Anche Cineworld contro Universal Pictures
A causa dell'intenzione di distribuire i prossimi film contemporaneamente al cinema e in formato VOD, anche Cineworld non proietterà più i film Universal Pictures, che ora si trova contro uno schieramento che comprende le due principali catene cinematografiche mondiali
Cineworld, la seconda catena di cinema mondiale, ha avvisato Universal e gli altri studi di Hollywood che non proietterà film che non rispetteranno la finestra cinematografica. La notizia giunge appena dopo che AMC, la prima catena mondiale, ha annuciato il boicottaggio dei film Universal, che gli studi vogliono distribuire al cinema e in VOD contemporaneamente.
"Le radici di Cineworld nel settore risalgono a 90 anni fa, ed è sempre stato aperto a mostrare qualsiasi film purché le regole fossero rispettate e non cambiate con mosse unilaterali. Oggi chiariamo di nuovo che non mostreremo film che mancano di rispettare le finestre perché non ha alcun senso economico per noi ", ha dichiarato Cineworld.
I commenti sono inclusi in un comunicato stampa che riporta anche un messaggio del CEO Mooky Greidinger, indirizzato al presidente di Comcast, proprietario di Universal, Brian Roberts.
"Le belle parole della tua squadra sono inutili se non possiamo fidarci di te come partner. Il messaggio che i media hanno descritto è:" Hollywood spezza la finestra "- beh, questo non è vero! Tutti i nostri partner ci hanno chiamato tempestivamente dicendoci che nella situazione attuale vogliono accorciare la finestra per i film che sono già stati pubblicati mentre i cinema sono chiusi e, soprattutto, ci hanno rassicurati sul fatto che non ci sarà alcun cambiamento nella loro politica delle finestre cinematografiche una volta riaperti. Sfortunatamente mi sono perso un simile messaggio nell'annuncio di Universal ... non solo Universal non ha preso alcun impegno per la finestra futura, ma è l'UNICO studio che ha cercato di trarre vantaggio dalla crisi attuale fornendo una versione "giornaliera" di un film non ancora uscito ".
Come si vede il sostegno di Cineworld allo schieramento formato da AMC e N.A.T.O (National Association of Theater Owners), infiamma ancor più la controversia con Universal Pictures, in cui potrebbe essere coinvolta anche Warner, che ha annunciato la distribuzione di Scoob tramite servizi VOD premium.
Fonte: Flatpanels HD
Commenti (13)
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Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5051205Al di là dell'attuale situazione di chiusura totale, c'è anche un'altra questione. Da qualche anno ormai c'è il rischio che un film in 4K e HDR si veda meglio a casa che al cinema. Dal punto di vista video, al cinema ci sono i 12 bit per componente e il formato JPG2000 ha una compressione praticamente lossless ma la gamma dinamica è ridicola e il rapporto di contrasto in sala è per lo più mediocre, inferiore al peggior TV LCD di qualche anno fa.[CUT]
Questo è un discorso da appassionato, e quindi di nicchia. Da simil-esercente ti dico che il 95% degli avventori di sala, e di fruitori di home cinema, della cosa nemmeno si accorgono. Sono quelli, per capirsi, che guardano i dvd o il digitale terrestre SD sull'ultimo modello di Oled 4K beandosi di quanto sia bello.
La qualità di visione e sonora non è un distinguo per richiamare gente in sala, diversamente installazioni laser, dolby atmos eccetera sorgerebbero come funghi. Invece, eccezzion fatta per certi bacini e cmq multinazionali ben carrozzate finanziariamente, investimenti di questo tipo non si fanno. Piuttosto si potenzia la parte bar e cibarie, che porta più margine. Ma quella qualitativa, proprio no.
FKB -
Originariamente inviato da: Fbrighi;5051211Qualità e dimensioni dei TV stanno aumentando. Ho la sensazione che il 95% che citi (qual'è la fonte?) sia ampiamente sopravvalutato.Questo è un discorso da appassionato, e quindi di nicchia. Da simil-esercente ti dico che il 95% degli avventori di sala, e di fruitori di home cinema, della cosa nemmeno si accorgono. Sono quelli, per capirsi, che guardano i dvd o il digitale terrestre SD sull'ultimo modello di Oled 4K beandosi di quanto sia bello......[CUT]
Altrimenti non mi spiego il successo e la fama dell'Arcadia di Melzo e gli investimenti in qualità di alcuni esercenti.
Io farei un sondaggio a campione anche su chi non va più al cinema, chiedendo informazioni sulla percezione della qualità a casa, in sala, sul costo della serata (che non è il mero biglietto) etc.
Emidio -
Penso di potermi definire un grande appassionato di film. In certi periodi della mia vita andavo al cinema anche 3-4 volte la settimana.
Ora ci vado molto di meno, per due fondamentali motivi: uno, la qualita' dei film proiettati. Con un costo pari a due biglietti mi compro un eccellente blu-ray di capolavori del cinema (a partire dal muto, tanto per capirsi).
Due... lo spiego con un esempio: quando vedo un film a casa mi vedo il film senza gente che mangia pop corn e che chiacchiera vicino a me, e, pure, mi vedo anche i titoli di coda.
In troppe sale (e spesso sono quelle che decantano i sistemi di proiezione e audio piu' sofisticati), sull'ultimo fotogramma si accendono le luci, obbligandoti ad alzarti per fare entrare gli spettatori dello spettacolo successivo, che scalpitano. Con questo do' implicitamente ragione a FBrighi: se il grosso della gente chiede quello, i gestori fanno bene a puntare su bar e cibarie. So benissimo di essere un'eccezione.
Quindi, quando vado al cinema, prediligo sale dove il film e' ancora considerato con rispetto. E non me ne frega nulla se sono quelli con un impianto audio appena decente, e se alcuni aspetti della qualita' video sono probabilmente peggiore del Panasonic plasma ultima generazione del mio salotto.
Questo non toglie che ho studiato come andare a Melzo quando proiettano 2001 in pellicola 70 mm. Ma e' un altro discorso.
p.s. basso costo per le produzioni cinematografiche significa anche qualita' veramente bassa delle mdp. Molti film, soprattutto italiani 'quasi poveri', ma a volte anche di cassetta, hanno una qualita' soprattutto cromatica che fa realmente vomitare. Ultimamente sta migliorando, ma i primi passi del video digitale sono stati simili ai primi CD: qualita' veramente infima.