Il viaggio in Uganda è stato molto bello, anche se non posso fare grandi paragoni visto che è la mia prima esperienza nell'Africa subsahariana.
Come paesaggio l'Uganda è abbastanza particolare. E' una terra molto verde e fertile, quasi caraibica, situata quasi sempre sopra i 1000 m di altezza, in cui si incontrano la savana dell'est e la jungla dell'ovest. E' quindi possibile vedere entrambi gli ecosistemi.
Turisticamente credo sia molto arretrata rispetto a Sudafrica e Namibia. Le strade fuori dalle città sono quasi sempre sterrate e malmesse, un 4x4 è assolutamente necessario. Io ho organizzato il viaggio con una agenzia locale e sono stato accompagnato da un autista e da una guida. Teoricamente è possibile anche un fly & drive ma secondo me è suicida, perché per guidare su quelle strade occorre una grande esperienza di fuoristrada, soprattutto quando piove (e piove molto spesso).
I lodge sono in sviluppo e, se si dispone di un budget adeguato, sono di buona qualità. Certo occorre un po di adattamento visto che l'elettricità esiste solo nelle città e comunque ad ore alterne. Tipicamente la sera mangiavo a lume di candela, fumavo un sigaro davanti al fuoco e andavo a letto per svegliarmi all'alba. I turisti sono assai pochi, in diversi lodge io e mia moglie siamo stati gli unici ospiti. Anche nei grandi parchi è difficile siano presenti più di 20-30 persone contemporaneamente. C'è invece una forte presenza di ONG, di diverse nazionalità, laiche e religiose.
Non esistono riserve private, gli animali sono sempre allo stato selvaggio e visitabili nei parchi nazionali, che sono di buon livello. Io ho visto leoni, leopardi, ippopotami, coccodrilli, bufali, zebre, giraffe, iene, elefanti, antilopi di diversi tipi ecc., ma la "specialità" dell'Uganda sono i primati, in particolare i rarissimi gorilla di montagna, che vivono solo nella regione dei vulcani Virunga, al confine fra Uganda, Rwanda e Congo. Anche gli scimpanzè sono però molto interessanti. Per chi interessa, è possibili osservare anche uccelli rari.
Paradossalmente però la cosa che più mi ha colpito sono stati....gli uomini. Sempre molto ospitali, gli ugandesi vivono al 90% di agricoltura, e nelle zone rurali conducono una vita che non è molto distante da quella di 3000 anni fa. Magari vestono "all'occidentale" e a volte hanno il cellulare, però continuano a vivere di un'agricoltura di sussistenza, in capanne di fango senza accesso ad acqua potabile, elettricità, fognature. Fortunatamente con gli aiuti occidentali si stanno costruendo pozzi, scuole ed ospedali, e la situazione sta migliorando. Però il 7% della popolazione ha l'AIDS, la malaria miete migliaia di vittime, la mortalità infantile sotto i 5 anni è al 14% e la speranza di vita è 42 anni.
Il centrafrica è forse la zona più turbolenta del mondo, però negli ultimi anni la situazione politica in Uganda è stata stabile e dopo l'era di Amin (istruttivo il recente film "L'ultimo re di Scozia") il paese si sta sviluppando velocemente. Esistono ancora tensioni ai confini con Repubblica Democratica del Congo e Sudan. Comunque nel complesso il paese è molto sicuro.
Forse un viaggio un po particolare, ma per me è stato molto istruttivo, e mi ha fatto venire voglia di scoprire di più del continente africano.