Vinile in crescita nel 2017

Riccardo Riondino 30 Gennaio 2017, alle 13:14 Audio

Il mercato degli LP e dei giradischi analogici raggiungerà un fatturato di 800 milioni di sterline nell'anno in corso, confermando una tendenza in atto da oltre un decennio, pur se limitato ancora ai confini di un settore di nicchia, le cui motivazioni risiedono a volte nel puro collezionismo


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Dopo aver registrato nel 2016 le vendite più alte degli ultimi 25 anni, secondo la società di consulenza finanziaria Deloitte, l'audio in vinile crescerà ancora nel corso dei prossimi dodici mesi, Per la prima volta dall'inizio del terzo millennio il mercato di LP, giradischi e relativi accessori sfiorerà il miliardo di dollari USA (800 milioni di sterline), dei quali il 90% rappresentato dalle registrazioni in vinile. Nel 2017 dovrebbero essere venduti 40 milioni di dischi analogici, cifra che rappresenta il 15-18% dei formati musicali fisici e il 6% dell'intero settore, digitale incluso.


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Naturalmente le cifre sono ancora poco significative rispetto alla massa degli utenti, che continuerà a preferire la musica diffusa in streaming, download, registrata su CD o fornita dai canali radio/televisivi. Deloitte precisa infatti che il vinile resterà comunque un settore di nicchia, principalmente a causa dei prezzi più alti rispetto ai formati digitali. Dovrebbero essere circa 20 milioni gli acquirenti di dischi analogici nel 2017, molti dei quali spinti da motivazioni puramente collezionistiche. Secondo un sondaggio condotto dalla stessa Deloitte, quasi la metà dei proprietari non ha infatti ancora ascoltato i dischi dopo un mese dall'acquisto, mentre il 7% non possiede nessun giradischi analogico.

Fonte: What Hi-Fi

Commenti (3)

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  • g_andrini

    31 Gennaio 2017, 04:27

    Il 7% non possiede neanche il giradischi... Mi sento un po' anch'io tra di loro, ma riguardo i cinque bluray che possiedo...
  • fredb12

    02 Febbraio 2017, 15:52

    Ecco perche' la gente compra gli LP: non li ascolta. Altrimenti si renderebbe conto che - proprio come una volta - sono pieni di scricchiolii (parlo per esperienza quasi diretta: un mio amico acquista diversi LP al mese, e non fa altro che inbufalirsi!).
    D'altro canto la musica digitale (CD o liquida) e' impastata (meglio: impestata) dalla loudness war.
    Cosa resta? Boh!
  • revenge72

    02 Febbraio 2017, 17:30

    Ci resta... per gli artisti del passato tenersi i CD vecchi (inteso quelli acquistati nel XX secolo) in prima edizione senza degnare di uno sguardo i remaster (guarda caso la gamma dinamica scende ...) o in alternativa cercare valide edizioni in alta risoluzione (che tecnicamente non sarebbe nemmeno necessaria per ottenere un formato impeccabile).
    I file in alta risoluzione essendo un formato di nicchia audiofilo non dovrebbero essere maltrattati a livello di loudness war come i CD (formato di massa) che ormai sono ottimizzati per l' ascolto in dispositivi di bassa qualità.

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