Xbox Series X: retrocompatibilità in HDR
Basata su un SoC AMD con CPU Zen 2 e GPU RDNA 2, la prossima console Microsoft supporterà i 4K da 60 a 120 fps con ray-tracing e altri effetti grafici avanzati, mentre la compatibilità con i titoli delle generazioni precedenti include la conversione SDR-HDR
Microsoft ha rivelato le specifiche tecniche complete di Xbox Series X, confermando che la GPU adotta l'architettura AMD RDNA 2.0 e avrà una potenza di 12 Teraflop, di poco inferiore alla Nvidia RTX 2080 Ti, la più potente scheda gaming in commercio. Il processore grafico fa parte di un SoC con litografia a 7nm, completato da una CPU Zen 2 octa-core a 3,8 GHz (3,6 GHz con simultaneous multithreading). La potenza espressa in Teraflop è pari al doppio di Xbox One X, ma il divario sarà ancora maggiore in quanto l'architettura RDNA 2 garantisce migliori prestazioni per Teraflop. Un altro vantaggio è il supporto ray-tracing con tecnologia DXR (DirectX Raytracing), consentendo di riprodurre gli riflessi luminosi e le altre interazioni delle fonti di luce con l'ambiente 3D lasciando libere le risorse della GPU.
Anche la CPU rappresenta un netto salto generazionale rispetto ai Jaguar Core di Xbox One. La modalità SMT (simultaneous multithreading) promette un ulteriore incremento di prestazioni di circa il 30%, anche se solo con il software ottimizzato. Xbox Series X è stata progettata per renderizzare i giochi in Ultra HD 4K almeno a 60 fps, spingendosi fino a 120 fps con determinati titoli. Lo studio The Coalition ha sviluppato una versione di Gears of War 5 che gira in 4K a 100 fps con effetti grafici equivalenti all'impostazione Ultra della versione PC. La demo è stata realizzata in pochissimo tempo e mostra inoltre migliori texture, maggiore presenza di particelle e nebbia volumetrica, nonché la capacità di mantenere stabilmente i 60 fps nelle cutscene.
Ecco la scheda tecnica a confronto con le precedenti Xbox One X/S
Xbox Series X | Xbox One X | Xbox One S | |
CPU | 8x Zen 2 Cores a 3.8GHz (3.6GHz con SMT) | Octa-core Jaguar custom x86 2,3GHz | Octa-core Jaguar custom 1,75GHz |
GPU | 12 TFLOP, 52 CU a 1.825GHz, RDNA 2 Custom | 6 TFLOP 40 CU custom 1172 MHz | 12 CU GCN 853/914 MHz (Xbox One/One S) |
RAM | 16GB GDDR6 | 12 GB GDDR5 | 8 GB DDR3/32MB ESRAM |
RAM bandwidth | 10GB a 560GB/s, 6GB a 336GB/s | 326 GB/s | DDR3 68 GB/s, ESRAM 219 GB/s |
Memoria | 1TB Custom NVMe SSD | 1 TB 2,5" | 500GB/1/2 TB 2,5" |
Procedimento | TSMC 7nm+ | TSMC 16nmFF+ | TSMC 16nmFF |
IO | 2.4GB/s (Raw), 4.8GB/s (Compresso) | 120MB/s | 120MB/s |
Memoria Espandibile | Schede di Espansione da 1TB | - | - |
Memoria Esterna | Supporto HDD USB 3.2 | Supporto HDD USB 3.2 | Supporto HDD USB 3.2 |
Prestazioni | 4K a 60fps fino a 120fps | 4K a 30fps fino a 60fps | 1080p a 30fps fino a 60fps |
Lettore ottico | Ultra HD Blu-ray | Ultra HD Blu-ray | Ultra HD Blu-ray |
Xbox Series X punta molto sul fattore retrocompatibilità, che verrà spinta a livelli ancora più estremi della generazione precedente. È stato confermato il supporto a tutti i titoli Xbox One, compresi quelli Xbox 360 e Xbox retrocompatibili, che non richiederà patch aggiuntive, essendo implementato a livello hardware. I giochi offriranno un'immagine più pulita, un incremento del frame rate e tempi di caricamento ridotti, mentre alcuni titoli selezionati avranno anche texture migliorate e una risoluzione aumentata. Ma non è tutto, perché, grazie all'utilizzo del machine learning, potranno essere visualizzati in HDR anche i vecchi titoli che non prevedono questa modalità. L'analisi effettuata da Digital Foundry rivela che in Halo 5 la dinamica sulle alte luci sale da 100 a 1000 NIT.
Grazie all'unità di memoria NVME SSD, i tempi di caricamento di Xbox Series X saranno ridottissimi. La console dispone di base di una capacità di 1TB, espandibile tramite schede sviluppate in collaborazione con Seagate simili alle vecchie memory card. Non manca ovviamente il supporto agli hard disk esterni. Altra novità è la funzione Quick Resume, che permette di mettere in pausa e riprendere un minimo di tre titoli quasi istantaneamente. Quando si cambia gioco, la velocità della SSD permette di spostare la RAM su disco e di recuperarla quando si torna alla partita.
Fonte: Digital Foundry, Multiplayer