CES: nuovo formato audio BD a due canali
TAD, una controllata di Pioneer, presenterà al CES un innovativo formato per l'audio a due canali ad alta risoluzione, appositamente studiato per il Blu-ray Disc e accreditato di una qualità di ascolto comparabile all'ancora insuperato vinile
Il Consumer Electronics Show sta per aprire ufficialmente i battenti al grande pubblico. Come da tradizione, già durante i giorni immediatamente precedenti l'inizio di quella che è una delle più importanti fiere a livello mondiale interamente dedicata all'elettronica di consumo, si ha modo di saggiare quelle che saranno le più ghiotte novità che interesseranno la prossima "stagione".
Technical Audio Devices (TAD), una controllata di Pioneer specializzata nella produzione di altoparlanti, diffusori e amplificatori Hi-End, ha annunciato in queste ore una interessantissima dimostrazione di un nuovo formato audio a due canali ad alta risoluzione che, stando a quanto dichiarato dagli stessi ideatori, non ha niente a che invidiare all'ancora insuperato vinile e di gran lunga superiore sia al CD che al SACD. Ovviamente il "contenitore" che ospiterà le tracce audio non poteva che essere il Blu-ray Disc.
Saranno presenti all'evento anche le leggende Bill Schnee e Doug Sax che, a stretto contatto con Andrew Jones di Pioneer, illustreranno tutte le principali prerogative di questo nuovo formato. Rinviamo quindi a domani, 8 Gennaio 2009, tutti i dettagli tecnici e di ascolto che emergeranno dalla dimostrazione delle ore 15, presso la suite di Pioneer presso l'hotel Venetian a cui non mancheremo.
Fonte: Pioneer USA
Commenti (79)
-
Originariamente inviato da: MicrofastDa secoli si puo' far stare sul dvd video tracce 96/24, sul dvd audio 192/24 e lo stesso lo si fa sui Blu Ray.
Vallo a dire a me, visto che ho postato proprio io su questo sito la prima review di un Bluray solo audio:
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=105716
La qualità di questo disco è stata ottenuta utilizzando un formato con risoluzione ancora più alta, chiamato DXD
http://www.lindberg.no/english/collection/012.htm
352.8 kHz, 32 bit floating point...
Da questo hanno derivato le versioni PCM, TrueHD e DSD. E' un formato quindi che già esiste nel professionale, magari questo nuovo formato ha a qualcosa a che fare con questo.
Tutto sta a capire se sia possibile utilizzare il supporto Bluray per distribuirlo. -
Originariamente inviato da: MurakamiNon ho capito se questo nuovo formato sarà riproducibile dall'hardware odierno: per esempio, una PS3?
A livello di supporto, secondo me si. Ad esempio, un passaggio da 24 bit a 32 bit floating point, per una macchina come la PS3, che macina numeri come niente, sarebbe banale da implementare a livello di software.
Il problema, semmai, è che l'HDMI non supporta frequenze maggiori di 192 khz, anche se nello standard sono teoricamente previsti, per espansioni future, sample rate di 352.8 e anche 768 khz. Ovviamente, sia il trasmettitore (lettore) che il ricevente (sintoampli) devono supportare il tal sample rate...
Per cui, è più probabile che si possa sfruttare in via analogica (in fondo, parlano di soli 2 canali), ma a quel punto la qualità è in mano ai DAC del lettore, per cui ci vorranno sicuramente lettori con DAC di qualità maggiori di quelli attuali, che in genere si fermano a 192/24 -
Originariamente inviato da: antaniTralascio la diatriba fra vinile e digitale, anche se penso che molte persone farebbero meglio a scendere dagli alberi: ne gioverebbe tutto il mondo dell'audio.
Nel 2004, cercando di risolverere una volta per tutte il problema, la prestigiosa rivista Stereophile organizzò una sessione apposita di registrazione live, con i massimi criteri di obiettività, in modo da mettere a confronto i 3 sistemi di registrazione principale: analogico, PCM e DSD, registrando contemporaneamente, con gli stessi microfoni, ambiente, etc., la stessa esecuzione dal vivo.
Qui l'articolo:
http://www.stereophile.com/musicrecordings/804k622/
Le conclusioni, interessanti, furono:
- Il PIU' fedele in assoluto è l'analogico.
- Il PCM ad alta frequenza e il DSD non sono molto diversi
- Il DSD crea un mare di problemi di editing e gestione
Quindi, esattamente come si diceva, quando si dice suona come il vinile, si intende che suona come l'ANALOGICO, non vogliamo certo tornare ai graffi e ai media deteriorabili.
Ma il dato di fatto è che non c'è ancora un sistema digitale che suona ESATTAMENTE come l'analogico. Anche il PCM a frequenze maggiori del CD, oppure il DSD, si avvicinano di più, ma non ci sono ancora arrivati.
Per cui, in un ottica di progresso tecnologico, è GIUSTO che si tenti di continuare a ricercare modi per ottenere la qualità dell'analogico, in digitale. Altrimenti, l'unica alternativa è, appunto, continuare ad usare l'analogico, cioè il vinile!! -
L'articolo di cui parli intende come analogico il nastro originale, non l'lp.
E comunque non si riferisce a blind test multipli, ma all'opinione di un ingegnere del suono. -
iniziassero ad usare i formati che abbiamo invece di inventarne di nuovi ogni anno, grazie alle richieste del marketing, così come con usb 3.0, hdmi 1.4, 480hz, 3D, etc
-
Originariamente inviato da: PicanderE comunque non si riferisce a blind test multipli, ma all'opinione di un ingegnere del suono.
Quindi lascia abbastanza il tempo che trova.... -
Originariamente inviato da: PicanderL'articolo di cui parli intende come analogico il nastro originale, non l'lp.
Il che è esattamente quello che ho detto, e che è l'unica cosa che conta, in un ottica di un sistema che sicuramente sarà digitale, l'obiettivo è emulare il suono ANALOGICO (l'avevo scritto pure in maiuscolo), non il vinile.
Ripeto per la terza volta: quando si dice suona come il vinile, è ovviamente una semplificazione per indicare il suono analogico, NON si intende che si porti appresso ANCHE tutto il bagaglio di problemi interenti al vinile, inteso come supporto fisico.
UPDATE:
Aspettiamo la conferenza di oggi pomeriggio, comunque pare che si rimanga nell'ambito del formato 192/24 che già il Bluray e tutti i lettori attuali supportano, quindi non si tratterebbe di un vero e proprio nuovo formato, ma magari di una diversa tecnica di mastering/produzione, un po' come nel caso degli XRCD, che sono sempre dei CD 44.1/16 -
Originariamente inviato da: gattapuffinaquando si dice suona come il vinile, è ovviamente una semplificazione per indicare il suono analogico, NON si intende che si porti appresso ANCHE tutto il bagaglio di problemi interenti al vinile, inteso come supporto fisico.
Sono daccordissimo, però converrai con me sul fatto che intorno al vinile inteso come supporto fisico si è creato un alone di magia e di esoterico, con posizioni arroccate ed inamovibili da parte dei cosiddetti audiofili, che oggi come oggi è abbastanza ridicolo...
Va bene, l'ANALOGICO ha quel qualcosa in più del digitale, ma occorre menarsela in quella maniera?? Suvvia....
Come dice giustamente Antani, è ora che scendano dagli alberi.... -
Non esageriamo con la nostalgia e l'integralismo.Il vinile e' stato grande,ma i tempi sono cambiati.Non cerchiamo di riesumarlo per forza,c'e' chi se la mena troppo con l'analogico.E questo anche per il video,beninteso.
-
Originariamente inviato da: Scandinavian ExplorerVa bene, l'ANALOGICO ha quel qualcosa in più del digitale, ma occorre menarsela in quella maniera??...
Ma proprio per questo andrebbe apprezzato un sforzo per cercare di ottenere un certo suono da un supporto digitale!
Altrimenti, continuando a rifiutare nuovi formati, solo perchè si propongono di suonare meglio del CD, va a finire che del CD non ce se ne libera più, e l'alternativa rimane, appunto, l'anziano vinile.
E, visto che il CD è in continua e costante discesa (oggi vende la metà del 1999, anno di massima espansione del formato), le case discografiche punteranno sempre più sul download, se non ci fosse un alternativa *digitale* di alta qualità, il rischio è che in futuro toccherà scegliere tra audio compresso o vinile.
E già ci sono alcuni artisti (es. Radiohead) che vendono il vinile assieme agli mp3 già pronti.
Per cui, lo scopo di queste proposte è sacrosanto: cercare di trovare un modo di proporre l'audio alla massima qualità possibile, senza dover dipendere da un formato ormai arcaico.
Sperando che questa volta, se davvero si tratta di sfruttare il Bluray standard, non succeda come nel caso di DVD-A e SACD, dove la guerra dei formati li ha davvero ammazzati entrambi.