Dolby: "Puntare solo sul 4K è un errore"

Nicola Zucchini Buriani 08 Novembre 2013, alle 08:58 4K e 8K

Pat Griffis, Executive Director of Technology Strategy presso i Dolby Laboratories, ha dichiarato che secondo ricerche svolte internamente, puntare solo sull'incremento costituisce un errore ed implica trascurare opportunità maggiormente percepibili dai consumatori

E' fuor di dubbio che il temo caldo del mercato video sia, al momento, il 4K Ultra HD. Non tutti però condividono l'entusiasmo dei produttori TV e dei contenuti: fra questi vi sono i Dolby Laboratories ed in particolare Pat Griffis, Executive Director of Technology Strategy. Secondo Griffis è un errore puntare tutto unicamente sull'aumento di risoluzione, come dimostrano le ricerche svolte proprio da Dolby. Facciamo un piccolo passo indietro: in un recente simposio tenuto dalla Society of Motion Picture and Television Engineers (SMPTE), il miglioramento delle immagini passa attraverso l'aumento della qualità delle sue unità fondanti, ovvero i pixel. I pixel si possono migliorare in tre modi diversi: il 4K e l'Ultra HD agiscono sul numero dei pixel, aumentandoli e incrementando di conseguenza la risoluzione. Un'altra via percorribile è agire sulla velocità dei pixel, offrendo frame-rate più elevati, come il formato HFR proposto da Peter Jackson per "Lo Hobbit". L'ultima possibilità implica, invece, un miglioramento qualitativo, il che si traduce nell'offrire pixel "migliori", ad esempio con un più ampio intervallo di luminanza o con un gamut più esteso.

Secondo Dolby è errato concentrarsi solo sulla risoluzione, ovvero sul miglioramento quantitativo, in quanto implica ignorare le altre possibilità. Non solo: l'aumento del numero di pixel non è tanto percepibile quanto il miglioramento qualitativo degli stessi. Offrire pixel "migliori" permette di ottenere, per Griffis, risultati più facilmente apprezzabili dagli utenti, che invece notano con più fatica l'incremento della risoluzione, se posti a distanze tendenzialmente non ravvicinate. E' infatti noto che la capacità dell'occhio umano, in relazione alla percezione dei dettagli, è legata alle dimensioni dello schermo e alla distanza, ed è quindi fisicamente impossibile cogliere differenze quantitative se non si rientra in parametri piuttosto stringenti. Dolby sostiene, invece, che vi è ampio margine di miglioramento anche a livello di luminanza: la luce solare può raggiungere 1,6 miliardi di cd/m2, mentre la luce delle stelle si ferma a 0,0001 cd/m2. Ovviamente in un film ben difficilmente servirà un intervallo così grande, ma si può comunque migliorare molto, se si considera che, mediamente, un display si ferma a 100-120 cd/m2 per il picco di bianco, mentre il cinema si attesta a circa 48 cd/m2. Secondo Dolby l'intervallo utile potrebbe essere compreso tra 0,005 e 20.000 cd/m2, circa 200 volte maggiore di quello utilizzato (mediamente) oggi. L'intervallo di luminanza più ampio, come anche un gamut più esteso, sarebbero percepibili indipendentemente dalla distanza, risultando più evidenti per gli spettatori. In sintesi, quello che Griffis suggerisce è di non focalizzarsi solo su un'offerta costituta da più pixel, ma di considerare un mix di tutti gli incrementi possibili, offendo anche pixel "più rapidi" e "migliori", senza soffermarsi sull'aspetto che, preso a sé stante, è probabilmente quello meno apprezzabile.

Fonte: Hollywood Reporter

Commenti (29)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • revenge72

    09 Novembre 2013, 09:24

    Originariamente inviato da: kalach;4014589
    Persona intelligente questo Griffin.
    Comunque, gamut più ampio non vuol dire maggior fedeltà esclusivamente nelle gradazioni sature, ma anche in quelle intermedie. E' vero che la BT.2020 prevede un gamut più ampio, ma lo standard 4K (cioè quello che consentirà ai produttori di utilizzare il logo UHD) è rimasto fermo alla Rec. 709 e gli 8 bit son r..........[CUT]


    Hai presente qual' è il diagramma più utilizzato per la rappresentazione dell' ampiezza del gamut? Il vecchio CIE1931 questo significa che nell' anno 1931 già esisteva un sistema standardizzato di misurazione dell' ampiezza/profondità dei colori risproducibili in funzione della sensibilità dell' occio umano.
    Il teorema del campionamento di Nyquist-Shannon su cui si basano i nostri segnali digitali venne pubblicato soltanto nel 1949.

    Ne consegue che la definizione di ampiezza del gamut non ha nulla che vedere con il numero di gradienti riproducibili tecniche di sottocampionamento del colore e tutte le indicazioni riguardanti la parte digitale.

    L' [U]ampiezza del gamut[/U] è semplicemente [U]solo una delle specifiche contenute nello standard[/U] (per brevità REC709 o REC2020).

    Dove è scritto che lo standard 4K è il REC709? Sono sicuro che i display/VPR e dispostitivi quando ci sarà una diffusione di massa saranno conformi al REC2020 e a quel punto potremo divertirci a provare il downsampling a 8 bit 4:2:0 di ipotetici contenuti 4:4:4 12 bit e giudicheremo con i nostri occhi se si tratatta anche in questo caso di elementi non del tutto rilevanti o fondamentali.
    La tua considerazione comunque non fa altro che corroborare il fatto che Pat Griffis non si stia esprimendo riguardo alla ricerca vera qualità dato che tutto è già contenuto nel nuovo standard... ma [U]si sta esprimendo in termini di pura strategia di marketing[/U] e per questo non vedo la necessità di spargere incenso alle sue parole.

    Personalmente invece ho l' impressione che oramai siamo alla frutta anche in campo video.
    Il mondo video temo diverrà molto simile al mondo audio nelle accezioni peggiori vedi mia firma....

    Mandi
  • kalach

    09 Novembre 2013, 11:12

    Originariamente inviato da: revenge72;4014880
    Dove è scritto che lo standard 4K è il REC709?



    Sta scritto qua, sta scritto.
    http://www.avmagazine.it/news/4K/ul...rrivo_8499.html
  • AlbertoPN

    09 Novembre 2013, 12:27

    Originariamente inviato da: kalach;4014945


    Quelli sono i requisiti MINIMI perché si possa mettere il loghino UHD sulle apparecchiature.

    Lo standard UHD (4K ed 8K), invece è perfettamente delineato ed il suo spazio colore è la Rec.2020 assieme a tante altre caratteristiche.

    Oggi come oggi nessuna elettronica è perfettamente aderente alla Rec.2020, cosa che ha fatto correre ai ripari il marketing mondiale che si è nascosto dietro questa certificazione, questo bollino falso e cerchiobottista solo perché altrimenti all'improvviso tutto il parco macchine sarebbe diventato obsoleto o anacronistico, posto salvo che oggi come oggi, tranne rare e non indimenticabili eccezioni, NON HAI NULLA DA GUARDARE in UHD 4K .... Per cui avrebbero creato il panico in un mercato fermo.

    Così hanno preferito accontentare tutti, sostanzialmente non accontentando nessuno ...... Soprattutto i consumatori, presi per i fondelli con un sacco di confusione come quella che hai appena fatto tu in totale buona fede. Quindi assisteremo alla solita guerra di slogan e di nefandezze da sacrificare sull'altare delle vendite e del sostentamento del mercato. Il LORO mercato, non il nostro.

    Se ci fosse un minimo di cultura (e parlo nella più ampia accezione del concetto, non solo riferito al nostro settore) e la gente fosse preparata il giusto, si venderebbero solo 2/3 prodotti e gli altri sullo scaffale (come dice l'amico Sasà ..... Questa ignoranza (ripeto, in tutti i campi) fa solo gioco a chi crea questi specchietti per le allodole e fa leva sulla buona fede, sulla passione e sul carisma che alcune persone suscitano su altre .....
  • revenge72

    09 Novembre 2013, 13:18

    Come ha scritto Alberto che mi ha preceduto quelli sono i requisiti minimi per esporre il logo nei TV....

    Considerazioni:
    I contenuti ad oggi non esistono.
    Non sappiamo nulla riguardo lo standard dei media 4K consumer futuri.
    L' unica certezza che potrei azzardare è che la TV (solo satellitare) [U]se[/U] farà il passo verso il 4K sarà ad 8 bit 4:2:0 e speriamo che lo faccia almeno bene senza pasticci.
    A dirla tutta mi accontenterei alla grande per il satellite di avere segnali a 1080P 50Hz REC709 per gli eventi sportivi compressi bene senza compromessi .... e magari in 3D con le stesse specifiche di risoluzione.
    Per i film .... mi andrebbe di lusso (sempre satellite) che comprimessero meno e meglio trasmettendo in 25P e con il decoder che esca a 50Hz progressivo senza massacrare il tutto con filtri DNR.

    Se volessi essere perfido ... farei notare che non noto la esplosione di entusiasmo riguardo famosi (o famigerati ) BD mastered 4K (ma FHD) con [U]spazio colore esteso[/U] x.v.Color .... neppure in questo forum.

    LINK

    LINK 2

    Personalmente sono convinto che un elevato numero di bit è necessario più per il processing dei segnali che per altro, le differenze della assenza di sotto campionamento (4:4:4) che invece sarebbero teoricamente ben percepibili andrebbero comunque verificate direttamente confrontando il risultato di un buon upsampling dei segnali sottocampionati prima di esprimersi.

    Andando oltre questo discorso.... non ho ancora capito poi a cosa servono in ambito domestico schermi da 20.000 cd/mq.

    mandi
  • PAOLINO64

    09 Novembre 2013, 13:35

    Personalmente mi sarei accontentato di un 1080 50/60p 4:4:4 12bit

    Originariamente inviato da: revenge72;4015038
    Andando oltre questo discorso.... non ho ancora capito poi a cosa servono in ambito domestico schermi da 20.000 cd/mq.


    Per farti diventare cieco all'istante
  • Grifo

    09 Novembre 2013, 13:53

    Originariamente inviato da: revenge72;4015038
    L' unica certezza che potrei azzardare è che la TV (solo satellitare) se farà il passo verso il 4K sarà ad 8 ..........[CUT]


    scusa, hai per caso info al riguardo o è solo una tua, pur plausibile, convinzione?
    leggo chi con certezza sa che per i futuri br 4k si avrà 4:2:0 a 8 bit in 24p.
    adesso tu affermi dati analoghi per la tv uhd.
    Mi piacerebbe sapere se sono forzature o se esistono fonti che io, e non sarebbe improbabile, ignoro..
    grazie
  • AlbertoPN

    09 Novembre 2013, 13:57

    Ma no, per far bollire l'acqua della pasta, con la pentola messa lo davanti, in 2 minuti ..... Vuoi mettere la comodità !?

    Credo che il display più cattivo sotto questo parametro sia il (mai nato, davveo) Solaris della Sim2 con un pannello da 47 di origine LG ed un array di LED di potenza in local dimming con punte di luminosità di 5000 Nit ..... Lascio fare la conversione a chi ne ha voglia

    Ciao !!

    Alberto


    P.S. Il modello professionale invece è ancora a listino se vi serve fare CAD in HFR ....
  • francis

    09 Novembre 2013, 14:04

    Originariamente inviato da: revenge72;4015038
    ...Andando oltre questo discorso.... non ho ancora capito poi a cosa servono in ambito domestico schermi da 20.000 cd/mq.
    .......[CUT]



    Il discorso della Dolby si incentra molto sul dinamic range e al di là delle misure dichiarate penso che vada alzato nettamente, parallelamente alla profondità di colore, al gamut e al sampling.

    Ad esempio in una ripresa video in interni possiamo passare dall'elevatissimo livello di luminanza di ciò che vediamo in una giornata di sole attraverso una finestra, fino alla ridotta o anche ridottissima luminanza degli oggetti presenti nelle zone più in ombra della stessa stanza.
    Anche considerando la percezione visiva dinamica, come lo vedo nella vita reale è ben lontano e assai di più di come me lo rappresenta un display.
    Se nella vita reale osservo ad esempio una lampadina accesa e poi passo a guardare il filmato relativo, anche qui siamo lontano, manca ancora molto.

    Considerando che il range della visione umana è assai più elevato di quello che un display può mostrare, visto che si adatta su valori di luminanza non paragonabili per quanto possono essere più elevati, mi sembra più che opportuno che si mettano al lavoro.
    Certamente non guarderemo un display che per tutta la sua superficie stia su valori elevatissimi, così come nella vita reale osserviamo e guardiamo solo ciò che possiamo, proprio perchè il discorso ha che vedere con quello che ci si trova a guardare normalmente, luci isolate, riflessi, settori del campo visivo.

    Ad esempio quando osserviamo luci, riflessi, raggi luminosi, fuochi d'artificio, fiamme, non c'è possibilità che un display odierno si avvicini alla relativa visualizzazione.
    In sintesi una vita intera di percezioni che oggi siamo ben lontani dal riprodurre.
    Un display che potesse far vedere questo, trasformerebbe in preistoria tutti gli altri.
  • AlbertoPN

    09 Novembre 2013, 14:12

    Ci hanno provato Francis, proprio con gli HDR che sono Dolby patented .....

    Il discorso si deve estendere a tutta la filiera; non solo se guardo un display non riconosco tutte le sfumature che la dinamica dell'occhio lo permetterebbe ... Ma anche se scatto una foto con la migliore camera al mondo, non cambia il risultato.

    Leggevo da qualche parte tempo fa (ma non ho poi verificato di persona, mea culpa) che la dinamica dell'occhio umano (generalizzando) ha un valore tipo di 1.000.000 mentre la migliore tecnica di ripresa ottiene 10.000 .... Con la HDR si riesce a portare questo valore a 100.000 che comunque rimane un ordine di grandezza inferiore a quello che potremmo vedere.

    Per cui vanno bene i display con specifiche Dolby, ma servono anche tecniche di ripresa in HDR (vero !) e che tutta la filiera sia allineata.

    Per chiudere il cerchio anche sulla sotto campionatura del Croma .... Senza andare a scomodare un UHD 4K ..... Basterebbe un Full HD a pieno bitrate anche con un 4:4:2 ed otterremmo il nirvana ottico .... :P
    Grazie ad un forumer che leggo poco ultimamente, ho avuto la possibilità di vedere un semplice PAL a 60 Mbit/s su di un monitor color grade per mastering .... E devo dire che mi devo ancora riprendere

    Alla faccia della risoluzione .....
  • Kukulcan

    09 Novembre 2013, 14:13

    Originariamente inviato da: francis;4015077
    Ad esempio quando osserviamo luci, riflessi, raggi luminosi, fuochi d'artificio, fiamme, non c'è possibilità che un display odierno si avvicini alla relativa visualizzazione.
    In sintesi una vita intera di percezioni che oggi siamo ben lontani dal riprodurre.
    Un display che potesse far vedere questo, trasformerebbe in preistoria tutti gli altri.


    Verissimo! E aggiungo che Griffis deve aver riportato le idee scaturite da un recente symposium sui nuovi standard video, della cui notizia ho letto da qualche parte ma non so dove. Ebbene quello che era stato evidenziato è che ci sarebbe ben altro per impressionare la vista dei potenziali clienti piuttosto che avventurarsi in uan stupida corsa al Megapixel in stile macchine fotografiche. Stupida perché c'è il fortissimo sospetto che i bitrate non saliranno proporzialmente, per cui che te ne fai dei pixel in più?
« Precedente     Successiva »

Focus

News