Panasonic per il Sarcofago degli Sposi

Riccardo Riondino 13 Aprile 2015, alle 08:48 AV Professional

La storia prende vita grazie all’installazione realizzata presso la Sala della Cultura di Palazzo dei Piepoli del Museo della Storia di Bologna. Un’installazione emozionale che unisce musiche, tecniche olografiche e proiezioni video in 3D mapping per regalare ai visitatori un'esperienza immersiva, culturale e dinamica

L’opera è stata sviluppata dal consorzio Cineca, formato da 69 Università italiane, due Enti nazionali di ricerca e dal MIUR, con la direzione tecnica di Franz Fishnaller e la regia di Giosuè Boetto Cohen. L’installazione è stata realizzata da Acuson, società operante nel settore audio-video professionale, con l’obiettivo di ricreare fedelmente in digitale il Sarcofago degli Sposi presso le sale del Museo della Storia di Bologna. L’opera funeraria etrusca è attualmente presente al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma; attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative applicate sarà possibile fruire delle conoscenze e delle emozioni che essa trasmette anche a oltre 300 km di distanza.

“I primi passi della realizzazione hanno coinvolto un gruppo di ricercatori del CNR, dell’Università di Bologna e della Fondazione Bruno Kessler, che, attraverso l’utilizzo di tecniche fotogrammetriche e scansioni laser, ha digitalizzato l’opera funeraria”, spiega Antonella Guidazzoli, Head of Visual Information Laboratory Lab e responsabile del progetto per Cineca. “L’estrazione e l’apertura dell’urna hanno permesso l’acquisizione digitale del sarcofago, un procedimento articolato e utile anche per ottenere nuove informazioni in previsione di un futuro restauro”.

Dopo la digitalizzazione Acuson si è occupata dell’installazione virtuale, che ha incluso una soluzione integrata di architectural mapping 3D sull’ambiente circostante, abbinata a un sistema olografico, per ricreare gli oltre 400 frammenti del Sarcofago. La dotazione per il 3D mapping sulle pareti circostanti prevede 10 videoproiettori Panasonic PT-RZ670 con ottica HD e zoom wide angle 0.8-1:1. Questi modelli offrono una risoluzione WUXGA con luminosità di 6.500 ANSI lumen, e non richiedono la sostituzione di lampade o filtri, grazie alla presenza di una sorgente di luce full laser, che raggiunge un'autonomia minima di circa 20.000 ore.


I videoproiettori sono stati installati uno di fianco all’altro, generando un immagine di 8.000x2.000 pixel per costruire il mapping da 12 metri di altezza, che ha coperto una superficie totale di 360 mq. Le pareti sono state suddivise in due sezioni orizzontali con un totale di dieci proiettori laser: la parte inferiore coperta da quattro videoproiettori in Edge Blending, due laterali e due centrali, mentre la parte superiore gestita da sei videoproiettori laser in stacking (2 per ciascuna parete) per ottenere immagini più grandi e una luminosità superiore. Per agevolare l’Edge Bending e abilitare lo stacking, è stato invece utilizzato il software Geometry Manager Pro. Nel blocco centrale, tre videoproiettori hanno permesso di realizzare l’effetto 3D nelle diverse posizioni, proiettando le immagini su una pellicola tramite uno schermo semitrasparente.

“Grazie ai videoproiettori Panasonic e all’unione di proiezione stacking ed edge blending, è stato possibile ottenere un effetto straordinario dell’ambiente circostante, in grado di regalare un’esperienza suggestiva e immersiva agli utenti”, commenta Gabriele Magagna, Product Manager di Acuson. “I videoproiettori laser sono stati scelti grazie alle qualità e funzionalità tipiche di questi prodotti, tra cui l’assenza di manutenzione. Nello specifico, i proiettori Panasonic PT-RZ670 non richiedono il cambio lampada e non necessitano della sostituzione del filtro dell’aria, costituendo un vantaggio importante per una struttura come un museo, che fornisce un servizio continuo alle persone che ospita. Inoltre, con una luminosità di 6.500 Ansi lumen, questi videoproiettori non registrano cali di luminosità e mantengono costante la colorimetria, fornendo così immagini brillanti e nitide, in alta risoluzione”.

“Per Panasonic è motivo di orgoglio che i propri videoproiettori siano stati scelti per il progetto dedicato al Sarcofago degli Sposi, opera risalente al 520 a.C. ai tempi della civiltà etrusca. Le soluzioni Panasonic hanno permesso di offrire ai visitatori del museo un’esperienza unica e totalmente immersiva, ritrovandosi nel mezzo dell’esplosione di centinaia di micro-frammenti del Sarcofago degli Sposi”, afferma Daniela Karakaci, Junior Product Manager di Panasonic Visual System Solutions.

Il dataset digitale consentirà lo sviluppo di nuove applicazioni crossmediali e ulteriori installazioni, coinvolgendo inoltre la partecipazione dei visitatori.

Per ulteriori informazioni: business.panasonic.it/sistemi-visuali -  www.cineca.it  

Fonte: Business Press

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