili si viaggia tra 300 e 350 lumen che, se si proietta su una superficie compresa tra 90" e 100", si traducono in una luminanza compresa tra 40 e 50 NIT.
Come al solito le prestazioni in default (Standard) sono disastrose, da ogni punto di vista. Il massimo del flusso luminoso si raggiunge nella modalità 'Più Luminoso' ma con un bilanciamento del bianco ancora peggiore di quello di default (tendente al ciano-verde) e con un gamma sellato con un minimo al di sotto di 1,8.
Le modalità Cinema e Filmmaker sono molto simili, con un gamma leggermente più elevato per la modalità Filmmaker (media di 2,25 contro 2,18 per 'Cinema'). Discreti i colori in queste due modalità, per tacer delle sovra-saturazioni della modalità di default.
Grazie alla calibrazione a 20 punti, è possibile calibrare gamma e bilanciamento del bianco 'a spada', con risultati importanti. Certo: il rapporto di contrasto nativo, dopo la calibrazione scende di un terzo. Se nel menu di servizio ci fosse la possibilità di abbassare la potenza dei laser verdi e blu, avremmo quei 350 lumen già con un bilanciamento del bianco perfetto e con il massimo del rapporto di contrasto.
Con la calibrazione (abbastanza rapida), gamut e colori diventano perfetti, sia come estensione che luminanza. Il risultato è davvero notevole e quel rapporto di contrasto nativo che da 3.000:1 scende a 2.000:1, è ancora appagante.
In HDR la situazione ricalca, almeno per bilanciamento del bianco ed EOTF (electro optical transfer function), quello che succede con segnali a gamma dinamica standard. Il roll-off è ben distribuito e la compressione della gamma dinamica è molto ben fatta, almeno proiettando su 2 metri di base e con picco di luminanza compreso tra 40 e 50 NIT.
Meno entusiasmante la riproduzione dei colori. Il gamut in BT.2020 è ovviamente molto vicina al 100%. Siamo in realtà al 98% ma con rossi e blu ben più profondi e con verde traslato verso frequenze più strette. C'è però la tendeza a 'strafare', con qualche sovra-saturazione di troppo.
La visione dei contenuti 4K è ottima e la vobulazione, che permette di riprodurre 'nativamente' anche contenuti UHD 4K, funziona alla perfezione e supera anche il test del 'Lanciarazzi' (trovate tutto a questo indirizzo).
Con la calibrazione la qualità video è davvero molto buona e il rapporto di contrasto, tanto per essere chiari, doppia anche proiettori DLP home cinema dal costo più che triplo. In HDR il tone mapping dinamico funziona bene ma il rendering dei colori è un po' troppo "aggressivo" e tende alla sovra-saturazione che è controllabile solo in parte con la calibrazione.
Le conclusioni sono per me ovvie: il CineBeam Q di LG Electronics è una gradita sorpresa in un panorama - quello dei mini proiettori - piuttosto stagnante e pieno di prodotti mediocri. Certo, 350 lumen sono pochi, soprattutto in HDR ma se ci si 'accontenta' di proiettare su schermi fino ad un massimo di 100 pollici, le soddisfazioni che questo piccolo gioiellino sarà in grado di dispensare saranno davvero molte. Il prezzo suggerito al pubblico in Italia è di 1.199 euro IVA inclusa ed è pienamente giustificato. Aggiungo che è anche possibile portarlo a casa ad un costo ancora inferiore.
La pagella secondo Emidio Frattaroli; voto: 7,3
- Costruzione: 9
- Versatilità: 8
- Menu e taratura: 8
- Prestazioni in SDR: 7
- Prestazioni in HDR: 6
- Riproduzione audio: 6
- Rapporto Q/P: 7
Per maggiori informazioni: lg.com/it/proiettori/cinebeam/hu710pb/
Similar Post You May Like
-
Anteprima Epson EH-QB1000 3.300 lumen HDR
Primo contatto con il nuovo Epson EH-QB1000 con 3.300 lumen, tone mapping dinamico e un rapporto... »
-
Test Sony VPL-XW6100ES + XW8100ES
A poco più di due anni di distanza, torno ad analizzare in anteprima due nuovi proiettori Sony,... »
-
First look JVC NZ800 + NZ900
Nei due weekend a cavallo tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio, tra Bologna,... »
-
LG: le novità dei TV OLED M4, G4, C4 e B4
Il produttore coreano ha annunciato la nuova gamma OLED 2024. Le serie top di fascia alta,... »
-
Home cinema: TV o proiettore?
A Torino, per l'ottava edizione del festival Seeyousound, ho presentato una Masterclass sul... »
-
Supertest TCL TS9030 Ray-Danz
Per misurare la soundbar Dolby Atmos di TCL, vincitrice dell'EISA Award come best-buy e dal... »