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Nanoco vs. display Philips al cadmio

di Emidio Frattaroli, pubblicata il 05 Ottobre 2015, alle 10:26 nel canale DISPLAY

Nanoco, produttore di Quantum Dots senza cadmio, ha contestato la legittimità della vendita di schermi con QD al cadmio nel mercato UE, richiedendo un'inchiesta ufficiale al Parlamento europeo

Nanoco, uno dei produttori di Quantum Dots senza cadmio, ha contestato la legittimità della vendita di schermi con QD al cadmio nel mercato UE, richiedendo un'inchiesta ufficiale sul al Parlamento europeo. L'iniziativa di Nanoco arriva mentre TPV, sotto il marchio Philips, si accingerebbe a introdurre nel mercato europeo display con tecnologia LCD (sembra soprattutto monitor) con retro-illuminazione a base di Quantum Dots contenenti cadmio.

Il cadmio, un metallo pesante tossico e cancerogeno, è stato bandito dall'Unione Europea con la direttiva UE 2011/65 assieme ad altri composti tossici e metalli pesanti. In seguito, con un atto del gennaio 2015, la Commissione Europea ha esteso la possibilità di utilizzare il cadmio in quei prodotti nei quali non ci fossero alternative nella produzione, fino al luglio 2018. Nel maggio di quest'anno però, il Parlamento Europeo ha respinto questa possibilità con una schiacciante maggioranza.

A quel punto, invece di accettare il voto del Parlamento ponendo fine alla proroga, la Commissione europea ha deciso di rivalutare la possibilità di rimodulare la data per lo stop al cadmio. Secondo Nanoco invece, la votazione dello scorso maggio metterebbe definitivamente fuori gioco il cadmio dai display LCD, anche perché le alternative ai Quantum Dots con cadmio già esistono, e sono prodotte proprio da Naoco stessa.

"Non vi è alcuna base giuridica per l'ingresso di nuovi display al cadmio nel mercato", ha dichiarato Michael Edelman, CEO della filiale inglese di Nanoco Group che ha proseguito: "le alternative sono facilmente disponibili e la proroga del cadmio nei Quantum Dots è scaduta con il voto del Parlamento. La decisione della Commissione di riesaminare la questione non ha senso, ed è per questo ci siamo impegnati verso la Commissione Europea".

Per maggiori informazioni: www.nanocotechnologies.com

 



Commenti (4)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Commento # 1 di: Plasm-on pubblicato il 05 Ottobre 2015, 12:42
Ancora stanno a litigare sui quantum dot? Tra un po sarà tutto Oled...
Commento # 2 di: f_carone pubblicato il 05 Ottobre 2015, 15:25
Tra un pò la vedo dura, a meno che LGD monopolizzi a breve il mercato.
Commento # 3 di: Cosmopavone pubblicato il 07 Ottobre 2015, 04:31
Si parla di uso per i monitor e gli oled per uso monitor pc non vanno bene per niente, si stamperebbero nel giro di qualche mese se non meno...
Commento # 4 di: Emidio Frattaroli pubblicato il 07 Ottobre 2015, 19:02
Originariamente inviato da: Cosmopavone;4454834
Si parla di uso per i monitor e gli oled per uso monitor pc non vanno bene per niente, si stamperebbero nel giro di qualche mese se non meno...
Non proprio così velocemente...

Sony produce già da qualche anno monitor OLED, serie PVM e BVM, da 7,4 fino a 30 che non sono certo da buttare via dopo tre mesi. Il costo del modello top è di 30.000 Euro: ha una risoluzione nativa di 4096x2160, è compatibile HDR e può arrivare fino a 1.000 NIT di picco di luminanza.

http://www.sony.it/pro/products/bro...s-oled-monitors

C'è anche da dire che, a parte il nuovo 4K HDR, tutti gli altri hanno una luminanza di 100 NIT.

D'altra parte, è anche vero che gli OLED in sé si consumano ma molto più lentamente - pare - rispetto ai plasma.

La verità è che dovrà ancora passare un po' di tempo prima che sia possibile avere qualche feed-back da TV AMOLED e monitor PMOLED presenti sul mercato per avere dati più certi sulla durata reale.

Ma dire che un monitor OLED si stamperebbe dopo qualche mese se non meno è soltanto una voce - al momento - senza alcuna conferma scientifica.

Emidio