CES: ultimi sviluppi sui Quantum Dot
A Las Vegas sono stati dimostrati in via privata display OLED e MicroLED con Quantum Dot per la conversione dei colori, mentre il primo prototipo QDEL (Quantum Dot Electro Emissive) è previsto per la fine del 2019 e nel marzo prossimo sarà disponibile un monitor da 27" Quantum Dot On Glass
In un intervista rilasciata a Vincent Teoh di HDTVTest, il presidente di Nanosys Jason Hartlove ha svelato gli ultimi sviluppi dei Quantum Dot. In primo luogo l'odierna architettura LCD-QDEF (Quantum Dot Enhancement Filter) è scesa ad una soglia di ingresso intorno ai 500 dollari. Gli sviluppi più interessanti sono però quelli legati alle tecnologie elettroemissive. Al CES 2019 sono state effettuate dimostrazioni private di schermi dove la conversione dei colori è affidata ai Quantum Dot applicati a OLED o MicroLED di colore blu, per i quali Nanosys sta collaborando con i tre principali costruttori. Oltre alla luminosità e al gamut più elevati, l'architettura QD-OLED che sta sviluppando Samsung promette ulteriori vantaggi.
Gli OLED sono soggetti ad un degrado che ne riduce progressivamente la luminosità. L'invecchiamento dei subpixel però non è uniforme, dato che per i tre colori RGB si usano tipicamente materiali emettitori diversi. Nel tempo quindi avvengono alterazioni cromatiche e si può verificare lo stampaggio del pannello (burn-in). Questo avviene anche con i WOLED LG Display, che usano emettitori OLED blu e gialli per ottenere luce bianca. I QD-OLED utilizzano invece solo emettitori blu con Quantum Dot stampati sopra due dei subpixel per ottenere i colori rosso e verde. Il calo delle prestazioni sarà quindi uniforme, evitando significative variazioni cromatiche, riducendo il rischio di burn-in e prolungando la longevità del pannello.
Parlando invece dei microLED, Hartlove ha sottolineato la complessità di stampare tre diodi RGB miniaturizzati e pilotarli con tensioni e correnti leggermente diverse. La soluzione Nanosys ricorre invece a tre identici microLED blu, anche in questo caso con Quantum Dot applicati su due di essi per ottenere i subpixel rosso e verde. Allo stesso tempo viene portato avanti lo sviluppo dei Quantum Dot elettroemissivi QDEL (Quantum Dot Electroluminescent), un cui prototipo dovrebbe essere pronto verso la fine del 2019.
Nel nuovo anno sarà inoltre commercializzato il primo QDOG (Quantum Dot On Glass), in cui i nanocristalli sono applicati sulla "light guide" del pannello. Il vantaggio principale è quello di ottenere schermi più sottili, dato che la maggiore rigidità del vetro rispetto alla plastica permette di eliminare la struttura di supporto. Si tratta del monitor HP Pavilion 27, il cui schermo 1440p/60 ha uno spessore di 6,5mm e sarà disponibile da marzo 2019 a 399 US $.
Sembra invece in fase di stallo lo sviluppo degli LCD-Quantum Dot "photo-emissive", con nanocristalli al posto dei filtri colore. Un fattore chiave di questa architettura è lo spostamento dei filtri polarizzatori all'interno delle celle LCD. Tuttavia nei prototipi sviluppati dai partner Nanosys i polarizzatori si sono rivelati poco efficienti, con il risultato di abbassare troppo il rapporto di contrasto. Questa architettura sembra quindi poco conveniente e di conseguenza lo sviluppo è stato interrotto.
Fonte: HDTV Test, Nanosys