LCD vende 8 volte i plasma e CRT in testa

sabatino pizzano 22 Maggio 2008, alle 15:08 Display e Televisori

Da una ricerca condotta da Display Search emerge che nel primo trimestre del 2008 i display LCD sono 8 volte maggiori rispetto ai display con tecnologia al plasma.; ma il re è ancora il CRT

Sebbene la tecnologia al plasma, qualitativamente parlando, sembra godere di più "considerazione" da parte degli osservatori più "esigenti" rispetto alla tecnologia LCD, i dati di vendita indicano al contrario che la tecnologia LCD è attualmente quella preferita dai consumatori tra i display "digitali": una supremazia che arriva grazie anche dalla disponibilità di display dalle dimensioni più disparate, soprattutto per quelle più ridotte.

Da una ricerca condotta da Display Search nel corso del primo trimestre del 2008, il numero di display LCD venduti è risultato 8 volte maggiore rispetto ai display con tecnologia al plasma. Nei primi tre mesi di quest'anno sono stati venduti circa 21,1 milioni di schermi a cristalli liquidi, contro i soli 2,8 milioni con tecnologia al plasma, circa 134 mila display a retroproiezione e ben 22,1 milioni di TV a tubo catodico, per un totale del trimestre di 46,1 milioni di display, con una crescita dell'1% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.

L'andamento delle vendite per ciascuna categoria è altrettanto interessante. In questo caso i display a tubo catodico(CRT)  hanno fatto registrare una perdita di circa il 20% rispetto al 2007, contro una crescita del 45% degli LCD e 20% dei plasma. In discesa anche i retroproiettori, che hanno fatto registrare una ulteriore riduzione delle unità vendute di circa il 7% rispetto al 2007.

Nelle vendite globali del trimestre, infine, la casa che può vantare più unità complessive vendute è la coreana Samsung, seguita a ruota dalla "sorella" Sony, e poi LG. Quarta piazza per Sharp e solo quinta posizione per Panasonic.

Fonte: Display Search

Commenti (23)

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  • gorman

    27 Maggio 2008, 09:55

    Scusa, mi sfugge quale sarebbe il ragionamento fatto con i paraocchi o chi lo starebbe facendo.
    Tu hai scritto un messaggio e io mi sono limitato a osservare che, per quanto le analisi di mercato possano essere interessanti, all'utenza di un sito di appassionati è abbastanza chiaro il motivo per cui interessino di più i dati relativi all'alto di gamma.
    Dove starebbero i paraocchi?
  • Girmi

    27 Maggio 2008, 10:39

    Se analizzi un fenomeno, qualunque fenomeno, osservandolo solo parzialmente non potrai mai capire come si sviluppa nel suo complesso.
    Come ho già scritto, se le case produttrici, a tutt'oggi, fanno la stragrande maggioranza del fatturato con prodotti che a noi non interessano direttamente, penso sia molto limitante studiare solo la parte del fenomeno che riguarda l'altra fetta, quella di nostro interesse.
    Sarebbe meglio capire come si muove tutto il settore per fare ipotesi più precise su come sarà il futuro dei prodotti che interessano di più la nostra ristretta elite di appassionati.

    In parole povere, il mercato dei TV a pannellone è molto indietro rispetto altri settori tecnologicamente molto vicini. Pensa solo ai monitor da PC dove hai risoluzioni FHD da 15 o processori video da due lire decisamente superiori a quelli implementati su TV da migliaia di euri.
    Il motivo di questo qual'è? Mi sembra chiaro che è nella volontà di mantenere basso il divario fra le varie tipologie di TV offerte per permettere ad ogni consumatore (sarebbe meglio dire per costringere ogni consumatore) di aver il dubbio fra il modello che si può permettere e quello che vorrebbe ma che non dovrebbe prendere perché costa di più, pur offrendo qualcosa in più.

    Se il divario di prezzo fra questi prodotti fosse troppo alto ci sarebbero molti problemi. Se fosse alto, calerebbe di molto il numero di pezzi di fascia alta venduti, i quali hanno anche un effetto immagine di traino per quelli di fascia più bassa.
    Al contrario se la differenza di prezzo fosse contenuta, in molti ne approfitterebbero e si avrebbe un calo di pezzi venduti nella fascia di prodotti che molto probabilmente produce una redditività maggiore, visto che adotta tecnologie e sistemi di produzione largamente consolidati e quindi di minore costo.

    Parallelamente, chi si lamenta del fatto che a fronte di una apparente diffusione di TV a 16:9 il mondo delle emittenti televisive sia ancora a 4:3 lo fa, probabilmente, perché non considera che l'offerta dei programmi deve essere adeguata agli apparecchi a cui sono destinati. Analizzando dati come quelli proposti da questa discussione si ha la risposta anche a questa domanda.

    Potrei proseguire, ma credo sia sufficiente per chiarire che se vuoi capire cosa succederà nella fascia dei mega TV è meglio osservare come si evolvono i prodotti di fascia più bassa che costituisco la base, direi le fondamenta, di questo settore.


    Ciao.
  • cobracalde

    27 Maggio 2008, 11:03

    gorman, le quotature integrali sono vietate, soprattutto se rispondi ad un messaggio immediatamente precedente al tuo.
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