Nuova protezione anti-copia per i Blu-ray?
La tedesca X-PROTECT ha annunciato lo sviluppo di "X-PROTECT Blue", un nuovo sistema anti-copia per il Blu-ray non ufficiale ma compatibile con le specifiche AACS
La guerra tra il consorzio Blu-ray e le case impegnate nello sviluppo di software in grado di aggirare i sistemi di protezione dalla copia non autorizzata del disco (Slysoft su tutte) è destinata a non concludersi mai. Nonostante i costosissimi sistemi di protezione inizialmente previsti per il formato di Sony (AACS e BD+) siano risultati
inefficaci alla luce del facile aggiramento effettuato dai programmatori Slysoft (concretizzatosi con lo sviluppo di svariate versioni di AnyDVD HD), la BDA sembra non voler arrendersi e continua incessante ad investire somme ingenti al fine di proteggere il materiale filmico
in Blu-ray da copie non autorizzate. Inutile ribadire che tali investimenti si
ripercuotono inevitabilmente sul prezzo finale per il consumatore finale.
L'ultimo capitolo (in ordine cronologico) di questa storia ci giunge dalla Germania,
dove la tedesca X-PROTECT ha annunciato lo sviluppo di un nuovo layer in grado di proteggere
i Blu-ray da copie non autorizzate, e in grado poi di integrarsi perfettamente alle già esistenti specifiche AACS, aggiungendo in questo modo un ulteriore strato di protezione. X-PROTECT, famosa perla creazione di sistemi di protezione "anti-pirata" per DVD e DVD-R, fa sapere che il nuovo "X-PROTECT Blue" sarà compatibile sia con
i Blu-ray Disc HDMV che BD-J e che verrà aggiornato regolarmente al fine di fermare nuovi attacchi pirata.
Uno dei vantaggi di "X-PROTECT Blue" - informa il produttore - è che l'implementazione di questo ulteriore layer di protezione non richiederà alcuna modifica per gli attuali sistemi di pre-masterizzazione
Blu-ray Disc, e che i titoli che implementeranno tale protezione saranno perfettamente leggibili con tutti i Blu-ray player attualmente in commercio,
PlayStation 3 compresa. Attualmente non sono state ancora rilasciate informazioni circa il funzionamento di "X-PROTECT Blue", per cui vi rinviamo a futuri aggiornamenti per ulteriori informazioni in merito.
Fonte: AfterDown
Commenti (29)
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Non intendo perorare la causa della pirateria, anzi! Solo che il discorso è ben più complesso di come solitamente viene discusso
e l'unica cosa che mi premeva dire è che dopo più di 20 anni è noioso e riduttivo
utilizzare ancora le solite argomentazioni che vengono puntualmente menzionate. Anche perché le stesse, per altre motivazioni, sono applicabili al contrario proprio verso le major/multinazionali o per altre situazioni analoghe di cui però sembra non fregare proprio nulla a nessuno ma non avendo intenzione di accendere alcun flame è meglio fermarsi qui.
Ciao. -
bene! Non sono un tipo da flame
E' che spesso c'è un atteggiamento che tende a far passare l'uso a sbafo dei prodotti di chi lavora nell'audio/video come una cosa abbastanza legale. Al punto che c'è chi è fiero della pirateria... -
Originariamente inviato da: Picander...non è l'illegalità che regola i prezzi nel libero mercato ma la concorrenza...
Premetto che non voglio in alcun modo giustificare la pirateria.
La pirateria influenza sicuramente i prezzi dell'audio video. Questo anche da un punto di vista squisitamente teorico, visto che in qualunque mercato il prezzo è determinato non solo dalla concorrenza in senso stretto, ma da una serie di fattori, tra cui compare anche la disponibilità di prodotti sostitutivi. Una copia pirata può essere assimilata ad un prodotto sostitutivo. In termini microeconomici potremmo dire che la pirateria modifica la curva di domanda. Peraltro le major affermano che la pirateria causi l'aumento dei prezzi (ma tale argomentazione mi sembra leggermente di parte).
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Originariamente inviato da: antaniUna copia pirata può essere assimilata ad un prodotto sostitutivo. In termini microeconomici potremmo dire che la pirateria modifica la curva di domanda.
In linea teorica potrebbe essere così....in pratica è diverso in quanto l'utente medio dice: se è gratis lo scarico, se è a pagamento rimane dov'è!
Perciò nella stramaggioranza dei casi non si tratta di modifica di curva di domanda perchè se il prodotto è a pagamento semplicemente non viene acquistato....in parole povere se è gratis la gente si porta a casa anche la m...a!! ma se gli sventoli davanti l'opzione acquisto all'improvviso perdono ogni interesse....
Questo non vuole giustificare niente e nessuno, ma è un dato di fatto.... -
non riesco a credere che l'abituale piratino smetta di vedere film se da un giorno all'altro venisse privato del p2p. Se fosse costretto a pagre, invece che guardare 10 film gratis ne comprerebbe uno ogni tanto.
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Originariamente inviato da: PicanderSe fosse costretto a pagre, invece che guardare 10 film gratis ne comprerebbe uno ogni tanto.
Probabile...o magari si accontenta di quello che passa la tv....o si fa sky... -
Originariamente inviato da: PicanderChi produce qualcosa lo mette in vendita con il prezzo che vuole
il problema è che il prezzo lo fa la major e non l'artista... dovrebbero fare tutti come i Radiohead... ognuno si vende ciò che produce al prezzo che meglio crede -
i cd li stampa la major, lo studio di registrazione, i tecnici, i commerciali li mette la major
spesso anche gli artisti non sarebbero niente senza un buon lancio pubblicitario.
se non tutti i gruppi registrano in garage e vendono su internet ci sarà un motivo. non sottovalutiamo il ruolo della casadi produzione -
Infatti, purtroppo il discorso non è così semplice...
Se è vero che in alcuni ambiti (per esempio, quello musicale) oggigiorno è possibile ottenere produzioni di ottima fattura con mezzi propri, nel caso del cinema ciò non è assolutamente possibile.
Non voglio entrare neanche io nella polemica se la pirateria può o meno modificare il prezzo finale di vendita del prodotto, ma una lotta contro i mulini al vento come quella che le major fanno nella rincorsa di utopistici sistemi anti-copia invalicabili sicuramente sì.