mi spiego meglio:
Se il film è originariamente in formato 2.35:1, cioè la base è 2,35 volte l’altezza, la proiezione cinematografica ne risente positivamente (visto che la base del telo di proiezione può essere proprio 2,35 volte l’altezza), ma la successiva visione sul TV di casa (supponendolo 4:3, cioè 1.33:1) deve necessariamente fare i conti con spesse bande nere al di sopra e al di sotto del quadro visibile.
In casi come questo, che rappresentano la stragrande maggioranza dei prodotti di origine cinematografica, vengono in soccorso i display 16:9, ovvero con rapporto di forma 1.77:1. In questo modo i film in 2.35:1 avranno ancora bande nere ma sensibilmente più sottili rispetto ai TV 4:3, mentre quelli in 1.85:1 occuperanno l’intera superficie dello schermo, senza alcuno “spreco di spazio” (con un TV 4:3 le bande nere sono invece visibili).
Al fine da adattare il formato video originale ( 2.35:1…) allo schermo TV 4:3o 16:9, si utilizza la tecnica del Pan&Scan: si prende il fotogramma originale, magari in 2.35:1, e se ne fa vedere sullo schermo solo una parte, rigorosamente in formato 1:33:1 o 1.77:1. Come fare è semplicissimo, basta eseguire un deciso “taglio” sui due lati del fotogramma, cercando di inquadrare, istante per istante, la porzione di fotogramma più importante ai fini del film
Le bande nere sono derivanti solo dal formato diverso ( 1.85:1 = tuttoschermo su 16/9, bande su 4/3. 2.35:1 = bande nere sopra e sotto su 16/9 in modo minore, su 4/3 in modo + significativo