Ampli Digitale da Texas Instruments

Emidio Frattaroli 23 Marzo 2005, alle 10:45 Diffusori

Texas Instruments annuncia due nuove soluzioni a chip singolo per amplificazione digitale ad alta potenza da 100 e 125 watt per canale in modalità stereofonica

Dallas, marzo 2005. Texas Instruments ha appena annunciato la disponibilità dei primi campioni di soluzioni a chip singolo per la produzione di stadi finali audio ad alta efficienza ed alta potenza.

Questi due nuovi stati di amplificazione, il TAS5152 ed il TAS5142 sono caratterizzati da una potenza rispettivamente di 125 watt e 100 watt per canale su un carico di 4 ohm (. In particolare, una configurazione con 4 integrati  TAS5152, permette di realizzare amplificatori da 7.l canali per 1000 watt di potenza complessivi.

Entrambi i nuovi integrati, oltre all'elevata potenza di uscita sono caratterizzati da un'efficienza elevatissima (90%), un rapporto S/N fino a 110 dB ed una distorsione armonica totale (THD) inferiore allo 0.1%, il tutto ad un costo incredibilmente contenuto.

Per maggiori informazioni:

www.ti.com
http://focus.ti.com/docs/prod/folders/print/tas5152.html
http://focus.ti.com/docs/prod/folders/print/tas5142.html

Commenti (19)

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  • Kilo

    24 Marzo 2005, 17:29

    Andrea, permettimi l'indiscrezione.
    A parità di qualità di riproduzione audio (come giudizio globale, nonostante le credo ovvie peculiarità il costo finale di un amplificatore digitale, risulta inferiore o sovrapponibile rispetto a uno tradizionale a stato solido?
  • stazzatleta

    24 Marzo 2005, 17:35

    dovrebbe essere inferiore, per il dimensionamento dei componenti e per l'utilizzo di materiali più economici in quanto non vi è necessità di dissipare il calore come negli ampli tradizionali (va bene anche la plastica )
  • Kilo

    24 Marzo 2005, 17:50

    stazzatleta ha scritto:
    dovrebbe essere inferiore, per il dimensionamento dei componenti e per l'utilizzo di materiali più economici in quanto non vi è necessità di dissipare il calore come negli ampli tradizionali (va bene anche la plastica )

    Non lo do così per scontato.
    La dissipazione è un problema risolvibile con un estruso in alluminio da pochi euro e un buon posizionamento dei componenti.
    L'ottimizzazione di un segnale amplificato in digitale e i componenti di contorno (alimentazione, filtri, ecc...) potrebbero non essere così banali per un buon risultato in alta fedeltà....
    ...appunto per quello chiedo!
  • barbara aghemo

    24 Marzo 2005, 18:07

    Kilo,
    la risposta di Stazzatleta potrebbe anche essere corretta, se includesse la frase A PARITA' DI QUANTITA' PRODOTTE.

    Il problema, oggi, è che la diffusione di amplificazioni tradizionali è enorme, mentre non si può dire altrettanto della classe D.

    I prodotti che presenteremo noi, ad esempio, avranno un costo che, sebbene competitivo, sarà ancora paragonabile a quello di soluzioni tradizionali, fondamentalmente a causa del fatto che le nostre produzioni saranno, giocoforza, limitate.
    La proporzione è che quello che a noi costa 10, per capirsi, ad un colosso tipo Matsushita costa circa 2 o 3, e la differenza è pesante.
    Quello che è certo è che la grossa azienda che passa al digitale, se mantiene prezzi analoghi ai precedenti, incrementa il prorio profitto, percentualmente: tuttavia, anche qui sarà il mercato a portare ad una ragionevole riduzione dei prezzi, nel medio termine.

    Tieni inoltre conto che il modulo di amplificazione, parlando di classe D, è sostanzialmente un oscillatore, e una importante fetta dei costi risiede, piuttosto, nell'alimentazione e nel mobile.
    Se decidiamo di realizzare, ad esempio, un 5 x 200 W, occorre un signor alimentatore se vogliamo la potenza nominale con tutti i canali in funzione, e anche l'uso di alimentatori switching comporta costi considerevoli se vogliamo realizzare un prodotto che rispetti gli standard EMI (interferenze elettromagnetiche) Europei.
    A mio parere (e questa è la ragione che mi spinge ad operare per commercializzare un simile prodotto), il vantaggio di questa tecnologia è che ad oggi possiamo avere la stessa qualità sonora di un ottimo ampli in classe A o AB con dimensioni davvero contenute e con un consumo energetico enormemente inferiore; un importante vantaggio in termini di prezzi di acquisto per l'utente finale è probabilmente ancora di là da venire, ma credo non occorrerà attendere più di un paio di anni, per vedere le cose smuoversi piuttosto seriamente, grazie al peso dei grossi costruttori capaci di influenzare i reali andamenti di mercato.

    Resta il fatto che ci sarà sempre chi ci proporrà una qualche diavoleria dell'ultimo minuto come giustificativo di un prezzo più elevato: il mercato, checchè se ne dica, VUOLE la presenza di oggetti comunque costosi ed elitari, indipendentemente dalla loro natura realizzativa.

    Ciao,
    Andrea
  • Kilo

    25 Marzo 2005, 15:42

    Grazie mille...
    Sempre per essere indiscreti, tralasciando l'aspetto della maggiore efficienza di consumi o i minori ingombri... parlando di doti prettamente sonore: che vantaggi e che limiti hai trovato nell'impiego dei moduli digitali?

    Perdona la mia curiosità, ma oltre a dati tecnici, consueti proclami marketing e improvvisati esperti, è difficile trovare informazioni da persone che realmente abbiano provato diverse soluzioni in digitale e che possano vantare la tua credibilità.
    Dal non suonerà mai come una valvola, al ...un suono così se lo scordano in analogico se ne sentono veramente di tutti i colori.
  • barbara aghemo

    25 Marzo 2005, 20:45

    Kilo ha scritto:
    [I]Grazie mille...
    Sempre per essere indiscreti, tralasciando l'aspetto della maggiore efficienza di consumi o i minori ingombri... parlando di doti prettamente sonore: che vantaggi e che limiti hai trovato nell'impiego dei moduli digitali?

    Perdona la mia curiosità, ma oltre a dati tecnici, consueti proclami marketing e improvvisati esperti, è difficile trovare informazioni da persone che realmente abbiano provato diverse soluzioni in digitale e che possano vantare la tua credibilità.
    Dal non suonerà mai come una valvola, al ...un suono così se lo scordano in analogico se ne sentono veramente di tutti i colori. [/I]


    Kilo,
    una risposta più precisa a tra qualche mese, quando avremo completato la disamina dei vari moduli su cui stiamo lavorando: per adesso posso solo ribadire quello che ho scritto nel post precedente, e cioè che già oggi, a mio parere, una valida amplificazione in classe D non ha nulla da invidiare, all'ascolto, ad un qualsiasi buon amplificatore tradizionale.
    Ciaso,
    Andrea
  • Kilo

    26 Marzo 2005, 02:17

    Non posso fare alro che attendere mooolto fiducioso!...
  • Gioppino

    26 Marzo 2005, 09:45

    Scusami Andrea, ma oltre ad un multicanale avete in pentola anche uno stereo due canali? (finale o integrato)
    Un due canali sui 60-100 W non necessiterebbe di alimentatori impegnativi, magari invece di un monoblocco multicanale si potrebbe pensare ad una serie di finali utilizzabile sia per HT che in stereo, appunto.

    Ciao e buon lavoro
  • barbara aghemo

    26 Marzo 2005, 10:40

    Ragazzi, qui si sta andando decisamente OT: apro un thread specifico nella sezione amplificatori, chi vuole potrà proseguire le discussioni di là.
    Ciao,
    Andrea
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